SBK, Kawasaki batte un colpo: possibile nuova omologazione e più giri motore per il 2023

A pochi giorni dagli ultimi test pre campionato e – soprattutto – dal primo round della nuova stagione, qualcosa in seno al regolamento tecnico e al mondo Kawasaki si muove. Se sul finire dello scorso anno infatti la casa di Akashi ha presentato al mondo le ZX-10R e RR 2023, ora ecco arrivare per la seconda – ossia la versione pensata per la pista – un aggiornamento interessante, che potrebbe cambiare le carte in tavola anche per quanto concerne la situazione di Kawasaki in SBK.
 
Parliamo del sistema VAI (Variable Air Intake System), il quale regola la posizione dei cornetti d'aspirazione: in base all’azione di un sistema comandato da attuatori – collegati alla centralina – i cornetti vengono alzati ed abbassati a regimi ben definiti. Quando i cornetti operano in posizione bassa viene privilegiata l’erogazione ai medi regimi, quando questi invece sono in posizione alta e dunque i condotti effettivi si ritrovano più corti, vengono sfruttate diversamente le onde di pressione, migliorando la respirazione del motore ad alti regimi

Nuova omologazione (?)

Una soluzione che potrebbe consentire a Kawasaki di ottenere in SBK una nuova omologazione, contrariamente a quanto accaduto nel 2021. Una nuova omologazione che, tra le altre cose, potrebbe portare in dote proprio quei 500 giri motore che la FIM decise di tagliare due anni fa alle moto di Rea, Lowes ed il resto della pattuglia verde.
 
Ricordiamo a tal proposito che la ZX-10RR può attualmente spingersi sino a 14.600 giri al minuto, contrariamente ai 16.100 della V4R, dei 14.500 della nuova BMW M1000RR, dei 14.950 della R1 e dei 15.600 della CBR1000RR-R. Per KRT e non solo dunque questa nuova omologazione potrebbe tramutarsi in un piccolo ma importante passo avanti.
 
Kawasaki ha avuto tempo sino a due settimane prima del primo round per presentare richiesta di una nuova omologazione, non resta ora che attendere la risposta della FIM, per capire se questo cambio regolamentare entrerà in vigore già dal 2023 o si dovrà attendere il 2024.

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