        Dopo un esordio in MotoGP parecchio tribolato, in cui ha rischiato di uscire dall'elenco dei piloti partecipanti alla top class del Motomondiale, Raul Fernandez sembra aver trovato nuova linfa grazie al passaggio in sella all&rsquo;Aprilia RS-GP del team RNF. La rinascita di Fernandez  Infatti, nei recenti test di Sepang Fernandez ha ritrovato finalmente il sorriso, riuscendo a mostrare prestazioni degne del talento mostrato ai tempi della Moto2. Certo, sono solo test, ma le dichiarazioni rilasciate da Raul a fine test parlano chiaro: &ldquo;Sono tornato a divertirmi in moto per la prima volta dal 2021, con l'Aprilia mi trovo davvero bene e soprattutto ho molta fiducia nella squadra. Dopo una stagione difficile, non era semplice ritrovare presto queste sensazioni&rdquo;. Insomma, nella struttura RNF c&rsquo;&egrave; il clima giusto per risollevare un pilota in crisi come lo era stato lo spagnolo nel 2022 e, andando indietro nel tempo, il team di Razlan Razali sembra il posto adatto per dare nuove speranze a carriere che sembravano andatel in frantumi. Il paragone con Quartararo  Era gi&agrave; successo nel 2019, quando l&rsquo;allora Yamaha-Petronas accolse Fabio Quartararo, pilota che sembrava smarrito in Moto2 ma che la squadra malese ha saputo portare ai livelli che merita. Adesso, comprendiamo che paragonare la situazione di Raul Fernandez a quella di Quartararo nel 2019 dopo qualche giorno di test pu&ograve; sembrare azzardato, ma in realt&agrave; a tracciare una similitudine tra i due piloti &egrave; stato proprio Wilco Zeelenberg, team manager RNF MotoGP. &ldquo;Volevamo avere Raul nella nostra squadra gi&agrave; l'anno scorso ma non siamo stati in grado di farlo. Il pilota rimase deluso e noi pure&rdquo; ha raccontato Zeelenberg ai canali ufficiali MotoGP. Passa alla prossima pagina &nbsp; Zeelenberg: "Raul non ha perso il talento"  L'unione tra RNF e Fernandez adesso &egrave; realt&agrave; e Wilco non pu&ograve; che dirsi entusiasta: &ldquo;Il talento non lo ha mai perso, ha chiaramente faticato l'anno scorso ma abbiamo visto lo stesso accadere a Fabio. Sapevamo che Fabio aveva davvero talento, cos&igrave; quando l'abbiamo messo su una MotoGP, appena si &egrave; sentito a suo agio con il suo capotecnico e con la squadra, ha potuto prendersi il suo tempo fino a vincere lil campionato (con il team ufficiale Yamaha, ndr).&nbsp;&Egrave; ci&ograve; a cui ambiamo, con i nostri piloti&rdquo; ha concluso il team manager. Un auspicio, quello di Zeelenberg, sicuramente condiviso da Raul Fernandez che, assieme al compagno Miguel Oliveira, punta ad occupare stabilmente le posizioni di vertice nella stagione 2023.  &nbsp;       

Il team manager RNF Aprilia ha spiegato perch&eacute; il percorso dello spagnolo ricorda in parte quello del pilota Yamaha

MotoGP, Zeelenberg: "Raul Fernandez può seguire la strada di Quartararo"

Il team manager di Yamaha Petronas SRT ha sottolineato, in un&rsquo;intervista per GP Racing, le problematiche che Franco Morbidelli e Valentino Rossi stanno attraversando in stagione. Un campionato che fino ad ora ha visto il team salire sul podio solamente in un&rsquo;occasione, con Morbidelli a Barcellona. Un bottino decisamente magro, soprattutto in virt&ugrave; del secondo posto in classifica dello scorso anno, che aveva spinto a credere in Morbidelli in ottica titolo.  Wilco Zeelenberg su Rossi: &ldquo;Il ritiro &egrave; una scelta che gli appartiene&rdquo;   Il 9 volte iridato sta attraversando senza dubbio un periodo difficile, la prima met&agrave; di campionato &egrave; stata piena di ombre, tant&rsquo;&egrave; che il &ldquo;Dottore&rdquo; sta pensando al ritiro. In ogni caso, con il team Petronas sar&agrave; addio a fine anno: &ldquo;Non ho bisogno di parlargli di strategia e protocollo: conosce la gara. Ammetto anche che sono io quello che ora sta imparando da lui. Il ritiro &egrave; una scelta che gli appartiene&quot;, ha detto il team manager.  Zeelenberg ha poi continuato: &quot;In questo momento stiamo lavorando e cerchiamo soluzioni senza arrenderci. Valentino fa lo stesso. Quando lo guardo dal muretto vedo che sta combattendo e che non si arrende. Quando cade &egrave; perch&eacute; cerca il limite&rdquo;.  Morbidelli in difficolt&agrave;: &ldquo;Non &egrave; colpa della moto&rdquo;   Il 2021 di Franco Morbidelli &egrave; stato pieno di difficolt&agrave; tecniche e fisiche, il pilota italo-brasiliano che partiva con i favori del pronostico circa la lotta per il titolo, non &egrave; ancora riuscito a trovare la chiave per raddrizzare la situazione, ma secondo Zeelenberg il problema non &egrave; la moto: &ldquo;Abbiamo avuto problemi al retrotreno che non avevamo mai avuto l&rsquo;anno scorso. Una pessima combinazione di telaio, gomme e sospensioni difficile da spiegare. C&rsquo;&egrave; anche da dire che il livello del campionato &egrave; ancora pi&ugrave; alto rispetto alla scorsa stagione. Tutti i piloti sono progrediti, cos&igrave; come tutte le moto. Capisco la frustrazione di Franco, ma non sono sicuro che oggi stesse meglio con la stessa moto degli altri. Non avrebbe avuto il tempo di fare molti test quest&rsquo;inverno. E non sono convinto che si sarebbe sentito molto a suo agio&rdquo;.  MotoGP, pausa estiva da record 

La stagione del Team Petronas non sta rispettando le aspettative, le difficolt&agrave; di Franco Morbidelli e Valentino Rossi sono evidenti e a parlarne &egrave; proprio il team manager della squadra malese

MotoGP, Zeelenberg: &ldquo;Quando Rossi cade &egrave; perch&eacute; cerca il limite&rdquo;

Presentata al pubblico la livrea per la stagione 2021 e dopo le dichiarazioni di Razlan Razali e Johan Stigefelt, tocca al team manager Wilco Zeelenberg esporre gli obiettivi dell team Petronas SRT in vista della stagione ormai alle porte.  &quot;Franco Morbidelli pu&ograve; fare una buona stagione, mentre Valentino Rossi porter&agrave; con s&eacute; molta attenzione&quot;, ha spiegato Zeelenberg. Passare in un team satellite potrebbe rivelarsi un vantaggio per Valentino e l&#39;olandese spiega il perch&eacute;: &quot;Rispetto al team factory qui c&#39;&egrave; meno pressione, meno ingegneri giapponesi nel box, mentre nel team factory ci sono tante persone, tante voci da seguire&quot;.  &quot;Per il resto, siamo un team satellite ma abbiamo un&#39;organizzazione simile alle strutture factory. &Egrave; importante il timing con cui prendi le decisione e questo pu&ograve; fare la differenza&quot;.    Ramon Forcada, l&#39;asso nella manica del Morbido   Se la novit&agrave; &egrave; rappresentata dall&#39;arrivo di un&#39;icona come Valentino, la certezza del team malese &egrave; certamente Franco Morbidelli, vicecampione del mondo nel 2020 e considerato uno dei favoriti per il Mondiale 2021. Uno dei punti forti dell&#39;italo-brasiliano &egrave; Ramon Forcada, capotecnico in grado di tirare fuori il meglio dalla M1. Il lavoro del tecnico spagnolo pu&ograve; aiutare anche il lato box del Dottore? &quot;Ramon &egrave; focalizzato su Franco, durante un weekend c&#39;&egrave; poco tempo e puoi trovare soluzioni solo per il tuo pilota. Sicuramente siamo un team e cerchiamo di aiutarci ma durante una sessione &egrave; impossibile comunicare. Vogliamo migliorare le prestazioni complessive dell&#39;anno scorso&quot;.  &quot;La moto 2020 era fatta per avere pi&ugrave; velocit&agrave; ma ha mostrato delle problematiche in alcune aree, cos&igrave; la combinazione tra la M1 2019 e Frankie &egrave; risultata migliorare in alcune piste. Non voglio per&ograve; sottovalutare la prestazione pura del pilota, tipo a Misano: ricordiamoci come Franco riusc&igrave; a controllare Rossi e poi scappare via, vincendo la gara&quot;.  &quot;Penso che l&#39;anno scorso sia stato davvero eccezionale perch&eacute; quando abbiamo iniziato la stagione non avevamo vinto nulla. Fabio (Quartararo, ndr) aveva fatto molto bene nel 2019, ma non aveva vinto. L&#39;anno scorso entrambi i piloti hanno vinto tre gare. Questo ha dato molta fiducia a Fabio, ma anche a Franco&quot;.&nbsp;  Zero km   Le aspettative sono alte ma la Casa di Iwata rischia di iniziare la nuova stagione, ancora una volta, in ritardo rispetto alla concorrenza, non avendo ancora svolto alcuna sessione di test.  &quot;&Egrave; strano che la Yamaha non abbia girato&quot;, ha ammesso Zeelenberg. &quot;Bisogna chiedere il motivo a Yamaha. Durante lo scorso inverno, c&#39;erano dei problemi al telaio, avevano provato un paio di telai differenti, ma la scelta non &egrave; stata giusta. In Qatar dovremo valutare tutto il materiale e il tempo sar&agrave; poco. Non so come si sta preparando la Yamaha a questo proposito&quot;.  La speranza &egrave; l&#39;arrivo di Cal Crutchlow come tester possa contribuire a risolvere i mali atavici della moto giapponese. &quot;Cal sa come spiegare le cose, &egrave; molto preciso, non &egrave; timido nel dire se qualcosa va davvero male o bene. Penso sia un vantaggio averlo con noi. Sarebbe stato bello se avesse gi&agrave; accumulato qualche km perch&eacute;, a questo punto dell&#39;anno, siamo vicini all&#39;inizio della stagione e i tempi per prendere delle decisioni sono stretti. La sua presenza pu&ograve; essere importante per noi&quot;, ha concluso il manager olandese.  MotoGP, Morbidelli: &ldquo;Marquez? Faticher&agrave; a dimenticare l&#39;infortunio&rdquo; 

Il team manager della Yamaha Petronas &egrave; consapevole che ci sar&agrave; poco tempo per mettere a punto la M1 in vista della nuova stagione&nbsp;

MotoGP, Zeelenberg: &ldquo;Strano che la Yamaha non abbia svolto test&rdquo;

Luned&igrave; 1 marzo sar&agrave; il primo giorno di Valentino Rossi nel Team Petronas SRT:&nbsp; l&#39;inizio di una nuova era, l&#39;ultima fase della carriera del nove volte campione del mondo. L&#39;attesa &egrave; tanta, specie all&#39;interno della squadra malese, che non aveva mai ospitato un pilota cos&igrave; blasonato prima d&#39;ora.  L&#39;importanza dell&#39;ambiente nel box   L&#39;entusiasmo trapela anche dalle parole di Razlan Razali, direttore sportivo del team. &quot;Vogliamo riportarlo ad essere competitivo, vogliamo che sia sempre presente. Ci auguriamo che possa essere un po&rsquo; pi&ugrave; rilassato nel nuovo ambiente che gli offriremo&quot;, ha dichiarato Razali al sito della MotoGP. &quot;Lavorer&agrave; accanto a Franky, che conosce da molto tempo, creeremo una grande atmosfera nel box. Credo che sia importante per lui avere un buon ambiente, la pace interiore per godersi le corse&quot;.  Razali ha raccontato un retroscena riguardo il primo scambio di idee avuto con Rossi prima di firmare il contratto: &ldquo;Ha una certa aura su di lui, come una leggenda vivente che ami come fan. Quando l&rsquo;ho &lsquo;incontrato&rsquo; per la prima volta, in una videoconferenza, mi &egrave; venuta la pelle d&rsquo;oca. Ci siamo seduti con lui tra Misano-1 e Misano-2. Quando lo vedi sei sopraffatto. Ma quando gli parli, &egrave; solo un bravo ragazzo&quot;.  &quot;Orgogliosi di avere Vale con noi&quot;   Sulla stessa lunghezza d&#39;onda il team manager Wilco Zeelenberg: &quot;Siamo molto orgogliosi di avere Vale a bordo perch&eacute; &egrave; ancora la leggenda di questo sport. Credo che rimarr&agrave; cos&igrave; per molti anni a venire. Vogliamo ottenere quel tocco in pi&ugrave; da lui e faremo tutto il possibile per riportarlo sul podio&quot;.  MotoGP, Razali: &ldquo;Valentino &egrave; un mentore, sono curioso di lavorare con lui&rdquo; 

Entusiasmo alle stelle per l&#39;arrivo del pesarese nel box Petronas al fianco di Franco Morbidelli&nbsp;

MotoGP, Zeelenberg: &ldquo;Rossi &egrave; ancora la leggenda di questo sport&rdquo;

Prima di partire con la nuova stagione MotoGP 2021, per il team manager Petronas Wilco Zeelenberg &egrave; tempo di fare un &ldquo;recap&rdquo; di quella 2020, traendo soprattutto le conclusioni sui risultati portati a casa dal francese Fabio Quartararo, da quest&#39;anno in Yamaha factory.  &ldquo;Il titolo? Pensavo ce l&#39;avrebbe fatta&rdquo;   Quartararo aveva iniziato la stagione 2020 con due vittorie consecutive e per gran parte del Campionato &egrave; riuscito a rimanere in vetta alla classifica iridato. Era quindi considerato uno dei favoriti per il titolo: &ldquo;Pensavo che ce l&#39;avrebbe fatta - ha detto Zeelenberg in un&#39;intervista a Speedweek.com - tuttavia &egrave; andata diversamente. Fabio ha dimostrato quanto sia difficile diventare campioni del mondo. Joan Mir ha avuto una stagione favolosa, ma ha anche avuto i suoi problemi, avendo difficolt&agrave; a vincere la sua prima gara. Non c&#39;&egrave; stato un pilota che sia stato costante su tutti i tracciati come Marc Marquez &egrave; riuscito a fare in passato. Nessuno &egrave; riuscito a salire sul podio in ogni gara e costruire un vantaggio considerevole&rdquo;.  Cal Crutchlow: &ldquo;Impossibile per me fare il robot in MotoGP&rdquo;  &ldquo;E&#39; mancata la costanza&rdquo;   Zeelenberg ha continuato a parlare quindi del titolo mondiale sfumato: &ldquo;E&#39; chiaro che volevamo il titolo mondiale - ha aggiunto -.&nbsp;Avevamo due piloti nel team che hanno vinto tre gare ciascuno ed entrambi hanno combattuto per il campionato, il che ci rende molto orgogliosi. Tuttavia avremmo preferito che i risultati fossero stati pi&ugrave; costanti, soprattutto da parte di Fabio. Era sempre tra i primi tre nelle gare finali del 2019, ma non ne ha vinte. Nel 2020 &egrave; stato il contrario, tre vittorie e nessun altro podio. Questo ci ha fatto preoccupare&rdquo;.  MotoGP, Morbidelli: &ldquo;Guidare al Ranch &egrave; come danzare, Rossi il pi&ugrave; veloce&rdquo;  Cosa &egrave; andato storto   Ma secondo il team manager Petronas cosa pu&ograve; essere andato storto? &ldquo;Fabio - ha spiegato - ha faticato a mettere insieme una nuova moto ufficiale versione 2020. E&#39; stata una nuova moto che ha reagito in modo diverso da come ci aspettavamo su determinate piste e situazioni. Non siamo riusciti a trovare una configurazione che gli permettesse di sentirsi a proprio agio&rdquo;.  MotoGP, Lorenzo: &ldquo;Rossi in Petronas &egrave; stata una sorpresa 

Per l&#39;ultima volta prima della nuova stagione, il team manager Petronas ha rivolto uno sguardo al 2020: &ldquo;Non siamo riusciti a trovare una configurazione che permettesse a Fabio di sentirsi a suo agio&rdquo;

MotoGP, Zeelenberg ammette: &ldquo;Con Quartararo non &egrave; andata come speravamo&rdquo;

Il 2020 di Fabio Quartararo sembrava iniziato sotto le pi&ugrave; rosee aspettative: due vittorie nei primi due GP e una consacrazione iridata che pareva ormai certa vista l&#39;assenza di Marc Marquez. Dopo un buon inizio, nella seconda met&agrave; di stagione sono iniziati i guai: solo 19 i punti conquistati nelle ultime sei gare con il risultato finale di un ottavo posto nella classifica piloti.  Se Quartararo ha sofferto, non pu&ograve; dirsi lo stesso di Franco Morbidelli, capace di terminare secondo nel Mondiale alle spalle di Joan Mir nonostante una M1 2019 pi&ugrave; vecchia e meno aggiornata rispetto a quella utilizzata dal compagno di squadra.  Il bottino complessivo parla di tre vittorie a testa per i due piloti della squadra satellite Yamaha, un risultato che il team Wilco Zeelenberg non avrebbe nemmeno immaginato a inizio stagione.  MotoGP, Brivio: &ldquo;Vi racconto i gioielli della mia Suzuki&rdquo;  Mondiale, obiettivo sfumato   &quot;Se me l&#39;avessi detto prima dell&#39;inizio della stagione, avrei risposto: &#39;Non succeder&agrave; mai&#39;&quot;, ha dichiarato Zeelenberg a Speedweek. &quot;Ma nello sport si desidera sempre di pi&ugrave; e il nostro obiettivo era ovviamente il titolo mondiale. Ci &egrave; sfuggito. Perch&eacute; senza Marc, il titolo era chiaramente l&#39;obiettivo di tutti&quot;.  Il Mondiale &egrave; andato a Joan Mir: &quot;Joan ha disputato una stagione favolosa, anche lui ha avuto i suoi problemi, ha lottato per vincere una gara. Sembrava che avremmo avuto un campione del mondo senza una vittoria. Non c&#39;&egrave; stato un pilota che sia sempre stato costante ovunque, come riusciva a essere Marc Marquez in passato. Nessuno &egrave; riuscito a salire sul podio e costruire un vantaggio in ogni gara&quot;, ha continuato l&#39;uomo del team Petronas Yamaha SRT.  Da Quartararo ci si aspettava di pi&ugrave;   Le aspettative della squadra erano alte, alla luce delle ottime prestazioni messe in pista da Quartararo negli ultimi GP del 2019: &quot;Abbiamo fatto una grande stagione, ovviamente, ma &egrave; chiaro che volevamo il titolo mondiale. Avevamo due piloti nel team che non avevamo mai vinto delle gare ed entrambi hanno combattuto per il campionato, il che ci rende ancora orgogliosi. Avremmo preferito che i risultati fossero pi&ugrave; consistenti, soprattutto da parte di Fabio&quot;.  &quot;Quartararo ha sempre concluso tra i primi tre nelle ultime gare del 2019, ma non aveva vinto nessuna gara. Quest&#39;anno &egrave; stato il contrario: tre vittorie, ma nessun altro podio. &Egrave; qualcosa di cui ci preoccupiamo. Si possono cercare tante giustificazioni per questo, ma &egrave; la realt&agrave;&quot;.  Zeelenberg prova a dare una spiegazione alle difficolt&agrave; incontrate da Quartararo: &quot;Quest&#39;anno &egrave; stato diverso. Fabio ha potuto guidare una moto ufficiale in versione 2020. Ma era un modello nuovo di zecca che ha reagito in modo diverso da quello che ci aspettavamo su alcune piste e in determinate situazioni. Quindi dobbiamo cercare di trovare un assetto che consenta al pilota di sentirsi a proprio agio. Purtroppo quest&#39;anno non ci siamo riusciti&quot;.  MotoGP, Schwantz: &ldquo;Marc Marquez trover&agrave; una diversa gerarchia&rdquo; 

Il team manager del team Petronas Yamaha SRT ha analizzato la stagione dei suoi piloti, spiegando le difficolt&agrave; incontrate da Fabio Quartararo&nbsp;

MotoGP, Zeelenberg: &ldquo;Il nostro obiettivo era il Mondiale&rdquo;

Razlan Razali, direttore del circuito di Sepang, sar&agrave; anche il direttore generale del neonato Team SIC. &Egrave; lui, del resto, ad aver condotto gran parte delle trattative con la Dorna, presentando il progetto MotoGP alla Petronas. Il colosso petrolifero, gi&agrave; presente in Moto3 e Moto2, &egrave; stato convinto a entrare anche nelle classe regina, ma al contrario di quanto si era pensato nelle scorse settimane, il marchio Petronas non sar&agrave; presente sulle carene delle due Yamaha ufficiali. Questo passo avverr&agrave; magari pi&ugrave; avanti. Per il momento sar&agrave;, nelle prossime tre stagioni, lo sponsor principale del team malese, il cui team manager sar&agrave; un uomo di fiducia della Yamaha come l&rsquo;olandese Wilco Zeelenberg, gi&agrave; coach di Jorge Lorenzo e Maverick Vi&ntilde;ales.&nbsp; Con Zeelenberg ci sar&agrave; Roger van Der Borght, figura storica per l&rsquo;HRC: il belga sar&agrave; responsabile della logistica.&nbsp; Jorge &ldquo;Aspar&rdquo; Martinez, infine, sar&agrave; il responsabile sportivo, unendo l&rsquo;incarico in questo team all&rsquo;impegno con la direzione del Team Angel Nieto, che correr&agrave; in Moto2, Moto3 e MotoE.&nbsp; 

Con lui ci saranno anche Roger van Der Borght, figura storica per l&rsquo;HRC, e Jorge &ldquo;Aspar&rdquo; Martinez &nbsp;

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