SSP Misano, Manzi: “Mi giravano le scatole non aver fatto i test, abbiamo risolto nel warm up"

SSP Misano, Manzi: “Mi giravano le scatole non aver fatto i test, abbiamo risolto nel warm up"© GPAgency

Grande vittoria su Bulega nonostante gli intoppi: "Non riuscire a fare anche il venerdì nella gara di casa è stato uno smacco. Abbiamo migliorato la moto nel warm up"

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04.06.2023 ( Aggiornata il 04.06.2023 18:38 )

Dopo Portimao 2022, quella di Misano è solo la seconda vittoria in carriera per Stefano Manzi. Vittoria arrivata al termine di un bel duello con l’attuale leader della categoria Nicolò e nonostante l’assenza sia dai test di tre settimane fa che dalle seconde libere di venerdì. 

Un giorno in più in pista – esordisce Manzi – è stato fondamentale per questa vittoria, venerdì non ho girato nelle seconde libere. Gli altri hanno fatto i test qui ed anche il venerdì completo, è difficile in una classe così competitiva arrivare ed essere subito davanti ma l’ho fatto. E’ stato incredibile. Abbiamo migliorato la moto nel warm up, ho mostrato un gran passo che poi sono riuscito a mantenere durante la gara.”

Poi aggiunge: “Guido l’R6 che ha in assoluto il miglior telaio, non lo dico solo io ma anche altri piloti. Oggi ho dimostrato cosa può fare in pista questa moto.” 

Sulla questione del Balance of Performance ed il livello del campionato spiega: “Non sarà mai finita con questa regola del bilanciamento delle prestazioni. In passato si correva tutti con il 600 e chi sistemava meglio andava più forte, oggi ci sono le 600, le 800 e le 900 ed è questione di ECU più o meno aperta, più aperta significa andare più veloci, chiusa andare meno veloci. Uno step è stato fatto con Ducati, ECU chiusa poco sopra i 200 km/h e così è bilanciato. Ma non è così. Il livello non è male ma rispetto all’anno scorso molti piloti che erano in difficoltà hanno scelto Ducati o MV e sono andati più forte. Per me così non è bilanciato, non è possibile che cambiando moto si migliori di 1” al giro sulla stessa pista.” 

Parlando della differenza dei tempi di Bulega tra Superpole e gara dice: “Con Nicolò abbiamo corso insieme tanti anni, è stato sempre forte sul giro secco. Con la gomma da qualifica ho fatto più fatica che in gara, il suo tempo di oggi era più veloce di mezzo secondo del mio tempo di qualifica di ieri.”

Manzi: “Il sorpasso a Bulega non era programmato”


Nell’ultimo giro Manzi è stato bravissimo a resistere agli attacchi di Bulega portandosi a casa la seconda vittoria in carriera in Supersport. A tal proposito dice: “Era un giro “normale”, ho fatto 38.0 chiudendo le linee di passaggio a Bulega. E’ stato un giro ben calcolato, ma il sorpasso no. Quando ho visto il varco mi sono infilato anche pensando che mi avrebbe passato nel rettilineo come il penultimo giro ma non l’ha fatto.” 

Sulle difficoltà del venerdì spiega: “Mi giravano le scatole per non aver fatto il test, non per colpa nostra ma perché non ci hanno permesso di farlo. Non riuscire a fare anche il venerdì nella gara di casa è stato uno smacco, l’ho pagato in Superpole con la P11. Per fortuna nelle gare sono riuscito a recuperare bene, ma se fossi partito più avanti magari non avrei perso tutto quel tempo.”

Sul futuro dice: “Sono contento di collaborare con Yamaha, abbiamo già collaborato in passato, mi trattano sempre bene e sono ancora più felice di aver firmato con loro per quest’anno. Cerco di fare del mio meglio e far parlare i fatti, che è ciò che conta di più in un mondo che sta cambiando a questo livello perché contano più i soldi di quello che si fa vedere in pista. Se si riesce a star davanti i fatti parlano da soli.” 

Per quanto riguarda il lavoro fatto sulla moto e gli obiettivi di campionato spiega: “Dopo Barcellona è passato quasi un mese prima di Misano, a ieri mattina su una moto avevo 13 giri all’attivo, cinque venerdì ed otto ieri mattina. La moto, quindi, è quella di Barcellona portata qui a Misano, non è stato toccato nulla. Questa vittoria mi dà la carica perché tutte le domeniche avevo chiuso al secondo posto, anche a Barcellona anche se sono stato penalizzato. Interrompere la fila di secondi posti con una vittoria mi dà gusto e farlo qui sulla mia pista di casa è fantastico.”

 

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