Seiemmezzo SCR e STR, il futuro di Moto Morini | The Test

Seiemmezzo SCR e STR, il futuro di Moto Morini | The Test

Il marchio italiano tornare a volare in alto

22.03.2023 ( Aggiornata il 22.03.2023 15:52 )

Moto Morini STR e SCR: cambia l'ergonomia


Come il motore, di cui abbiamo già detto, o come il telaio, un traliccio in tubi di acciaio che sfrutta il motore come parte stressata (soluzione semplice ma efficace) e il forcellone in alluminio. Il tutto per un peso a secco di circa 200 kg; non poco. Fortunatamente la sella è distante da terra appena 810 mm.

Le sospensioni, per entrambe le versioni, sono fornite da Kayaba (forcella a steli rovesciati, monoammortizzatore senza leveraggi) e possono essere regolate nel precarico e nell’idraulica (l’ammortizzatore soltanto in estensione), una primizia per il segmento. Hanno entrambe un’escursione di 120 mm ma per la SCR è prevista una taratura più morbida. Identico anche il sistema frenante, fornito da Brembo (all’anteriore, ci sono due dischi di 292 mm Ø, abbinati a pinze assiali a 2 pistoncini), come pure il serbatoio di 16 litri e la strumentazione TFT a colori di 5 pollici.

Cosa cambia tra le due? Per prima cosa l’estetica: oltre alle diverse colorazioni, sulla SCR ci sono il cupolino sopra al faro, il parafango anteriore alto, i cerchi a raggi (in misura 18 - 17 pollici, come la STR) e pneumatici semi tassellati Pirelli MT60RS (Angel GT per la STR). Cambia anche l’ergonomia, per via di un manubrio più alto e attaccato a supporti rialzati. Prezzi: si parte da 6990 Euro per la STR e da 7390 Euro per la SCR.

Cosa direbbe oggi Franco Lambertini di queste Seiemmezzo? Capita di chiederselo spesso, guidando queste moto. Purtroppo è difficile da contattare: probabilmente si gode la pensione, chissà dove. È probabile tuttavia che apprezzi la capacità di Moto Morini di produrre una moto sfiziosa dentro a rigidi limiti di budget. Eh già: oggi, con i costi di trasporti e materie prime alle stelle, non è facile proporre al pubblico una moto con sospensioni regolabili e componentistica di buon livello a certe cifre. E con sede operativa in Italia, è giusto ricordarlo.

Sì, Lambertini avrebbe apprezzato, perché al suo grande estro creativo ha sempre abbinato uno spiccato senso dei limiti dettati dai costi. Tra l’altro, queste Seiemmezzo sono molto curate nei dettagli. Lo si nota osservando i cavi sul manubrio, ricoperti da guaina, la slitta per regolare il gioco catena, i comandi di freno e frizione, regolabili nella distanza, il piolino della leva del cambio, regolabile in altezza. Attenzioni non banali, soprattutto per la tipologia di moto.

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