GP Austria, Bagnaia: “In MotoGP è ancora il pilota a fare la differenza”

Una vittoria di prepotenza

Quando la MotoGP arriva al giro di boa del campionato Pecco ha marchiato a fuoco la sua leadership di campionato. La gara è stata condizionata dal gran caldo che è arrivato sulla pista austriaca facendo diventare quella odierna una prova anche di gestione: “Avevamo due strategie in mente, la prima era restare primi e spingere per cercare di avere subito un gap, la seconda se non fossi riuscito a partire bene avrei dovuto cercare di gestire gomme e benzina. Alla fine sono partito molto bene e sono riuscito a mettermi davanti ed ho cercato di gestire il più possibile”. Ha raccontato Pecco ai microfoni di SKY: “Nella prima fase cercavo solo di capire in quanti piloti sarebbero riusciti a tenere quel passo restando anche un po’ più lento delle mie possibilità. Nonostante questo gli ultimi 10 giri sono stati difficili per la gomma dietro che non aveva più trazione, nemmeno da dritti, anche in quarta e quinta. Sono molto contento perché siamo riusciti a fare un lavoro incredibile in tutto il weekend, gli ingegneri e la mia squadra hanno fatto”.

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Gestire la pressione… Della gomma

Nonostante condurre la gara dalla prima curva non è mai facile, il vero problema per Pecco è stato gestire la pressione della gomma anteriore: “Mi trovavo molto bene, bisognava stare solo molto attenti appunto in frenata perché nonostante fossi davanti da solo anche oggi la pressione è andata su le stelle e diventa molto complicata, ed ero davanti da solo non so quei dietro in gruppo come si son trovati. Sto riuscendo a capire come fare a spingere anche quando con la pressione alta diventa molto più critica la situazione perché se si vede chiaramente che si entra in curva un po' più attenti. Però sta funzionando tutto bene riuscivamo a gestire i primi giri sul 30 basso. A un certo punto ho visto che Brad è andato più in difficoltà di me perché perdeva 4/5 decimi al giro. Quello è stato un momento fondamentale per la gara dove non ho voluto smettere di spingere perché avevo paura di perdere la concentrazione. Qua è una pista su cui è molto facile commettere errori quindi ho continuato a spingere, infatti ho preso anche il warning”.

In Ducati si continua a lavorare

Nonostante Ducati sia leader del campionato e che nelle ultime due stagioni sembra aver fatto il vuoto a livello tecnico, il lavoro di Michele Pirro e del Test Team continua: “Fino a prima di questa gara partivo un pelo peggio della KTM che erano il riferimento e questa gara siamo partiti uguali, solo che appunto essendo in prima posizione rispetto alla terza riusciva avere un po' più di spunto. Però sicuramente stiamo lavorando. La Ducati non smetterà mai di lavorare e ogni volta riusciamo ad ottenere qualcosa ed è fondamentale”.

Quando si è arrivati al giro di boa del campionato Pecco, insieme alla propria squadra, sembra aver trovato la strada corretta dello sviluppo della GP23: “C’è da dire che abbiamo migliorato tanto su questo punto di vista in queste prime dieci gare. Il problema è che ogni volta non sai mai dove parti, la moto è un po’ imprevedibile. Oggi avevamo più un’idea chiara perché la pista assomigliava un po’ ad Austin come genere di pista e siamo riusciti a capire subito come lavorare. Questa moto ha più grip e quindi mette un po’ più in crisi l’anteriore quando devi entrare nelle curve. Stiamo capendo la direzione da prendere senza perdere grip ma mantenendo il feeling in ingresso. Secondo me stiamo andando nella direzione giusta perché oggi mi sentivo veramente molto bene. È la prima volta che vinco una gara con questo distacco quindi credo sia il mio miglior gran premio della stagione”.

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