        E&rsquo; di una vittoria a testa il conteggio delle vittorie al Nazioni sulla pista di Ern&eacute;e tra Francia e Stati Uniti delle due precedenti edizioni della pi&ugrave; importante gara dell&rsquo;anno. Nel 2005 gli americani di Ricky Carmichael, Kevin Windham e Ivan Tedesco, riuscirono a strappare il trofeo ai francesi che con Michael Pichon, Sebastien Tortelli e David Vulillemin, schieravano una formazione quasi pi&ugrave; americana che europea. I galletti si &ldquo;vendicarono&rdquo; nel 2015, quando con Gauthier Paulin, Romain Febvre e Marvin Musquin vinsero il trofeo Chamberlain precedendo proprio gli americani e il Belgio. Quest'anno la sfida si ripete per la terza volta.  Thibault Benistant affronta la salita che porta nella parte alta del circuito Terzo Nazioni per una pista storica, Ern&eacute;e nella storia Il circuito Raymond Demy, situato alle porte del villaggio di Ern&eacute;e, nella Mayenne a circa 300 chilometri a Nord dalla capitale Parigi, ospita un tracciato veloce e tecnico che sale e scende lungo le colline attraverso le quali si snoda la pista in terra dura che in caso di pioggia si trasforma in un catino di fango. Nel 2022 la pista fu teatro del clamoroso &ldquo;sciopero&rdquo; dei piloti della MXGP che si rifiutarono di prendere il via delle gara di qualifica a causa delle condizioni nelle quali le precipitazioni avevano trasformato il rettilineo di partenza. Questa volta le condizioni meteorologiche non dovrebbero destare preoccupazioni e la terra francese andr&agrave; anczi abbondantemente bagnata.  Forato alla staccata della pit lane nel 2022 Un giro a Ern&eacute;e, saliscendi mozzafiato Dal cancello di partenza che si situa a sinistra, nella parte pi&ugrave; bassa del tracciato, i piloti partono affrontando la prima curva a destra, letteralmente fronteggiati da un muro umano di pubblico che segue le gare dalla collina prospiciente, regalando una vista unica nel suo genere ai tifosi e uno spettacolo da brividi a chi &egrave; in pista. Dopo una prima serie di salti e curve, la pista si inerpica per la prima volta sulla collina, dalla quale ridiscende per risalire nuovamente dopo un ferro di cavallo che spara moto e centauri su una salita dalla pendenza vertiginosa dalla quale riscenderanno nuovamente saltando gi&ugrave; dalla collina, tagliando il traguardo davanti alla palazzina del moto club, per atterrare davanti alla pitlane e rilanciarsi nuovamente davanti ai cancelli.  Langenfelder centra l'hole-shot nel 2022 davanti al muro di pubblico       

Il tracciato francese che accoglie il settantaseiesimo Gran Premio delle Nazioni FIM di Motocross, ospit&ograve; anche l&rsquo;ultima apparizione in Gran Premio di Stefan Everts nel 2006.

Nazioni: la pista di Ernée

        La meglio giovent&ugrave; del Motocross mondiale questo fine settimana si &egrave; data appuntamento in Romania, a 35 chilometri dalla capitale Bucarest, sul TSC Racing Park che questo fine settimana ospiter&agrave; la pi&ugrave; importante competizione mondiale per i giovanissimi piloti di 65, 85 e 125.&nbsp;  La partenza della 125 lo scorso anno a Vanta TSC Racing Park, dove Lupino e Musquin si sfidavano con la 85 A 19 anni di distanza dall&rsquo;ultimo Mondiale Junior ospitato su questa pista nel 2004, quando a lottare per la vittoria in 85 erano nomi del calibro di Alessandro Lupino e Marvin Musquin, i nuovi talenti provenienti da ben 37 paesi in tutto il mondo, si sfideranno per aggiudicarsi i titoli individuali delle tre classi in gara e per contribuire a far salire la propria nazione sul gradino pi&ugrave; alto del podio a squadre. In 125 la sfida &egrave; tra i due piloti in testa alla classifica della EMX125, Janis Reisulis (Yamaha) e Mathis Valin (GasGas), vincitori di tutti i round disputati fin qui, con i due assi della Fantic, Elias Escandel e Maximilian Werner a cercare di inserirsi nella lotta per il podio, insieme ai nostri Nicola Salvini (Yamaha), Simone Mancini (Yamaha) e Alfio Pulvirenti (KTM). Per i piloti provenienti da lontano ma da tenere d&rsquo;occhio per il risultato finale ci sono gli statunitensi, Klark Robbins (KTM), Austin Shafers (GasGas) e Will Canaguier (Husqvarna) insieme ai piloti australiani Jake Cannon (Yamaha) e Ky Woods (GasGas) e all&rsquo;estone e figlio d&rsquo;arte, Sebastian Leok (Husqvarna).  Il podio 2022 della 85cc, da sx: Marek, Doensen e Bervoets 85cc e 65cc: fucina di talenti per il futuro Nella 85 Nicol&ograve; Alvisi (GasGas), Riccardo Pini (KTM), David Cracco (Husqvarna) e Andrea Uccellini (Husqvarna) sono gli azzurri&nbsp;in gara che dovranno vedersela con il belga Jarne Bervoets (KTM), gi&agrave; terzo lo scorso anno, gli austriaci Ricardo Bauer (KTM) e Moritz Ernecker e l&rsquo;estone Martens Raud, oltre all&rsquo;americano Carson Wood (Kawasaki), a Blake Frost (KTM) e Christian Berrigto-Smith (GasGas) dal Sud Africa e agli australiani Lachlan Allen (KTM) e Jack Nunn. I nostri &ldquo;piccoli&rdquo; della 65 Francesco Assini (GasGas), Dominick Maifredi (KTM) e Kevin Cant&ugrave; (Husqvarna) si confronteranno invece con l&rsquo;olandese Kenzo Jaspers (Husqvarna) e lo slovacco Maxim Zimmerman (Husqvarna), oltre che con i piloti provenienti da Sud Africa, America Latina e Australia.  Il podio 2022 della 65cc, da sx: Bauer, Leok e Ernecker&nbsp;       

Tutto pronto a Bucarest per il Campionato del Mondo FIM Junior di Motocross. Italia in gara con tante giovani promesse e buone speranze di podio

Motocross: è l’ora del Mondiale Junior

        Come Malcom Stewart, anche Marvin Musquin &egrave; costretto a prendesi una pausa dal campionato AMA Supercross del campionato mondiale SMX 2023, cercando di recuperare dall&rsquo;infortunio al polso subito a gennaio.  Musquin si &egrave; infortunato un mese fa in allenamento Il Supercross e KTM perdono Musquin in SX450  Al ritorno in Francia, all'inizio di questo mese per effettuare ulteriori valutazioni mediche, il chirurgo di Musquin ha stabilito che il 33enne ha una frattura allo scafoide del polso sinistro. Di conseguenza e considerando anche la presenza di un infortunio pregresso allo stesso polso, &egrave; stato deciso di dare all&rsquo;articolazione il tempo necessario di guarire naturalmente, senza affrettare il processo tramite intervento chirurgico. Dopo aver concluso quarto in 450SX la scorsa stagione, Musquin ha iniziato il 2023 alla grande ad Anaheim 1 qualificandosi in terza posizione, prima di concludere il Main Event dodicesimo. Purtroppo, durante l'allenamento prima del secondo round di San Diego, in quello che segna il suo 12&deg; anno insieme a Red Bull KTM Factory Racing negli Stati Uniti, si &egrave; infortunato.&nbsp;  Musquin in azione nell'unico Main Event disputato nel 2023, Anaheim 1 Red Bull KTM con Webb e Plessinger a tempo indeterminato  Ian Harrison &ndash; Red Bull KTM Factory Racing Team Manager: &ldquo;&Egrave; sempre deludente vedere uno dei nostri piloti infortunarsi cos&igrave; presto nella stagione, soprattutto considerando il calibro di Marvin e il modo in cui stava guidando all'inizio della stagione. Ma gli infortuni accadono e l'ultima cosa che vogliamo &egrave; che acceleri il processo di guarigione e torni a correre troppo presto. Rispettiamo il suo desiderio di cercare ulteriori consultazioni con i suoi medici in Francia e ora &egrave; sulla buona strada per riprendersi completamente.&rdquo;       

Il pilota francese della KTM costretto ad una sosta forzata a tempo indeterminato per riprendersi da una caduta in allenamento. &nbsp;

Supercross: stop per Musquin

        Quale che sia il risultato della sua prima gara a stelle e strisce, per Tom Vialle sar&agrave; una serata memorabile e lo sar&agrave; anche per tutto il movimento del motocross transalpino che vede un altro dei suoi assi attraversare l&rsquo;oceano per mettersi in gioco contro i piloti americani.  Vialle con Richard Sterling, il meccanico che ha accompagnato Cairoli in tutte le gare americane @P.Haudiquert Sulle orme di Bayle, Pichon e Musquin Vialle segue le orme dei vari Jean Michel Bayle, Mickael Pichon, Stephane Roncada, David Vuillemin, Sebastien Tortelli, Eric Sorby, Christophe Pourcel e in tempi pi&ugrave; recenti, Marvin Musquin e Dylan Ferrandis che condivideranno con lui la nottata di Houston, anche se impegnati in 450SX. Per il due volte iridato della 250 nel Campionato del Mondo FIM di Supercross si tratta della prima gara ufficiale in Supercross e Vialle la disputer&agrave; con i colori ufficiali del team RedBull KTM Factory Racing con il quale ha vinto tanto in Motocross.&nbsp;  Tom Vialle in compagnia di Eric Sorby, trainer di molti piloti tra i quali James Bubba Stewart @P.Haudiquert Tanti avversari di livello per Vialle Quale sar&agrave; il risultato al debutto nessuno pu&ograve; saperlo ma di certo il francese figlio d&rsquo;arte, accompagnato dal padre Fred Vialle, classe &rsquo;73 e pilota di livello in 125 negli anni &rsquo;90, dalla madre e dal fratello, dovr&agrave; vedersela con i ben pi&ugrave; navigati piloti in gara. Tra tutti spiccano i nomi di Hunter Lawrence (Honda), Jeremy Martin (Yamaha), Hayden Deegan (Yamaha), Michael Mosiman (GasGas), Chris Blose (Kawasaki) e persino con Max Anstie (Honda), di sette anni pi&ugrave; anziano di lui. Vialle si &egrave; preparato nei mesi successivi alla fine del mondiale terminato in Turchia a settembre del 2022 e si dice pronto ad affrontare la nuova sfida. Vialle: "cercher&ograve; di divertirmi" Tom Vialle: &ldquo;Ho fatto una buona preparazione, le ultime settimane sono passate tranquillamente, mi sono allenato bene, sono felice della moto e di me e mi sento bene fisicamente. E&rsquo; impressionante trovarsi in questo stadio che &egrave; davvero grande e la pista sembra molto bella. Non mi metto pressione, cercher&ograve; di divertirmi e di guidare come faccio in allenamento, poi vedremo cosa viene fuori.&rdquo;  Vialle in azione a Houston durante il Press Day @P.Haudiquert       

Il Campione del Mondo 2022 della MX2 &egrave; pronto a fare il suo debutto nella prima gara di SX250 della costa Est che inizia questa sera a Houston

SX250 Est: la notte di Vialle

        KTM ha presentato in California il team che sfider&agrave; i giapponesi di Honda, Yamaha e Kawasaki nel Supercross AMA, nel National e nel nuovissimo Campionato Mondiale SuperMotocross 2023. La stagione che si aprir&agrave; il 7 gennaio tradizionalmente ad Anaheim, vede in calendario ben 31 eventi. In 450 il due volte campione della 450SX, Cooper Webb punta alla tripletta, il ventisettenne dovr&agrave; vedersela ovviamente con il campione in carica Eli Tomac (Yamaha) ma anche con Dylan Ferrandis (Yamaha), Chase Sexton (Honda), Jason Anderson (Kawasaki) e Ken Roczen e sar&agrave; spalleggiato dai due compagni di squadra, l&rsquo;esperto trentaduenne Marvin Musquin e il &ldquo;cavallo pazzo&rdquo; Aaron Plessinger, ventiseienne e al suo secondo anno in arancione.  Nel 2023 Cooper Webb dar&agrave; la caccia al terzo titolo in SX dopo quelli del 2019 e del 2021 Webb: "siamo tornati esattamente come eravamo nel 2021 e nel 2019" Cooper Webb: &ldquo;Non vedo davvero l'ora che arrivi la prossima stagione. Sar&agrave; un altro grande anno con il team Red Bull KTM Factory Racing. Abbiamo avuto un anno un po' difficile ma stiamo cercando di rimettere le cose in carreggiata per quest'anno. Il team ha lavorato sodo e abbiamo fatto molti test. Sono tornato con Aldon Baker e siamo tornati esattamente come eravamo nel 2021 e nel 2019. Non vedo l'ora di tornare al top quest'anno, l'obiettivo &egrave; provare a vincere di nuovo un campionato.&rdquo; Marvin Musquin: &ldquo;In questo momento, siamo ovviamente fuori stagione con bootcamp e duro allenamento. Il team sta lavorando sodo per imparare ancora di pi&ugrave; la moto per la seconda stagione e abbiamo ancora un paio di settimane prima dell'inizio delle gare del 2023. Abbiamo fatto un viaggio a Parigi e abbiamo corso: &egrave; stato bello mettersi dietro il cancello e fare una gara, almeno, prima dell'inizio della stagione. Risiedo ancora in California e seguo il programma di DV [David Vuillemin] che mi conosce un po' di pi&ugrave;, quindi speriamo di poter essere migliori per il prossimo anno.&rdquo;&nbsp; &nbsp; Musquin &egrave; il veterano della squadra KTM americana, il 2023 sar&agrave; il suo ultimo anno da professionista? Plessinger: "sono super entusiasta della mia forma fisica e di dove mi trovo con la moto" Aaron Plessinger: &ldquo;Sono super eccitato per il 2023, sono pronto a tornare dietro il cancello! L'anno scorso il Supercross si &egrave; interrotto per me e non vedo l'ora di tornare l&agrave; fuori e mostrare a tutti cosa posso fare. Il team Red Bull KTM Factory Racing ha lavorato molto per portare questa moto dove ci serviva per quest'anno e mi sento davvero bene. Sono tornato a guidare da un po' e sono super entusiasta della mia forma fisica e di dove mi trovo con la moto in questo momento. Da qui in poi dovrebbero venire solo cose buone. Abbiamo tre nuove gare in programma quest&rsquo;anno e sono anche molto entusiasta per questo. Non vedo l'ora di passare l'intero anno con il mio meccanico, Jade, e ottenere qualche vittoria in gara. Se lo merita. Tutta la squadra se lo merita. Me lo merito. Abbiamo lavorato sodo, quindi &egrave; tempo di lasciare che il duro lavoro ripaghi.&rdquo; &nbsp; Il "cowboy" volante Plessinger &egrave; alla sua seconda stagione in arancione In 250 un pilota per costa nel Supercross In 250, riconfermato il diciannovenne Max Vohland che correr&agrave; nel Western Regional Championship e al quale &egrave; stato affiancato il Campione del Mondo della MX2, Tom Vialle. Il ventiduenne francese che ha trascorso le scorse settimane ad allenarsi in California con il connazionale Musquin, prender&agrave; il via nell&rsquo;Eastern Regional Championship e ha ancora qualche settimana per affinare la sua preparazione in Supercross, nel quel debutter&agrave; a febbraio.  Deludente nel 2022, per Vohland il 2023 sar&agrave; l'anno del riscatto? Vialle: "Sono davvero entusiasta di correre per la prima volta sia in SX che in MX negli Stati Uniti" Max Vohland: &ldquo;Sono entusiasta della stagione 2023. Abbiamo fatto alcuni passi avanti significativi alla fine del National e abbiamo costruito su quei progressi nei nostri test SX in questa parte della stagione. Ho lavorato alla Baker's Factory e non vedo l'ora di mostrare quello che abbiamo fatto. I miei obiettivi sono posizionarmi come leader nel Supercross, essere un ragazzo costante sul podio nell'outdoor e provare a vincere il campionato mondiale di SuperMotocross.&rdquo; Tom Vialle: &ldquo;Per me &egrave; una nuova vita. Dopo aver vinto il titolo MX2 nel 2022, mi sono trasferito negli Stati Uniti ed &egrave; stata una decisione difficile, ma finora &egrave; andato tutto molto bene. Mi sto allenando in Florida con Aldon e il gruppo alla Baker's Factory e finora va tutto bene. Mi piace un sacco. Mi piace il Supercross, &egrave; una nuova disciplina per me quindi ho molto da imparare. Sto facendo un buon lavoro di allenamento con il team e il meccanico: tutti sono davvero gentili con me e abbiamo davvero fatto progressi. Non ho mai corso un Supercross qui negli Stati Uniti e ne sono davvero entusiasta. Solo andare a vedere come sar&agrave; correre di notte nello stadio e correre davanti a cos&igrave; tanti fan sar&agrave; una grande cosa per me. Poi passer&ograve; al motocross in estate e sono entusiasta anche di questo. Sar&agrave; una nuova sfida per me, un po' pi&ugrave; vicina a quello per cui mi sono allenato negli ultimi quattro anni in Europa, ma sono davvero entusiasta di correre per la prima volta sia in SX che in MX negli Stati Uniti. Per me, stanno arrivando molte novit&agrave; e non vedo l'ora di iniziare a correre.&rdquo;  Tom Vialle esordir&agrave; nel Supercross Costa Est a febbraio&nbsp;       

Per l'anno prossimo c'&egrave; l&rsquo;innesto del Campione del Mondo della MX2, Tom Vialle, schierato in 250 al fianco di Max Vohland. Invariato il team della 450, capitanato da Cooper Webb

SX e MX AMA: presentato lo squadrone KTM

        Non &egrave; certo la prima volta che Antonio Cairoli e Jeffrey Herlings condividono la pista, questa volta per&ograve; le cose sono un po' diverse dal solito. Jeffrey gira con la sua KTM 450 SX-F (tornata all'abituale 84) e Tony filma da bordo pista; una scena alla quale dovremo fare l'abitudine, visto che nel suo nuovo ruolo di Team Manager dello squadrone arancione, Cairoli annovera diversi piloti, tra i quali il fuoriclasse olandese con il quale ha tanto lottato nel recente passato e col quale magari salir&agrave; presto sul podio della MXGP per celebrare il centesimo successo dell'olandese.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Tony Cairoli (@antoniocairoli)      Il post di Antonio Cairoli su Instagram  Cairoli: "Keeping an ? on the &ldquo;bullet&rdquo; riding on home soil today. Oggi si &egrave; iniziato a lavorare con JH84."  Tra i due non c'&egrave; mai stata particolare simpatia, il rispetto non &egrave; mai mancato ma di sicuro i due non erano migliori amici. Da qualche tempo per&ograve; le cose sono cambiate e non poco, il gesto di Cairoli nel GP di Garda del 2021, quando lasci&ograve; passare Herlings dopo la brutta caduta in gara due, apr&igrave; gi&agrave; ad un nuovo rapporto consolidato poi sul podio di Mantova qualche tempo dopo, quando Antonio Locatelli, patron della Airoh, consegnava ai due fuoriclasse un casco speciale per celebrare il titolo dell'uno ed il ritiro dalla MXGP dell'altro e l'olandese si inginocchiava platealmente davanti al siciliano. Il resto lo ha fatto il piccolo Chase Ben, si proprio lui, l'irresistibile erede Cairoli che ha "conquistato" anche Musquin, Sexton, Guadagnini e tanti altri e dal quale Herlings si &egrave; fatto completamente stregare. Insomma, la velocit&agrave; incredibile di "The Bullet" e l'esperienza di TC222 sembrano essere una miscela straordinaria capace di riportare JH84 sul tetto del mondo.  Jeffrey Herlings non ha accettato spesso consigli, sapr&agrave; sfruttare quelli di Cairoli?       

Spunta su Instagram il video che non ti aspetti: Tony Cairoli che riprende Herlings in allenamento! I fan entusiasti per l'inizio di un nuovo sodalizio che promette nuovi traguardi

Cairoli Herlings: la nuova coppia

40000 spettatori si sono assiepati sulle tribune della maxi Arena che ospita il pi&ugrave; famoso Supercross europeo per tifare i loro idoli. Tra questi Eli Tomac (Yamaha) e Ken Roczen (Honda) si sono alternati al comando, vincendo tutte e sei le manche disputate tra il sabato e la domenica, dominando la trentanovesima edizione del Supercross francese.&nbsp;    Il via di una delle tre manche della seocnda giornata di Parigi  Roczen al top della forma nell&#39;ultimo appuntamento stagionale  L&rsquo;americano che aveva vinto il primo round del sabato sera, sembrava destinato a vincere ma ha trovato sulla sua strada&nbsp;il tedesco che ha risposto vincendo le tre manche della domenica, surclassando il Campione del Supercross AMA e del National, confermando lo stato di forma mostrato nell&rsquo;ultima manche del sabato gi&agrave; dalle prove, nelle quali ha ottenuto la pole, con Tomac decimo a causa di un errore nell&rsquo;ultima parte del giro veloce. Roczen ha chiuso la domenica primo, con tre vittorie, davanti a Tomac, secondo per ben tre volte e all&#39;inossidabile Justin Brayton (Honda) che ripete il terzo posto del giorno precedente con un quinto e due terzi. Quarto posto per Marvin Musquin (KTM) terzo nella manche di apertura e successivamente quinto e quarto che precede il compagno di squadra Cooper Webb (KTM) due volte quarto e quinto nella finale.    Roczen al centro alza il trofeo del vincitore a sinistra Tomac e a destra Brayton  Blose spreca il vantaggio, &egrave; Moss il Principe di Parigi  Nella classe SX2 rovesciamento di fronte con Chris Blose (Kawasaki), vincitore di tutte le gare del sabato, in crisi dopo la prima gara e a terra in entrambe le manche successive. Il compagno di squadra Matt Moss (Kawasaki) ne ha approfittato mettendo a segno tre vittorie che gli hanno regalato il titolo di Principe di Parigi davanti a Jace Owen, ottavo in gara uno e due volte secondo e a Cullin Park che si &egrave; portato a casa un secondo, un terzo ed un nono piazzamento, centrando il terzo posto di giornata ma &egrave; Chris Blose a salire sul terzo gradino del podio assoluto della due giorni di Parigi.    Il podio della SX2 con, da sx: Chris Blose, Matt Moss e Jace Owen 

Battaglia per tutto il fine settimana all&rsquo;interno della Defense Arena e alla fine il tedesco ha avuto la meglio, centrando tre successi e vincendo alla prima partecipazione il 39&deg; Supercross

Supercross: Roczen &egrave; il nuovo Re di Parigi

        Si &egrave; conclusa la prima notte del Supercross di Parigi nella Arena, una serata spettacolare con gare emozionanti che hanno tenuta alta la tensione sugli spalti gremiti di tifosi, in attesa di scoprire chi sar&agrave; il vero Re di Parigi.  Eli Tomac in azione a Parigi Il duello &egrave; tra Tomac e il miglior Roczen dell'anno  Nella classe SX1 sono state emozionanti tutte e le tre gare, sia le due sprint che il main event. Eli Tomac (Yamaha) si &egrave; aggiudicato il primo round della serata, davanti a Justin Brayton (Honda) con Ken Roczen (Honda) terzo sotto la prima bandiera a scacchi della serata, in gara due vittoria del tedesco che precede il campione AMA di Supercross e del National e Cooper Webb (KTM). Nella manche finale Tomac riesce a centrare l&rsquo;hole-shot, mentre Roczen rimane invischiato nel traffico ma quando i giochi sembrano ormai fatti il tedesco sfodera una rimonta strepitosa con la quale passa Webb e Marvin Musquin (KTM), recuperando ben 5 secondi all&rsquo;avversario, arrivandogli in scia. L&rsquo;attacco per il primato non arriva nell&rsquo;ultimo giro, quando i doppiati giocano a favore del leader che si aggiudica cos&igrave; la seconda vittoria della serata, procedendo sul podio Roczen e Brayton, quarto nell&rsquo;ultima frazione.  La pista di Parigi iilluminata dai fari Cris Blose senza rivali nella SX2  Dominio assoluto di Chris Blose nella classe SX2; l&rsquo;americano di porta a casa ben tre vittorie, precedendo sul podio di serata il connazionale Jace Owen, terzo nella prima frazione e due volte secondo, mentre il padrone di casa Yannis Irsuti con il secondo posto di gara uno, il terzo ed il quinto delle due successive manche ha ottenuto il terzo gradino del podio davanti all'australiano Matt Moss e all'americano Cullin Park.&nbsp;  Il podio della SX2       

Eli Tomac su aggiudica la prima serata al Supercross di Parigi, dopo un gran duello con Ken Roczen che tiene accesa la lotta per la vittoria fino all'ultimo giro del main event.

Supercross di Parigi: Tomac re del sabato sera

        Il Supercross di Parigi ha una storia lunga e ricca e dopo due anni di stop a causa della pandemia e uno di transizione con una pista ibrida Supercross/Motocross, torna alla grande con alcuni dei migliori specialisti al mondo tra cui gli ultimi due campioni americani, Eli Tomac e Cooper Webb. Ma non sar&agrave; una corsa a due, vista la presenza del neo Campione del Mondo di Supercross, Ken Roczen e dell'idolo di casa, Marvin Musquin.  Dopo l'apparizione a Cardiff di un mese fa, Tomac torna in Europa per il SX di Parigi Una storia lunga 39 anni  Come nei precedenti 38 eventi, dalla prima edizione nel 1984, il Supercross di Parigi (e di Bercy) ha suscitato l&rsquo;interesse del pubblico; la serata di sabato &egrave; gi&agrave; "sold out" da diverse settimane anche se la Defense Arena &egrave; uno dei pi&ugrave; grandi stadi al coperto della capitale francese, perch&egrave; ne fan francesi ne quelli europei vogliono perdersi l'evento del 2022.&nbsp;Per la quarta volta nella sua carriera infatti Tomac correr&agrave; a Parigi, Eli non attraversa l'Atlantico cos&igrave; spesso e l'obiettivo del campione in carica di US Supercross e National, vincitore del Nazioni con il Team USA e &nbsp;vincitore di ben 56 round del Supercross, sar&agrave; quello di portare a casa un altro trofeo dopo la vittoria del 2014.  Marvin Musquin l'anno scorso ebbe la meglio su Cairoli e Febvre Webb, Musquin e Roczen gli anti Tomac  Anche Cooper Webb ha gi&agrave; corso a Parigi ma lo ha fatto una solo volta, nel 2015 e da allora ha vinto due titoli di Supercross nel 2019 e nel 2021, conquistando diciannove main event. Eli e Cooper sono quindi i vincitori delle ultime quattro edizioni del Supercross americano e si schiereranno al cancello insieme a due avversari a loro pi&ugrave; familiari: Ken Roczen che correr&agrave; a Parigi per la prima volta in assoluto e l'idolo francese Marvin Musquin che &egrave; gi&agrave; stato vincitore a Parigi nel 2016, 2017 e 2021; ognuno di loro ha vinto almeno un round del campionato statunitense 2022 e c'&egrave; da scommettere che ognuno di loro &egrave; pronto a dare il massimo per primeggiare anche a Parigi. I quattro ovviamente non saranno i soli in pista, visto il lungo elenco di piloti americani e francesi in gara in SX1 e in SX2. Per la prima volta le gare saranno visibili live sul sito https://www.mxgp-tv.com/home  La pista del 2021: come sempre l'evento francese coniuga sport e spettacolo con freestyle e musica live       

Dopo un anno di transizione ed un formato meno "supercrossistico" per permettere a piloti come Antonio Cairoli e Romain Febvre di essere competitivi, il tradzionale appuntamento di Parigi torna alla sua essenza

SX: a Parigi torna il Supercross

L&rsquo;America inizia con una vittoria il suo Nazioni casalingo. Sulla pista fangosa il pilota del Colorado, primo nel warmup del mattino, parte alle spalle di Jago Geerts (Yamaha) e passa subito in testa, dominando tutta la manche; solo Geerts, al debutto sulla 450, gli tiene testa fino a tre giri dalla fine, quando commette un errore che lo priva della possibilit&agrave; di cercare il colpaccio.  Hole-shot per Jago Geerts nella prima frazione MXGP contro MX2  Geerts hole-shot e giro veloce  Il belga, vice campione del mondo della MX2, riesce comunque a far segnare il miglior tempo in gara nel penultimo passaggio, tenendo sotto pressione il campione in carica del National fino al traguardo, che taglia a soli tre secondi dal vincitore.&nbsp;Terzo posto per Maxime Renaux (Yamaha) che battaglia a lungo col compagno di squadra Jeremy Seewer (Yamaha), precedendolo sul traguardo.    Adamo, quindicesimo sotto la bandiera a scacchi, era partito nelle prime posizioni  Cairoli settimo, Italia quinta  Quinta piazza per Mitch Evans (Honda) che precede Jorge Prado (GasGas) e Antonio Cairoli (KTM), settimo e migliore degli italiani. PArte bene Andrea Adamo (GasGAs) che viene riassorbito dal gruppo di inseguitori, terminando in quindicesima piazza alle spalle di Marvin Musquin (KTM) e sesto della MX2. Il migliore della classe cadetta, Hunter Lawrence (Honda), termina ottavo, davanti a Justin Cooper (Yamaha). La classifica per Nazioni vede l&#39;America in testa con 10 punti, Australia seconda a 13 e Belgio terza a 14. L&#39;Italia &egrave; quinta con 22 lunghezze.    Una performance solida quella di Cairoli nella prima manche 

La frazione inaugurale che vede contrapposti i piloti della MX1 con quelli della MX2 va all&rsquo;americano che riesce a partire in testa&nbsp;Dopo la prima manche America in testa su Australia, Belgio, Francia e Italia.

Cross delle Nazioni: a Tomac gara uno

        Va in archivio la prima giornata di qualifiche a RedBud. Dopo le prove libere, disputate al mattino che avevano visto&nbsp;Jorge Prado (GasGas) imporsi in MXGP, su Eli Tomac (Yamaha) e Jeremy Seewer (Yamaha), con Cairoli (KTM) ottavo;&nbsp;Justin Cooper (Yamaha), prevalere in MX2 su Jo Shimoda (Kawasaki) e Hunter Lawrence (Honda), con Andrea Adamo (GasGas) decimo e&nbsp;Jett Lawrence (Honda), al debutto in 450, avere la meglio nella Open su Chase Sexton (Honda) e Ruben Fernandez (Honda), con Mattia Guadagnini (GasGas) sesto, le gare di qualifica hanno emesso il loro verdetto: l'America partir&agrave; dal primo cancello nelle tre manche del settantacinquesimo Motocross delle Nazioni.  Prima gara col 450 e prima vittoria per il vice campione del mondo della MX2 Jago Geerts MXGP: Geerts strabiliante al debutto, Tomac supersonico Nella manche della MXGP, la prima della giornata, Jeremy Seewer parte in testa, seguito da Mitch Evans e Jago Geerts, lo svizzero per&ograve; incappa in una scivolata che gli fa perdere la testa del gruppo, costringendolo a ripartire terzo, mentre Antonio Cairoli scatta male al cancello ed &egrave; fuori dai venti alla prima curva, dietro a Eli Tomac che transita settimo al termine del secondo giro. La leadership di Evans dura due giri, fino a quando l&rsquo;australiano non cede agli attacchi di Geerts che si invola in solitaria, mentre Seewer recupera terreno sull&rsquo;australiano. Tomac nel frattempo scala la classifica liberandosi di Jorge Prado e di Glenn Coldenhoff (Yamaha), conquistando la quarta posizione alle spalle di Seewer. I due attaccano e passano Evans, dando vita ad un bel duello che vince l&rsquo;americano, portandosi in seconda piazza nell&rsquo;ultimo passaggio. Sul traguardo Geerts passa primo, mentre Seewer &egrave; terzo, precedendo Evans e Prado. Cairoli chiude in nona posizione, risultato che verr&agrave; poi scartato nel computo del risultato italiano.  Andrea Adamo ha portato a casa il miglior risultato per gli Azzurri con un 5&deg; posto MX2: Cooper imprendibile, bene Adamo&nbsp; In MX2 gara senza storia per Justin Cooper che parte in testa davanti allo spagnolo Guillem Farres (Yamaha), vera sorpresa di questo sabato. Parte bene anche Andrea Adamo che curva quarto alle spalle di Hunter Lawrence, mentre Marvin Musquin (KTM) &egrave; quinto, seguito da Simon Langenfelder (GasGas) e Liam Everts (KTM). Il ritmo dell&rsquo;americano &egrave; insostenibile per chiunque e lui domina tutta la gara, chiudendo primo al termine degli undici giri di gara, precedendo Lawrence, Musquin, Farres e Adamo, quinto e bravo a ripassare nel finale Kay De Wolf (Husqvarna).&nbsp;  Ferrandis ha beffato nel finale un Sexton forte ma non imbattibile Open: Ferrandis il pi&ugrave; veloce della giornata L&rsquo;ultima gara di qualifica della giornata, quella della classe Open, vive sul duello tra l&rsquo;idolo di casa, Chase Sexton e Dylan Ferrandis. I due partono alle spalle di Calvin Vlaanderen (Yamaha) e lo passano nel corso del secondo giro, iniziando un duello a suo di giri veloci. Ottimo lo spunto di Mattia Guadagnini che curva terzo ma cade nel corso del primo giro, ripartendo fuori dai venti. Jet Lawrence sale in terza posizione, passando Vlaanderen, mentre Guadagnini si fa largo tra i piloti delle retrovie, risalendo fino all&rsquo;ottavo posto finale. Colpo di scena nel finale con Ferrandis che incappa in un curioso incidente, quando lo stivale si incastra nella ruota posteriore, costringendolo ad una sosta per liberare la gamba dalla morsa. Ripartito attardato ma sempre secondo, il transalpino, autore del giro pi&ugrave; veloce della giornata, si vede regalare la vittoria da un errore di Sexton che scivola e chiude alle spalle del francese, precedendo il pi&ugrave; giovane dei Lawrence.  Ottima la partenza di Mattia Guadagnini che incappa per&ograve; in una caduta dopo poche curve America, Francia, Australia, Italia settima Gli stati Uniti conquistano la pole per le manche della domenica, chiudendo il sabato con tre punti, seguono Francia a quattro, Australia a cinque, Spagna a otto e Belgio a pari punti. Settimo posto per l&rsquo;Italia con tredici lunghezze che segue l&rsquo;Olanda sesta a undici.&nbsp;  Prima giornata interlocutoria per Antonio Cairoli, ottavo in MXGP       

Justin Cooper, Chase Sexton e Eli Tomac portano gli Stati Uniti in pole position nel Gran Premio delle Nazioni di casa. Vittorie parziali che vanno a Belgio (Geerts-MXGP), Stati Uniti (Cooper-MX2) e Francia (Ferrandis-Open)

RedBud: America in pole al Nazioni

        Dopo quattro anni si torna a correre sulla pista che ospit&ograve; l&rsquo;ultimo Nazioni vinto dalla Francia nel 2018 e che vide l&rsquo;Italia seconda, squalificata in seguito a causa di benzina irregolare trovata nella moto di Michele Cervellin.&nbsp;  Il bel tempo del venerd&igrave; non dovrebbe continuare molto, le piogge sono previste per sabato sera e domenica&nbsp; America su tutti, Francia e Australia le rivali Favoriti d&rsquo;obbligo per la vittoria finale, gli americani si presentano al cancello di partenza della gara di casa con Eli Tomac (Yamaha) Justin Cooper (Yamaha) e Chase Sexton (Honda) che cercheranno di riportare a casa il trofeo Chamberlain, assente dalla loro bacheca da ormai 11 stagioni, per la ventitreesima volta nella storia. A dar loro filo da torcere ci sar&agrave; sicuramente la Francia che vinse appunto nel 2018 il suo ultimo Nazioni e che qui schiera Dylan Ferrandis (Yamaha), unico in pista nel 2018, Maxime Reanux (Yamaha) e Marvin Musquin (KTM). Altro team favorito per la vittoria assoluta &egrave; l&rsquo;Australia dei fratelli Lawrence che con Mitch Evans formano un trio tutto targato Honda HRC e che potrebbe puntare alla conquista del primo trofeo per la loro nazione.&nbsp;  La GasGas di Mattia Guadagnini, al secondo Nazioni in carriera Un numero uno per l'ultima gara L&rsquo;Italia si schierer&agrave; con i numeri 1,2 e 3, sulle moto di Antonio Cairoli (KTM), veteran con 15 Nazioni sulle spalle, Andrea Adamo (GasGas), al debutto e Mattia Guadagnini (GasGas) visto che arriva in America da campione in carica, dopo la vittoria conquistata in casa lo scorso anno a Mantova. Tanta la motivazione all&rsquo;interno della compagine azzurra che &egrave; guidata dal nove volte Campione del Mondo che compie oggi 37 anni, probabilmente alla sua ultima gara ufficiale in Motocross. Un posto nella top five &egrave; alla portata di mano e se, come sembra, il meteo dovesse assisterci con un po&rsquo; di pioggia, potrebbe arrivare anche qualcosa di pi&ugrave;.&nbsp;  La GasGas 250 di Andrea Adamo, sulla catena l'omaggio all'Italia Olanda, Spagna e Belgio gli outsider di lusso In caccia di rivincita l&rsquo;Olanda di Glenn Coldenhoff (Yamaha), Kay de Wolf (Husqvarna) e Calvin Vlaanderen (Yamaha) che ha un conto aperto con questa pista, dove nel 2018 a causa di un problema agli occhi, persero la possibilit&agrave; di vincere, nonostante la doppietta di Coldenhoff. Osservati speciali anche gli spagnoli con Jorge Prado (GasGas), Guillem Farres (Yamaha) e Ruben Fernandez (Honda), mentre il Belgio si presenta con il vice Campione del Mondo della MX2, Jago Geerts (Yamaha), Liam Everts (KTM) e Jeremy Van Horebeek (Beta), all&rsquo;ultima apparizione in gara. In pista anche Tanel Leok (Husqvarna) al suo ventesimo evento.  La KTM 250 factory di Liam Everts        

Il settantacinquesimo Motocross delle Nazioni si terra a RedBud, nel Michigan questo fine settimana, scopriamo squadre e piloti favoriti per quella che si annuncia la gara del secolo

Gran Premio delle Nazioni di Motocross: team e piloti in gara in America

        Che bello leggere i nomi di Cairoli, Lupino e Guadagnini in cima a questa impressionante sfilza di campionissimi di tutti i tempi, da McGrath a Helrings, passando per Everts, Chiodi, Carmichael, Stewart, Villopoto, Roczen e Musquin. Gli States guidano la classifica degli ultimi 25 anni con 9 successi, seguiti dalla Francia con 6 e dal Belgio con 5; 3 vittorie per l&rsquo;Italia, con Germania e Olanda a quota 1.  Il terzo titolo in 25 anni, per l'Italia &egrave; festa nel 2021 2014 / 2018 da Kegums a RedBud nel segno dei bleu 2021&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Italia Antonio Cairoli / Alessandro Lupino / Mattia Guadagnini 2020&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;NO MXdN 2019&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Olanda Jeffrey Herlings / Glenn Coldenhoff / Calvin Vlaanderen 2018&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Francia Gautier Paulin / Jordi Tixier / Dylan Ferrandis 2017&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Francia&nbsp; Gautier Paulin / Christophe Charlier / Romain Febvre 2016&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Francia&nbsp; Gautier Paulin / Beno&icirc;t Paturel / Romain Febvre 2015&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Francia&nbsp; Gautier Paulin / Marvin Musquin / Romain Febvre 2014&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Francia&nbsp; Gautier Paulin / Dylan Ferrandis / Steven Frossard  Terza e decisiva manche del 2018 a RedBud, Paulin capitano a segno per la quinta volta, qui davanti a Herlings e Cairoli 2005 / 2011 gli ultimi 7 titoli USA 2013&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Belgio Ken De Dycker / Jeremy Van Horebeek / Cl&eacute;ment Desalle 2012&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Germania Maximilian Nagl / Ken Roczen / Marcus Schiffer 2011&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA Ryan Dungey / Blake Baggett / Ryan Villopoto 2010&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA Ryan Dungey / Trey Canard / Andrew Short 2009&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA Ryan Dungey / Jake Weimer / Ivan Tedesco 2008&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA James Stewart, Jr. / Ryan Villopoto / Tim Ferry 2007&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA Ricky Carmichael / Ryan Villopoto / Tim Ferry 2006&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA James Stewart, Jr. / Ryan Villopoto / Ivan Tedesco 2005&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA Ricky Carmichael / Kevin Windham / Ivan Tedesco  Jeffrey Herlings sar&agrave; il grande assente di RedBud, quin nel 2018 mentre si allinea sotto lo sguardo attento di Cairoli 1986/ 2004 da Maggiora &nbsp;a Lierop: Belgio, Francia e Italia, contro gli americani 2004&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Belgio Stefan Everts / Steve Ramon / Kevin Strijbos 2003&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Belgio Stefan Everts / Steve Ramon / Jo&euml;l Smets 2002&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Italia Andrea Bartolini / Alessio Chiodi / Alessandro Puzar 2001&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Francia&nbsp; Yves Demaria / Luigi Seguy / David Vuillemin 2000&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; USA Ricky Carmichael / Ryan Hughes / Travis Pastrana 1999&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Italia Andrea Bartolini / Alessio Chiodi/ Claudio Federici 1998&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Belgio Marnicq Bervoets / Patrick Caps / Stefan Everts 1997&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Belgio Marnicq Bervoets / Stefan Everts / Jo&euml;l Smets 1986&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;USA Jeremy McGrath / Jeff Emig / Steve Lamson  Max Anstie in gara nel 2018 con il butt patch "God Save The Queen", gli inglesi non hanno mai vinto negli ultimi 25 anni       

Un lungo elenco di Nazioni e di piloti che si sono susseguiti in cima al podio pi&ugrave; prestigioso del motocross mondiale negli ultimi 25 anni. A RedBud americani in caccia di un successo che manca da 11 anni.

25 anni di Nazioni: i vincitori dal 1986 a oggi

        Sulla pista che lo ha visto vincere ogni round disputato Jett Lawrence non fa prigionieri e si batte come un leone per conquistare la quinta vittoria a Pala, la nona della stagione e il secondo titolo consecutivo.  Jett Lawrence celebra il suo secondo titolo consecutivo Gara uno: vittoria e titolo per Jett  La prima manche si apre con Jett Lawrence (Honda) in testa alla prima curva, seguito da vicino da Jo Shimoda (Kawasaki), mentre Marvin Musquin (KTM), di ritorno alla 250 per la prima volta dal 2015 per preparare il Gran Premio delle Nazioni che si disputer&agrave; tra due settimane a RedBud, conquista il terzo posto, prima di commettere un piccolo errore ed essere passato da Hunter Lawrence (Honda). Negli ultimi 10 minuti, Shimoda aumenta il ritmo, colmando il gap da Jett ma si ritrova braccato anche da Hunter che attaccandolo in discesa lo fa cadere. Sul traguardo i fratelli Lawrence passano staccati di soli 4 decimi, con Justin Cooper (Yamaha) terzo, Shimoda quarto e Musquin quinto; la vittoria di manche consegna matematicamente il titolo nelle mani del pilota HRC.  La partenza dell'ultima manche 250MX del 2022 Shimoda vince la seconda ma la gara va a Jett  Il via dell&rsquo;ultima manche della stagione vede Cooper scattare in testa al gruppo, seguito da Shimoda e da Cameron McAdoo (Kawasaki), con Jett Lawrence al quarto posto. Shimoda aspetta il suo momento e prende il controllo della gara dopo un paio di giri, allungando sul gruppo degli inseguitori, mentre Lawrence passa prima McAdoo e poi Cooper, ritrovandosi per&ograve; staccato di nove secondi da Shimoda. Sul traguardo dell&rsquo;ultimo giro il giapponese passa primo e vince la manche, conquistando il nono podio del 2022 ma &egrave; Jett Lawrence con il secondo posto ad aggiudicarsi la nona vittoria della stagione, la quattordicesima della sua giovane carriera. Terzo posto per Cooper che conquista il 30&deg; podio in carriera; in campionato Hunter Lawrence chiude la stagione al terzo posto.        

Missione piuttosto facile per il giovanissimo australiano che conquista il titolo al termine della prima frazione. Shimoda steso da Hunter Lawrence si aggiudica gara due e il secondo posto

250MX: Jett Lawrence è ancora Campione

        Quest'anno l'evento che vale una stagione torna di scena sulla pista americana di RedBud nel Michigan, quattro anni dopo l'edizione 2018 che ha visto la Francia vincere il quinto titolo consecutivo. Mai come questa volta l'entry list dei piloti schierati al via &egrave; pieno di nomi prestigiosi e l'America finalmente torna con una squadra al top.  Eli Tomac torna a vestire la maglia di Capitano della compagine americana 34 Nazioni, USA e Italia in prima fila  Sono ben 34 diverse le squadre iscritte alla settantacinquesima edizione della pi&ugrave; prestigiosa gara di Motocross dell&rsquo;anno, tre queste spiccano per potenziale quella americana con Eli Tomac, Justin Cooper e Chase Sexton che cercheranno di riportare il trofeo Chamberlain nella loro bacheca dopo 11 anni di assenza. La compagine azzurra, difensori del trofeo, sar&agrave; ovviamente capitanata da Antonio Cairoli che con Andrea Adamo e Mattia Guadagnini cercheranno di riportare la coppa a casa dopo averla conquistata un anno fa a Mantova.&nbsp;  L'esultanza di Lupino, Guadagnini, Cairoli e Traversini sul podio di Mantova di un anno fa Francia, Olanda e Australia al top, tante le outsider  Anche la Francia &egrave; tra le favorite con Maxime Renaux, Marvin Musquin e Dylan Ferrandis, cos&igrave; come lo sono l&rsquo;Olanda di Glenn Coldenhoff, Kay de Wolf e Calvin Vlaanderen e l'Australia di Mitch Evans, Hunter Lawrence e Jett Lawrence. Interessante anche la squadra Norvegese che schiera Cornelius Tondel, Kevin Horgmo e Hakon Osterhagen, cos&igrave; come la Spagna di Jorge Prado, Guillem Farres e Ruben Fernandez, la Svizzera di Jeremy Seewer, Valentin Guillod e Kevin Bruman o il Belgio di Jago Geerts, Liam Everts e Jeremy Van Horebeek.  L'elenco delle 34 nazioni iscritte al via del 75&deg; Motocross delle Nazioni       

Ecco finalmente pubblicato l'elenco degli iscritti al Motocross delle Nazioni 2022 con tutti i team che si sfideranno il 24 e 25 settembre per il Trofeo Chamberlain, c'&egrave; da farsi venire il capogiro!

Nazioni: l’entry list da brividi

        Suona un po&rsquo; come un piano B l&rsquo;annuncio della squadra dei transalpini per la gara che si terr&agrave; il prossimo 24 e 25 di settembre negli Stati Uniti. Sulla carta la compagine pi&ugrave; forte, il ct dei galletti Pascal Finot, ha dovuto rinunciare a Tom Vialle (KTM), senza dubbio il pilota francese pi&ugrave; veloce in MX2 e pure a Thibault Benistant (Yamaha) che si fermer&agrave; con ogni probabilit&agrave; molto presto per un piccolo intervento chirurgico alla spalla, cos&igrave; come il suo connazionale ancora in lotta per il titolo che deve "sistemare" al pi&ugrave; presto il polso infortunato lo scorso anno, prima di trasferirsi in America con la famiglia per affrontare la preparazione alla sua prima stagione in SX AMA.  I tre piloti che conquistarono RedBud nel 2018, da sx: Ferrandis, Tixier e Paulin Niente Febvre, al suo posto Renaux  Sorprende anche l&rsquo;assenza di Romain Febvre a cui &egrave; stato preferito Renaux, pi&ugrave; avanti in classifica MXGP e che probabilmente dovr&agrave; anche lui tornare sotto i ferri per intervenire sulle protesi inserite dopo la frattura del femore. Ad ogni modo quella che negli ultimi anni &egrave; stata senz&rsquo;altro la squadra da battere, con ben cinque titoli conquistati tra il 2014 e il 2018, sar&agrave; presente a RedBud con un team in grado di competere per il podio.&nbsp;  Dylan Ferrandis &egrave; l'unico "sopravvissuto" della squadra 2028 a correre anche nel 2022 Sorpresa Musquin in MX2  Maxime Renaux (Yamaha), 22 anni, sar&agrave; il portacolori della nazionale Francese in MXGP, mentre Dylan Ferrandis, 28 anni, correr&agrave; nella classe Open, il pilota Yamaha, rientrato nel National nella gara di Unadilla (NY), dopo mesi di assenza, ha subito ben figurato e sar&agrave; senz&rsquo;altro un concorrente temibile sulla veloce pista di Red Bud. Curioso l&rsquo;impiego di Marvin Musquin (KTM) in MX2, dopo i numerosi anni trascorsi sul 450, classe alla quale &egrave; passato nel 2016, per il veterano della squadra francese (32 anni) il ritorno in nazionale, sette anni dopo l&rsquo;ultima apparizione nel 2015.  A RedBud Maxime Renaux sar&agrave; il portacolori della Francia in MXGP       

Quinta a Mantova lo scorso anno e vincitrice per l&rsquo;ultima volta nel 2018, proprio quando si corse a RedBud, la Federazione francese ha annunciato la squadra che tenter&agrave; l&rsquo;assalto al titolo 2022

MXdN: la Francia annuncia il team

L&rsquo;idea ricorda un po&rsquo; quella che ebbe Giuseppe Luongo nel 2016, quando cre&ograve; la Monster Energy SMX CUP, un&rsquo;idea che ebbe davvero poco successo e che vedeva i piloti di Motocross e Supercross sfidarsi in un round indoor all&rsquo;interno della Veltins Arena di Gelsenkirchen. Chi scrive c&rsquo;era e ha dovuto controllare on line i risultati pubblicati solo 7 anni fa per ricordarsi che a vincere fu Ryan Dungey che precedette Jeffrey Herlings e Marvin Musquin. Perch&eacute; all&rsquo;epoca l&rsquo;idea non ebbe il successo che l&rsquo;organizzatore si auspicava, resta un mistero. Sulla carta doveva essere una grande serata di sport ma nei fatti la cosa si tradusse in tre manche brevi e deludenti, disputate davanti a poco pubblico, nelle quali alla fine prevalse l&rsquo;americano di KTM.&nbsp;    Il podio della SMX Cup 2016 con da sx: Herlings, Dungey, Musquin e Seewer, primo nella 250  Prodotto americano solo per americani?   Oggi tutto &egrave; diverso, certo, la stessa idea la stanno realizzando negli States i due organizzatori dei campionati del Supercross e del National, ben consapevoli di mettere su uno spettacolo riservato ad atleti americani e a un pubblico americano, pronto a riempire all&rsquo;inverosimile lo stadio che ospiter&agrave; il primo evento a Los Angeles. La formula prevede 22 piloti di 250 e 22 di 450, selezionati sommando i punti del Supercross e del National della stagione appena conclusa che si sfideranno in due eventi playoff e in una finale nella quale il vincitore si porter&agrave; a casa una borsa di 10.000.000&euro;; un premio mai visto prima nelle corse fuoristrada. Gli attori principali di questa novit&agrave; hanno anche incassato un entusiastico beneplacido dai costruttori che partecipano ufficialmente alle loro serie e si sono guardati bene dal coinvolgere la FIM, nonostante il titolo di Campionato del Mondo di Supermotocross.    Una partenza del Supercross americano  Tra MXGP e WSX, il SuperMotocross   Di sicuro questa nuova serie arriva in un momento chiave per lo sport fuoristrada a due ruote, con la MXGP in crisi e in cerca di una riforma che la proietti in un futuro prossimo che tenga conto delle sfide economiche che devono affrontare le squadre private e con l&rsquo;inizio del neonato Campionato del Mondo di Supercross che promette di avere grandi nomi, round in tutto il pianeta e soprattutto un supporto economico che consenta ai team di fare un vero e proprio investimento comprando un posto che poi possono rivendere.    Jeffrey Herlings, miglior pilota di Motocross della SMX Cup 

La grande novit&agrave; annunciata ieri con un comunicato congiunto di MX Sport Pro Racing (organizzatore del National) e Feld Motor Sports (organizzatore del Supercross), nel 2023 nascer&agrave; il SuperMotocross

Supercross e Pro Motocross insieme: nasce il SuperMotocross

        2005: l'America sbarca in Francia  Il Gran Premio di Francia torna nella storica sede di Ern&egrave;e, un circuito che negli ultimi 20 anni ha ospitato spesso eventi indimenticabili. E&rsquo; il caso del Gran Premio delle Nazioni del 2005, vinto dal trio americano composto da: Ricky Carmichael, Kevin Windham e Ivan Tedesco. La compagine americana vinse battendo la concorrenza del dream team francese dei padroni di casa che schieravano Michael Pichon, David Vuillemin e Sebastien Tortelli (tre piloti con un passato americano) e i belgi che si presentarono con Stefan Everts (il belga nel 2003 fu il primo e il solo pilota nella storia a vincere nella stessa giornata nelle tre classi in gara 125-250-500 e nel 2006 diede qui l&rsquo;addio alle competizioni), Kevin Strijboe e Steve Ramon. Una gara stellare che si svolse davanti a un pubblico immenso, provenienti da mezza Europa.  Ricky Carmichael in azione a Ern&eacute;e nel Nazioni 2005 Dieci anni dopo la vendetta francese  Dieci anni pi&ugrave; tardi, nel 2015, la Francia si prese la rivincita, battendo con Romain Febvre, Marvin Musquin e Gautier Paulin, l&rsquo;America di Justin Barcia, Cooper Webb e Jeremy Martin, col Belgio ancora terzo con Jeremy Van Horebeek, Ken De Dycker e Julien Lieber. Generazioni diverse per gare diverse ma comunque da incorniciare, solo Antonio Cairoli avrebbe potuto essere presente da protagonista nelle due edizioni ma un infortunio lo mise ko durante la stagione che incoron&ograve; Febvre Campione del Mondo e pose fine alla carriera di Ryan Villopoto e cos&igrave; l&rsquo;Italia schier&ograve; un inedito e giovanissimo trio formato da Ivo Monticelli, Michele Cervellin e Samuele Bernardini. Per la cronaca, un giovanissimo Tim Gajser si impose con la sua Honda nella Finale B, battendo Arminas Jasikonis, senza per&ograve; non riuscire a portare la Slovenia in finale A, nella quale entr&ograve; il Giappone.  Il Nazioni 2015, 10 anni dopo il pubblico &egrave; sempre incredibile Cinque anni fa l'ultimo Gran Premio targato Ern&eacute;e  Detto questo, l&rsquo;ultima volta che il circuito di Ern&egrave;e ha ospitato un Gran Premio &egrave; stato nel 2017, quando fu Clement Desalle ad imporsi su Cairoli e Paulin, con Gajser assente per infortunio. Cinque anni dopo nessuno di questi piloti sar&agrave; presente in pista, un&rsquo;altra generazione di piloti infatti si batter&agrave; per la vittoria in MXGP. Per lo sloveno si tratter&agrave; di una prima in Gran Premio, visto che non ne ha mai disputato uno su questo tracciato spettacolare che si snoda attraverso una collina e la sottostante valle, regalando al pubblico una vista praticamente a 360&deg; su quello che succede in pista.  Le prime fasi di gara uno della MXGP del 2017 con Paulin davanti a Cairoli e Nagl Pericolo Renaux per Gajser  Gajser dovr&agrave; fronteggiare gli attacchi del padrone di casa,&nbsp;vincitore delle ultime due manche disputate in Spagna e contestualmente del suo primo Gran Premio nella classe regina, Maxime Renaux (Yamaha) divenuto il suo principale rivale in classifica iridata, anche se a ben 66 punti di distanza. La natura della terra scura e umida potrebbe risentire delle precipitazioni annunciate frequenti durante il fine settimana che potrebbero rendere piuttosto incerto l&rsquo;esito delle gare. Occhi puntati su Glenn Coldenhoff (Yamaha), sul podio nelle ultime due gare consecutive, al contrario di Gajser, assente dalle prime tre posizioni nelle ultime due prove.&nbsp;  Un giovanissimo Jorge Prado alle prese con la terra francese nel 2017 Italiani forza quattro  Per i nostri colori ci saranno Mattia Guadagnini (GasGas) sempre alle prese con l&rsquo;apprendistato in 450 che sta dando ottimi risultati, Alberto Forato (GasGas), in caccia del suo posto nella top 10 di campionato e Nicholas Lapucci (Fantic), alla seconda gara dal rientro e Ivo Monticelli (Honda) che su questa pista potrebbe dire la sua.&nbsp; Alessandro Lupino sar&agrave; invece assente per fare ulteriori accertamenti e capire cosa non vada nel suo corpo dopo l&rsquo;intervento di appendicectomia. &nbsp;  Ivo Monticelli in azione sulla KTM MRT nel 2017       

La MXGP fa tappa a Ern&eacute;e dove si trona a correre dopo cinque anni, un'alluvione che ha distrutto l'impianto, una bancarotta del club ed il successivo riacquisto da parte della Federazione Francese che ha rimesso impiedi un tracciato iconico

MXGP: in Francia Renaux tenta il bis

        Che qui l&rsquo;entusiasmo fosse alle stelle quando Cairoli ha annunciato la sua partecipazione ai primi due round del National era piuttosto scontato ma gli americani come hanno preso l&rsquo;arrivo del siciliano? Oggi l&rsquo;organizzatore del campionato americano di motocross ha pubblicato le prime immagini di Cairoli mentre si allena al Perris Raceway, poco distante da Lake Elsinore, a sud est di Los Angeles, insieme all&rsquo;amico Marvin Musquin, anche lui in sella a una KTM 450 SX-F.&nbsp;  Il piccolo Chase Ben Cairoli alle prese con la manutenzione della moto del pap&agrave; Tanto entusiasmo ma anche un po' di campanilismo Il promoter americano ha pubblicato le prime immagini del nove volte Campione del Mondo che hanno fatto scatenare i commenti di americani e europei, gi&agrave; &ldquo;caldissimi&rdquo; in vista della sfida tra i due mondi. Tra loro i pi&ugrave; sono entusiasti, molti addirittura ringraziano, altri lanciano la sfida America-Europa.  Sorrisone e tanto giallo fluo, Cairoli si appresta ad affrontare l'avventura americana       

Atterrato negli States marted&igrave; notte, Antonio Cairoli si &egrave; messo subito al lavoro per ambientarsi in vista del primo appuntamento con il Lucas Pro Motocross Championship, assaggiando la terra di Cahuilla.

Pro Motocross: Cairoli in California per prepararsi al debutto americano

Cala il sipario su una clamorosa stagione dell&rsquo;AMA Supercross 2022. Assente il fresco campione Tomac dalla gara della 450, &egrave; Anderson a chiudere in &ldquo;bellezza&rdquo; il campionato con un altro successo davanti a Sexton e Barcia per consolidare il secondo posto alle spalle del fenomeno di Denver.  Yamaha, dopo il titolo della 450, si prende anche quello della 250 Ovest grazie a Christian Craig, ottavo nello Showdown finale e campione con soli 10 punti di vantaggio su Hunter Lawrence. Il Supercross 2022 viene dunque consegnato agli archivi per tornare a gennaio 2023, ora spazio al ProMotocross a partire da met&agrave; maggio.  La 450   &nbsp;  Assente Tomac per infortunio, c&rsquo;&egrave; gloria per tutti nell&rsquo;ultimo appuntamento stagionale. Bogle si prende l&rsquo;Holeshot davanti a Webb, Anderson e Sexton. La gara &egrave; iniziata da meno di 4&rsquo; e Barcia passa in terza posizione davanti a Webb, Stewart e Musquin. Mentre Anderson &egrave; davanti indisturbato, dietro di lui succede praticamente di tutto. Prima di met&agrave; gara, Stewart passa Webb ed arriva su Barcia. Poche curve dopo, il contatto tra i due con l&rsquo;alfiere Husqvarna che ha la peggio mentre Barcia va via indisturbato. Stewart non si d&agrave; per vinto, torna in sella e si mette subito a caccia di Barcia ripartendo dalla sesta posizione.  Al tramonto della gara, Stewart raggiunge Barcia ma un doppiato impedisce al pilota Husqvarna di &ldquo;vendicarsi&rdquo; di Barcia che cos&igrave; chiude sul podio della gara.  Anderson chiude la stagione con la quarta vittoria di fila, la settima totale a pari merito con il campione Tomac. Il quarto posto finale vale a Malcolm Stewart il terzo posto totale del campionato.  Classifica della gara  1. Jason Anderson, Rio Rancho, N.Mex., Kawasaki&nbsp;  2. Chase Sexton, Clermont, Fla., Honda&nbsp;  3. Justin Barcia, Greenville, Fla., GASGAS&nbsp;  4. Malcolm Stewart, Murrieta, Calif., Husqvarna  5. Marvin Musquin, Corona, Calif., KTM&nbsp;  6. Cooper Webb, Newport, N.C., KTM  7. Justin Brayton, Charlotte, N.C., Honda&nbsp;  8. Brandon Hartranft, Brick, N.J., Suzuki&nbsp;  9. Justin Starling, Deland, Fla., GASGAS&nbsp;  10. Ryan Breece, Athol, Idaho, Yamaha&nbsp;  Classifica finale della 450  1. Eli Tomac, Cortez, Colo., Yamaha (359)  2. Jason Anderson, Rio Rancho, N.Mex., Kawasaki (350)&nbsp;  3. Malcolm Stewart, Murrieta, Calif., Husqvarna (314)  4. Marvin Musquin, Corona, Calif., KTM (305)  5. Justin Barcia, Greenville, Fla., GASGAS (302)  6. Chase Sexton, Clermont, Fla., Honda (292)  7. Cooper Webb, Newport, N.C., KTM (278)  8. Brandon Hartranft, Brick, N.J., Suzuki (178)  9. Justin Brayton, Charlotte, N.C., Honda (176)  10. Dean Wilson, Murrieta, Calif., Husqvarna (152)  Highlights  Direttamente dal canale Youtube del Supercross gli highlights dell&rsquo;evento finale di Salt Lake City  &nbsp;  La 250   &nbsp;  Atto finale anche per la 250 con l&rsquo;ultimo Showdown Est/Ovest della stagione. Holeshot di Christian Craig davanti ad Hunter Lawrence. Lawrence passa subito in testa con l&rsquo;obiettivo di vincere la gara. L&rsquo;australiano avrebbe bisogno della P15 finale di Craig per strappargli il titolo. La sorpresa della gara per&ograve; si chiama Nate Thrasher che nell&rsquo;arco di un giro passa sia Craig che Lawrence portandosi in testa. Le posizioni restano quelle fino alla caduta di Craig nella curva successiva alle whoops. L&rsquo;alfiere Yamaha torna in sella e disputa una gara di controllo chiudendo ottavo e portandosi a casa il titolo.  Classifica della gara  1. Nate Thrasher, Livingston, Tenn., Yamaha&nbsp;  2. Hunter Lawrence, Wesley Chapel, Fla., Honda&nbsp;  3. Pierce Brown, Sandy, Utah, GASGAS&nbsp;  4. RJ Hampshire, Minneola, Fla., Husqvarna&nbsp;  5. Jo Shimoda, Menifee, Calif., Kawasaki&nbsp;  6. Austin Forkner, Richards, Mo., Kawasaki&nbsp;  7. Michael Mosiman, Minneaola, Fla., GASGAS&nbsp;  8. Christian Craig, Temecula, Calif., Yamaha&nbsp;  9. Chris Blose, Phoenix, Ariz., GASGAS  10. Jalek Swoll, Clermont, Fla., Husqvarna&nbsp;  Classifica finale della 250 Ovest&nbsp;  1. Christian Craig, Temecula, Calif., Yamaha (230)  2. Hunter Lawrence, Wesley Chapel, Fla., Honda (220)  3. Michael Mosiman, Minneaola, Fla., GASGAS (197)  4. Jo Shimoda, Menifee, Calif., Kawasaki (162)  5. Nate Thrasher, Livingston, Tenn., Yamaha (152)  6. Vince Friese, Menifee, Calif., Honda (150)  7. Chris Blose, Phoenix, Ariz., GASGAS (120)  8. Garrett Marchbanks, Coalville, Utah, Yamaha (117)  9. Robbie Wageman, Newhall, Calif., Yamaha (109)  10. Jalek Swoll, Clermont, Fla., Husqvarna (106)&nbsp;  Classifica finale della 250 Est  1. Jett Lawrence, Wesley Chapel, Fla., Honda (192)  2. RJ Hampshire, Minneola, Fla., Husqvarna (158)  3. Pierce Brown, Sandy, Utah, GASGAS (149)  4. Mitchell Oldenburg, Aledo, Tex., Honda (132)  5. Enzo Lopes, Indian Trail, N.C., Yamaha (117)  6. Jordon Smith, Ochlocknee, Ga., Honda (116)  7. Cameron McAdoo, Sioux City, Iowa, Kawasaki (114)  8. Jace Owen, Mattoon, Ill., Yamaha (101)  9. Austin Forkner, Richards, Mo., Kawasaki (98)  10. Derek Drake, Lake Elsinore, Caif., Suzuki (88)  Highlights&nbsp;  Direttamente dal canale Youtube del Supercross gli highlights dell&rsquo;evento finale di Salt Lake City   

Nell&rsquo;ultima prova del campionato, lo Showdown decisivo Est/Ovest, l&rsquo;alfiere Yamaha si prende il titolo della serie Ovest mentre il pilota Kawasaki centra l&rsquo;ultimo successo stagionale in 450. Assente il campione Tomac per infortunio

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