The Test : Yamaha TMAX, ancora più grinta con il kit Polini

The Test : Yamaha TMAX, ancora più grinta con il kit Polini

Il re dei maxi-scooter sportivi è ancora più in forma grazie al kit Polini. Così equipaggiato, è difficile trovare qualcuno all’altezza…

24.08.2020 17:24

Fin dal suo lancio, il TMAX è sempre stato un riferimento per prestazioni, stabilità e fascino. Prima di lui lo scooter era solamente un mezzo di trasporto, impossibile immaginarlo come un mezzo ludico. A Iwata però sono stati i primi a credere che anche uno scooter potesse avere prestazioni paragonabili a una moto, ed è così che l’hanno inventato.

Il TMAX è stato il primo vero maxiscooter sportivo (prima di Yamaha nessuno aveva osato montare un telaio perimetrale in alluminio su uno scooter) e ancora oggi è il riferimento, nonostante la concorrenza si sia fatta negli anni sempre più incalzante e specializzata. Ma la storia si ripete: quando gli altri si avvicinano, lui fa un altro passettino in avanti. Proprio come il Model Year 2020, aggiornato in vista dell’Euro5 e più completo che mai. Quest’ultima versione è cresciuta di cilindrata fino a 562 cc (aumento dell’alesaggio di 2 mm) e la potenza è passata da 45 a 48 CV (il limite della patente A2) e la coppia da 53 a 55,7 Nm. Il motore bicilindrico in linea è cambiato in tanti particolari, dai pistoni forgiati, alle bielle, passando per l’albero motore più leggero e perfino le valvole di aspirazione di diametro maggiore.

Telaio e forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati a doppia piastra e monoammortizzatore con leveraggi: potrebbe sembrare la scheda tecnica di una moto, e invece… Il peso si ferma a 218 kg in ordine di marcia, la sella è ad appena 800 mm (chiunque tocca facilmente con i piedi a terra), il parabrezza è regolabile. Tutto bello, ma per qualcuno potrebbe anche non bastare. Ed è qui che interviene Polini.

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Il kit dell'azienda bergamasca


Nella loro sede ad Alzano Lombardo (BG), producono dal 1945 kit di potenziamento per veicoli a due ruote, specialmente scooter. E per il TMAX hanno sempre avuto attenzioni particolari, fin dalla prima edizione. Il primo importante step di elaborazione per il nuovo 560 è il variatore Polini.

L’azienda ne ha tre a catalogo (la gamma si chiama Hi-Speed), per rispondere a diverse esigenze. Il primo step ha costi contenuti (186,24 euro + IVA) e prevede un discreto aumento di prestazioni. Il secondo step invece è quello più aggressivo (256,56 euro + IVA), mentre il terzo step prevede anche l’installazione di una cinghia in kevlar-aramid (misura dedicata) a 352,7 + IVA. Parlando di cinghie, quella in misura standard ha un costo di 136,91 euro + IVA, mentre quella a misura personalizzata costa 147,52 euro + IVA.

Nel catalogo figurano anche la semipuleggia mobile Speed Drive (202,88 euro + IVA), il filtro aria variatore (37,16 euro + IVA) e le molle di contrasto con sistema anti-torsione Evo Slider di diverse rigidezze. Polini vende anche un impianto di scarico che necessita il montaggio di un paio staffe: ha il fondello in alluminio e una grafica texture simil carbonio. È omologato Euro4 e costa 687,10 euro + IVA.

Protettivo ergonomicamente corretto, sul TMAX si sta in sella comodamente anche su lunghe percorrenze. Il tunnel centrale è un po’ ingombrante ma lo spazio per i piedi non manca e la facilità di trovare la posizione di guida ideale, grazie alla possibilità di distendere le gambe, permette a chiunque di sentirsi a proprio agio. E con il kit Polini completo, basta premere il pulsante di massa per aggiustare una giornata storta. Il sound è cupo, maestoso, quello che ci si aspetta da un maxiscooter del suo rango. Già di serie il bicilindrico ha una voce piuttosto profonda, ma con l’impianto Polini è tutta un’altra storia.

Lo scarico è anche estremamente curato: basta osservarlo per notare la minuzia con cui sono realizzati anche i più piccoli dettagli, al pari di un prezioso gioiello ornamentale. E bastano pochi metri per accorgersi quanto l’erogazione sia decisamente migliorata. Non è una questione di potenza assoluta, ma di fluidità e linearità. Grazie allo scarico più libero, tutte le incertezze del motore (soprattutto a metà scala del contagiri) sono sparite. La spinta ora è realmente costante lungo tutto l’arco di giri, dal minimo e fino alla zona rossa. Ma il maggior beneficio è dato dal nuovo variatore (sul nostro esemplare era montato il secondo step). La risposta al gas ora è semplicemente esplosiva, come sparare con un fucile. Prendete la mira, trattenete il fiato e sbem! Fate fuoco.

Metafore a parte, con il kit variatore montato, il TMAX non teme niente e nessuno. Lo scatto al semaforo è dirompente, difficile immaginare qualcosa di più rapido. Una piccola rotazione del gas, anche ad andature sostenute, genera un impulso in avanti deciso, quasi rabbioso. E anche l’allungo sembra più insistente rispetto al modello di serie. Probabilmente è un beneficio dato dal mix di scarico e variatore, ma il fatto è che anche oltre i 150 km/h spinge con una forza sconosciuta al TMAX che abbiamo sempre provato. Un’irruenza impressionante, che ben si accompagna alla ciclistica affilata e precisa che da sempre contraddistingue il TMAX. Se avete sempre desiderato un mezzo a variatore in cima alla catena alimentare, Polini ha ciò che fa per voi.

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