Supersport 2019: il PAGELLONE della stagione

Supersport 2019: il PAGELLONE della stagione

Krummenacher e Caricasulo promossi a pieni voti, ma fino all’ultimo in lotta per il titolo c’era anche Jules Cluzel

18.12.2019 11:08

Tempo di bilanci, e di ‘pagelloni’ per i piloti del mondiale Supersport 2019, che rimarrà nella memoria soprattutto come l’anno della sfida ‘in casa’ fra Randy Krummenacher e il suo compagno di squadra Federico Caricasulo, entrambi portacolori del team Evan Bros. E’ stato lo svizzero a portare a casa il titolo, ma il ‘Carica’ si è consolato con la promozione nel mondiale Superbike.

Randy Krummenacher: indomabile e senza peli sulla lingua – voto: 10 e lode

E’ il campione in carica, e per vincere questo titolo ha dato veramente il massimo: ha ottenuto quattro vittorie su dodici gare in calendario e, grazie ad una certa costanza nei piazzamenti, ha primeggiato per soli sei punti sul più vicino degli inseguitori ossia il compagno di squadra Federico Caricasulo. Non sono mancate le polemiche al penultimo round, dove Krummenacher ha accusato senza peli sulla lingua il team di avergli dato una moto meno prestazionale rispetto a Caricasulo. 

Federico Caricasulo: combattivo e spettacolare – voto: 10

Manca la lode solo perché non è riuscito a conquistare il titolo mondiale, ma è anche vero che nelle ultime fasi della stagione forse il ‘Carica’ ormai aveva la testa al salto in Superbike. Comunque, il ravennate chiude la stagione con tre splendide affermazioni e nove piazzamenti a podio. Bravo, perché non si è mai arreso e ha dato vita a belle lotte corpo a corpo sempre molto spettacolari.

Jules Cluzel: costante e sempre a punti – voto: 9,5

Il francese ha affrontato la stagione 2019 con una nuova squadra – il team Yamaha HTM94, ed è andato sempre a punti, ottenendo tre vittorie e sei piazzamenti a podio. E’ arrivato all’ultima gara della stagione ancora in corsa per il titolo e ha concluso il mondiale al terzo posto in classifica. Decisamente non male.

Lucas Mahias: in crescita, con l’abitudine del podio – voto: 9

Passato dalla Yamaha alla Kawasaki del team Puccetti, ha disputato una prima metà di stagione poco proficua fino al round di Misano, dove ha ottenuto il primo podio. Il piazzamento nella top 3 è poi diventato una bella abitudine per lui, considerando che l’ha replicata anche nelle successive 5 gare, con due vittorie, una sulla pista di casa a Magny Cours e una a Losail, nell’ultimo round della stagionbe.

Hikari Okubo: giapponese sulle montagne russe - voto: 7

Al suo secondo anno con la Kwasaki del team Puccetti, il giapponese ha portato a termine tutte le gare in calendario ottenendo sempre punti, ma con qualche picco negativo, con piazzamenti fuori dalla top ten rimediate a Donington e San Huan. Inoltre, ha sempre mancato il podio. Insomma, non ha entusiasmato, anche se si è piazzato quinto in classifica.

Raffaele De Rosa: ambizioso ma sfortunato e un po’ falloso - voto: 7

Un bilancio al di sotto delle aspettative per il pilota campano. Lui stesso ha ammesso degli errori in alcune gare dove avrebbe potuto fare bene, come Australia, Assen e Misano, dove è scivolato mentre era in lotta per il podio. Poi ci si è messa anche la sfortuna, come in Portogallo. Rimangono due podi, con un bel secondo posto ad Aragon, e il sesto posto in campionato. Ma si poteva fare di più.

Isaac Viñales – Il miglior rookie. Voto: 8

Lo spagnolo si è trasferito nel mondiale Supersport approdando dal Motomondiale, dopo cinque anni nella classe cadetta e tre in Moto2. Come stagione d’esordio, al pilota del team Kallio non si può rimproverare niente. A parte lo ‘zero’ nella prima gara in Australia, che ci sta, al suo primo arrivo al traguardo si è piazzato quarto, a Buriram, Il primo pofio è arrivato in Francia, a Magny Cours, ed è tornato sul podio anche a San Juan e Losail, anche se in terza posizione. Settimo nel mondiale, è stato davvero bravo.

Corentin Perolari – Il progressista - Voto: 7,5

Alla sua seconda stagione nel mondiale Supersport, il ventunenne ha trovato rapidamente il ritmo giusto per ricavarsi uno spazio all’interno della categoria. I suoi progressi sono stati notevoli, culminati con l’exploit della pole position a San Juan, nel penultimo round della stagione, dove poi ha sfiorato il podio. Ancora un po’ incostante, si è piazzato cinque volte nella top 6. 

Ayrton Badovini – In difficoltà - Voto: 7

Il pilota piemontese è veloce ed esperto, e ha dimostrato di sapersi battere bene quando ha colto il terzo gradino del podio a Magny Cours. Ma la stagione è stata difficile e sotto le aspettative, soprattutto nella prima parte. Come ha dichiarato più volte Arton, i problemi sono stati soprattutto di natura tecnica, perché non arrivavano gli aggiornamenti che gli consentissero lo spunto nel sorpasso. Dopo il podio in Francia, però, si è piazzato altre due volte soltanto in decima posizione.

Federico Fuligni – Infortunato e rimandato al 2020 - Voto: 5

Per il portacolori della MV Agusta la prima stagione nel mondiale Supersport è stata difficile: il suo miglior piazzamento è stato l’undicesimo posto a Misano. Poi, al via della gara di Magny Cours, il pesarese è stato coinvolto in un’impressionante carambola che ha rimediato la performazione di un polmone oltre alla frattura di una clavicola un trauma cranico e la stagione per lui è finita sul circuito francese. Riconfermato per il prossimo anno, è atteso nelle zone più alte della classifica.

 

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