        In quella che si &egrave; rivelata una notte di azione SuperEnduro veramente impegnativa, Billy Bolt, &nbsp;campione del mondo in carica 2021/22, ha superato numerose insidie nelle tre Gare della serata prima di assicurarsi il gradino pi&ugrave; alto del podio e aumentare il proprio vantaggio nella classifica iridata di questa stagione 2022/2023 del Mondiale Indoor SuperEnduro.  Con il palasport di Riesa pieno di spettatori, Bolt ha fatto registrare subito il miglior tempo dalla SuperPole distanziando di oltre un secondo e mezzo il secondo pilota. Nonostante una caduta, Bolt non si &egrave; fermato  In Gara 1 Bolt ha guidato alla perfezione prendere subito un vantaggio iniziale. Stabilendosi a un ritmo veloce, Bolt ha spinto forte per allungare sugli inseguitori aumentare. Tuttavia, un leggero calo di concentrazione nei sorpassi dei piloti doppiati ha permesso al rivale Jonny Walker di superarlo momentaneamente. Riorganizzandosi immediatamente, il pilota della Husqvarna si &egrave; riportato davanti e a tutti fino a tagliare il traguardo con vantaggio di cinque secondi. Con l'ordine di partenza invertito per Gara 2, Billy Bolt ha effettuato la sua ormai consueta partenza prudente. Si &egrave; cos&igrave; piazzato al secondo posto gi&agrave; dal secondo giro. Spalla a spalla con Walker per il comando, entrambi i piloti sono caduti su un passaggio di sabbia. Bolt si &egrave; alzato rapidamente e un giro dopo si &egrave; fatto strada fino al comando. Tuttavia, nonostante abbia accumulato un comodo vantaggio, una caduta al penultimo giro lo ha riportato al quarto posto. Lottando duramente per recuperare, ha tagliato il traguardo in terza posizione, nonostante un contatto con Taddy Blazusiak, che ha visto entrambi i piloti finire a terra dopo la bandiera a scacchi. Lasciandosi alle spalle gara due, Billy si &egrave; concentrato sulla vittoria in Gara 3 per suggellare cos&igrave; la vittoria assoluta della serata.Terzo dalla partenza, ha preso il comando al primo giro solo per cadere ancora una volta sulla salita rocciosa. Un secondo incidente lo ha riportato al terzo posto. Correndo fino al secondo posto, ha affrontato un distacco di cinque secondi rispetto al leader Walker a tre giri dalla fine. Ripartito di scalano con la sua FE 350 ha finalmente raggiunto Walker e ha preso il comando a un giro dalla fine. Questa volta tenendo duro, ha ottenuto una combattuta vittoria in gara tre per assicurarsi il gradino pi&ugrave; alto del podio finale.  Prossimo round a Budapest, il 4 febbraio  Il campionato mondiale FIM SuperEnduro 2023 continua con il terzo round a Budapest, in Ungheria, il 4 febbraio. Billy Bolt: &ldquo;Stasera mi sono reso la vita difficile, ma alla fine sono felice di aver vinto. &Egrave; stato piuttosto frenetico in pista tutta la notte e ad essere sincero ho commesso troppi errori stupidi. Alzo le mani per questo. La velocit&agrave; c'era, ma con una sola buona traiettoria in pista si commettevano facilmente errori. Forse stasera si trattava di scrollarsi di dosso quella pausa natalizia, ma sento di avere spazio per migliorare per il terzo round. Nel complesso, sono salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio e ho allungato i miei punti di vantaggio, quindi sono contento del risultato e non vedo l'ora di Budapest&rdquo;.  Risultati: FIM SuperEnduro World Championship, Round 2  Prestige Generale1. Billy Bolt (Gbr-Husqvarna) 58 punti; 2. Jonny Walker (Gbr-Beta) 56 punti; 3. Taddy Blazusiak (Pol-GASGAS) 41 punti. Gara 1 Prestige1. Billy Bolt 9 giri, 6:51.036; 2. Jonny Walker 9 giri, 6:56.548; 3. Cody Webb (Usa-Sherco) 9 giri, 7:23.394Gara 2 Prestige1. Jonny Walker 9 giri, 7:34.392; 2. Taddy Blazusiak 9 giri 7:37.662; 3. Billy Bolt 9 giri, 7:38.662&hellip; Gara 3 Prestige 1. Billy Bolt 9 giri, 7:08.805; 2. Jonny Walker 9 giri, 7:11.138; 3. Taddy Blazusiak 9 giri, 7:32.626. Classifica di campionato (dopo 2 Round)1. Billy Bolt (Husqvarna) 121 punti; 2. Jonny Walker (Beta) 107 punti; 3. Taddy Blazusiak (GASGAS) 84 punti. Crediti Foto: Future7Media       

Billy Bolt ha dominato anche il secondo round del Campionato Mondiale FIM SuperEnduro 2023 disputato nella serata di sabato 7 gennaio a Riesa, in Germania. &nbsp;

Billy Bolt domina anche la seconda prova del Mondiale FIM Superenduro 

        In quello che &egrave; stato il suo primo ritorno alle gare dopo un infortunio di cinque mesi fa, l'inglese Bill Bolt si &egrave; imposto in tutte e tre le Gare della classe Prestige, ottenendo anche il miglior tempo nella SuperPole con quasi in secondo e mezzo sugli avversari scegliendo cos&igrave; la posizione migliore per prendere il via dal cancellato di partenza.  L'assenza dalla pista non l'ha sfavorito  Assente dalle gare dopo oltre cinque mesi, Bolt alla guida della FE 350 4T ha preso si &egrave; subito il comando fin da Gara 1.Con l'ordine di partenza invertito in Gara 2 Bolt &egrave; partito regolarmente facendosi largo tra gli avversari. Grazie a sorpassi sicuri e puliti, si &egrave; rapidamente portato al comando superando il leader Taddy Blazusiak (GASGAS), fino a aumentare il proprio ritmo andando a vincere con ben 30 secondi. In Gara 3 Bolt nonostante sia rimasto attardato durante le prime curve del primo giro con calma chirurgica si &egrave; portato in seconda posizione fino a surpaare il connazionale Jonny Walker (Berta) e vincere.  Tre vittorie che lo rendono il nuovo pilota da battere  Ottenendo tre vittorie su tre partenze al primo round in Polonia, il campione del mondo in carica si &egrave; ripreso dall'infortunio in perfetto stile per affermarsi come il pilota da battere nella nuova stagione di SuperEnduro. Il FIM SuperEnduro World Championship continuer&agrave; con il GP di Germania del secondo round il 7 gennaio 2023.  Le classifiche  Prestige assoluta 1. Bolt (Gbr-Husqvarna), punti 63; 2. Walker (Gbr-Beta), 51; 3. Webb (Usa-Sherco), 43; 4. Blazusiak (Pol-GASGAS), 43; 5. Abbott (Sherco), 31. Prestige Gara 11. Bolt, 10 giri, 7:41.953; 2. Walker, 10 giri, 7:58.900; 3. Webb, 10 laps, 8:14.278. Prestige Gara 21. Bolt, 10 giri, 7:25.807; 2. Walker, 10 giri, 7:55.102; 3. Blazusiak, 10 giri, 8:05.578. Prestige Gara 3 1. Bolt, 10 giri, 7:19.638; 2. Walker, 10 laps, 7:41.718; 3. Webb, 10 laps, 7:49.157. Classifiche Campionato dopo 1 prova 1. Bolt, 63; 2. Walker, 51; 3. Webb, 43; 4. Blazusiak, 43; 5. Abbott, 31. Credit Foto: Future7Media       

L'inglese della Husqvarna Billy Bolt ha iniziato alla grande la sua difesa del titolo di Campione del Mondo FIM SuperEnduro 2021/2022 dominando il primo round del Campionato 2022/2023 a Cracovia in Polonia.

Billy Bolt domina l'apertura del mondiale FIM Superenduro in Polonia

Doppia trasferta oltre Oceano in agosto per il Campionato Mondiale Enduro Estremo con la sesta prova della stagione alla Red Bull Tennessee Knockout disputata nella cittadina di Sequatchie.  Nella foto grande in apertura il podio finale, qui sotto il vincitore Trystan Hart  &nbsp;  Al suo debutto nel Campionato del Mondo FIM Enduro Estremo, l&#39;americano Trystan Hart (KTM) si &egrave; imposto alla TKO Knockout ottenendo anche la prima storica vittoria di un pilota a stelle e strisce in una prova di Enduro Estremo.  Nella foto sotto una fase delle qualifiche    Hart ha dominato la gara di casa vincendo tutte le varie prove di qualificazione a eliminazione diretta, coronando il proprio successo con anche la prima posizione nella finale di domenica 14 agosto.  Nella foto sotto Manuel Lettenbichler    Il tedesco Manuel Lettenbichler (KTM) &egrave; stato il principale avversario di Hart finendo sul secondo gradino del podio davanti allo spagnolo Mario Roman (Sherco).  Nella foto sotto Mario Roman    Hart ha ottenuto il miglior tempo gi&agrave; nelle qualificazioni di venerd&igrave; per determinare le posizioni di partenza per la prima delle due gare a eliminazione diretta. Nella gara a eliminazione diretta Hart ha preceduto di oltre un minuto Taddy Blazusiak (GASGAS) e il bulgaro Teodor Kabakchiev (KTM) con Lettenbichler quarto a oltre due minuti.  Anche nella seconda qualificazione che ha selezionato i primi 20 finalisti, Hart ha preceduto di 1.35 Roman e Kabakchiev di 2.21. Giro pi&ugrave; veloce e prima posizione per Hart anche nella finalissima con Lettenbichler, che come nel 2021 &egrave; finito secondo con anche seconda posizione in campionato a 1 Slo punto da Roman.  Il FIM Hard Enduro World Championship continua il suo tour in Nord America con il settimo round per la Red Bull Outliers in Canada, dal 27 al 28 agosto.  Risultati: Round 6, Red Bull TKO   Classifica Gara Finale Knockout  1. Hart (Can-KTM), giri 5;2. Lettenbichler (Ger-KTM) 5, ++1:19.577; 3. Roman (Spa-Sherco), 5, +1:58.055; 4. Young (Zaf-Sherco), 5, +2:55.829; 5. Kabakchiev (Bul-KTM), 4; 6. LeBlond (Usa-KTM) 4, +39.752; 7. Gomez (Spa-GASGAS) 4 laps, +26.267; 8. Jarvis (Gbr-Husqvarna) 4 laps, +43.098; 9. Webb (Usa-Sherco) 4 laps, +59.056; 10. Cyprian (Cec-KTM) 4 laps, +28.429.  Classifica Provvisoria di Campionato dopo 6 round  1. Roman (Spa-Sherco), punti 88; 2. Lettenbichler (Ger-KTM), 87; 3. Jarvis (Gbr-Husqvarna), 68; 4. Kabakchiev (Bul-KTM), 63; 5. Bolt (Gbr-Husqvarna), 62; 6. Gomez (Spa-GASGAS), 56; 7. Walkner (Aut-GASGAS), 49; 8. Young (Zaf-Sherco), 46; 9. Cyprian (Cec-KTM), 45; 10. Green (Zaf-GASGAS), 36. 

La prima delle due prove del Capionato Mondiale FIM Enduro Estremo 2022, disputata l&rsquo;11-14 agosto nello stato americano del Tennessee alla Red Bull TKO Knockout a Sequatchie, ha visto la prima storica affermazione di un pilota a stelle e strisce grazie al debuttante Trystan Hart

Enduro Estremo: storica prima vittoria di un pilota USA alla Red Bull TKO

        La stagione del Mondiale FIM Enduro Estremo 2022 &egrave; ormai alle porte con il primo degli otto Gran Premi. Si inizier&agrave; sulle sponde del Mar Morto in Israele, con l'inglese Billy Bolt (Husqvarna) nelle vesti di campione del mondo in carica. Il pilota inglese della Husqvarna &egrave; al massimo della forma e dopo aver appena rivinto il Campionato del Mondo FIM SuperEnduro, parte con i favori del pronostico, forte della superiorit&agrave; dimostrata negli ultimi mesi. La Minus 400 sar&agrave; una novit&agrave; per tutti i pretendenti al titolo del Mondiale FIM Enduro Estremo, anche se Bolt gi&agrave; nel 2021 ha gi&agrave; saputo vincere la prima edizione dell'Abetone Hard Enduro.  Tra gli avversari pi&ugrave; temibili di Bolt figura il sudafricano Wade Young (Sherco) che &egrave; un fan dei percorsi di stile lunghi e fisicamente impegnativi e con la Minus 400 Main Event di gioved&igrave; caratterizzato da un percorso lungo 75 km che aumenter&agrave; le difficolt&agrave;, potrebbe riservare dee grosse sorprese. &nbsp;Attenzione anche al secondo pilota Sherco; lo spagnolo Mario Roman che nell'inverno si &egrave; concentrato esclusivamente sulla sua guida negli Enduro Estremi. Il terreno asciutto, polveroso e scivoloso del Mar Morto potrebbe essere un'arma in pi&ugrave; per Roman.  Altro pilota da tenere d'occhio sar&agrave; l'inglese Jonny Walker (Beta) costantemente sembra aver costruito quel ritmo ideale durante l'inverno finendo secondo a Bolt nel SuperEnduro. Con uno stile di guida fluido, Walker spinger&agrave; sicuramente per finire la Minus 400 sul podio.  Alfredo Gomez fa un debutto tanto atteso con il suo nuovo team AG Racing Team 89 in Israele. Lo spagnolo ha cambiato il proprio programma, lasciando l'Husqvarna per debuttare con la GASGAS. Infortunatosi ai legamenti di un ginocchio nel 2021 alla Red Bull Romaniacs, Graham Jarvis ritorna alle gare alla Minus 400. Probabilmente il pi&ugrave; grande pilota di Enduro Estremi di tutti i tempi, Jarvis, nonostante non si pi&ugrave; un giovane, ha dalla sua parte un'enorme esperienza che potr&agrave; utilizzare per fare tutto il possibile per iniziare il Campionato del Mondo FIM Enduro Estremo.  L'austriaco Michael Walkner &egrave; stato un pilota che &egrave; andato sempre pi&ugrave; in crescita durante il 2021. Offrendo numerose prove l'ultimo arriva nell'&eacute;lite dell'Hard Enduro ha trovato sempre pi&ugrave; sicurezza mentre gareggiava contro i migliori piloti della specialit&agrave;. Dotato di grande talento, Walkner punter&agrave; a un risultato tra i primi cinque.Il giovane bulgaro Teodor Kabakchiev (Husqvarna) &egrave; un pilota in ascesa nell'Hard Enduro. Il 2021 stato protagonista di ottime prove prove e con un altro anno di esperienza alle spalle, Kabakchiev punter&agrave; a farsi strada in modo pi&ugrave; coerente anch'esso puntando alla top five. Purtroppo il primo round vedr&agrave; assenti per infortunio due tra i pi&ugrave; famosi piloti dell'Enduro Estremo. Secondo classificato nel 2021, Manuel Lettenbichler (KTM), dopo aver essersi infortunato al ginocchio sinistro a inizio anno si &egrave; sottoposto a intervento chirurgico per risolvere anche i problemi che lo affliggevano da tempo per un infortunio patito tre anni fa. Altro assente Taddy Blazusiak GASGAS che si &egrave; fratturato un polso nel finale del SuperEnduro in Germania. Calendario Campionato FIM Mondiale Enduro Estremo 2022  Round 1: Minus 400 - Israele, Aprile 5/6/7 Round 2: Xross - Serbia, Maggio 18/19/20/21 Round 3: Red Bull Erzbergrodeo - Austria, Giugno 16/17/18/19 Round 4: Red Bull Abestone - Italia, Luglio 9/10 Round 5: Red Bull Romaniacs - Romania, Luglio 26/27/28/29/30 Round 6: Red Bull TKO - USA, Agosto 13/14 Round 7: Red Bull Outliers - Canada, Agosto 27/28 Round 8: Hixpania Hard Enduro - Spagna, Ottobre 7/8/9       

Prender&agrave; il via da marted&igrave; 5 aprile fino a gioved&igrave; 7 aprile, il Campionato Mondiale FIM Enduro Estremo con la Minus 400 in programma in Israele in una tre giorni di gara sulle alture davanti al Mar Morto.

Il Campionato Mondiale Enduro Estremo pronto al via in Israele con la Minus 400

BERGAMO - Pragmatico, &egrave; la definizione pi&ugrave; appropriata per identificare Fabio Farioli. Classe 1970, cinquantadue anni compiuti lo scorso 20 gennaio, ex endurista, un curriculum dal 1991 al 2006 comprendente ben 14 campionati italiani, un titolo mondiale 500 4T nel 1993, quattro Trofei Mondiali con l&rsquo;Italia in Maglia Azzurra alla Sei Giorni (1992, 1994, 1997, 2000), tre vittorie assolute alla 12 Ore di Lignano Sabbiadoro&nbsp;ed altrettante all&rsquo;Italian Baja, un tricolore titoli Cross Junior, uno Supermoto e Rally.&nbsp;Fabio (primogenito di Arnaldo storico importatore italiano KTM fino al 2000 e due decenni tra i concessionari pi&ugrave; importanti in Italia delle moto arancioni), lasciate le gare dal 2005 &egrave; nominato team manager della squadra KTM Factory vincendo fino al 2021 ben 34 mondiali.    Nell&rsquo;antenna tecnologica diretta da Fabio Farioli a Bergamo, vengono curate sempre in stretto contatto con il racing di Mattighofen, non solo le KTM ma anche le moto Factory dei piloti Husqvarna e GASGAS. L&rsquo;impegno di seguire EnduroGP, Mondiale Estremo ed Indoor SuperEnduro hanno tuttavia ancor pi&ugrave; responsabilizzato, ma anche umanizzato Fabio; del resto quanto a esperienza, fiuto nello scegliere i piloti, gestione tecnica ed empatia e ne ha da vendere.  Dopo aver vissuto dal 2018 al 2020 il campionato alternativo di enduro WESS (World Enduro Super Series) voluto dal Gruppo Pierer AG. che ha visto per tre stagioni l&rsquo;assenza dal Mondiale dei team ufficiali KTM e Husqvarna, Fabio Farioli nel 2021 &egrave; ritornato alla EnduroGP. La EnduroGP rivede cos&igrave; dal 2021 Josep Garcia con KTM in E2, il nostro Andrea Verona con GASGAS in E1 a dal 2022 anche Husqvarna in E3 con Mikael Persson.    Insieme a Fabio Farioli siamo andati a scoprire quella che a Bergamo &egrave; una struttura di eccellenza delle moto austriache. Un complesso di alto livello tecnico collegato costantemente via remoto a Mattighofen come per la MXGP il Team De Carli a Roma e i Rally Raid e Dakar con Jordi Viladoms in Catalogna. Qui si respira enduro a pieni polmoni per le KTM Factory, le Husqvarna e recentemente le GASGAS; e, dove la passione bergamasca per l&rsquo;enduro, &egrave; sacra.&nbsp;    Prima di diventare Team Manager KTM sei stato pilota vincendo davvero molto. Raccontaci la tua storia sportiva.  &ldquo;Ho iniziato ad andare in moto a nove anni seguendo i piloti del Team KTM-Farioli di mio padre Arnaldo; nell&rsquo;enduro&nbsp;sulle mulattiere e sulle piste. Nel 1985 ho disputato la mia prima gara cadetti cross 125. Nel 1989 sono rimasto fermo per un serio infortunio mentre facevo cross. Nel 1990 ho cominciato a gareggiare nell&rsquo;enduro partecipando al campionato italiano e al mondiale. Con le Supermoto, sono stato uno dei primi piloti italiani a praticare la specialit&agrave;. Poi a fine carriera come pilota, KTM nel 2005 mi ha nominato Team Manager della squadra Factory, anche se per&ograve; gi&agrave; da alcuni anni avevo sempre seguito la gestione in famiglia del Team KTM Farioli&rdquo;.    Raccontaci come hai vissuto nel 2018 la scissione dell&rsquo;enduro conseguente alla nascita del campionato alternativo WESS e la EnduroGP con la riunione della specialit&agrave; a fine 2020 che hanno visto la FIM istituire il Mondiale Enduro Estremo tanto caro ai vertici austriaci del Gruppo Pierer AG.  &ldquo;Il discorso merita di essere chiarito una volta per tutte. Quando il Gruppo KTM ha deciso di cambiare strategia sportiva nell&rsquo;enduro e di investire sul WESS, non &egrave; stato facile per me lasciare la specialit&agrave; che mi ha dato tanto ma dando anch&rsquo;io molto. Ho per&ograve; sempre creduto e avuto fiducia in KTM ripagato dalla stessa stima; quindi ho compreso e seguito senza battere ciglio le scelte aziendali. Il management austriaco ha ritenuto di non ricevere un feedback commisurato all&rsquo;impegno, tecnico, umano e, soprattutto economico in merito agli investimenti delle nostre squadre ufficiali KTM e Husqvarna e al relativo supporto economico che abbiamo sempre riservato all&rsquo;allora promoter. Ovviamente conoscevo gi&agrave; le gare di enduro estremo perch&eacute; eravamo gi&agrave; coinvolti con due piloti, ma con il WESS ho riscoperto un mondo in continua evoluzione, con gare differenti tra loro, ma tutte molto appassionanti e con continue novit&agrave;. Il fatto poi di averle riunite all&rsquo;interno dello stesso campionato che dal 2021 &egrave; stato elevato a Campionato Mondiale FIM Enduro Estremo mi ha stimolato molto&quot;.    &quot;L&rsquo;interesse comunque verso il Mondiale tradizionale c&rsquo;&egrave; sempre stato, sia per la mia passione che per l&rsquo;interesse commerciale; lo conferma &egrave; la Sei Giorni dove come Gruppo KTM abbiamo sempre preso parte in forma ufficiale anche quando non abbiamo partecipato alla EnduroGP. Quindi, quando ho visto che con Viegas la situazione politico-sportiva-organizzativa stava cambiando, ho insistito con i vertici di KTM per partecipare quasi come privati con un furgone agli ultimi due GP del 2020 con Josep Garcia. &Egrave; stato come partecipare a un&rsquo;aperitivo che ci ha poi portato nel 2021 a ritornare in forma ufficiale alla EnduroGP con Josep Garcia su KTM e Andrea Verona con GAS GAS. Senza tralasciare la partecipazione con tutti i nostri piloti al Mondiale Enduro Estremo Hard e lo spettacolo delle sfide tra Billy Bolt con Husqvarna, Manuel Lettenbichler con KTM, Taddy Blazusiak con GASGAS&rdquo;.&nbsp;  Insomma ora sei impegnato praticamente a 360 gradi. EnduroGP con tre piloti ufficiali nel 2022: KTM Josep Garcia (E2), GASGAS Andrea Verona (E1); Husqvarna&nbsp;Mikael Persson&nbsp;(E3); Enduro Estremo: KTM Manuel Lettenbichler; GASGAS Taddy Blazusiak, Husqvarna Billy Bolt. Senza dimenticare l&rsquo;Indoor SuperEnduro.&nbsp;  &ldquo;Siamo arrivati al punto che &egrave; l&rsquo;evoluzione naturale per un&rsquo;azienda come il Gruppo Pierer AG. con KTM, Husqvarna Motorcycles e GASGAS pu&ograve; essere presente con ciascuno dei tre brand con un pilota in grado di puntare alla vittoria. Cos&igrave; abbiamo tre piloti di punta nell&rsquo;estremo; Husqvarna con Bolt, KTM con Lettenbichler, GASGAS con Blazusiak e nell&rsquo;EnduroGP KTM con Garcia, GASGAS con Verona e Husqvarna con Persson. Con Persson l&rsquo;accordo &egrave; stato un po&rsquo; lungo ma alla fine lo abbiamo concretizzato grazie anche alla consociata KTM Nordik, che distribuisce Husqvarna Motorcycles nei paesi scandinavi. Persson su Husqvarna &egrave; dunque la nostra novit&agrave;. Dietro tutti i nostri piloti c&rsquo;&egrave; sono un gruppo di tecnici superlativi tutti motivati da una grande passione per il proprio lavoro e per questo sport come il nostro cronometristi Fausto Casati. L&rsquo;impegno &egrave; a 360 gradi e non &egrave; facile seguire tutto e tutti, ma spero che alla fine i risultati ci daranno ragione. Fare tre campionati vuol dire triplo lavoro; &egrave; vero, ma anche tripla soddisfazione&rdquo;.  &nbsp;  Nel 2022 il Mondiale Enduro Estremo WESS andr&agrave; nuovamente in Usa, poi per la prima volta in Canada, Israele, Serbia, mentre la EnduroGP rester&agrave; sempre confinata in Europa. Forza del Gruppo KTM o promozione vera per lo sport senza nessuna interferenza politica nonostante la differenza tecnica e di format tra le gare Estreme e la EnduroGP?  &ldquo;La forza del Mondiale Enduro Estremo &egrave; che riunisce gare gi&agrave; esistenti di successo il tutto gestito dalle capacit&agrave; mediatiche dell&rsquo;ex promoter WESS a cui la FIM &egrave; affidato il Mondiale Estremo. Poco importa se queste gare hanno format e regole diverse anche rispetto alla EnduroGP, ma sono in grado di attirare molti pi&ugrave; partecipanti, offrire spettacolo al pubblico. Red Bull come partner della maggior parte di queste gare &egrave; garanzia perch&eacute; assicura una copertura mediatica con risultati che io stesso come appassionato di Mondiale Rally in auto ho dovuto rivedermi perch&eacute; non mi aspettavo un simile interesse. Ecco la decisione di inserire in calendario gare estreme in Canada e USA che sono gi&agrave; tra i pi&ugrave; importanti e pi&ugrave; seguiti enduro estremi Oltreoceano&rdquo;.  Cosa pensi del gruppo dei giovani piloti italiani che si stanno sempre pi&ugrave; affermando?  &ldquo;In Italia abbiamo ragazzi con ottime potenzialit&agrave;; c&rsquo;&egrave; chi le ha gi&agrave; dimostrate e chi meno, ma &egrave; molto positivo che ci siano nuove leve. Devo ancora capire bene chi ha veramente voglia di lavorare, faticare e, quindi di emergere. Ormai non basta pi&ugrave; avere talento, ma occorre voglia di mettersi in discussione e avere chiaro l&rsquo;obiettivo di crescere gara dopo gara nel corso della stagione migliorandosi costantemente.&nbsp;Devo dire che anche la FMI in questi ultimi anni con il programma Pata TAE Talenti Azzurri, sta dando un ottimo supporto ai giovani, certamente li aiuta a crescere fino a fare il salto necessario, ci sono poi molti team che investono su di loro e questo &egrave; positivo per tutti. Mi spiace solo che al momento non vedo molto interesse per l&rsquo;Hard Enduro perch&eacute; in Italia nessun giovane vuole concentrarsi su questa specialit&agrave;. &Egrave; un peccato perch&eacute; lo spazio c&rsquo;&egrave; e potrebbero aprirsi nuove opportunit&agrave;&rdquo;.   &nbsp; Hai gi&agrave; messo gli occhi su qualcuno di questi giovani dopo esserti gi&agrave; assicurato per GASGAS un talento puro come Andrea Verona?&nbsp;&nbsp;  &ldquo;Al momento diamo il nostro supporto a Manolo Morettini negli Junior, quest&rsquo;anno si &egrave; appena ripreso dal serio infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro che lo ha condizionato per tutto il 2021. Dal 2022 ha scelto di essere pilota professionista 100%; quindi ora gli occhi sono su di lui. Andrea Verona &egrave; un esempio; un professionista serio, ha talento, &egrave; gi&agrave; veloce e i suoi risultati lo dimostrano. Sono sicuro che ha ancora margine di miglioramento e noi stiamo lavorando per dargli il massimo dal punto di vista del mezzo meccanico&rdquo;.   &nbsp; Come &egrave; strutturata la Factory che dirigi a Bergamo?  &ldquo;L&rsquo;edificio che ospita il reparto corse &egrave; vicino alla sede storica della concessionaria KTM-Farioli dove fino al 2000 erano importate in Italia le KTM. Gli spazi sono adeguati; parcheggio per due bilici, mentre con GAS GAS al momento utilizziamo due furgoni. L&rsquo;autoarticolato officina per le moto &egrave; invece utilizzato per tuti e tre i brand. Io sono il supervisore e Team Manager KTM e GAS GAS, mentre Andreas Hoelzl in Austria &egrave; team manager di Husqvarna Motorcycles. Responsabile tecnico &egrave; Cristian Ruggeri. Ogni pilota ha un proprio tecnico personale, i piloti che vivono pi&ugrave; all&rsquo;estero hanno anche un meccanico per gli allenamenti. Un&rsquo;addetta fa da coordinatrice del team a livello di logistica e organizzazione interna, una sua collega si occupa della contabilit&agrave; delle trasferte, degli automezzi e di tutte le moto del team, che sono pi&ugrave; di 50. Altri due responsabili della contabilit&agrave;, si dividono per&ograve; tra il team e la concessionaria. Alle gare abbiamo un massaggiatore e due persone che si occupano del catering. Quando ci muoviamo con i semirimorchi ci sono comunque due autisti per il rispetto delle ore di guida e un responsabile delle parti ricambio. Alle gare vengono i tecnici austriaci WP per le sospensioni, quello che segue l&rsquo;elettronica che &egrave; italiano, e a alcune gare &egrave; presente anche un motorista. Insomma un piccolo villaggio in movimento&rdquo;.    Come sono i rapporti con la Casa madre in Austria?  &ldquo;Ottimi; ci supportano sempre tutti al massimo, dai piani alti al tecnico apprendista, dal reparto Motorsport dal quale dipendiamo direttamente alla divisione R&amp;D con cui ultimamente abbiamo instaurato uno stretto e ancora pi&ugrave; proficuo rapporto di collaborazione vicendevole. La fiducia con il management austriaco &egrave; reciproca. Io ho la mia autonomia decisionale e posso quindi lavorare serenamente, &egrave; poi appagante avere a che fare con i migliori tecnici qualificati che ti supportano in qualsiasi cosa, che si parli di motore, telaio o sospensioni. Ovviamente devo seguire i programmi decisi dal board anche se di fronte a un problema lo si discute e si trova la migliore soluzione&rdquo;.    Quali sono i vostri obiettivi per la stagione 2022?&nbsp;  &ldquo;Partiamo per vincere con nel mirino Mondiale Enduro Estremo e EnduroGP, mentre nell&rsquo;Indoor SuperEnduro &egrave; quasi fatta. Programma ambizioso si, ma con i piloti che abbiamo e gli sforzi che facciamo non possiamo non puntare in alto&rdquo;.   &nbsp; Certamente hai per&ograve; avuto un grande maestro in tuo padre Arnaldo. Cosa ti ha insegnato e se oggi ti confronti sempre con lui come quando ti seguiva quando correvi?  &ldquo;Hai detto bene, il maestro &egrave; lui; l&rsquo;Arnaldo che mi ha insegnato praticamente tutto, anche se poi con il passare degli anni &egrave; cambiato il modo di lavorare e ci si deve sempre adeguare alle situazioni ed agli interlocutori che si succedono. Tuttora condivido con lui molte cose e lo metto al corrente di tutto, anzi diverse volte gli chiedo consigli. Ha sempre avuto un carattere forte, impulsivo in alcune decisioni. Io sono pi&ugrave; diplomatico. La massima dell&rsquo;Arnaldo &egrave; sempre stata: &ldquo;ricordati che corriamo per poter vendere le moto, non vendiamo le moto per poter correre&rdquo;.   

Fabio Farioli ha vinto ben 34 Titoli Mondiali Enduro con un elenco di piloti che conta nomi come Laia Sanz (3), Billy Bolt (2) e gli italiani Thomas Oldrati, Jonathan Manzi, Giacomo Redondi e Andrea Verona (1)

Fabio Farioli: Team Manager KTM, condottiero generazionale

Si &egrave; disputata nella serata di sabato 5 febbraio a Budapest la seconda prova del Mondiale Indoor FIM SuperEnduro 2021/2022, con l&#39;inglese Bolly Bolt (Husqvarna) nuovamente grande protagonista dopo avere gi&agrave; dominato la gara di apertura di Campionato dello scorso dicembre in Polonia.  Al via della gara di Budapest solo nove piloti nella classe Prestige dove va segnalata l&#39;assenza del tedesco Manuel Lettenbichler (KTM), secondo in Polonia perch&egrave; in convalescenza dopo essersi fatto pare a un ginocchio a met&agrave; gennaio.  La serata ungherese al Papp Laszlo Sportarena di Budapest &egrave; iniziata con le qualifiche che hanno subito visto Bolt fare suo il miglior tempo e delle crono ufficali e la successiva Superpole.    Le gare   In Gara 1 si &egrave; imposto Taddy Blazusiak, che sfruttando un errore di Jonny Walker ha preso il comando, mentre Bolt si &egrave; dovuto accontentare di finire secondo, perdendo tempo per superare anch&#39;esso Walker.  Gara 2 partenza a razzo di Cody Webb, ma con Bolt che ha superato l&#39;ufficiale Sherco. Weeb &egrave; per&ograve; caduto finendo con una gamba nella ruota posteriore del pilota della Husqvarna. Al comando &egrave; passato Jonny Walker, seguito da Blazusiak. Bolt con buon ritmo e senza alcun errore ha inizialmente superato Blazusiak passando in breve anche avendo Walker fino a fare sua la prima poszione.  Gara 3 &egrave; stata praticamente un monologo per Bolt, che ha ben presto avuto ragione di Blazusiak che ha purtroppo perso la prima posizione perdendo tempo prezioso per riavviare la propria moto su un ostacolo. Passato al comando, Bolt ha mantenuto la posizione fino a tagliare vittorioso il traguardo mettendo cos&igrave; a segno una doppietta che lo ha proiettato solitario in vetta allla classifica iridata con 35 punti di vantaggio.  Strepitosa doppia vittoria dell&#39;italiano Sonny Goggia - nella foto qui sotto di Future7Media - (KTM) nella classe Open del Campionato Europeo.    Le classifiche del Mondiale Indoor FIM SuperEnduro, 2a Prova: Ungheria   Classifica Assoluta Podio  1. Bolt (Gbr-Husqvarna) 60 punti; 2. Blazusiak (Pol-GASAGA), 50; 3. Walker (Gbr-Beta), 46; 4. Haaker (Usa-Husqvarna), 45; 5. Vieira (Por-GASGAS), 30; 6. Webb (Usa-Sherco), 30; 7. Polle (Ger-Beta), 27; 8. Haare (Gbr-GASGAS), 27; 9. Herrera (Cil-TM), 7.  Gara 1  1. Blazusiak, 10 giri, 6:56.233; 2. Bolt, 7:03.984; 3. Walker, 7:05.532; 4. Colton Haaker (Usa-Husqvarna), 7:38.243; 5. Webb (Usa-Sherco), 7:39.810.  Gara 2  1. Bolt, 10 giri, 6:48.249; 2. Blazusiak, 6:51.995; 3. Walker, 6:52.130; 4. Haaker, 7:28.168; 5. Apolle (Ger-Beta) 9 giri, 6:49.064.  Gara 3  1. Bolt, 10 giri, 6:48.474; 2. Haaker, 6:58.673; 3. Walker, 7:04.079; 4. Blazusiak, 7:04.456; 5. Vieira (Por-GASGAS), 7:16.907.  Classifiche del campionato (dopo 2 round)  1. Bolt (Gbr-Husqvarna), punti 123; 2. Haaker (Usa-Husqvarna), 88; 3. Blazusiak (Pol-GASGAS), 87; 4. Walker (Beta), 87; 5. Hoare (Gbr-GASGAS), 56; 6. Vieira (Por-GASGAS), 55; 7. Lettenbichler (Ger-KTM), 48; 8. Webb (Usa-Sherco), 47; 9. Apolle (Ger-Beta), 41; 10. Tarres (Spa-Yamaha), 24. &nbsp; 

L&#39;inglese grande protagonista nella serata di sabato 5 febbraio, dopo aver gi&agrave; dominato la gara di apertura dello scorso dicembre in Polonia

Mondiale Indoor SuperEnduro, Ungheria: Billy Bolt domina e allunga in classifica

        Qualche appassionato di enduro, forse, si ricorder&agrave; come and&ograve; a finire nel 1999 l&rsquo;incredibile duello tutto &ldquo;Made in Italy&rdquo; per l&rsquo;assegnazione del Mondiale della classe 400 4T, tra Giovanni Sala e Mario Rinaldi. Fu una sfida a dir poco fratricida tra i due piloti del Team KTM-Farioli, con i due amici-rivali che finirono entrambi alla pari con 292 nella classifica finale, ciascuno con 6 vittorie, sempre tutti e due con 6 seconde posizioni e altrettante due terze. Cos&igrave;, senza una regola precisa da parte dei regolamenti FIM, si decise di assegnare il titolo iridato solo al migliore dei due piloti che avrebbe ottenuto la migliore somma dei tempi delle speciali nella conclusiva giornata di gara.  Una storia che si &egrave; ripetuta  A vincere fu cos&igrave; Sala anche se a fine gara disse chiaramente che il campione avrebbe dovuto essere Rinaldi e non lui, perch&eacute; in caso di parit&agrave; avrebbe dovuto essere la somma dei tempi di tutte le speciali disputate nei 7 Gran Premi e non quella dell&rsquo;ultima decisiva giornata di gara. A distanza di 22 anni si &egrave; ripetuto lo stesso pareggio per l&rsquo;assegnazione del primo Mondiale Enduro Estremo, con l&rsquo;inglese della Husqvarna Billy Bolt che &egrave; riuscito a spuntarla sul tedesco della KTM Manuel Lettenbichler per una seconda posizione in pi&ugrave;. Un trono conteso in tutti i sei GP disputati fino all&rsquo;epilogo finale in Germania del GetzenRodeo, con Bolt e Lettenbichler finiti entrambi con 104 punti in classifica. Lo spareggio tra i due contenenti per i migliori risultati ha visto spuntarla Billy Bolt, che nelle sei prove disputate ha ottenuto, 2 vittorie (Abetone, Usa TKO), 3 secondi (Hero Polonia, Hixpania, GetzenRodeo), 1 terzo (Romaniacs), mentre Lettenbichler ha raccolto 2 vittorie (Romaniacs, GetzenRodeo), 2 secondi (Abetone, Usa TKO), 2 terzi (Hero Polonia, Hixpania).  Le parole del nuovo Campione  Sei il primo pilota ad avere vinto il Mondiale Enduro Estremo istituito dal 2021. Quali sensazioni hai provato? &ldquo;In un primo momento non mi sono reso bene conto di aver vinto il titolo iridiato. Poi, grazie a Lettenbichler, che molto sportivamente si &egrave; subito complimentato con me alzandomi il braccio in segno di vittoria e alla squadra che mi ha portato in trionfo, ho assimilato la realt&agrave; di aver vinto il Campionato. &Egrave; stata una grossa emozione condivisa al 100% con la squadra che &egrave; sempre stata superlativa nel mettermi a disposizione una moto e un&rsquo;assistenza perfetta. Questo &egrave; stato il mio terzo titolo mondiale dopo quelli WESS 2018 e SuperEnduro 2019/2020, ma &egrave; stato davvero molto pi&ugrave; reale perch&eacute; quando nel 2018 ho vinto il WESS ero ancora giovane, mentre il SuperEnduro &egrave; arrivato durante il lockdown. Nel 2021 con l'Hard Enduro &egrave; stato un susseguirsi di emozioni e incertezze fino all&rsquo;ultimo in Germania al traguardo del GetzenRodeo quando dopo una decina di secondi c&rsquo;&egrave; stata euforia da parte del Team Husqvarna intorno a me per il fatto di essere divenuto Campione Mondiale FIM a tutti gli effetti&rdquo;.  Tra il quinto round di Campionato dell&rsquo;Hixpania e la finale in Germania al GetzenRodeo, ci sono state solo due settimane di sosta. Come hai gestito il tuo tempo? &ldquo;Dopo la seconda posizione della Hixpania dietro al mio compagno di squadra Alfredo Gomez con Lettenbichler terzo, ho pensato molto a come affrontare il GetzenRodeo cambiando magari qualcosa nella mia preparazione e fare dei test supplementari anche con la moto finalizzando il tutto a migliorare anche i piccoli dettagli. Mentalmente ho cercato di rilassarmi anche se sono state due settimane in cui ha cercato solo di mantenere la calma e rimanere concentrato al massimo".  Quando in Germania nella prima fase del GetzenChamp, hai concluso in sesta posizione, nella finale del GetzenRodeo&nbsp;sei per&ograve; stato protagonista di uno straordinario recupero. &ldquo;Che ci creda o no, non pensavo di essere cos&igrave; veloce durante la finale del GetzenRodeo perch&eacute; mi ero fatto male all&rsquo;indice della mano sinistra che uso per azionare la leva della frizione nella prova del mattino della GetzenChamp, riportando una contusione anche alla spalla sinistra. Ho cos&igrave; corretto rapidamente la mia posizione riuscendo a trovare il miglior punto di equilibrio della trazione di guida della moto. A quel punto non mi sono fatto prendere dal panico optando per alcuni passaggi semplici per superare dei tratti estremi cos&igrave; da non sprecare energie. Il mio obiettivo a quel punto era tornare secondo perch&eacute; sapevo che era quello che dovevo fare per vincere il titolo". C'&egrave; stato un momento in cui hai pensato di non poter pi&ugrave; gestire la situazione? "Qualche anno la pressione della gara mi avrebbe potuto ingannare. Il lato mentale delle mie corse &egrave; stato un mio punto debole, ma ora sento di averlo trasformato in uno dei miei punti di forza e quando in gara mi trovo sotto stress posso controllare le mie emozioni prendendo le migliori decisioni nell&rsquo;affrontare le difficolt&agrave; estreme del percorso&rdquo;. Quale altra gara &egrave; stata la pi&ugrave; intensa e pi&ugrave; bella nel Mondiale 2021? &ldquo;Vincere l'Abetone Hard Enduro mi ha dato una grande carica mostrando il mio livello di competitivit&agrave; nei confronti di Lettenbichler. Non correvamo da cos&igrave; tanto tempo a causa del Covid e volevo mettermi alla prova. Poi c&rsquo;&egrave; stata la TKO negli Usa dove sono finito se ondo dietro Wade Young precedendo sempre Lettenbichler e per me &egrave; stata una svolta nel campionato&rdquo;.  Sei uno dei tre piloti del Team Rockstar Energy Husqvarna Factory insieme a Graham Jarvis e Alfredo Gomez. Vi sentite come tre galli nel pollaio o convivete perfettamente la vostra rivalit&agrave;? &ldquo;Senza dubbio non vorrei essere in nessun'altra squadra del paddock. L'ambiente che abbiamo costruito &egrave; speciale. Remiamo tutti nella stessa direzione e il morale &egrave; sempre alto. Al GetzenRodeo, anche se Jarvis non era presente perch&eacute; infortunato, il suo meccanico Damien Butler &egrave; venuto alla gara per supportarmi. Questo dimostra quanto siamo uniti come squadra. Mi hanno permesso di continuare a occuparmi dei social media. &Egrave; speciale far parte di una squadra che supporta tutte le cose che ti piace fare&rdquo;.  Nel 2021 tu e Lettenbichler avete alzato l'asticella dal punto di vista agonistico facendoci assistere ad alcune grandi sfide. &ldquo;Mi piacciono le battaglie. Lo facciamo entrambi. Condividiamo un alto livello di rispetto reciproco e possiamo fidarci di noi stessi per farlo duramente, ma anche in sicurezza. Andiamo d'accordo e siamo buoni amici anche fuori pista&rdquo;. Come primo campione del mondo degli Enduro Estremi, come pensi potr&agrave; crescere la specialit&agrave;? &ldquo;Penso che lo sport sia a buon punto. Tutti i piloti coinvolti sono giovani e saranno impegnati in questo Mondiale per altri anni ancora. molto tempo. Quindi il futuro credo sia positivo anche perch&eacute; tutti insieme stiamo andando nella stessa direzione. Anche le nostre idee di piloti vengono ascoltate. Dobbiamo avere il pi&ugrave; possibile supporto mediatico grazie anche alle case per cui gareggiamo, dirette TV e gare nelle immediate vicinanze dei centri abitati in modo che gli appassionati e i semplici spettatori possano guardare ci&ograve; che facciamo cos&igrave; da rendere sempre pi&ugrave; avvincente e spettacolare gli Enduro Estremi&rdquo;.  La classifica del Campionato Mondiale FIM Enduro Estremo 2021  1. Billy Bolt (Gbr-Husqvarna) punti, 104; 2. Manuel Lettenbichler (Ger-KTM), 104; 3. Wade Young (Zaf-Sherco), 83; 4. Mario Roman (Spa-Sherco), 76; 5. Jonny Walker (Gbr-Beta), 66; 6. Alfredo Gomez (Spa-Husqvarna), 63; 7. Michael Walkner (Aut-GASGAS), 46; 8. Teodor Kabakchiev (Bul-Husqvarna), 36; 9. Taddy Blazusiak (Pol-GASGAS), 29; 10. Dominik Olszowy (Pol-KTM), 24.  La bozza del calendario 2022 Campionato Mondiale FIM Enduro Estemo  Round 1: Minus 400 - Israele - 5/6/7? Aprile&nbsp; Round 2: Xross - Serbia, 19/20/21 maggio ?Round 3: Red Bull Erzbergrodeo - Austria, 16/17/18/19 giugno ? Round 4: Abetone Hard Enduro - Italia, 8/9/10? luglio&nbsp; Round 5: Red Bull Romaniacs - Romania, 26/27/28/29/30 luglio ? Round 6: Red Bull TKO - USA, 12-14? agosto&nbsp; Round 7: Red Bull Outliers - Canada, (TBC, Agosto 26-28) agosto ? Round 8: HERO Challenge - Polonia, 10/11 settembre (localit&agrave; TBC)? Round 9: Hixpania Hard Enduro - Spagna, 7/8/9 ottobre        

Il pilota inglese ha vinto il primo titolo iridato del Mondiale FIM Enduro Estremo grazie a una seconda posizione in pi&ugrave; nel conteggio dei migliori risultati rispetto a Manuel Lettenbichler, dopo che i due erano terminati alla pari punti in classifica. Ecco le sue parole

Billy Bolt, l'uomo delle prime volte

Anche chi detesta il calcio non pu&ograve; non aver sentito della Superlega, il progetto - subito imploso - a cui avevano aderito 12 club e che si poneva in alternativa alla Champions League. In ambito motoristico lo scisma pi&ugrave; celebre avvenne nel 1996 quando Tony George, in polemica con gli organizzatori della CART, diede vita all&rsquo;Indy Racing Team. Le due realt&agrave; dell&rsquo;automobilismo statunitense convissero fino alla fusione del 2008.  Tra le due ruote invece sono bastati tre anni per riportare sotto un&rsquo;unica bandiera, quella della Federazione Motociclistica Internazionale, i piloti e soprattutto le Case dell&rsquo;Enduro. La separazione avvenne nel dicembre 2017, quando fu annunciata la nascita del World Enduro Super Series (WESS), un campionato &ndash; promosso dal gruppo KTM &ndash; con otto gare &ldquo;classiche&rdquo; in Portogallo, Austria, Francia, Romania, Polonia, Svezia, Olanda e Gran Bretagna, con fiore all&rsquo;occhiello l&rsquo;Erzbergrodeo. A organizzarlo, la WESS Promotion GmBH, neonata societ&agrave; austriaca con CEO Philipp Stossier, il quale disse: &ldquo;Non stiamo reinventando la ruota, ma portiamo competizioni consolidate di Enduro su una piattaforma di comunicazione pi&ugrave; ampia per garantire che l&rsquo;Enduro ottenga l&rsquo;esposizione globale che merita&rdquo;. Alla radice di tutto, l&rsquo;insofferenza per come il mondiale Enduro veniva presentato al grande pubblico e per la scarsa interazione con gli appassionati.  Quella (s)volta che: Zarco e una carriera che non lascia indifferenti  Red Bull partner dell&#39;iniziativa   Diventata media partner in esclusiva, Red Bull Media House ha prodotto video live e speciali di ogni gara. A muovere le fila, la Pierer Industrie AG, titolare del gruppo KTM che oggi include anche i marchi Husqvarna e GASGAS: un colosso che nel 2019 ha fatturato 2,171 miliardi di Euro, impiegando 8186 dipendenti. La Pierer Industrie AG &egrave; proprietaria al 100% della WESS Promotion GmBH. Non a caso fu subito annunciata la presenza del Red Bull KTM Factory Racing con cinque piloti a tempo pieno: Taddy Blazusiak (che si era ritirato a dicembre 2016), Josep Garcia, Jonny Walker, Cody Webb e Nathan Watson. In contemporanea Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing comunic&ograve; la propria adesione, schierando Graham Jarvis, Colton Haaker, Alfredo Gomez e Billy Bolt. Nel comunicato iniziale si spiegava che il WESS era una &quot;Serie di Enduro multidisciplinare per professionisti e dilettanti&quot; che combinava &quot;Hard Enduro, Enduro classico, Crosscountry e Gare su sabbia&quot;.  Proprio la possibilit&agrave; per i dilettanti di gareggiare a fianco dei professionisti era gradita alla KTM, per ovvi motivi di marketing: con la moto comprata in concessionario, il privato poteva disporre di un mezzo simile a quello dei migliori al Mondo e poteva mostrare di essere alla loro altezza, a differenza di quanto accadeva (e accade) su asfalto.  Annullata l&#39;edizione 2020   Winfried Kerschhaggl, direttore del WESS, chiar&igrave; il senso dell&rsquo;operazione: &ldquo;Crediamo che questo sia un momento chiave per l&rsquo;Enduro. Negli ultimi 10 anni si &egrave; sviluppato enormemente, con molti eventi &lsquo;stand-alone&rsquo; di alto profilo, ma c&rsquo;&egrave; anche una scena sempre pi&ugrave; divisa per concorrenti, media e industria. L&rsquo;obiettivo del WESS &egrave; stabilire una serie competitiva con tutti i tipi di eventi&rdquo;. Pur restando indipendenti e continuando ad applicare ciascuno un proprio regolamento, gli eventi attribuirono un punteggio uniforme. &quot;Per eccellere nel WESS &ndash; spieg&ograve; Fabio Farioli, team manager KTM &ndash; bisogna dimostrare di essere piloti di Enduro a tutto tondo, con la migliore tecnica, velocit&agrave; e resistenza&quot;. KTM e Husqvarna abbandonarono il mondiale EnduroGP, lasciando un grande vuoto, considerando la settantina di titoli iridati vinti dal 1990 al 2017.  Un po&rsquo; come se Real Madrid, Milan, Bayern Monaco e Liverpool avessero lasciato la Champions League per la Superlega. Ad aggiudicarsi il primo titolo di Ultimate Enduro Champion fu Billy Bolt (nella foto Future7Media), imitato nel 2019 da Manuel Lettenbichler (KTM). In entrambe le edizioni c&rsquo;&egrave; stato un unico intruso nella Top 15, sempre con la Sherco: nel 2018 Wade Young, 7&deg;, nel 2019 Mario Roman, 8&deg;. L&rsquo;annullamento dell&rsquo;edizione 2020, causa pandemia, ha portato al riavvicinamento delle parti, per un&rsquo;unione che ha dato alla luce il FIM Hard Enduro World Championship.  &nbsp; 

Ci&ograve; che il calcio ha rischiato di vivere ha un precedente nel motociclismo off-road

Quella (s)volta che: la Superlega dell&#39;Enduro

A Cracovia ha preso il via il campionato indoor. Tra luci, effetti speciali e musica, il vincitore è Taddy Blazusiak 

Mondiale Superenduro: buona la prima

Il SuperEnduro &egrave; soprattutto spettacolo, e sono stati oltre 13 mila gli spettatori che hanno affollato la suggestiva Tauron Arena di Cracovia per assistere alla prima prova del mondiale indoor. Al centro dell&rsquo;arena i piloti si sono dati battaglia come &quot;gladiatori moderni&quot; in sella ai loro cavalli d&rsquo;acciaio.  I piloti hanno affrontato le tre manche che compongono la gara tra giochi di luci, musica ed effetti speciali. Salti spettacolari, ostacoli da superare e sorpassi mozzafiato hanno tenuto l&rsquo;attenzione del pubblico costantemente concentrata su quello che succedeva in gara dal primo all&rsquo;ultimo giro.  LA CRONACA - Ad imporsi &egrave; stato l&rsquo;idolo di casa Taddy Blazusiak su KTM. Un infortunio ha impedito al campione del World Enduro Super Series Billy Bolt di disputare questo primo round del Campionato del mondo SuperEnduro. In Polonia Sidi ha potuto per&ograve; contare sulla solida coppia sempre del team Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing composta dal fresco campione AMA Endurocross Colton Haaker e dall&rsquo;esperto pilota di enduro indoor Alfredo Gomez. L&rsquo;americano Haaker terzo in gara1, secondo in gara2 e terzo in gara3 &egrave; salito sul terzo gradino del podio finale del GP di Polonia. Lo spagnolo Gomez, quarto nella classifica finale, ha avuto la soddisfazione di mettere tutti in fila e fare sua la gara3. Per l&rsquo;altra stella del team Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing Billy Bolt il rientro in gara dovrebbe avvenire a inizio 2019.  Il prossimo appuntamento con lo show del SuperEnduro sar&agrave; in Germania alla SachsenArena di Riesa il 5 gennaio. Il mondiale continuer&agrave; poi in Spagna il 26 gennaio, in Ungheria il 9 febbraio e nei Paesi Bassi il 9 marzo. 

A Cracovia ha preso il via il campionato indoor. Tra luci, effetti speciali e musica, il vincitore &egrave; Taddy Blazusiak

        &Egrave; il pi&ugrave; grande pilota del mondiale SuperEnduro, Tadeus Blazusiak. E lo ha confermato ancora una volta a Cracovia: nella citt&agrave; polacca il pilota KTM ha colto la sua ennesima vittoria. Un successo speciale, questa volta, perch&eacute; &egrave; arrivato nella sua ultima gara. Sulla pista di casa, Blazusiak si &egrave; piazzato davanti all'americano Colter Haaker e allo svedese Alfredo Gomez.  "Sono senza parole", ha detto Blazusiak subito dopo il successo. "E' stata una notte densa di emozioni. Finire la mia carriera con una vittoria &egrave; pi&ugrave; di quanto potessi chiedere. Non trovo le parole per ringraziare abbastanza tutti per il loro supporto in tutti questi anni".  Nella gara d'apertura Blazusiak aveva chiuso in seconda posizione alle spalle di Haaker, che per&ograve; &egrave; stato penalizzato di 10 secondi per sorpasso in regime di bandiere gialle, con il polacco che ha ereditato la vittoria. In gara2 si &egrave; assicurato poi la seconda vittoria della serata, nonostante una piccola caduta. Nella terza manche Blazusiak si &egrave; piazzato secondo alle spalle di Haaker, ma si &egrave; aggiudicato il successo nella classifica assoluta. "Vincere qui sul mio circuito di casa &egrave; meraviglioso. E' difficile spiegarlo a parole. Questo sport significa tutto per me. Le corse mi mancheranno, le amo troppo", ha concluso Tadeus Blazusiak. Nel contesto del mondiale, si &egrave; corsa anche la gara europea, con la vittoria di Mike Hartmann, capace di difendere il titolo davanti a Thomas Hostinsky e Marcel Teucher.       

Nell'ultima gara della carriera Tadeus Blazusiak ha portato la sua KTM davanti a tutti. "Questo sport significa tutto per me. Le corse mi mancheranno", ha detto.

Blazusiak domina il Mondiale SuperEnduro

Solo pochi giorni dopo il Gran Premio di Agadir, che ha riservato molte sorprese e ha offerto un'eccezionale prima gara della stagione, il mondiale di Enduro &egrave; sulla strada per il Portogallo, e pi&ugrave; precisamente per Gouveia.  Il Club Natureza Eventos, che ha organizzato l'evento anche l'anno scorso, ha ancora una volta, disegnato una pista bella e tecnica, che la pioggia annunciata durante il fine settimana dovrebbe rendere ancora pi&ugrave; difficile. Come l'anno scorso, il paddock sar&agrave; situato a &laquo;Senhora dos Verdes&raquo; (a 8 km da Gouveia) dove si terranno anche le tre prove speciali del week-end: la Maxxis cross test, la prova di Enduro e il Technomousse Xtreme. Una scelta perfetta per il pubblico che avr&agrave; la possibilit&agrave; di seguire la gara dall'inizio alla fine. Il test Super sar&agrave; situato invece nel centro di Gouveia.  Il primissimo leader della nuova categoria EnduroGP, Mathias Bellino su Husqvarna cercher&agrave; sicuramente di aumentare il proprio vantaggio, ma l'anno scorso su questa stessa pista aveva avuto qualche difficolt&agrave; e la pioggia dovrebbe ulteriormente complicare la vita al francese. In effetti, se l'australiano Matthew Phillips ha iniziato la stagione molto bene sulla sua nuova moto della squadra di Fabrizio Azzalin, non lo abbiamo mai realmente visto lui correre sotto la pioggia.  Ci sono anche alcuni interrogativi intorno Taylor Robert, statunitense, su KTM e Lo&iuml;c Larrieu, francese, su Yamaha, che sono nella Top 10 della classe e cercheranno il primo podio della stagione.  D'altra parte, alcuni altri piloti sembrano essere pronti e in attesa di correre sotto la pioggia: il francese Johnny Aubert su Beta, ma anche gli inglesi Steve Holcombe (Beta), Jamie McCanney (Yamaha) e suo fratello Danny (Husqvarna) cercheranno di avvantaggiarsi di questa occasione per raggiungere la Top 3. Bella sorpresa e miglior pilota KTM del Gran Premio di Agadir, Antoine Basset: il francese potrebbe puntare al podio.  Gli italiani Thomas Oldrati (Husqvarna) e Simone Albergoni (Kawasaki) sembrano essere davvero in attesa di questo fine settimana, dopo un primo round difficile.  In Enduro 1 molte aspettative su Eero Remes, su TM, che ha colto un nono e un terzo posto in EnduroGP. Alex Salvini (Beta) che ha finito per due volte 5 &deg;, ha perso il podio ogni volta poco prima della fine della gara e avr&agrave; voglia di rifarsi. Lo stesso per Cristobal Guerrero (Yamaha), Davide Guarneri (Honda, nella foto) e Manuel Monni (TM). Il sei volte campione del mondo SuperEnduro Taddy Blazusiak (KTM) cercher&agrave; di dimenticare tutta la sfortuna che nel GP di Spagna dello scorso anno lo ha portato ad infortunarsi.  Nella classe Junior, Giacomo Redondi (Honda) ha firmato una doppietta perfetta in Marocco e cercher&agrave; di continuare la sua striscia vincente a Gouveia dove &egrave; stato piuttosto veloce l'anno scorso. Attenzione anche a Josep Garcia, su Husqvarna e Kirian Mirabet, che la settimana scorsa ha debuttato sul podio. &nbsp;

Alla vigilia del secondo round in Portogallo, attesa per Oldrati, Albergoni e Salvini. Nella Junior, Redondi cercher&agrave; di replicare la doppietta in Marocco

Mondiale Enduro: tutti contro Bellino

Epstein Barr virus. Ovvero mononucleosi. &Egrave; questa la causa del ritiro temporaneo di Taddy Blazusiak dalla competizioni di enduro estremo. Al pilota della KTM &egrave; stato diagnosticato il debilitante virus dopo l'Erzbergrodeo 2015. Il pilota ha annunciato che fino a dicembre non potr&agrave; partecipare a nessuna gara internazionale.  Blazusiak (sotto, sul gradino pi&ugrave; alto del podio del FIM Superenduro 2014/2015) ha vinto cinque volte l'Erzbergrodeo ed &egrave; stato cinque volte campione AMA EnduroCross, oltre ad avere conquistato numerosi altri eventi di enduro estremo. Ora il suo obiettivo sar&agrave; rimettersi in forma per partecipare alla stagione 2015/2016 del FIM SuperEnduro, che inizier&agrave; a Lodz, in Polonia, il 5 dicembre 2015.    "Come atleta &egrave; incredibilmente difficile capire che cosa sta accadendo al mio corpo - ha detto Blazusiak-. Posso capire le lesioni fisiche. Posso capire il processo le operazioni e i tempi di recupero. Ma questo... &egrave; stato cos&igrave; diverso. Per fortuna, sto iniziando a sentirsi meglio, per&ograve; adesso non ha senso di affrettare le cose. Voglio ringraziare il dottor Klemens Trieb e il suo team dell'ospedale di Wels, in Austria. Il loro aiuto &egrave; stato prezioso. Torner&ograve; a correre a dicembre, nella serie di SuperEnduro".

Blazusiak rientrer&agrave; in gara al FIM SuperEnduro 2015/2016, il 5 dicembre, a Lodz, in Polonia.

Blazusiak: stop fino a dicembre a causa della mononucleosi

Taddy Blazusiak &egrave; stato costante per tutta la stagione e nell'ultimo round in Francia, a Cahors, &egrave; stato incoronato campione Mondiale SuperEnduro nella classe Prestige per la sesta volta. Il pilota polacco ha concluso la stagione con un totale di 320 punti ed un vantaggio di ben 42 punti sul suo diretto inseguitore Cody Webb.   Taddy Blazusiak era partito verso la Francia con un buon margine sullo statunitense Cody Webb. Nell&rsquo;ultima tappa del Mondiale SuperEnduro il pilota della KTM Factory doveva solo gestire il suo vantaggio. E con il secondo posto ottenuto nella seconda manche, conquistava gi&agrave; il titolo di campione del mondo .  "Sono un uomo felice" ha detto il sei volte campione del mondo "Questa sera ero proiettato solo sulla conquista del titolo. Sapevo di avere un buon vantaggio rispetto agli altri cos&igrave; ho guidato in modo sicuro e ho evitato di fare troppi errori. E' stata una stagione fantastica e alla fine sono campione del mondo per la sesta volta. E&rsquo; semplicemente incredibile."     Con Blasuziak quasi certo del titolo e il campione endurocross David Knight fuori costretto a dare forfait, la battaglia principale nella notte transalpina era tutta tra Cody Webb e Jonny Walker. In palio la vittoria assoluta a Cahors e la seconda piazza in classifica.  Webb, vincitore della scorsa tappa in Brasile, ha dominato la prima manche confermandosi il pi&ugrave; veloce dopo la SuperPole conquistata precedentemente.  

Nell'ultimo round in Francia, a Cahors, &egrave; stato incoronato campione Mondiale SuperEnduro nella classe Prestige per la sesta volta

SuperEnduro: la conferma di Blazusiak

Un video per rivivere una delle gare pi&ugrave; belle del SuperEnduro 2014: il GP di Polonia, dove Blazusiak ha conquistato la vetta del campionato.

Mondiale SuperEnduro

E' stato reso noto l'elenco dei partecipanti alla Superprestigio, la invernale gara di dirt-track che ogni anno si disputa nel periodo invernale a Barcellona.  Tra gli iscritti ci sono anche i fratelli Marc e Alex Marquez, i nostri Enea Bastianini e Lorenzo Baldassarri, Troy Bayliss, Tito Rabat, Mika Kallio e Toni Elias. Due le classi, con la Open che schiera anche il campione del mondo di Supermotard Thomas Chareyre. L'appuntamento al Palau Sant Jordi di Barcellona, sabato 13 dicembre.  Qui il video di presentazione.    Superprestigio:  1 Remy Gardner Aus Suzuki2 Johann Zarco Fra Yamaha3 Lorenzo Baldassarri Ita KTM4 Kenny Noyes Usa Kawasaki5 Albert Arenas Esp KTM6 Alex Marquez Esp Honda7 Dani Ribalta Esp KTM8 Xavier Simeon Bel Suzuki9 Troy Bayliss Aus KTM10 Marcel Schrotter Ale KTM11 Toni Elias Esp Honda12 Enea Bastianini Ita Honda13 Mika Kallio Fin Suzuki14 Bradley Smith GBR Yamaha15 Scott Redding GBR Honda16 Tito Rabat Esp Honda17 Julian Simon Esp Honda18 Jordi Torres Esp Honda19 Luca Marconi Ita Honda20 Ricky Cardus Esp Yamaha21 Gabriel Rodrigo Esp KTM22 Marc Marquez Esp Honda23 Jonas Folger Ale Honda24 Christian Iddon GBR SuzukiOpen:1 Jared Mees Usa Honda3 Jose Pedro Gomez Esp Yamaha4 Thomas Chareyre Fra TM6 Brad Baker USA Honda8 Guy Martin GBR Honda6 Francesco Cecchini Ita Honda7 Jaume Gaya Esp Honda8 Tim Neave GBR Honda9 Angel Grau Esp Suzuki17 Gerard Bailo Esp Suzuki11 Franc Serra Esp KTM12 Jose Luis Martinez Esp Yamaha13 Ivan Cervantes Esp KTM14 Oliver Brindley GBR Kawasaki15 Alan Birtwistle GBR Kawasaki16 Shayna Texter USA Honda17 Joel Lozano Esp Yamaha18 Tom Neave GBR Honda19 Ferran Cardus Esp Pursang20 Aidan Collins GBR Honda21 Raul Cardona Esp Kawasaki22 Taddy Blazusiak Pol KTM23 Fabrizio Vesprini Ita Honda24 Joonas Kylmakorpi Fin Fiammetta La Guidara

Sabato 13 dicembre a Barcellona la "classica" invernale di Dirt-Track Superprestigio. Dieci i campioni del mondo in pista. Ecco il video di presentazione

Superprestigio: ci sono anche i Marquez!

Nel primo giorno di mondiale Enduro a Lumezzane, nella classe E2, il campione in carica Alex Salvini ha siglato la sua prima vittoria stagionale. Salvini ha conquistato la leadership della gara verso la fine del primo giro ed &egrave; rimasto davanti a tutti fino alla conclusione della giornata "E' fantastico tornare a vincere ed &egrave; perfetto riuscire a farlo proprio in Italia", ha confermato Salvini. "E' stata una stagione difficile e speriamo che questa vittoria dia l'avvisio ad una serie positiva". Secondo il francese Pela Renet, nonostante una partenza nn troppo brillane, mentre lo spagnolo Lorenzo Santolino, ha conquistato il suo primo podio in E2.&nbsp; Peccato per la caduta di Blazusiak, terzo per la prima met&agrave; della giornata e alla fine quarto al traguardo davanti allo spagnolo Oriol Mena.  Nella classe E3 l'australiano Matt Phillips su KTM era partito con una missione e l'ha portata a termine chiudendo vittorioso la prima giornata. Siglando il giro veloce nel primi sei delle nove prove di giornata, Phillips si &egrave; costruito un vantaggio che lo ha reso imprendibile e non &egrave; mai pi&ugrave; stato messo in discussione. "Sono felicissimo di come sia anata - ha detto Phillis - Dall'inizio sapevo cosa dovevo fare e ho spinto molto per andae subito davanti. Vincere &egrave; una bellissima sensazione". Alle sue spalle, la lotta per i restanti gradini del podio &egrave; stata intensa. L'estone Aigar Leok &egrave; rimasto a lungo al secondo posto, puntando a quella che sarebbe stata la sua miglior prestazione stagionale, ma un errore nelle ultime fasi gli &egrave; costato il piazzamento. A capitalizzare lo sbaglio di Leok &egrave; stato lo spangolo Ivan Cervantes, che ha conquistato la seconda piazza proprio davanti a Leok, al suo primo podio della stagione. A quattro ssecondi da Cervantes ha chiuso il francese Jeremy Joly, davanti al nostro Simone Albergoni, ottimo quinto sulla KTM.  In Enduro 1 il leader del campionato, Christophe Nambotin &egrave; stato saldamente al comando fin dal via. "Ho guidato forte, non ho commesso e errori, e mi sono assicurato la vittoria. Speriamo di poter vincere il mio primo titolo in E1&nbsp; gi&agrave; domani", ha concluso Nambotin. Seconda piazza per Anthony Boissiere davanti al finlandese Eero Remes, mentre il nostro Thomas Oldrati ha chiuso in quanta posizione alle spalle di Cristobal Guerrero.  Nella Enduro Junior vittoria per Giacomo Redondi, davanti a Daniel McCanney e Alessandro Battig. Fiammetta La Guidara

L'italiano ha colto la prima vittoria stagionale nella classe E2. Oggi la seconda giornata di gare

Mondiale Enduro Lumezzane: vince Salvini

Taddy Blazusiak ha fatto suo per il quinto anno consecutivo il titolo mondiale enduro indoor conquitando la corona iridata nell'ultima prova disputata sabato notte 22 febbraio a Tours, in Francia.  Niente da fare per gli avversari che anche in questa edizione del mondiale indoor non sono mai riusciti a contenere la superiorit&agrave; del pilota polacco della KTM.  Solo David Knight &egrave; riuscito a vincere due delle cinque prova disputate terminando in seconda posizione. A Tours&nbsp;Blazusiak si &egrave; aggiudicato due delle tre Gare del programma, assicurandosi la matematica vittoria del titolo gi&agrave; da Gara 1.&nbsp;Altro grande protagonista della prova francese, &egrave; stato l'inglese Walker (KTM), che ha fatto sua Gara 2 assicurandosi anche il secondo gradino del podio davanti al francese Bellino (Husqvarna).  &nbsp;  FIM SuperEnduro Championship Round 6 of 6 in Tours, France  Event Results:  1. Taddy Blazusiak (POL-KTM); 2. Jonny Walker (GB-KTM); 3. Mathias Bellino (FRA-Husqvarna); 4. Alfredo Gomez SPA-Husqvarna); 5. David Knight (GB- Sherco).  SuperEnduro Championship 2014  1. Blazusiak punti 338; 2. Knight 274; 3. Walker 259; 4. Gomez; 5. Ljunggren.  Prestige Final  1 . Blazusiak; 2. Bellino; 3. Walker; 4. Knight; 5 Daniel Gibert-Gatell (SPA-Gas Gas)  Prestige Final 2  1. Walker; 2. Blazusiak; 3. Gomez; 4. Joakim Ljunggren (SVE-Husqvarna); 5. Gibert-Gatell  Prestige Final 3  1. Blazusiak; 2. Walker; 3. Bellino; , 4. Gomez; 5. Knight  &nbsp;  Dario Agrati

Blazusiak campione del Superenduro

Con una prova di anticipo sulla fine della stagione indoor, Giacomo Redondi, in sella alla Beta, si &egrave; laureato campione del mondo junior di Superenduro. La sfida iridata lo vedeva opposto all'inglese McCanney, ma nella prova di Barcellona, al Palau Sant Jordi, rivelatasi decisiva, &egrave; stato lo svedese Linusson. Redondi (il primo a sinistra nella foto) ha chiuso alle sue spalle, assicurandosi la vittoria anticipata del titolo.  Tra i "grandi" successo di Taddy Blazusiak.

Il pilota della Beta &egrave; campione del mondo junior di Superenduro (indoor)

Redondi campione

Successo per David Knight nel quarto round del mondiale enduro indoor, corso a Guadalajara, in Messico. Il pilota della Sherco ha bissato il successo ottenuto in Polonia, piegando la resistenza del leader del campionato, un altro "duro" del superenduro, il polacco Taddy Blazusiak. Terzo gradino del podio per l'inglese Jonny Walker. Prossimo appuntamento il 9 febbraio in Spagna, al Palau San Jordi di Barcellona, che ospiter&agrave; anche gli specialisti del trial, per una grande giornata del motociclismo indoor.

Il pilota Sherco si &egrave; imposto nella quarta prova, in Messico 

61 risultati per 'Blazusiak'

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