SBK Barcellona, Petrucci amaro: "Quello che è successo è incommentabile"

SBK Barcellona, Petrucci amaro: "Quello che è successo è incommentabile"© GPAgency

“Squalificato per irregolarità tecnica perché non avevo il chest protector al peso, ma in gara lo avevo” spiega il ternano al termine di gara-2 chiusa in P12 alle spalle di Bassani

07.05.2023 18:19

Un altro weekend avaro di soddisfazioni per Danilo Petrucci, con anche l’onta della squalifica da gara-1 per non aver indossato il chest protector al momento del peso. Il ternano ha raccolto in gara-2 una P12 finale, superato dalla moto del compagno di marca Bassani dopo aver perso anche la posizione da Gerloff. 

Non ho raccolto quanto meritato – esordisce Petrucci – e quello che è successo ieri è incommentabile. Tra doppi long lap per aver toccato il verde con mezza ruota e long lap per aver mandato per terra un altro pilota, una squalifica perché al peso non avevo il chest protector.” 

Poi spiega come è andata la questione della squalifica: “In griglia come sempre avevo il chest protector. Finita la gara ho consegnato tutto al mio assistente, è passato il commissario che mi ha detto di andare al peso. Quando mi sono pesato, ero senza il protettore. Ma perché ce l’aveva il mio assistente. Mi hanno lasciato andare e pensavo fosse tutto a posto. Alle 17 mi hanno convocato in Race Direction e mi hanno squalificato per irregolarità tecnica. Ho pagato per fare appello alla decisione dicendo che in griglia avevo il chest protector ma che al momento del peso non ce l’avevo. L’appello è stato fatto agli Steward della FIM e saranno altri Steward della FIM a decidere per l’esito. E’ un conflitto di interessi. E’ una cosa ingiusta, mi dispiace per la squadra.”

Sulla gara ed il weekend dice: “Abbiamo fatto piccoli passi in frenata. In gara-2 volevo vincere la classifica degli Indipendenti ed ero dietro ad Aegerter tutta la gara. Ho provato a fare qualcosa di più ed attaccare ma a cinque giri dalla fine il posteriore è totalmente finito. I miei tempi si sono alzati di 2” e ho concluso la gara sulle tele gli ultimi due giri, perdendo due posizioni. Nonostante il lavoro che stiamo facendo non riusciamo a raccogliere i risultati che meritiamo. Siamo vicini, ma non a Bautista che sta facendo un altro lavoro rispetto agli altri. Per gran parte della gara ho girato come Locatelli e gli altri del suo gruppo, mi dispiace molto non poter portare a casa una top 5 come in Indonesia.”

Poi aggiunge: “Non farò i test a Misano, ma li farò al Mugello dopo la gara di Le Mans il 23-24 e lì proveremo altre cose. Qui ho sistemato la moto in frenata ma per seguire gli altri devo sempre dare più gas ed esco sempre di traverso, perdo molta energia laterale sulla gomma. Il problema è che c’è troppo peso, stiamo cercando di capire come risolevere, mettere la moto più dritta e caricare il peso più longitudinale sulla curva invece che trasversale. Nei curvoni lunghi non si può alzare la moto.” 

Petrucci: “Fino al 2019 il mio peso mi aiutava”


Il peso, sia in SBK che in MotoGP, è sempre più un fattore in virtù sia della guida che del consumo gomme. A tal proposito il ternano dice: “Fino al 2019 il mio peso mi aiutava. Ducati con Dovizioso in quegli anni montava le soft e gestiva la gara andando piano, era il momento peggiore per Bautista e per Pedrosa. Dani diceva “se le gomme vanno bene per Petrucci non possono andare bene anche per me”, dal 2020 è cambiata la carcassa. Fino al 2019 quelli più pesanti tipo me e Rossi si giocavano i podi e le gare, Pedrosa ha smesso e Bautista è qui in Superbike, non riuscivano ad usare quelle gomme. Nel 2020 e 2021 è cambiato tutto, Pedrosa adesso va fortissimo come va fortissimo anche Bautista. E’ una questione di impegnare meno gomma quando si dà gas, meno peso ci metti più la gomma ti sostiene.”

Bassani-Rinaldi: "Forse Axel si è giocato la possibilità di andare su quella moto"

Sul contatto di gara-1 tra Bassani e Rinaldi dice: “Credo che ci sia molto nervosismo tra i due, la sella di Michael è molto ambita. Per un pilota satellite passare un factory è la prima cosa da fare, non direi che ci hanno perso tutti e due, forse Axel si è giocato la possibilità di andare su quella moto anche se per me se la meriterebbe per quanto abbia un feeling incredibile con la sua squadra e la sua moto. Michael non sta raccogliendo quanto seminato e questo gli sta mettendo pressione, però è un pilota che c’è, Bassani è molto consistente, quinto in campionato, mi ha passato due volte all’ultima curva.”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi