SBK Misano, Rinaldi: "Rinnovo? Non devo implorare nessuno"

SBK Misano, Rinaldi: "Rinnovo? Non devo implorare nessuno"© GPAgency

Michael racconta: "Nessuno può sapere cosa accadrà, Toprak in BMW non se lo aspettava nessuno. Le critiche? Normali quando si è in vista"

01.06.2023 ( Aggiornata il 01.06.2023 19:27 )

Se c’è un round che scalda il cuore di Michael Ruben Rinaldi quello è certamente Misano, per tante ragioni. Alla vicinanza a casa si sommano i successi ottenuti nel 2021, che il romagnolo sogna di bissare nel weekend alle porte, regalando una soddisfazione a sé stesso ed un motivo in più a Ducati ed Aruba per rinnovare il suo contratto, attualmente in scadenza.
 
Michael, come convinceresti Aruba a firmare il rinnovo?
 
“Il mio obiettivo è quello di continuare con questi colori, perché vorrei raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati dai tempi della Stock1000. Non devo implorare nessuno per restare, dato che le moto libere sono diverse e nessuno può sapere cosa accadrà in futuro, dato che ad esempio nessuno si aspettava di vedere Toprak in BMW”.
 
Con quale stato d’animo arrivi a Misano?
 
“Positivo. Sono concentrato e preparato: la settimana di Misano è speciale, dato che vi sono tanti eventi e cose da fare, che rendono tutto molto particolare”.
 
Ti senti obbligato a fare bene?
 
“Dopo i test sono consapevole della mia velocità su questa pista, quindi prendo questo round come una buona occasione per ottenere risultati, utili per firmare contratti e condurre trattative. Non sento la pressione: devo migliorare per provare a vincere, ma in condizioni standard so di poter stare nelle prime cinque posizioni, e la presenza di amici e famiglia mi carica ulteriormente”.

Rinaldi e le critiche

Hai ripensato ai fatti di Barcellona? Tornassi indietro parleresti diversamente?
 
“Non ho nulla da aggiungere”.
 
Non sono mancate le critiche nei tuoi confronti in queste settimane. Ti senti bersagliato?
 
“Faccio un lavoro che ti pone in vista, quindi è normale che quando le cose non vanno come sperato qualcuno possa criticare. Un commento di un tifoso è un qualcosa di normale per uno sportivo, ed occorre darci il giusto peso: è normale che ti elogino quando le cose vanno bene e ti critichino quando vanno male. E’ mio dovere, da professionista, accettare le critiche e dare il massimo sempre”.
 
E sottovalutato invece?
 
“Non ci ho mai pensato. Ho sempre lavorato in modo da poter dare il massimo, facendo della mia passione il mio lavoro, il che mi ha consentito di arrivare dove sono ora. Per il resto devo restare sul pezzo, dato che in un campionato del mondo non puoi fare altrimenti”.
 
Qual è il bilancio del primo terzo di stagione?
 
“Ho raccolto meno di quello che potevo, quindi i punti persi sono stati tanti. La velocità, tranne ad Assen, c’è sempre stata, il che mi regala tanta sicurezza”.

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