&Egrave; arrivata finalmente l&#39;ufficialit&agrave; del passaggio di Chaz Davies nel team Go Evelen, opportunit&agrave; che permetter&agrave; al pilota gallese di rimanere in orbita Ducati. Chaz andr&agrave; a sostituire Michael Rinaldi, passato nella squadra ufficiale al fianco di Scott Redding.&nbsp;  Le parole di Chaz Davies   Davies non ha nascosto la sua soddisfazione per l&#39;accordo: &quot;Sono molto contento di unire le forze con il Team Go Eleven nel 2021&quot;, dichiara Chaz.  &quot;Penso che sia una grande opportunit&agrave;, sia per me che per Go Eleven, per continuare il nostro percorso di crescita. Ho avuto un ottimo finale della scorsa stagione, vincendo l&rsquo;ultima gara all&rsquo;Estoril e ottenendo pi&ugrave; punti di tutti nelle ultime nove gare. Anche Go Eleven &egrave; stato protagonista di un grande 2020. Penso che ci siano tutte le carte in regola per una partnership vincente&quot;.   &quot;Sono molto carico, specialmente perch&eacute; avevo un feeling eccezionale con la moto nel finale di stagione, e questo potrebbe essere anche un punto di partenza nei primi test, il prossimo anno. Quindi, grazie al Team Go Eleven per la fiducia e grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa partnership, dandoci la possibilit&agrave; di vincere il prossimo anno: Ducati, Aruba e Feel Racing. Grazie a tutte le persone coinvolte, non vedo l&rsquo;ora di iniziare&rdquo;.&nbsp;  SBK, Ducati: un errore sostituire Davies con Rinaldi  Ramello: &quot;Davies sempre stato un mio sogno&quot;   Sulla stessa lunghezza d&#39;onda, e non poteva essere diversamente, il team principal Gianni Ramello: &quot;Ho scritto un libro, un libro sulla mia vita ed i miei sogni nel mondo della SBK. Tra i miei sogni c&rsquo;&egrave; sempre stato Chaz, uno di quei piloti che ti fanno innamorare di questo sport. Ora &egrave; arrivato il tassello mancante per coronare tanti anni di sacrifici, tanto impegno e tanta passione&quot;, spiega Ramello.  &quot;Sar&agrave; un anno impegnativo sicuramente, dobbiamo dare tutti il massimo e portare Chaz sul gradino pi&ugrave; alto del podio in ogni occasione. Non c&rsquo;&egrave; solo una grande gioia, immensa, ma anche la consapevolezza di avere un pilota con un palmar&egrave;s incredibile, che ora correr&agrave; per il nostro Team, per Go Eleven. Ringrazio in special modo Cecconi, Casolari, Foti, Dall&rsquo;Igna e Ciabatti che hanno creduto nelle nostre capacit&agrave;, nella nostra professionalit&agrave; e nella nostra grande passione, che alle volte d&agrave; qualcosa in pi&ugrave; sul campo di gara. Ora non dobbiamo deludere nessuno e lavorare con il massimo impegno per la stagione, con l&rsquo;augurio che sia una grandissima stagione&quot;.  Lavilla: &ldquo;Chi viene in WorldSBK non compie un passo indietro&rdquo; 

<p>Il pilota gallese e il team principal Gianni Ramello hanno espresso tutta la loro soddisfazione per l&#39;accordo raggiunto in vista della prossima stagione Superbike&nbsp;</p> 

SBK, Davies: &ldquo;Quella con Go Eleven &egrave; una partnership vincente&rdquo;

        I nuovi regolamenti del mondiale Superbike sono stati decisi&nbsp;con l&rsquo;obiettivo di equiparare i valori in pista e di evitare lo strapotere di pochi piloti ufficiali. Con la limitazione dei giri motore e l&rsquo;introduzione delle &ldquo;concession parts&rdquo;, per&ograve;, Dorna non ha evidentemente accontentato tutti. Anzi. Se &egrave; vero che Xavi Fores con la Ducati del team Barni &egrave; riuscito a relegare alle sue spalle le rosse ufficiali, i distacchi degli altri piloti &ldquo;indipendenti&rdquo; sono spesso elevati. Una delle squadre che ha raccolto risultati minori &egrave; il team Go Eleven di Gianni Ramello, che con il suo pilota Roman Ramos ha raccolto l&rsquo;undicesima posizione come miglior piazzamento. Gianni Ramello oggi ha accusato Dorna di non aver creato un regolamento capace di livellare veramente i valori in pista. Riportiamo integralmente il contenuto del post che il team manager ha pubblicato sul suo profilo social. TAGLIATI FUORI - &nbsp;- &ldquo;Ecco il grande livellamento voluto da Dorna in SBK: come avevo previsto 4 mesi or sono siamo sempre peggio. Dopo 2 gare la prima Kawasaki privata &egrave; a ben 51 punti dal vertice, il distacco ridicolo e imbarazzante, patito a Buriram &egrave; stato lo stesso del 2017: ci hanno spremuti e finanziariamente penalizzati per fare schifo.... Denigrante per i piloti che rischiano la vita, che manco vengono inquadrati in tutta la gara, che vedono sempre pi&ugrave; lontani gli ufficiali. &ldquo;Ditelo subito che dovevate tagliarci fuori dai giochi almeno ci si metteva il cuore in pace. Cos&igrave; &egrave; un inferno a ogni gara...era sicuramente meglio prima. Questo &egrave; il frutto di una incapacit&agrave; generale di gestire la situazione, cercando di risolverla con 340 pagine di regolamenti inutili, assurdi, pensando che con il motore a disposizione e qualche altro componente si risolvesse il gap. L&rsquo;avete peggiorato, siamo in grossa difficolt&agrave; dipendiamo da una elettronica a cui abbiamo accesso parziale e che quindi non ci aiuta moto. Bastavano due righe ben fatte che la Dorna e la FIM non hanno avuto il coraggio di scrivere per fare un regolamento semplice e per niente penalizzante, nessuno lo ha fatto, nessuno ha dato senso e peso alle richieste e proteste dei privati. IL RUOLO DEI PRIVATI - &ldquo;Ora continuando con questa ridicola farsa indegna di un Campionato Mondiale si arriver&agrave; ai sensori pressione sulle gomme per nascondere le magagne Pirelli, sensori inutili perch&eacute; dettati dalla presunzione di onnipotenza e senza prendere atto delle nostre giuste proteste &lsquo;tecnicamente ineccepibili0, ma sicuramente a carico dei Team...e io pago! E&rsquo; tutto talmente vergognoso che la gente deve sapere la verit&agrave;... non credere alle favole. Le corse di SBK cos&igrave; quest&rsquo;anno sono palesemente taroccate e fatte a tavolino, costruite da regolamenti talmente assurdi che a leggerli ti viene la nausea... il ruolo dei privati &egrave; il tappabuchi per avere griglia piena, noi Kawasaki destinati al peggio (fatica il team ufficiale, pensate noi&hellip;) figli di una Casa vincente e pertanto colpevoli a prescindere da tutto, il pilota psicologicamente abbattuto, la squadra in crisi totale e dipendente da aggiustamenti di elettronica della casa madre e Marelli, la televisione come sempre o peggio...inesistente per noi... Grandi prospettive per un Team privato! BURATTINI SENZA FUTURO - &ldquo;Grazie di cuore avete pensato bene di farci fuori e di relegarci a burattini senza un futuro, avete premeditato tutto questo perch&eacute; se ci sono arrivato io 4 mesi fa non penso voi non lo immaginavate, altrimenti dovrei pensarVi degli ingenui totali, grazie ancora di tutto. Onoreremo il nostro compito tra mille sacrifici e vedremo il capofila allontanarsi sempre di pi&ugrave;&rdquo;, conclude Gianni Ramello.       

Il patron del Team Go Eleven attacca Dorna: 'Il ruolo dei privati &egrave; il tappabuchi per avere griglia piena, noi Kawasaki destinati al peggio: figli di una Casa vincente e pertanto colpevoli a prescindere da tutto...'

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SBK, Davies: “Quella con Go Eleven è una partnership vincente”

SBK, Ramello: 'Le corse sono taroccate, i regolamenti assurdi'