Esclusiva, Mazzuoli: "La SSP300? Sono state dette tante inesattezze"

Esclusiva, Mazzuoli: "La SSP300? Sono state dette tante inesattezze"

Negli ultimi mesi, la classe leggera delle derivate di serie è tornata nell'occhio del ciclone. Per questo, abbiamo chiesto ad Edoardo, pilota e parte integrante del team BrCorse, di fare chiarezza

05.12.2022 10:07

Uno dei temi maggiormente discussi in questo ultimo periodo è senza ombra di dubbio quello riguardante la sicurezza e, in particolare, la classe Supersport 300. Dopo la tragedia di Victor Steeman, infatti, in tanti hanno puntato il dito sulla categoria entry level delle derivate di serie, definendola come inutile, poco formativa ed eccessivamente pericolosa.

Tuttavia, sono state dette anche tante inesattezze a riguardo. Per questo, abbiamo deciso di fare chiarezza parlandone con Edoardo Mazzuoli, pilota dai trascorsi nel CIV e nel MotoAmerica, ma anche e soprattutto parte integrante del team BrCorse impegnato proprio nel Mondiale SSP300: ecco cosa ci ha raccontato.

FIM Awards, Guevara: "La MotoGP? Voglio arrivarci in due-tre anni"

Mazzuoli: “La Sport Production non era migliore della SSP300”


In questi ultimi mesi si è parlato molto della SSP300. Tu che la vivi da dentro, cosa ci puoi dire?

Che sono state dette tante inesattezze sul suo conto, anche da gente che prima dell'incidente di Steeman non seguiva neanche la categoria. Con questo, chiaramente non voglio dire che sia una classe perfetta, ma neanche così terribile come vogliono far credere. Un esempio classico di ciò che sto dicendo è il confronto che in tanti fanno tra la 300 e la vecchia Sport Production etichettando quest'ultima come migliore, quando in realtà non è del tutto così”.

Ci spieghi questo aspetto? Visto che tu con le Sport Production ci hai anche corso...

Rispetto alle SP, le Supersport 300 hanno un rapporto peso-potenza migliore, fanno registrare velocità nettamente più alte e i costi sono comunque molto contenuti. Inoltre, da quest'anno è stato introdotto il limite di moto in griglia proprio per ragioni di sicurezza, altro dettaglio importante visto che al via del campionato c'erano quindi soltanto piloti di alto livello con moto competitive preparate da team competenti”.

Che cosa si potrebbe migliorare nella 300?

Secondo me, la possibilità di cambiare i cerchi mettendone di più leggeri, sarebbe un dettaglio in grado di fare la differenza visto che si migliorerebbe la maneggevolezza delle moto. Non sono io a fare i regolamenti, ma al momento credo inoltre che un problema sia anche l'assenza di uno step intermedio tra la 300 e la 600; pur essendo formativa (e in questo un buon team fa la differenza), quando i piloti cambiano classe fanno spesso fatica a diventare competitivi in fretta”.

La Twins Cup potrebbe diventare la giusta via di mezzo tra la 300 e la Supersport?

Esatto, penso che in futuro possa diventare un passaggio utilissimo per formare i giovani piloti. Io ci ho corso anche in America (con l'Aprilia RS 660, ndr) e posso dire che si tratta di moto già più complesse e potenti come l'Aprilia o la Yamaha R7, seppur non veloci quanto le Supersport. Passare alle Twins dopo aver fatto qualche anno di gavetta in 300 sarebbe la cosa migliore per crescere al meglio nelle derivate di serie”.

FIM JuniorGP: Senna Agius al via dell'Europeo Moto2 con IntactGP

Gaggi potrà esprimere il suo vero potenziale. Con Gennai puntiamo al titolo”


Pensando al Team BrCorse, l'anno prossimo al fianco di Gennai avrete Gaggi...

Sì, abbiamo deciso di puntare su Marco per il 2023. E' un pilota veloce e molto talentuoso, ma nelle ultime due stagioni la fortuna non è stata dalla sua parte, perciò ci auguriamo che con noi possa finalmente esprimere tutto il suo potenziale. Inoltre, abbiamo in programma di schierare anche un pilota nella R3 Cup, ma al momento non possiamo dire il nome, visto che stiamo ancora decidendo a quale giovane promessa affidare la nostra moto”.

Con Mirko, invece, puntate al titolo?

Assolutamente sì. Lui corre con noi da tanti anni, ci ho scommesso personalmente ed è cresciuto tantissimo nel corso delle varie stagioni, fino a conquistare la sua prima vittoria quest'anno. Per il 2023 abbiamo tutte le carte in regola per giocarci il Mondiale, anche se ovviamente sappiamo che non sarà facile visto che la concorrenza sarà molto agguerrita e ci saranno tanti piloti veloci in grado di vincere. Come si suol dire, non succede, ma se succede...”.

Dakar: il percorso dell'edizione 2023, con quasi 5mila km di speciali

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi