SSP600, Caricasulo: "Un passo indietro per farne due in avanti"

SSP600, Caricasulo: "Un passo indietro per farne due in avanti"© Milagro

"All'inizio non ero contento di tornare in Supersport, poi ho capito che è un'ottima opportunità per vincere il titolo. La rivalità nel box è normale, ma con Cluzel ho un buon rapporto"

11.11.2020 09:51

Anche senza il tanto vociferato cambio di regolamento, il mondiale Supersport 2021 si preannuncia tutto da seguire, specie per i colori italiani. La dipartita (direzione SBK) del campione in carica Andrea Locatelli infatti è stata rapidamente mitigata dal ritorno di Federico Caricasulo, che dopo una stagione d’apprendistato in classe regina è pronto a giocarsi nuovamente il titolo in 600, come portacolori del team GMT94.

Una buona opportunità


“Quando ho capito che l’unica alternativa valida era il ritorno in Supersport non ero particolarmente felice– ammette Federico – ma dopo aver riflettuto per qualche settimana ho capito che si tratta di una buona opportunità. Credo sia una buona idea fare un indietro, per cercare poi di farne due in avanti”.

Come si è svolta la trattativa?

“Dopo Estoril ho cercato di capire i possibili scenari futuri: c’erano delle possibilità di restare in Superbike ma nulla che davvero mi convincesse, anche perché non è facile trovare una sella dopo aver saputo solo ad ottobre di essere a piedi, così si è aperto il capitolo SSP. In quest’ultima avevo alcune offerte tra cui scegliere, e quella di GMT94 mi è sembrata la più interessante. E’ un team con cui posso lottare per il titolo, e che mi permette di restare legato a Yamaha”.

Hai già parlato con Yamaha di un possibile ritorno in classe regina?

“Per il momento abbiamo parlato solo del 2021. Se i risultati sono quelli giusti le porte si possono aprire, quindi il mio obiettivo è vincere il titolo in Supersport, per cercare di tornare in Superbike”.

“La rivalità con Cluzel è normale, ma ho un buon rapporto con lui”


Ad attenderti nel box GMT94 c’è un top rider come Cluzel. Duello in vista?

“Credo che la rivalità con il compagno di team sia parte integrante di questo sport, ma ho sempre avuto un buon rapporto con Jules, è una persona tranquilla come me. Spero che ci giocheremo entrambi la vittoria, in modo da poterci motivare l’un l’altro, come accaduto a me con Randy (Krummenacher ndr) nel 2019. Per adesso predichiamo pace (ride ndr)”.

Tornare a guidare un 600 potrebbe richiedere un periodo di riadattamento?

“Ho fatto talmente poche gare in Superbike che non credo sarà difficile tornare sul 600, visto anche il fatto che ho sempre continuato ad allenarmi con la mia R6. Penso che arriverò al primo test, che probabilmente non sarà prima di febbraio o marzo, con la situazione già sotto controllo. Prima di allora dovrò continuare ad allenarmi nelle piste vicine a casa, arriverò a fare i solchi sull’asfalto (ride ndr)”.

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