Barbier: "La SBK sta risalendo dopo aver toccato il fondo, l'impegno altrove non ci distrae"

Barbier: "La SBK sta risalendo dopo aver toccato il fondo, l'impegno altrove non ci distrae"© GP Agency

L'INTERVISTA - Pirelli ed il suo respondabile SBK pronti per il 2024: "Questo campionato resta prioritario per l'azienda, Bautista l'uomo da battere. Il nuovo asfalto di Phillip Island? Consumi importanti"

18.02.2024 ( Aggiornata il 18.02.2024 11:46 )

La SCQ continuerà a crescere e sorprendere?
 
“Durante l’inverno è stata modificata in funzione alla specifica C0004, che lo scorso anno ha soppiantato quella di base, riuscendo ad essere utilizzata in un maggiore numero di Superpole Race. La sfida ora è di aumentare ulteriormente questo numero. Vi sarà anche uno sviluppo della SCX: la comparazione tra la versione di gamma e la 800 non è conclusa, quindi ci lavoreremo con forza”.

Supersport e Phillip Island

In Supersport cosa cambierà?
 
“La divisione della stagione è la stessa della SBK. A Phillip Island la SC2 potrebbe essere molto più utile che su altre piste. Dal primo round europeo la SC1 di gamma sarà la soluzione che l’anno scorso era conosciuta come B1333, la quale ha raccolto ottimi risultati weekend dopo weekend ed è già disponibile sul mercato”.
 
Phillip Island è sempre un round da decifrare. Cosa potrebbe mutare con la recente riasfaltatura?
 
“Nei track days svolti, ai quali hanno preso parte anche i team ufficiali dell’ASBK, i responsi cronometrici sono stati positivi, con miglioramenti anche di un secondo. I consumi sembrano essere importanti, dovremo quindi lavorare su questo. Ogni anno si arriva in Australia con una situazione particolare, dove molti non conoscono del tutto il proprio pacchetto ma vogliono subito primeggiare, anche se a Phillip Island la gestione resta a dir poco fondamentale”.
 
Il 2024 sarà l’anno del doppio impegno tra Superbike e Moto2/Moto3. I fans delle derivate possono stare tranquilli circa l’impegno futuro di Pirelli?
 
“Assolutamente. Bisogna sempre considerare l’approccio di base: la SBK resta il campionato nato e legato alla produzione di serie, con moto e case che interessano al mercato, quindi il nostro primo interesse è restare legati a questo campionato. La Moto2 e la Moto3 quasi non esistono fuori da determinati campionati, a differenza della Superbike, quindi vogliamo restare leader in questo paddock. C’è da dire inoltre che in SBK utilizzeremo soluzioni tendenzialmente soft, come la SCX o la SCQ, che non useremo in Moto2, quindi parliamo di utilizzi di gamma molto differenti”.

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