SBK Misano, Rea: “Podi e vittorie? Meglio smettere di sperarci”

SBK Misano, Rea: “Podi e vittorie? Meglio smettere di sperarci”© GPAgency

“Le Ducati fanno un altro sport, il riferimento è Razgatlioglu” spiega il pilota Kawasaki dopo il quinto posto davanti ad un combattivo Aegerter

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03.06.2023 ( Aggiornata il 03.06.2023 17:50 )

Fa strano dover vedere Rea combattere con le moto clienti piuttosto che lottare con Razgatlioglu, Rinaldi e Bautista. Ma è la realtà dei fatti di gara-1 nella quale il nordirlandese si è dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver la meglio di un mai domo Aegerter, sesto al traguardo, e con una Kawasaki che mal ha funzionato a gomme in degrado. 

Non ho mai lottato così duramente in una gara – esordisce Rea – come oggi con Aegerter. Io e lui ci siamo scambiati la posizione diverse volte. Ad inizio gara la moto funzionava, il passo era abbastanza buono, ma dopo qualche giro le gomme hanno iniziato a calare ed ho dovuto guidare in modo totalmente diverso. La moto quando ha grip si guida bene, quando non ne ha è totalmente inguidabile, per domani dobbiamo trovare un set up diverso. Abbiamo una idea su come sistemare il problema ma ci vuole del tempo.”

Poi parla della battaglia con Aegerter: “Ho solo pensato di fare la mia gara anche se dal pit board vedevo sempre +0 - +0.1 per la seconda metà di gara. Al penultimo giro ho commesso un errore in curva 4, sono andato largo ed ho pensato che si infilasse. Mi ha attaccato alla 14 ma gli ho fatto un block pass alla 15 e poi all’ultimo giro ha provato ad attaccarmi alla 8 ma era troppo veloce. Pensavo che mi avrebbe lasciato respirare, mi è arrivato molto vicino sul traguardo. Non è bello quando devi correre sulla difensiva, non è stata la mia miglior gara. Ho dovuto chiudere tutti i punti di corda delle curve.” 

Rea: “Dobbiamo smettere di sperare in vittorie e podi”


Come Razgatlioglu, anche Rea riconosce la forza di Ducati a Misano e senza l’errore di Petrucci sarebbe arrivato un sesto posto dietro anche a Bassani. A tal proposito dice: “Tutte le Ducati erano davanti, ma il punto di riferimento è Razgatlioglu che ha più o meno la mia stessa moto. Il nostro problema è simile, la potenza in confronto alle Ducati che hanno fatto un gran lavoro. Ho tirato fuori il massimo da me stesso e dalla moto, dobbiamo migliorare.”

Sull’obiettivo della gara dice: “Ad inizio gara puntavo ad una top 4, era l’obiettivo. Non sono riuscito a stare davanti a Petrucci e Bassani, giravano più veloci di me. Nei primi tre settori giravo più o meno come loro, ma nel quarto perdevo 3 decimi, delle volte di più.

Infine, sul quinto posto spiega: “E’ una realtà, dobbiamo dimenticare il passato. Avevamo quasi tutti la stessa moto e si raschiava il fondo del barile per migliorare, quello che si fa anche adesso. Non sono felice del quinto posto ma contento. Dobbiamo smettere di sperare in vittorie e podi.”

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