The Test: BMW R 18 B, una moto esagerata

The Test: BMW R 18 B, una moto esagerata

Non è una moto razionale, ma molto passionale. Un mostro di coppia che, pur non essendo una piuma, è molto fruibile. Merito anche dell'elettronica

15.12.2021 ( Aggiornata il 15.12.2021 11:30 )

Classica, affascinante, esagerata. Di sicuro, non una moto per tutti. Mezzi come la nuova BMW R 18 B sfuggono alle categorie del razionale per andare a solleticare direttamente le corde dell’immaginazione. Perché quello delle bagger, in fondo, è davvero un mondo a parte: non pienamente assimilabile al classico concetto di custom-cruiser e ugualmente distante dall’universo gran turismo. Ed è forse per questo, che tra i modelli nati attorno al big boxer da 1803 cm3 di Casa BMW, è proprio la R 18 B quello che attira di più l’attenzione. Quattrocento chili di pura suggestione (per l’esattezza, 398 kg in ordine di marcia), capaci di trasformare una semplice passeggiata in moto in un pomeriggio da rockstar.

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Bestiale


Forse per le casse Marshall che pompano di brutto, oppure per la sensazione di raggiungere ogni luogo su un mezzo fuori dal comune; e una volta lì, via il casco, chitarra in braccio e dritti sul palco. Il pacchetto tecnico è sorprendentemente ricco. Non soltanto perché c’è tanta elettronica di ultima generazione (sia di serie che in optional, compreso un sofisticato cruise control adattivo di tipo automobilistico) ma soprattutto per un unicum come il bicilindrico boxer raffreddato ad aria/olio da 1802 cm3 . Un bestione capace di esprimere la potenza massima di 91 CV e un picco di coppia da autentico rimorchiatore (si viaggia sopra i 150 Nm tra i 2000 e i 4000 giri/ min), che avevamo già conosciuto a bordo della R 18 “normale” (che poi di “normale” ha davvero ben poco). In generale, le due moto condividono una base progettuale pressoché identica; a differenziare, oltre alle borse integrate, al citato impianto audio, alle quote ciclistiche “dedicate” e a sospensioni (al posteriore) di diversa escursione, c’è la carenatura montata sul manubrio, che ospita il sontuoso quadro strumenti, formato da quattro indicatori circolari analogici e da un moderno display TFT da 10,25”.

Attraverso quest’ultimo, sfruttando i pulsanti dedicati e la tipica “rotella” al manubrio, presente sul blocchetto sinistro di molte BMW, è possibile muoversi tra i menù per controllare info, parametri, setting dell’elettronica e - sfruttando anche la connettività con lo smartphone - navigazione, musica, chiamate e tanto altro.

Magnetica


Bellissimi i cerchi in lega di alluminio (da 19” all’anteriore e 16” al posteriore). La capacità del serbatoio raggiunge i 24 litri, mentre le luci sono a LED (in optional, anche di tipo cornering). Prima di saltare in sella, tentiamo una valutazione estetica. Che su una moto così, trascende le normali categorie del bello e del brutto, per abbracciare le logiche del fascino e dell’unicità. Non si tratta di una semplice questione di gusto, perché ad entrare in gioco, in questo caso, sono elementi di giudizio più sottili e inafferrabili. Un magnetismo estremo, che rapisce lo sguardo a partire dai cilindri del super boxer XXL, passando per l’ampia carenatura anteriore e le valigie integrate a disegnare i contorni di una seducente creatura della notte. E poi i particolari, come la firma Marshall sui diffusori audio (chi possiede un amplificatore della Casa inglese, sa quanto sex-appeal emanino, prima ancora di ruggire note sotto i colpi del plettro); e le finiture, curatissime. Insomma, poche storie, la R 18 B sa come stregare chiunque... e ci riesce!

Su strada


Passando all’analisi dinamica, iniziamo da un semplice assunto: pur non potendo vantare la stessa protettività e opulenza della sorella GT, la Transcontinental, la B nasce comunque per macinare strada. Posizione di guida comoda, seduta confortevole (la sella è a 720 mm da terra), manubrio ampio e ben distanziato; pedane in posizione centrale alla ricerca della migliore ergonomia possibile. Sono questi gli elementi di una formula che sulla R 18 B funziona egregiamente e mette voglia di viaggiare, almeno fino a quando la velocità non scende sotto i 30 km/h.

Se in movimento, infatti, il peso della moto sparisce come d’incanto (e in maniera a dir poco sorprendente), nelle manovre a bassa andatura, o da fermo, si fa sentire tutto prepotentemente. In questi frangenti, occorrono gambe forti e un livello di attenzione sempre alto. Ancora di più in due, e a pieno carico. Altro capitolo “bivalente” sul fronte del giudizio sono le vibrazioni. Se da un lato, in accelerazione rendono piacevolmente “viva” la belva, dall’altro, intorno ai 4000 giri la frequenza si fa un po’ eccessiva, soprattutto in zona sella. In compenso, in sesta marcia, a velocità autostradale, si sta in piena comfort zone a ridosso dei 3000 giri.

Detto questo, BMW dimostra di crederci fino in fondo: Rain a parte, le altre due modalità di guida a disposizione - in perfetta sintonia col mezzo - si chiamano Rock e Roll. E qui, è subito chiaro il messaggio della Casa tedesca... Se la seconda, infatti, fa annusare tutto il potenziale selvaggio che anima “the big boxer”, Rock ne scatena a pieno l’indole teppistica, trasformando questa bagger in un “toro-alfa” da afferrare per le corna. La bordata di coppia, unita alla maggiore reattività al comando del gas, è come un colpo di bazooka che fionda in avanti, riducendo a un battito di ciglia la percezione spazio-temporale. Per fortuna, i freni (a dire il vero, più potenti che modulabili, con una prima parte della corsa della leva meno incisiva) si fanno trovare sempre pronti, garantendo decelerazioni decise; fondamentali, quando il ritmo nel misto aumenta e ci si fa prendere un po’ troppo la mano. E a proposito, tra le curve, la R 18 B si muove precisa e agile come proprio non ti aspetteresti.

Le sospensioni lavorano molto bene (un bel mix tra sostegno e comfort), il feeling è elevato, e ritrovarsi ben oltre la soglia tipica di utilizzo di una moto così, è davvero un attimo. Soltanto le pedane, che arrivano piuttosto in fretta (e piuttosto saggiamente) a grattare l’asfalto, ci ricordano che tra le gambe stringiamo quasi 400 chili di moto. Ma nonostante questo, quanto è divertente farle grattare?

Prezzo


Infine, una considerazione sul prezzo. Non soltanto si tratta di una BMW ma qui si pagano anche l’unicità del progetto e la tecnologia a bordo, ben mimetizzata dal “vestito” classico. La R 18 B vanta una dotazione moderna, impreziosita da sistemi premium di ultima generazione. Malgrado ciò, il prezzo a partire da 27.200 Euro - che può superare facilmente i 30.000, se si desiderano optional come la retromarcia (1000 Euro) - potrebbe rappresentare un disincentivo per tanti. Ma lo avevamo specificato subito, sin dall’inizio: questa non è una moto per tutti. E va bene così.

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