Rivola: "In Aprilia nessuna superstar, passo dopo passo puntiamo al mondiale"

Rivola: "In Aprilia nessuna superstar, passo dopo passo puntiamo al mondiale"© Luca Gorini

L'INTERVISTA - "Un giorno racconterò cosa ho fatto dopo la prima gara del 2019. Ricordo le fatiche iniziali e gli investimenti senza risultati. Ho un progetto in mente, ma va realizzato"

07.09.2023 ( Aggiornata il 07.09.2023 15:54 )

Qual è il segreto dietro questa crescita esponenziale?
 
“Il lavoro di tutti, senza una superstar ma con un gruppo unito. Allo stesso tempo serve avere la mente aperta, ascoltando le idee di tutti e accettando culture diverse. Questo a volte può portare a scontri o incomprensioni, ed in quel caso sta a me fare da lubrificante tra i meccanismi, affinché girino meglio. I miei primi anni non sono stati facili: 2019, 2020 con il covid, i tanti investimenti tra motore ed aerodinamica, senza che arrivassero i risultati sperati. Il celebre podio di Silverstone ci ha regalato fiducia, con la quale siamo arrivati fino qui. Ovviamente non dobbiamo fermarci ora, perché chi si ferma è perduto”.
 
Hai mai pensato che forse non sareste riusciti a centrare i vostri obiettivi?
 
“In tanti momenti abbiamo pensato che la salita fosse più impegnativa del previsto, ma non ho mai avuto dubbi sul fatto che ci saremmo riusciti. Ancora non siamo dove vogliamo però, abbiamo solo fatto un altro passo nel nostro percorso di crescita, che nella mia testa è già pianificato ma va realizzato. Un giorno racconterò cosa ho fatto a Noale dopo la prima gara della stagione 2019, ci faremo due risate (sorride ndr)”.

Il progetto di Rivola

In una scala da uno a dieci a che punto siete del tuo progetto?
 
“Direi sette e mezzo. Per essere veloci ovunque manca di tutto un po’, ma non si finisce mai di migliorare in questo sport. La moto perfetta non esiste”.
 
Adesso arriva Misano. Aspettative?
 
“Non è una pista particolarmente adatta alla nostra moto, come tutte le piste con tante ripartenze da bassa velocità, ma la motivazione può fare tanto quindi sono ottimista. Piedi per terra e tanta concentrazione. Per quanto riguarda i rivali spero che Bagnaia e Bastianini si rimettano in fretta: purtroppo Enea è stato molto sfortunato quest’anno, e da italiano dico che abbiamo bisogno di Pecco, dato che si sta giocando un mondiale”.

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