Testa e talento: senza queste doti non si vincono quattro titoli mondiali nel Motocross. Il &ldquo;talento&rdquo; &egrave; cresciuto con la grande dedizione per uno sport iniziato prestissimo: a poco pi&ugrave; di due anni venne messo in sella da pap&agrave; Bogomir, il mezzo era una motina da Minicross. La &ldquo;testa&rdquo; la sta dimostrando in questa epoca, nella quale ha scelto, non senza difficolt&agrave;, di camminare da solo, senza pap&agrave; &ldquo;Bogo&rdquo;, mostrando di sapersi gestire ai massimi livelli di uno sport professionistico. Le virt&ugrave; di Tim Gajser non sono per&ograve; finite qui: sempre educato, cordiale e disponibile, in diverse occasioni ha dimostrato di essere un campione di sportivit&agrave; e fair play. Quattro titoli con la Honda, sempre con il team italiano capitanato da Giacomo Gariboldi, che vide giusto quando decise di ingaggiare lo sloveno per il mondiale MX2 2014.    Enduro, Enrico Rinaldi: &quot;Mi manda pap&agrave;&quot;  Numeri da primato   Tim aveva diciassette anni: quinto al primo anno, arriv&ograve; al titolo MX2 gi&agrave; l&rsquo;anno dopo. Il passaggio alla 450 nel 2016 coincise subito con il trionfo nella MXGP. Poi i due Mondiali di fila della classe regina: 2019 e 2020. A ventiquattro anni, Gajser vanta quattro titoli, come Heikki Mikkola, Torsten Hallman e Harry Everts (pap&agrave; di Stefan), nomi mitici. A quattro titoli c&rsquo;&egrave; anche il grande rivale di Tim, Jeffrey Herlings, che per&ograve; ne ha vinti tre in MX2 e uno in MXGP, il contrario rispetto al pilota Honda. Il Mondiale del 2020 &egrave; stato particolare, con lo stop dopo i primi due GP per il Covid-19 e poi, alla ripresa, la nuova formula con prove e gare in un giorno soltanto, e i tanti GP di fila. Tornando al primo appuntamento della passata stagione, gli occhi puntati di tutto il paddock erano sulla nuova Honda HRC, e dopo una prima manche condizionata da una caduta in partenza, nella seconda manche Gajser ha strabiliato tutti, rifilando 23 secondi a Herlings. &ldquo;S&igrave;, il feeling con la moto 2020 era gi&agrave; buono&rdquo;, ci ha raccontato Gajser alla vigilia del primo appuntamento stagionale. &quot;Avevamo lavorato bene nel precampionato, c&rsquo;era una moto completamente nuova ma avevo capito che era stato fatto un grande passo avanti, credo anche grazie alle indicazioni che avevamo fornito agli ingegneri. Dovevo soltanto abituarmi, prendere il feeling, conoscerla bene. A Matterley Basin nella prima manche sono caduto per un contatto con Van Horebeek dopo la partenza, ma ho fatto una buona rimonta. Nella seconda sono partito secondo, poi sono andato in testa e ho preso un bel vantaggio&rdquo;.  Poi c&rsquo;&egrave; stata Valkenswaard.  &ldquo;Era la prima gara su sabbia con questa moto, cos&igrave; al sabato abbiamo lavorato per cercare un buon setting. Ero in testa alla qualifica poi ho avuto un problema alla moto cos&igrave; la domenica mi sono allineato al cancelletto praticamente ultimo... sappiamo tutti che se sei molto esterno alla prima curva di Valkenswaard, &egrave; impossibile scattare davanti e invece ho fatto ottime partenze e ho vinto la prima manche, e ho chiuso secondo nella seconda...&rdquo;.  Quanto hanno pesato il lockdown e il lungo stop di cinque mesi?  &ldquo;Quando, al rientro, siamo arrivati in Lettonia, sembrava di essere in un nuova stagione, avevamo quasi dimenticato di aver corso gi&agrave; due prove: non &egrave; stato facile. La prima domenica &egrave; stata buona, ho vinto la prima manche e ho guadagnato punti su Herlings. Il mercoled&igrave; &egrave; stato terribile, ho commesso troppi errori, sono caduto danneggiando anche la moto e ho perso molti punti. La seconda domenica ho vinto la prima manche ma nella seconda, quando ero in lotta con Herlings, la moto si &egrave; fermata. Per un po&rsquo; di sfortuna ho perso molti punti. Poi a Faenza &egrave; andata benone, ho vinto due manche su sei, ma l&igrave; eravamo tutti molto veloci e dipendeva molto da come partivi&rdquo;.  Il momento cruciale del campionato &egrave; arrivato a Mantova?  &ldquo;S&igrave;, sicuramente. La seconda domenica di Mantova (undicesimo GP stagionale, nde) ho ottenuto la mia prima vittoria di GP dell&rsquo;anno: l&igrave; &egrave; cambiato un po&rsquo; tutto. Mi sono sbloccato, ho corso pi&ugrave; rilassato, ho preso confidenza nelle partenze ed &egrave; migliorato tutto. Da l&igrave; sono stato quasi sempre nei primi tre in tutte le manche&rdquo;.  Non &egrave; per&ograve; mancato qualche errore, come a Lommel.  &ldquo;S&igrave;, nel primo GP a Lommel potevo vincere ogni manche, ma in Gara 1 sono caduto mentre ero davanti e mi ha passato Paulin, poi la sabbia era piena d&rsquo;acqua. Quindi ho vinto la seconda manche. Il mercoled&igrave; ho vinto la prima, nella seconda ero primo ma passando in un canale che era stato rotto da un altro pilota sono finito all&rsquo;esterno e sono rimasto incastrato nei cartelloni... ho perso molto tempo ma dopo un paio di giri ho cominciato a recuperare su tutti e ho chiuso terzo. La seconda domenica ho vinto entrambe le manche: in Gara 2, dopo l&rsquo;holeshot sono caduto al primo giro ma poi ho ripreso tutti. Per me &egrave; stata fantastica quella vittoria, impressionante perch&eacute; su quella pista avevamo sempre sofferto. &Egrave; stato il segnale della bont&agrave; del lavoro svolto sulla moto e in allenamento&rdquo;.  Nelle tre tappe conclusive ad Arco &egrave; stato tutto pi&ugrave; facile.  &ldquo;Di sicuro ero molto fiducioso perch&eacute; avevo un ottimo vantaggio sul secondo, ma finch&eacute; non sei matematicamente campione nel Motocross pu&ograve; ancora succedere di tutto, quindi ho cercato di restare sempre molto concentrato&rdquo;.  Come si pu&ograve; gestire una corsa quando vedi il titolo cos&igrave; vicino?  &ldquo;La cosa migliore &egrave; mantenere sempre il tuo passo, perch&eacute; non appena pensi di adottare una tattica conservativa, gestendo la situazione, in realt&agrave; &egrave; proprio il momento in cui rischi di perdere la concentrazione. Io ho commesso molti errori nella mia carriera e cerco di imparare dai miei sbagli... la gestione la lasci per gli ultimi due giri&rdquo;.  Sei sempre stato un ragazzo &ldquo;quadrato&rdquo;, ma ora sembri anche pi&ugrave; maturo.  &ldquo;Certamente negli ultimi due anni per me &egrave; cambiato molto. Dal 2019 ho cominciato a venire alle gare senza mio padre, e questo per me &egrave; stato un grosso cambiamento. Prima non sapevo neanche come mi sarei sentito in pista senza mio padre, perch&eacute; lui era sempre con me, sia in allenamento che in gara. Questo cambiamento mi ha reso con il tempo pi&ugrave; forte: certo, ho dovuto imparare tante cose, e per fortuna c&rsquo;&egrave; sempre stato alle mie spalle un grande team, pronto con i consigli giusti e con il massimo supporto in tutto&rdquo;.  Quale peso ha avuto l&rsquo;assenza di tuo padre alle gare?  &ldquo;All&rsquo;inizio mi mancava come padre, ma ora, dopo due anni, non sento la sua mancanza come allenatore. Ho sempre rispetto per mio padre e ogni suo consiglio &egrave; benvenuto... diciamo che questa separazione &egrave; stata uno step importante nella mia vita e nella mia carriera&rdquo;.    Le aspettative per il 2021   Siamo al via di una nuova stagione.  &ldquo;Ho trascorso un inverno &#39;liscio&#39;, senza problemi. Poi abbiamo deciso di fare qualche gara prima del Mondiale perch&eacute; &egrave; da tanto che non corriamo. Sto bene, mi sento pronto, in buona forma e tutto sta andando nella direzione giusta. Sono a posto per la Russia&rdquo;.  Sei venuto a correre nel nostro Paese nell&rsquo;italiano Prestige.  &ldquo;S&igrave;, mi mancavano le gare. Mi piace l&rsquo;Italia, &egrave; anche il Paese del mio team. Ho saltato gli Internazionali d&rsquo;Italia perch&eacute; abbiamo pensato che erano troppo in anticipo rispetto all&rsquo;inizio della stagione. Avevo bisogno di due o tre gare per prepararmi al Mondiale e ho scelto queste dell&rsquo;italiano Prestige&rdquo;.  Come stai vivendo questo problema del Covid-19?  &ldquo;&Egrave; passato pi&ugrave; di un anno e penso che tutti vogliamo tornare alla normalit&agrave;. Cos&igrave; ci sono problemi per viaggiare, i tamponi e il resto... spero che tutto questo finisca presto e che il Mondiale dal prossimo anno ricominci a marzo e finisca a settembre!&rdquo;.  Hai pensato di vaccinarti?  &ldquo;Onestamente, per mia convinzione personale non sarei orientato a vaccinarmi, a meno che non ci sia un obbligo per correre&rdquo;.  Il ritorno all&#39;Enduro di Francesca Nocera 

<p>&quot;I due titoli consecutivi della MXGP hanno rafforzato le mie certezze ma non smetto mai di imparare e non ho perso la voglia di vincere&quot;</p> 

Motocross, Tim Gajser si racconta: &ldquo;Ho ancora fame&rdquo;

Luned&igrave; 21 Luglio (festivo in Belgio) &egrave; in programma la nona edizione della Everts &amp; Friends, manifestazione-evento per gli appassionati di motocross, sulla pista di Genk. Oltre a Stefan Everts (10 volte iridato), ricchissimo il parterre di personaggi illustri del mondo del motocross, dagli attuali piloti della MXGP e della MX2 (Jeffrey Herlings, Jeremy Van Horebeek, Kevin Strijbos, Ken De Dycker, Jose Butr&oacute;n, Rui Gon&ccedil;alves e altri) a &lsquo;vecchie glorie&rsquo; come Heikki Mikkola, Marc Velkeneers, Dave King, Jean Jacques Bruno, Jan Blancquaert, Erwin Gabriel, Jamie Dobb, Brian Jorgensen e gli statunitensi Jeff Stanton and Jeff Emig. Per questa edizione sar&agrave; presente addirittura il pi&ugrave; grande di tutti i tempi, &lsquo;the GOAT&rsquo; Ricky Carmichael, vincitore di 150 gare PRO AMA.  Gare in pista e altri show, sessioni autografi e gare e giochi per i bambini, il tutto per beneficenza. Everts &amp; Friends supporta soprattutto organizzazioni no-profit che operano nel mondo dell&rsquo; assistenza a bambini bisognosi o malati.  Info su: www.evertsandfriends.be

Everts e Friends 2014

  Husqvarna nel 2014 schierer&agrave; due squadre ufficiali nella classe MXGP e MX2 del Mondiale Cross. Ogni squadra sar&agrave; composta da due piloti.  Due i team ufficiali: ICE1 Racing nella futura classe MXGP e il Wilvo Nestaan Husqvarna Factory Racing team nella MX2.  &ldquo;La decisione di lavorare con ICE1 Racing e il team di Jacky Martens &egrave; stata semplice&rdquo;, conferma Pit Beirer, direttore del reparto Motorsport. &ldquo;Entrambi hanno gi&agrave; dimostrato di essere due team ben strutturati e professionali. Con il loro supporto &egrave; chiaro che Husqvarna potr&agrave; tornare a correre in modo organizzato e competitivo, assicurando ai futuri campioni la garanzia di essere aggiunti alla lista dei grandi come Hallman, Smith e Mikkola &ldquo;.  Sar&agrave; ICE1 Racing a rappresentare Husqvarna nella MXGP. Altamente motivati e con una solida infrastruttura gi&agrave; rodata, il team &egrave; perfetto per riportare il marchio Husqvarna al successo. Il proprietario del team, Kimi R&auml;ikk&ouml;nen, &egrave; stato entusiasta di questa nuova sfida fin dall&rsquo;inizio e insieme ad Antti Pyrhonen, team manager dalla grande esperienza, sono impazienti di ottenere un grande successo.      &ldquo;Avere l&rsquo;opportunit&agrave; di lavorare a stretto contatto con Husqvarna &egrave; un onore&rdquo;, commenta Pyrhonen. &ldquo;La loro fiducia ci dimostra che stiamo andando nella giusta direzione. Non vedo l&rsquo;ora di affrontare le prossime entusiasmanti sfide.&rdquo;  In quanto ex Campione del Mondo di Motocross con Husqvarna, Jacky Martens &egrave; la persona giusta per rappresentare Husqvarna nella classe MX2 con il team ufficiale Wilvo Nestaan Husqvarna Racing. La sua grandissima esperienza e capacit&agrave; di far crescere i giovani piloti di talento nel Motocross &egrave; inestimabile. Per questa ragione Husqvarna &egrave; orgogliosa di annunciarlo per il 2014 come riferimento per il team ufficiale MX2.      &ldquo;Questo &egrave; un momento speciale per me&rdquo;, conferma Martens. &ldquo;Sono entusiasta di iniziare questa nuova era con Husqvarna, il marchio con il quale sono diventato Campione del Mondo e che mi ha dato grandi soddisfazioni. Come sempre faremo del nostro meglio per ottenere i migliori risultati possibili&rdquo;.       Segui @motosprint    !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs");  

Due team Husqvarna nel 2014

  Vera classe di mezzo non solo per la cilindrata ma anche per la data dell'inizio del campionato del mondo, la 250 ha sempre combattuto con la 500 per il titolo di classe pi&ugrave; combattuta ed interessante del Cross. Per questo in questa categoria si sono forgiati campioni poi diventati veri miti del Motocross.  I suoi inizi sono datati 1962 con la vittoria di Torsten Hallman in sella alla Husqvarna. L'accoppiata tutta svedese si ripete anche l'anno successivo per poi cedere lo scettro ad un giovane di nome Joel Robert che porta al successo la rustica ma efficace moto cecoslovacca CZ. Dopo altri due titoli di Hallman, Robert inizia un filotto di cinque titoli dal 1968 al 1972.   Nel 1973 la vittoria va ad un altro nordico Hakan Andersson che porta al successo una rivoluzionaria Yamaha con sospensione posteriore Monocross! Poi sono gli anni mitici di Moiseev, il russo dell'Armata Rossa e dei suoi duelli epici con il favoloso Falta, pilota cecoslovacco. Il loro confronto  varcava i confini sportivi per entrare in quelli politici come nel 1974 con la discussa vittoria del russo dopo un dubbia squalifica di Falta.  In questa cilindrata sono venuti fuori miti come Carlqvist (1979), Job&egrave; (1983), Kinigadner ('84 e '85) e poi ancora Bayle nel 1989. La prima vittoria italiana arriva nel 1991 con Alex Puzar poi arriver&agrave; il tris iridato di Stefan Everts (95, 96 e 97) con l'acerrimo nemico Tortelli che vince nel 1998 e poi gli anni di Bolley e Pichon. Nel 2003 vince ancora Everts, l'anno dopo la classe diventa MX2 lanciando fra i grandi Ben Townley.          Vai all'albo d'oro della classe MX1    table td {font-size:0.9em; line-height:30px;border:1px solid #DDDDDD;} .testa_tab{ font-weight:bold; }                    Anno        Pilota        Nazionalit&agrave;        Moto                    2003        Stefan Everts        Belgio        Yamaha - YZ 250                    2002        Mickael Pichon        Francia        Suzuki - RM 250                    2001        Mickael Pichon        Francia        Suzuki - RM 250                    2000        Frederic Bolley        Francia        Honda - CR 250                    1999        Frederic Bolley        Francia        Honda - CR 250                    1998        Sebastien Tortelli        Francia        Kawasaki - KX 250                    1997        Stefan Everts        Belgio        Honda - CR 250                    1996        Stefan Everts        Belgio        Honda - CR 250                    1995        Stefan Everts        Belgio        Kawasaki - KX 250                    1994        Greg Albertyn        Sudafrica        Suzuki - RM 250                    1993        Greg Albertyn        Sudafrica        Honda - CR 250                    1992        Donnie Schmit        Stati Uniti        Yamaha - YZ 250                    1991        Trampas Parker        Stati Uniti        Honda - CR 250                    1990        Alessandro Puzar        Italia        Suzuki - RM 250                    1989        Jean Mickael Bayle        Francia        Honda - CR 250                    1988        John Van Den Berk        Paesi Bassi        Yamaha - YZ 250                    1987        Eric Geboers        Belgio        Honda - CR 250                    1986        Jacky Vimond        Francia        Yamaha - YZ 250                    1985        Heinz Kinigadner        Austria        KTM - 250 MX                    1984        Heinz Kinigadner        Austria        KTM - 250 MX                    1983        Georges Job&egrave;        Belgio        Suzuki - RM 250                    1982        Danny Laporte        Stati Uniti        Yamaha - YZ 250                    1981        Neil Hudson        Regno uniti        Yamaha - YZ 250                    1980        Georges Job&egrave;        Belgio        Suzuki - RM 250                    1979        Hakan Carlqvist        Svezia        Husqvarna - CR 250                    1978        Guennady Moisseev        Russia        KTM - 250 MX                    1977        Guennady Moisseev        Russia        KTM - 250 MX                    1976        Heikki Mikkola        Finlandia        Husqvarna - CR 250                    1975        Harry Everts        Belgio        Puch - 250                    1974        Guennady Moisseev        Russia        KTM - 250 MX                    1973        Hakan Andersson        Svezia        Yamaha - YZ 250                    1972        Joel Robert        Belgio        Suzuki - RM 250                    1971        Joel Robert        Belgio        Suzuki - RM 250                    1970        Joel Robert        Belgio        Suzuki - RM 250                    1969        Joel Robert        Belgio        CZ                    1968        Joel Robert        Belgio        CZ                    1967        Torsten Hallman        Svezia        Husqvarna - CR 250                    1966        Torsten Hallman        Svezia        Husqvarna - CR 250                    1965        Viktor Arbekov        Russia        CZ                    1964        Joel Robert        Belgio        CZ                    1963        Torsten Hallman        Svezia        Husqvarna - CR 250                    1962        Torsten Hallman        Svezia        Husqvarna - CR 250            

Dal 1962 al 2003, tutti i campioni della classe 250 di Cross

Motocross albo d'oro classe 250

  La classe 500, ovvero la regina decaduta. S&igrave; perch&eacute; quella che una volta era la sola classe del Motocross &egrave; ora relegata al ruolo di comprimaria in quella che oggi si chiama MX3. Il suo Albo d'oro inizia nel lontano 1957, nella vera epoca dei primi pionieri delle ruote artigliate.   Epoca di moto pesanti, con motori a quattro tempi, con sospensioni &ldquo;ridicole&rdquo; e il grande coraggio dei protagonisti. Il primo vincitore, appunto nel 1957  &egrave; stato lo svedese Nilsson con una Ajs. L'ultimo iridato della 500 &egrave; invece del 2003 e si chiama Joel Smets (KTM), in mezzo tanti anni gloriosi di vittorie e pagine di battaglie fra veri  e propri giganti che hanno vissuto il loro momento di maggiore splendore dalla fine degli anni settanta e per tutto il decennio  degli anni ottanta.  Il primo nome  che balza agli occhi &egrave; quello di De Coster che vince il primo dei suoi 5 titoli nel 1971 interrotto solo dal finlandese Mikkola che di titoli se ne &egrave; aggiudicati 3 ('75, '77 e '78). Poi  arriva il confronto fra la scuola inglese dei Noyce e dei Thorpe a confronto coi maestri del Belgio che schierava nomi del calibro di Malherbe, Job&eacute; e Geboers. Sono gli anni migliori della 500 con il grande interesse anche da parte delle Case giapponesi presenti ufficialmente nella massima espressione sportiva del Motocross.    Dalla met&agrave; degli anni novanta inizia un lento ma inesorabile declino nonostante la presenza di miti come Smets e la grande ed unica vittoria italiana con Andrea Bartolini, nel 1999. Poco prima di diventare MX3 nel 2004, la 500 fa in tempo a regalare anche al pi&ugrave; grande di tutti,  Stefan Everts,  due dei suoi dieci titoli iridati (nel 2001 e 2002 con la Yamaha), mentre Smets uomo e pilota di altri tempi chiude la 500. Un re che congeda una regina.          Vai all'albo d'oro della classe MX3    table td {font-size:0.9em; line-height:30px;border:1px solid #DDDDDD;} .testa_tab{ font-weight:bold; }                    Anno        Pilota        Casa - Moto                    2003        Jo&euml;l Smets - Francia        KTM                    2002        Stefan Everts - Francia        Yamaha                    2001        Stefan Everts - Francia        Yamaha                    2000        Jo&euml;l Smets - Francia        KTM                    1999        Andrea Bartolini - Francia        Yamaha - YZ-F 400                    1998        Jo&euml;l Smets - Francia        Husaberg                    1997        Jo&euml;l Smets - Francia        Husaberg                    1996        Shayne King - Francia        KTM                    1995        Jo&euml;l Smets - Francia        Husaberg                    1994        Marcus Hansson - Francia        Honda                    1993        Jacky Martens - Francia        Husqvarna                    1992        Georges Job&egrave; - Francia        Honda                    1991        Georges Job&egrave; - Francia        Honda                    1990        Eric Geboers - Francia        Honda                    1989        Dave Thorpe - Francia        Honda                    1988        Eric Geboers - Francia        Honda                    1987        Georges Job&egrave; - Francia        Honda                    1986        Dave Thorpe - Francia        Honda                    1985        Dave Thorpe - Francia        Honda                    1984        Andr&egrave; Malherbe - Francia        Honda                    1983        Hakan Carlqvist - Francia        Yamaha                    1982        Brad Lackey - Francia        Suzuki                    1981        Andr&egrave; Malherbe - Francia        Honda                    1980        Andr&egrave; Malherbe - Francia        Honda                    1979        Graham Noyce - Francia        Honda                    1978        Heikki Mikkola - Francia        Yamaha                    1977        Heikki Mikkola - Francia        Yamaha                    1976        Roger De Coster - Francia        Suzuki - RM 370                    1975        Roger De Coster - Francia        Suzuki - RM 370                    1974        Heikki Mikkola - Francia        Husqvarna                    1973        Roger De Coster - Francia        Suzuki                    1972        Roger De Coster - Francia        Suzuki                    1971        Roger De Coster - Francia        Suzuki                    1970        Bengt Aberg - Francia        Husqvarna                    1969        Bengt Aberg - Francia        Husqvarna                    1968        Paul Friedrichs - Francia        CZ                    1967        Paul Friedrichs - Francia        CZ                    1966        Paul Friedrichs - Francia        CZ                    1965        Jeff Smith - Francia        BSA                    1964        Jeff Smith - Francia        BSA                    1963        Rolf Tibblin - Francia        Husqvarna-Hedlund                    1962        Rolf Tibblin - Francia        Husqvarna                    1961        Sven Lundin - Francia        Lito                    1960        Bill Nillson - Francia        Husqvarna                    1959        Sven Lundin - Francia        Monark                    1958        Ren&egrave; Baeten - Francia        FN                    1957        Bill Nillson        AJS            

Dal 1957 al 2003, tutti i campioni della classe 500 di Cross

5 risultati per 'Mikkola'

Motocross, Tim Gajser si racconta: “Ho ancora fame”

Everts e Friends 2014

Due team Husqvarna nel 2014

Motocross albo d'oro classe 250

Albo d'oro Motocross classe 500