Vannucci: “La SSP300 pericolosa? Sì, ma formativa”

Vannucci: “La SSP300 pericolosa? Sì, ma formativa”© GPAgency

Il talento toscano, protagonista della categoria sia nel CIV che nel mondiale, ci ha dato il suo punto di vista a riguardo dell'ormai “chiacchieratissima” Supersport 300

24.05.2023 ( Aggiornata il 24.05.2023 16:41 )

Negli ultimi mesi si è parlato parecchio della Supersport 300, soprattutto per quanto riguarda il mondiale di categoria, finito nell'occhio del ciclone in più di un'occasione per via della presunta pericolosità della stessa. Le tragedie di Viñales e Steeman, unite alle classiche bagarre che contraddistinguono la maggior parte delle gare iridate della classe entry level e i "trenini" in qualifica, hanno suscitato non poche polemiche sul tema sicurezza.

Per fare chiarezza, abbiamo chiesto il parere di un pilota che proprio in Supersport 300 si sta rivelando come un astro nascente delle derivate dalla serie, ovvero Matteo Vannucci. Il toscano ha vinto il titolo italiano nel CIV 2021 per poi passare al mondiale lo scorso anno e ha già all'attivo sia podi che vittorie. Ecco, in esclusiva, il suo punto di vista sulla 300.

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A proposito della SSP300 e del fattore sicurezza, Matteo ha le idee chiare, ritenendola una categoria propedeutica: “Penso che in realtà sia una classe formativa, in grado di aiutare i piloti a migliorare nella bagarre e in cui in circuiti guidati ci possa essere un pilota in grado di fare la differenza. Un esempio lampante di ciò è Manu Gonzalez, che ha vinto il mondiale nel 2019 e ora corre in Moto2. Ovviamente la 300 è pericolosa, ma lo è il motociclismo in generale, non è un problema relegato esclusivamente a questa categoria”.

Per quanto riguarda il proprio futuro, invece, Vannucci punta ad essere protagonista nel prossimo round di casa, in programma ad inizio giugno a Misano, pensando ad un eventuale passaggio di categoria sempre con i colori Yamaha: “Al momento sto pensando ad essere protagonista nel prossimo round del mondiale a Misano e, soprattutto, a vincere sia nel CIV che nella serie iridata. Per il futuro, mi piacerebbe effettuare il salto, restando sempre con Yamaha. E, magari, con la mia attuale squadra (AG Motorsport Italia, ndr)”.

Per l'intervista completa a Matteo Vannucci, in cui ci ha raccontato della sua carriera fino a questo momento, dei suoi idoli e molto altro, non perdetevi Motosprint numero 22, in edicola la prossima settimana.

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