SBK, Rinaldi: "Io personaggio? Meglio campione"

SBK, Rinaldi: "Io personaggio? Meglio campione"

"Quando le cose non vanno puoi chiuderti in te stesso o capire cosa non va. Mi definirei onesto, più umile di quello che sembra e affamato"

09.02.2023 ( Aggiornata il 09.02.2023 19:05 )

 La SBK sta crescendo vertiginosamente. Ti piacerebbe diventarne un personaggio?
 
“Personaggio direi di no, dato che mi piace sia guidare le moto che avere la mia privacy, restando un ragazzo normale. Ovviamente vestire certi colori ti regala notorietà, che aumenta in caso di risultati, e questo ha lati positivi: camminare per il proprio paese e ricevere un in bocca al lupo o un saluto fa molto piacere. Come detto però la notorietà ti può togliere quell’intimità o privacy che mi piacerebbe avere: non vorrei essere un personaggio, bensì un campione”.
 
Come ti descriveresti in poche parole ad un appassionato che si avvicina alla Superbike?
 
“Onesto, più umile di quello che sembra e affamato”.

"I piloti corrono per loro stessi, non contro gli altri"


In tanti paragonano la coppia formata da te e Bautista a quella formata da Bagnaia e Bastianini. Tu e Bastianini vestite i panni degli inseguitori: ti piace questo parallelismo tra voi?
 
“A volte è bello creare delle sfide interne, ma penso che in fondo ognuno sfidi sé stesso. Se un rivale ti arriva davanti è stato più bravo: a livello personale vi possono essere simpatie ed antipatie, ma nel mio caso non vi sono problemi tra me e Alvaro. Credo che sia per me che per Enea sia utile avere il campione del mondo nel box, dato che si può imparare tanto, ma credo che in fondo ognuno corra per sé stesso, più che contro qualcuno”.
 
Agli albori della tua carriera hai mosso qualche passo nel paddock MotoGP, debuttando in Moto3. Cosa ti è rimasto di quel periodo?
 
“Ricordo che avrei potuto correre in Moto3, dato che vi erano dei team interessanti, ma servivano dei soldi che non avevo. Di conseguenza ho preso una strada diversa da quella di altri, arrivando nelle derivate di serie, dove qualcuno ha voluto investire su di me. Di quegli anni conservo dei bei ricordi: ho ancora una foto di me in pista insieme a Vinales e Rins. Mi piacerebbe vedere come sarebbero andate le cose se avessi proseguito la mia carriera nell’altro paddock, ma ora sono felice di essere dove sono”.

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