Bulega, Manzi, Caricasulo e Baldassarri: a Misano la SSP parla italiano

Bulega, Manzi, Caricasulo e Baldassarri: a Misano la SSP parla italiano

Nicolò, Stefano e Lorenzo per la svolta, Federico vuole tornare grande. La pattuglia italiana è più in forma che mai

10.06.2022 ( Aggiornata il 10.06.2022 20:18 )

La Supersport parla italiano, almeno al termine del venerdì. Nella classifica combinata delle due sessioni di prove libere infatti sono ben cinque gli italiani nelle prime sei posizioni, con il solo Aegerter a sparigliare – in parte – le carte. A guidare il gruppo c’è Nicolo Bulega, che in sella alla Ducati Panigale V2 955 va in cerca della prima vittoria in Supersport.
 
“Oggi è andata molto male e molto bene (ride ndr). Stamattina non ho girato essenzialmente – racconta Nicolò - a causa di un problema, così oggi pomeriggio sono sceso in pista ancora più carico, ed il risultato è stato ottimo. Correre a Misano mi regala una motivazione extra, anche perché è l’unica gara italiana dell’anno, quindi serve dare il massimo per fare felici tutti i ducatisti”.
 
Bulega rientra nella lunga lista di piloti che hanno deciso di chiudere un capitolo della propria carriera – rappresentato dalla Moto2 – e di aprirne un altro chiamato Supersport. Un altro esempio è Stefano Manzi, che segue Bulega nella combinata. “Finalmente siamo riusciti a fare una giornata ottima. Sono partito bene in mattinata, nonostante un problemino ai freni, e nel pomeriggio le cose sono ulteriormente migliorate. Ora non vedo l’ora di correre Gara 1, perché il potenziale non manca”.

Caricasulo: “Ora le Ducati possono essere della partita”


Scorrendo la classifica, il terzo italiano è Federico Caricasulo, l’unico tra i cinque italiani nelle prime posizioni a non avere un lungo trascorso nel paddock del motomondiale. Federico però può contare su anni di esperienza in Supersport, con podi e vittorie, alcune delle quali ottenute propria in Romagna.
 
“Abbiamo lavorato tanto per la gara, non cercando il tempo sul singolo giro, quindi è andata bene. Misano mi piace, ma dal punto di vista tecnico siamo senza dubbio cresciuti, proseguendo sulla falsa riga dei progressi compiuti ad Estoril. 500 giri? La differenza si sente nella rapportatura, cosa che qui ad esempio ci aiuta molto al curvone. Per capire se siamo veramente arrivati al livello delle Yamaha occorre attendere le gare, ma credo che da ora le Ducati inizieranno ad essere della partita”.
 
Della partita vuole essere anche Lorenzo Baldassarri, l’unico finora oltre ad Aegerter ad aver vinto una manche del campionato in corso. Lorenzo fa parte del già citato squadrone di piloti ex Moto2, con la stessa fame e voglia di vincere nuovamente. “Abbiamo fatto delle prove interessanti, concludendo un lavoro secondo molto interessante in ottica gara. Abbiamo avuto un piccolo problema, che ora pare risolto, quindi ora posso essere davvero fiducioso: sento di essere competitivo”. La pattuglia italiana quindi è più in forma che mai: non resta che aspettare le prime battaglie di domani.

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