L'addio di Toprak, Rea ed il regolamento: Dosoli sulla Yamaha di oggi e domani

L'addio di Toprak, Rea ed il regolamento: Dosoli sulla Yamaha di oggi e domani© GPAgency

L'INTERVISTA - Il Racing Manager Yamaha: "Il calendario? Voglio convincermi che sia di transizione. Abbiamo avuto il coraggio di provare a cambiare le regole. Di Toprak ricordo ancora la prima vittoria"
 

26.10.2023 ( Aggiornata il 26.10.2023 18:31 )

Cosa ne pensi delle novità regolamentari?
 
“Sono novità importantim che introducono nuovi concetti, i quali ci siamo impegnati a rivedere dopo un anno di esperienza, soprattutto in termini di parametri. Abbiamo sempre avuto obiettivi chiari come MSMA, in primis la competitività di tutte e 5 le case, dato che se tutti lottassero per il campionato l’interesse aumenterebbe, e non dimentichiamoci che in questo campionato l’obiettivo delle case, almeno nel nostro caso, è quello di promuovere un prodotto. Tutti cerchiamo un equilibrio, pur nel rispetto delle strategie commerciali delle varie case, il che non è facile: non si parte da un foglio bianco come nei prototipi, bensì da un mercato in continuo mutamento. Il nuovo regolamento va nella direzione giusta, ma la cosa che mi piace di più è l’introduzione del concetto di sostenibilità, in primis con la riduzione della capacità del serbatoio. Nel 2025 si farà un ulteriore step in questo senso, il che è importante”. 
 
Lavilla ha confermato che vi la certezza di un miglioramento in termini di bilanciamento.
 
“Nessuno ha la certezza che queste siano le soluzioni, ma tutti hanno avuto il coraggio di provarci, e come detto a metà 2024 ne riparleremo”.

Regolamento e calendario

Come è stata la trattativa tra le case? Da fuori è parso un dare ed avere.
 
“Lo è stato, ma con l’obiettivo comune di divenire più sostenibili e ridurre le prestazioni, in linea con quello che farà la MotoGP in futuro. Le pista non possono migliorare le condizioni di sicurezza, quindi diventa anacronistico il continuo miglioramento delle prestazioni. Sono stati introdotti concetti nuovissimi, a cominciare dal controllo della benzina e dal peso combinato, che prima era un tabù mentre ora è stato accettato. Magari è un piccolo step, ma intanto la regola c’è. Non sottovalutiamo l’entità delle modifiche regolamentari”.
 
La novità di oggi è il calendario. Un solo round fuori dall’Europa ed una novità sorprendente come Cremona. Credi che Dorna si sia impegnata a sufficienza?
 
“Può sembrare scioccante un calendario con una sola tappa fuori dall’Europa, voglio pensare che sia dovuto ad una situazione particolare relativa solo al 2024. E’ un peccato non andare più in Indonesia, ma conosciamo la situazione e poco si può fare. Il debutto di Cremona potrebbe generare la stessa reazione di quello di Most, ma non conosciamo il piano del tracciato: sappiamo che per soddisfare i requisiti dovrà subire dei lavori, ed immagino che vi sia un piano di sviluppo dell’impianto che consentirà a tanti appassionati di seguire il round. Cremona è vicino a Milano, quindi potenzialmente ha un ampio bacino di utenza: ovviamente se guardo la Cremona di oggi mi faccio tante domande, ma non posso valutare la Cremona di domani”.

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