Honda RC213V-S: esperienza paranormale

Honda RC213V-S: esperienza paranormale
RC213V-S. Più stabile e agile di qualsiasi altra sportiva. È un'estensione del corpo del pilota, che può guidare dando libero sfogo alla fantasia.
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Redazione

19.09.2015 ( Aggiornata il 19.09.2015 16:51 )

di Riccardo Piergentili VALENCIA - Sembra realtà virtuale ma è tutto reale. Si chiama RC213V-S, in Italia costa 203.000 euro (IVA compresa) e Honda ne produrrà 250 esemplari, che saranno venduti in tutto il mondo. Dopo avere guidato la RC213V-S, che è una delle moto più incredibili che siano mai state prodotte, nulla sarà più come prima. Per fortuna, pochissimi avranno questa possibilità. Il "per fortuna" è d'obbligo, perché, dopo avere compreso che grazie alla RC213V-S è possibile staccare, curvare e accelerare come solo un pilota professionista sa fare, tornare in sella ad una moto derivata dalla serie non è affatto facile...
La RC213V-S è un progetto realmente unico, perché fino ad ora nessuno aveva osato immatricolare una MotoGP o, più generale, un prototipo della "classe regina". Vero è che, proprio la Honda, aveva prodotto la NR750 a pistoni ovali, che si ispirava (ma non era identica) alla versione 500 usata nel mondiale. Inoltre, come dimenticare la Ducati Desmosedici RR, che aveva lo stesso layout della Desmosedici GP ma non era la replica della moto usata nei gran premi. La Honda RC213V-S, invece, è una MotoGP e, montando lo sports kit, sarà possibile guidare una moto molto, molto simile alla RCV1000R, ovvero alla Open che viene utilizzata dai team privati in MotoGP.
Sulla versione standard, il V4 Honda eroga 159 CV a 11.000 giri/min. Una potenza non esagerata, se paragonata ai circa 200 CV delle supersportive di serie. Però la RC213V-S pesa 170 kg... Anche con l'impianto di scarico omologato, il sound del motore è favoloso, un concerto rock che attiva la produzione dell'adrenalina. Il V4 fa la voce grossa, però, quando si spalanca il gas, l'erogazione è "morbida" e progressiva, migliore rispetto a quella di un ottimo motore di serie. Insomma, la RC213V-S all'inizio mette paura ma all'atto pratico è una tigre, muscolosa ma ammaestrata, capace di graffiare ma anche di fare le fusa.
Immaginate di guidare una moto molto stabile. La RC213V-S va oltre il livello di precisione direzionale che avete ipotizzato... Immaginate di guidare una moto molto agile. La RC213V-S va oltre il livello di maneggevolezza che avete ipotizzato... All'avantreno e al retrotreno non si percepiscono masse in movimento. Sembra che tutto il peso della moto sia concentrato in una scatola di pochi centimetri, posizionata sotto la parte anteriore della sella. Poi, immaginate che un perno virtuale, passando all'interno di questa scatola, colleghi la moto al terreno. Sembra che la RC213V-S ruoti intorno a questo asse, raccordando automaticamente tutte le fasi della guida. Al pilota non resta che giocare, concentrandosi sulle traiettorie. È un'esperienza che nulla a che vedere con le sportive di serie e dopo pochi giri si ha l'impressione di essere seduti su un'entità astratta in grado di viaggiare sul filo dei 250 km/h. Pazzesco!
In sella alla RC213V-S con lo sports kit la potenza a disposizione sale a oltre 215 CV ed il peso scende a 160 kg... Il rombo di aspirazione diventa qualcosa di realmente difficile da descrivere; è identico a quella della RC213V di Marc Marquez e... non c'è altro da aggiungere! Ogni volta che si spalanca il gas, un brivido di piacere attraversa la colonna vertebrale, trasmettendo al cervello una sezione di puro piacere. In accelerazione la RC213V-S è una furia, una mangia asfalto che, senza impennarsi mai più del dovuto, teletrasporta il pilota da una curva all'altra. In staccata, sfiorando la leva, la moto decelera senza ondeggiare e la fase d'inserimento in curva è armonica. Durante la percorrenza, la RC213V-S "scorre" come una moto a due tempi, senza diventare sottosterzante. In accelerazione, anche con tanta potenza in più (rispetto alla versione omologata per l'uso su strada), l'erogazione resta fluida e progressiva e si apprezza ancora di più l'eccezionale lavoro di un'elettronica che consente anche ad un uomo normale di sfruttare la potenza a disposizione. La RC213V-S dà dipendenza. Purtroppo, per la maggior parte degli appassionati di moto, resterà un sogno. Per fortuna, però, per la Honda questa meraviglia della meccanica sarà un obiettivo. Tra qualche anno, forse, si potrà cavalcare una moto che, pur essendo meno estrema e costosa, sarà in grado di emozionare come la RC213V-S. Sul prossimo numero di Motosprint troverete il resoconto completo del test della RC213V-S, uno dei più esclusivi degli ultimi anni.

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