        Negli ultimi giorni, il WithU 511 Racing Team &egrave; stato avvolto da polemiche. Dapprima, &egrave; stata Sandra Stammova a sollevare la questione, comunicando quanto leggerete. In seconda istanza, un (ex) meccanico della formazione Kawasaki ha voluto esprimersi, lanciando la polemica. Fino a qui, niente di nuovo n&eacute; di scolvongente. Giustamente, per&ograve;, &egrave; doveroso dar voce anche alla controparte, indipendentemente da chi si tratti. Ayrton Badovini, in qualit&agrave; di responsabile tecnico della squadra dal tocco rosa e tinta di nero: "Innanzitutto - la precisazione del trentaseienne biellese, titolato Superstock, protagonista in Superbike e Supersport - mi dispiace essere arrivati a tal punto, infatti, non sapevo se replicare o meno. Ma, dato che le insinuazioni sono state pesanti e fuori luogo, con la propriet&agrave; si &egrave; deciso di specificare alcuni passi del progetto". Una delle accuse era basata sulla seriet&agrave; del vostro operato. "Ma &egrave; l'esatto contrario, ecco perch&eacute; occorre spiegare come siano andate le cose. Partiamo dalla Stammova: Sandra &egrave; bravissima ma, a dire il vero, non ricopriva il ruolo di team manager. Inoltre, non se ne &egrave; andata di proprio pugno, &egrave; stata la propriet&agrave; a sollevarne l'incarico, per motivi interni, burocratici, se cos&igrave; possiamo denifirli. Inoltre, i meccanici, a cui porto rispetto e auguro il meglio futuro: il team coordinator ha riferito a oguno di loro la decisione di sostituire parte dell'organico, cosa gi&agrave; vista in tanti campionati, anche mondiali. Non voglio dire che sia bello o brutto, giusto o sbagliato; dico solo come capiti che, in corso d'opera, si prendano scelte differenti. Piacere non fa a nessuno, ci mancherebbe". Badovini: "Chi sostiene che il team 511 sia poco serio, si ricreder&agrave;"   Perch&eacute; &egrave; stato usato il termine "licenziamento"? "Pi&ugrave; che di licenziamento, parliamo di sostituzione. E non vige alcuna mancata giusta causa, le motivazioni sono state esaustivamente elencate. Dispiace apprendere come l'azione sia presa male, capisco benissimo. Tuttavia, occorre mettere i puntini sulle i. Nessuno ha strumentalizzato le ragazze, il progetto andr&agrave; avanti con un terzo pilota di sesso femminile, wild card nel round del CIV di Misano. Per l'occasione, avremo anche una importante partnership a supportarci. Chi pensa che fossimo poco seri e chiari, si ricreder&agrave;". Ti eri mai ritrovato in frangenti del genere? "No, e nemmeno lo avrei immaginato, sebbene desideri aggiungere che, se il meccanico &egrave; arrivata a prendere parola, &egrave; sicuramente merito del progetto al quale ha lavorato. Il prestigio di una formazione completamente femminile &egrave; alto, e lo dimostra proprio il fatto che, oltre alla spagnola Sara Sanchez e alla sudafricana Jessica Howden, arriver&agrave; un terzo nome. A proposito, ogni azione intrapresa era stata preventivamente concordata con la pilota sudafricana. Io sono nel team 511 per salvaguardare gli aspetti psicologici e mentali dei piloti, a questo tengo moltissimo". Pirelli SCQ: Missione Compiuta nella SBK di Donington       

Ayrton &egrave; il responsabile tecnico della squadra Kawasaki completamente al femminile: "Il team coordinator ha comunicato preventivamente la decisione di cambiare, mentre la scelta di tralasciare la Stammova &egrave; stata presa dalla propriet&agrave;"

Team 511, Badovini: “La sostituzione dei meccanici in accordo col pilota”

        Per chi ha seguito tutta la carriera di Badovini, apprendere dallo stesso Ayrton la volont&agrave; di svestire i panni da pilota, &egrave; un vero peccato. Per&ograve;, contestualmente, se avete ammirato di persona le gesta del biellese, sarete contenti per lui, perch&eacute; consapevoli di aver a che fare con un professionista che tutto ha dato al mondo delle due ruote. E il motociclismo tanto gli deve: in et&agrave; fanciullesca titolato nella categoria Junior A delle Minimoto, poi cresciuto a suon di grosse cilindrate a quattro tempi. La vittoria ottenuta della Superstock 1000 edizione 2010 fu netta e indiscutibile, poich&eacute; ricca di record relativi condivisi con la tedesca S1000 RR. Inoltre, podi in SBK, ovvero, la massima espressione offerta dal paddock delle derivate. Storico il terzo posto di Silverstone, altrettanto quello colto in Russia. Prima ci era riuscito con una BMW, poi su una Ducati. Alla guida di una Honda, invece, il successo Supersport di Sepang 2016, nel 2019 l'ultima coppa alzata al cielo di Magny-Cours, dopo una gran prova offerta con la Kawasaki. Stile inconfondibile   Apparentemente d&eacute;mod&eacute; tra semimanubri, sella e pedane, Ayrton era un modello di efficacia. Pochi movimenti, essenziali e precisi, come le sue traiettore. Badovini riusciva a staccare forte, entrare in curva veloce, percorrerne pochi metri, voltare tondo e uscire comunque rapidissimo. Come ci riusciva il numero 86? Solitamente, chi fa ci&ograve;, sacrifica qualcosa. Lui no, grazie a una tecnica sviluppata in anni di moto, sensibilit&agrave; nei confronti della ruota anteriore, capacit&agrave; di gestire ogni singolo muscolo del suo corpo. Oltre ai cavalli da scaricare sul suolo, naturalmente. Pulizia e ordine. Ecco sintetizzato lo stile del biellese Padre di famiglia, istruttore in palestra e di pista  Oggi trentacinquenne, padre del piccolo Emanuele, nato dall'unione con la compagna Rita. Una bella famiglia, con la quale trascorre molte ore, quando non &egrave; palestra: nella sua struttura, locata a Castel Bolognese, lo potete vedere all'opera. Ed ogni consiglio si riveler&agrave; utile, sia che andiate in moto o meno. Dalla forza alla resistenza, dal lavoro aerobico ai pesi. La preparazione di Badovini &egrave; da egli stesso messa al servizio dei pi&ugrave; giovani corridori, vogliosi di riperterne i passi di carriera. Oltre a bodybuilding e fitness, ore spese tra paddock, garage, sala briefing e cordoli. Il progetto 511 Racing Team di Mirco Guandalini nel CIV tricolore lo attende. Il messaggio di addio, anzi, di arrivederci  Ayrton fa notare che di benzina bruciata e gomme consumate ce ne siano da contare: "Di tempo ne &egrave; passato, e bisogna accettare che questo passi. Circa 20 anni di carriera, dedizione, impegno, passione, soddisfazioni, sacrifici, dolori e infortuni. Mi sono rotto le caviglie, svariate costole, una clavicola, il subacromeon, alcuni traumi cranici, una rottura vertebrale, ricostruzione del tendine della mano, dita frantumate, ematoma pleurale del fegato, abrasioni..." Tutto ver&ograve;, ma Badovini non si &egrave; mai arreso: "Ho avuto la fortuna di mantenermi con l'attivit&agrave; che pi&ugrave; amo, viaggiando intorno al Mondo, conoscendo persone favolose. Ho imparato dai migliori, per&ograve; adesso mi dedico a una seconda parte di carriera. Metto a disposizione della nuova generazione esperienza e conoscenze maturate. Questo non &egrave; un addio alle corse, bens&igrave; un cambio di veste". Malgrado la positivit&agrave; al Covid, Danilo Petrucci correr&agrave; la Dakar       

Ayrton vanta un titolo internazionale Superstock, podi in Superbike e vittorie in Supersport e dopo 20 anni di gare, sveste i panni del pilota: "Ho imparato dai migliori, facendo ci&ograve; che amo. Mi dedicher&ograve; alle nuova generazione, mettendo a disposizione la mia esperienza"

Badovini dice basta, ma precisa: “Non è un addio alle corse”

In attesa dei primi test ufficiali alcuni team sono scesi in pista già questo weekend. Debutto per i binomi Vitali - Improve e Badovini - Guandalini (di Gianmaria Rosati) 

CIV: a Misano prime prove di 2021

Come vi avevamo anticipato alcuni giorni fa, Ayrton Badovini torner&agrave; a correre e lo far&agrave; nel CIV Superbike con il team CherryBox24.&nbsp;  L&#39;entusiasmo di Badovini   &quot;Sono pi&ugrave; che entusiasta di tutto questo progetto, io e il Team CherryBox24 Guandalini abbiamo trovato una buonissima intesa e stiamo costruendo qualcosa di veramente grande, supervisionato dalla RC Squadra Corse&quot;, ha dichiarato Badovini. &quot;&Egrave; bellissimo per me tornare a correre in un campionato che ha mi lanciato e con una moto con cui ho gi&agrave; raggiunto pi&ugrave; traguardi&quot;.&nbsp;  &quot;Tornare in SBK &egrave; un qualcosa di eccezionale perch&eacute; &egrave; la categoria in cui ho dedicato tutta la carriera e la mia passione. Non vedo l&#39;ora di iniziare e sono sicuro che il prossimo campionato sar&agrave; combattuto e divertente per tutti&quot;, ha concluso Ayrton.  Le parole di Guandalini   &quot;Noi come Team CherryBox24 Guandalini siamo molto contenti di avere in squadra una persona bellissima e un grande professionista come Ayrton Badovini&quot;, ha spiegato il team manager Mirco Guandalini. &quot;Una persona e un pilota di altissimo spessore, gi&agrave; dai primi contatti che abbiamo avuto abbiamo capito che ha ancora tanta fame di fare risultato e quindi rispecchia quello che &egrave; il nostro obiettivo e quelli che sono i nostri progetti futuri&quot;.  &quot;Non aspettiamo altro che partire, stiamo mettendo a punto tutti i dettagli e i preparativi per iniziare la prossima stagione, ci auguriamo veramente di essere protagonisti e lottare per la vittoria&quot;.&nbsp;  Un gradito ritorno dopo un anno di stop   Il 34enne biellese utilizzer&agrave; la nuova BMW M1000 RR. Il CIV potr&agrave; cos&igrave; ospitare un pilota dal talento cristallino, messosi in mostra gi&agrave; ai tempi delle minimoto, fino al successo nella FIM SuperStock 1000 Cup ottenuto nel 2010.  SBK, Pedercini: &ldquo;Schiereremo anche un top rider&rdquo; 

Dopo un anno di inattivit&agrave;, il pilota di Biella torner&agrave; in pista e lo far&agrave; in sella alla nuova BMW M1000RR

CIV SBK: Ayrton Badovini torna in pista con Guandalini

Quest&#39;anno, purtroppo, non lo abbiamo visto in azione ma, possiamo assicurarvelo, parliamo di un pilota ancora molto in forma. Ayrton Badovini, 34 anni biellese e residente in Emilia Romagna - &egrave; stato assente dalle griglie di partenze 2020, per&ograve; si &egrave; mantenuto benissimo, grazie al suo metodo di allenamento super efficace ed al lavoro di personal trainer nella palestra che dirige.  L&#39;anno prossimo il numero 86 far&agrave; nuovamente rombare il motore, e sar&agrave; il quattro cilindri della nuova M1000 RR, bomba tedesca lanciata da BMW nel mondiale, messa in pista da ben tre team: SMR Racing di Tom Sykes e Michael Van Der Mark,, Bonovo Action per Jonas Folger e RC Squadra Corse, che schierer&agrave; Eugene Laverty.  Proprio RC Corse vuole impegnarsi anche nel Campionato Italiano Velocit&agrave;, affidando ad Ayrton una moto tedesca in configurazione tricolore che, tra le altre cose, sar&agrave; dotata di elettronica MoTec, novit&agrave; assoluta, voluta da Federmoto per contenere i costi e livellare le prestazioni tra i vari modelli iscritti.    Curriculum sportivo di livello internazionale   Il CIV accoglier&agrave; un pilota capace di vincere sin dai primi chilometri macinati in sella. A 10 anni, il piccolo Badovini divenne campione nazionale Minimoto, mostrando subito di avere la stoffa per diventare professionista. Cos&igrave; &egrave; stato perch&eacute;, in poco tempo, Ayrton &egrave; riuscito a cogliere affermazioni europee e mondiali.  Il titolo Superstock 1000 fu da lui conquistato proprio per mezzo di una BMW, in quel caso una S1000 RR del team Motorrad Italia. Il 2010 nelle vesti di dominatore lo lanci&ograve; - ancora, dato che gi&agrave; l&#39;aveva guidata - in SBK, categoria che lo ha visto totalizzare due podi, uno su moto bavarese, l&#39;altro su Ducati.  Anche nella categoria di mezzo, risultati di livello, con vittoria a Sepang nel 2016 e due podi, l&#39;ultimo a Magny - Cours con la Kawsaki ZX-6R. I circuiti di Misano, Imola, Mugello e Vallelunga rivedranno tra i cordoli lo stile rotondo e lineare dei piloti pi&ugrave; veloci a centro curva mai visti.  CIV, SS600: Eugenio Generali nuova punta Gomma Racing 

Nel 2021 il pilota biellese prender&agrave; il via nella serie nazionale, affrontando la stagione con la nuova M1000 RR messa in pista da RC Corse

CIV: Ayrton Badovini e BMW a caccia del tricolore Superbike

Chaz Davies (primo): "Sono partito benissimo. Probabilmente &egrave; stata una delle mie migliori partenze, nel 2015. Ho preso subito il comando ed ho girato sul mio passo, cercando di sfruttare al meglio l'assetto della mia moto ma senza chiedere troppo alle gomme. Nonostante questa tattica, a fine gara le prestazioni degli pneumatici non erano pi&ugrave; in grado di consentirmi di guidare veloce. All'ultimo giro non avevo pi&ugrave; grip. Rea mi ha raggiunto e resistere al suo attacco &egrave; stato difficile. &Egrave; stata una bella vittoria".  Jonathan Rea (secondo): "Sono partito con l'obiettivo di non pensare a Davies. Volevo dimenticarmi di lui per concentrarmi sulla mia gara, sulla mia moto e sulle mie gomme. Ho fatto il mio passo e ad un certo punto (forse tardi... ndr) ho deciso che era arrivato il momento di aumentare il ritmo. Ho raggiunto Davies ed nell'ultimo rettilineo l'ho passato ma Chaz &egrave; stato bravo. Non sono ancora campione del mondo ma &egrave; meglio cos&igrave;. Qui non c'&egrave; mia moglie e non ci sono neppure i miei amici...".  Jordi Torres (terzo): "Abbiamo lavorato sul bilanciamento sulla ciclistica e sull'elettronica. In sostanza avevamo una moto pi&ugrave; alta, con un maggiore trasferimento di carico ed un minore freno motore. Ha funzionato tutto meglio. Sono riuscito a guidare come so fare, senza consumare troppo la gomma, che &egrave; stato il problema di gara 1. Insomma, sto imparando..."   Max Biaggi (ritirato): "Sono partito bene. Avevamo centrato la partenza. Avremmo potuto fare una bella corsa, perch&eacute; avevamo sistemato quei dettagli che in gara 1 non erano stati perfetti. Alla prima curva sono entrato davanti, per&ograve; mentre ero in piega Davies &egrave; riuscito ad inserirsi all'interno. A centro curva ho dovuto rialzare la moto ma all'esterno c'era Sykes. Certo, essere cos&igrave; all'esterno alla prima curva... non ho capito dove voleva andare. Per&ograve;... ci pu&ograve; stare. La sostanza &egrave; che ci siamo toccati ed io sono finito a terra. Sono ripartito ma la moto non funzionava bene. Non entravano le marce. Cos&igrave; sono rientrato al box. Quello che potevo e dovevo fare l'ho dimostrato in gara 1, per&ograve;... dopo tutti i sacrifici che ho e che abbiamo fatto, sarebbe stato bello ottenere un risultato diverso".  Ai box era presente anche Ayrton Badovini. Per fortuna le sue condizioni fisiche migliorano dopo il brutto incidente di sabato (leggi qui). Ayrton ha dichiarato: "Sto abbastanza bene. Ho preso una gran botta, che per fortuna &egrave; stata smaltita bene dal casco. Ci tenevo ad essere in pista, col team, perch&eacute; stavamo preparando un buon weekend. Per quanto riguarda l'incidente, non voglio fare polemica. Sono cose che possono capitare".

Biaggi: "Sykes? Non ho capito dove voleva andare". Rea: "Il mondiale? Qui non avrei potuto festeggiarlo con moglie ed amici..."

SBK Malesia, gara 2: i piloti hanno detto...

Brutta caduta di Ayrton Badovini, decollato dopo un contatto con Baiocco durante le FP4 e atterrato male sull'asfalto, facendo una capriola e battendo il capo sull'asfalto: il pilota BMW si &egrave; poi trascinato fuori dalla pista, non riuscendo a reggersi in piedi, dove &egrave; stato immediatamente soccorso e portato al centro medico, dove gli &egrave; stata diagnosticata una concussione cerebrale. Da l&igrave; il pilota, in stato di parziale amnesia (normale in questi casi) &egrave; stato trasferito all'ospedale di Kuala Lumpur e ora le sue condizioni non destano preoccupazioni anche se il week end di Sepang per lui finisce in anticipo. Il pilota &egrave; stato infatti dichiarato &ldquo;unfit&rdquo; e non potr&agrave; correre.

Il pilota BMW cade nelle FP4 procurandosi una concussione cerebrale

SBK Sepang, brutta caduta e trauma cerebrale per Badovini

da Aragon (Spagna): Marco Masetti  Ayrton Badovini &egrave; l&rsquo;uomo pi&ugrave; felice del mondo: da poco in sella dopo un lungo esilio, &egrave; gi&agrave; tra i migliori nella qualifica della SBK Aragon (leggi QUI come sono andate le qualifiche).  &ldquo;Dopo otto mesi senza moto (leggi QUI) , posso dire che fino ad ora &egrave; un gran bel week-end, direi addirittura incredibile. Certo, c&rsquo;&egrave; ancora molto da fare sia sulla moto che sul pilota, ma essere sesto a un secondo mi fa molto piacere. Abbiamo fatto modifiche anche drastiche sul set up e l&rsquo;elettronica, abbiamo ancora qualche problema, soprattutto di grip, ma abbiamo capito come lavorare. Domani nel warm up faremo altre modifiche. Pe rla gara non ho piani precisi, spero di essere nei dieci e di continuare a crescere&rdquo;.  E se piovesse? Tu sei forte sul bagnato... &ldquo;Io vado forte sull&rsquo;acqua, ma non mi piace guidare sul bagnato, meglio che non piova&rdquo;.  &nbsp; Guarda la fotogallery delle prove [conti_gallery id=&rdquo;32419&rdquo;]

"C&rsquo;&egrave; ancora molto da fare sia sulla moto che sul pilota, ma essere sesto a un secondo mi fa molto piacere&rdquo; 

SBK Aragon, Badovini: &ldquo;Un sogno, dopo otto mesi senza moto&rdquo;

Dopo aver ufficializzato la presenza di Toni Elias, il JR Racing Team ha annunciato l'ingaggio di Ayrton Badovini, al ritorno in sella alla BMW S 1000 RR.  Ayrton Badovini conosce bene la quattro cilindri tedesca. Nel 2010 ha infatti vinto il titolo della Coppa FIM Superstock 1000 in sella alla S 1000 RR. Nel 2011 ha fatto il santo nel Mondiale Superbike, correndo in sella ad una BMW anche nella stagione seguente prima di passare alla Bimota BB3 del Team Alstare, comunque dotata del propulsore della S 1000 RR.  &ldquo;Credo che la BMW S 1000 RR si adatter&agrave; molto bene al nuovo regolamento", ha commentato Badovini. "Mi ricordo ancora la versione da me utilizzata e credo che questa non potr&agrave; che essere meglio. Avere nella squadra una leggenda come Troy Corser ci aiuter&agrave; a migliorare come squadra e credo ne beneficer&ograve; anche io come pilota. Sono davvero felice di far parte di questo nuovo ed entusiasmante progetto e non vedo l&rsquo;ora di iniziare&rdquo;.  Questa la versione "ufficiale". Poi, sul suo profilo Facebook Badovini ha scritto: "E' stato veramente difficile dover accettare la realt&agrave;, doversi arrendere alla realt&agrave; che bisognava cambiare per continuare a lottare per i propri obbiettivi..le proprie ambizioni.. "lasciare" la famiglia Alstare, che tanto mi ha dato, lasciare Francesco, che mi ha voluto..ancor pi&ugrave; difficile.. il brutto &egrave; che se le nostre strade si sono separate non &egrave; per colpa nostra..ma di altri.. beh..io continuo a credere che non &egrave; un addio ma un semplice arrivederci.. Ora testa bassa e si lavora su questa nuova avventura, con tanta nuova bella gente che mi ha accolto a braccia aperte e dato questa grande possibilit&agrave;. Motivato e carico come sempre, non mollo mai!"

Dopo aver ufficializzato la presenza di Toni Elias, il JR Racing Team ha annunciato l'ingaggio di Ayrton Badovini nel mondiale Superbike

SBK Badovini torna sulla BMW

CASTLE DONINGTON - Il turno di prove libere della Superbike, non valido per l&rsquo;acceso alla Superpole e, con il time table speciale di Donington, l&rsquo;ultimo prima delle due sessioni di qualifica, &egrave; iniziato col tracciato britannico bagnato per la pioggia caduta nella mattinata. Col passare dei giri, per&ograve;, il tracciato &egrave; andato via via asciugandosi, vedendo cos&igrave; numerosi piloti avvicendarsi al comando di questa sessione. Alla fine, il pi&ugrave; veloce, &egrave; stato Jonathan Rea, che all&rsquo;ultimo passaggio disponibile ha messo a segno un crono nettamente pi&ugrave; veloce di tutti.    Questo turno di prove ha visto davanti a lungo le Bimota di Ayrton Badovini ed Iddon. L&rsquo;italiano, alla fine, ha chiuso secondo ad un secondo e due dal nordirlandese della Honda ed Iddon ha terminato la sessione quinto a due secondi e tre. In terza posizione si &egrave; invece piazzato Alex Lowes, con la Suzuki, che ha preceduto Guintoli, quarto. Elias ha chiuso la sessione sesto davanti a Baz, Haslam e Melandri. Poi Salom, decimo, Sykes, undicesimo, Giugliano, dodicesimo e Laverty, tredicesimo. Ma va anche detto che in questo turno molti piloti non hanno spinto al massimo per evitare una inutile caduta che li avrebbe potuti mettere in difficolt&agrave; in Superpole. Giulio Fabbri  Guarda i tempi delle libere 3  &nbsp;  &nbsp;

Nelle libere 4, non valide per l'accesso alla Superpole. Badovini con la Bimota ha il secondo tempo

SBK Donington: Rea sul bagnato

Con la Bimota Ayrton Badovini a Imola ha conluso 12&deg; davanti a tutti i piloti della categoria EVO la seconda gara del quarto round del campionato Mondiale Superbike. Badovini preferisce concentrarsi su questo buon risultato, anzich&eacute; su quello deludente di gara 1, nel quale &egrave; stato costretto a ritiro a causa di problemi elettronici.  In gara 2, Ayrton ha battagliato con Leon Camier, uno dei suoi rivali nella EVO, per tutta la durata della seconda manche, passando per primo sotto la bandiera a scacchi, due decimi di secondo prima del pilota inglese. Visto che la BB3 non &egrave; ancora omologata, la prestazione di Ayrton &egrave; stata cancellata dai risultati ufficiali, ma serve comunque a dimostrare che la moto &egrave; competitiva e che sta migliorando ogni volta che entra in pista.  &ldquo;Gara 1 non &egrave; andata molto bene - spiega Badovini - perch&eacute; ho avuto dei problemi elettronici e sono tornato al box tre volte per cercare una soluzione. Abbiamo risolto tutto in tempo per la seconda manche e mi sono divertito molto, perch&eacute; ho potuto spingere forte sin dal inizio e partecipare a delle belle battaglie. Camier ed io abbiamo lottato ma ero molto determinato a batterlo &ndash; soprattutto considerando che questa &egrave; la mia gara di casa. L&rsquo;ultima fase della gara &egrave; stata molto difficile, ma non avevo nessuna intenzione di lasciargli lo spazio necessario per superarmi&rdquo;. 

12&deg; in gara 2 (ma la moto non &egrave; ancora omologata e il risultato non figura)

Badovini, passi avanti con la Bimota

Il Campionato Mondiale Superbike, che si appresta a sbarcare ad Imola dal 9 all&rsquo;11 maggio come quarto round.  E anche per questo round sono previsti appuntamenti collaterali alla gara, concentrati al gioved&igrave;.  Quest&rsquo;anno per&ograve; gli appassionati troveranno una novit&agrave;: Marco Melandri, Tom Sykes, Sylvain Guintoli, Michael Laverty, Jonathan Rea, Leon Haslam, Davide Giugliano, Michel Fabrizio, Ayrton Badovini, Claudio Corti, Loris Baz, Chaz Davis, si dedicheranno alla firma degli autografi e alle immancabili foto con i fan non nel Paddock Show all&rsquo;interno dell&rsquo;Autodromo ma allo stadio di Imola. Il Paddock dell&rsquo;Autodromo sar&agrave; comunque aperto agli appassionati dalle 14.00 alle 16.00 con entrata libera.  Il Romeo Galli sar&agrave; infatti teatro di un doppio appuntamento: prima la sessione autografi, dalle 16.00 alle 17.00, e subito dopo, dalle ore 17.30, la partita di calcio tra il SBK Dream Team e l&rsquo;Imolese All Stars. Tra le fila della squadra SBK scenderanno in campo tra gli altri Sykes, Melandri, Giugliano, Haslam, Baz, Fabrizio, Badovini, Scassa, Corti, Lowes, rafforzati da ex calciatori quali Annoni, Mannini, Negri e Lantignotti e non poteva mancare, d.j Ringo ma la formazione potrebbe arricchirsi ancora di nomi importanti. Un evento di sport e di spettacolo, con due tempi di 25&rsquo; e una sfida finale ai rigori, che avr&agrave; inoltre un&rsquo;importante valenza benefica: il ricavato della vendita dei biglietti (il costo &egrave; 5 euro) sar&agrave; infatti devoluto alla Casa &ldquo;Anna Guglielmi&rdquo;, che offre accoglienza alle persone che devono assistere i familiari ricoverati presso la struttura ospedaliera del Montecatone Rehabilitation Institute.

Melandri, Sykes, Guintoli e altri in campo per beneficenza

12 risultati per 'Ayrton Badovini'