MotoVip, Andrea Lo Cicero: “Vi racconto la mia passione per le moto”

MotoVip, Andrea Lo Cicero: “Vi racconto la mia passione per le moto”

"Ho scoperto le moto nella mia Catania, ora sogno un tour Parigi-Roma passando per la mia Sicilia"

16.04.2022 ( Aggiornata il 16.04.2022 15:59 )

Lo Cicero e i motori


Com’è nata la tua passione per i motori?

“In Sicilia, il clima permette di girare spesso, ho iniziato con un Malaguti 50, poi il “Si”, quindi sono passato alle marce: Garelli e Vespa. Con il “Si” da ragazzi usavamo la modalità bicicletta, salivamo sull’Etna e facevamo a gara a chi tornava a Catania senza usare i freni. La passione l’ho sempre avuta, le due ruote danno più senso di libertà rispetto all’auto, che magari ti protegge di più ma non regala le stesse sensazioni”.

Quali moto hai in garage?

“Da poco ho finito il contratto con la BMW, da testimonial, e sono a secco di moto personali in questo senso, però ho una K75, una R90S del 1976, un Falcone 500 Moto Guzzi dei Carabinieri, una Gilera 150 Sport e una Moto Morini 150 Sport. Prevalentemente moto d’epoca, che mi piacciono molto, ma se dovessi trovare in futuro un’azienda che mi sceglie come testimonial, prenderei moto più moderne, anche se l’idea di comprare un modello nuovo è ben presente”.

A quali moto sei più affezionato?

“Sono appassionato di BMW, la moto del cuore è la R90S che ho comprato a Parigi: mi ha permesso di vivere la capitale francese in un modo diverso. Avere un mezzo a due ruote in una città del genere fa la differenza. La R90S è del 1976, il mio stesso anno di nascita, e l’ho modificata con i ragazzi dei “Blitz Motorcycles”, che sono dei customizzatori, abbiamo creato un gioiellino".

Che genere di moto preferisci?

"Io adoro, anche per necessità, vivendo in campagna, le Enduro e le Enduro da viaggio. Prendo la moto anche d’inverno, non ho paura del freddo, sono sempre molto attrezzato. Anzi, è molto godibile, soprattutto nelle giornate di tramontana”.

Sei un viaggiatore in moto?

“Ho fatto diversi viaggi, molte volte in Francia. Quando ho smesso di giocare nel 2013 avevo un progetto che tutt’ora vorrei realizzare, quello di attraversare la Francia da Parigi, e percorrerla scendendo a Tolosa, fino alla costa, per poi imbarcarmi per arrivare in Sardegna e poi in Sicilia, risalendo infine fino a Roma, tutto con la moto. Vorrei farlo anche per ringraziare il mondo del rugby che da nord a sud mi ha dato tanto, partendo dalla Francia, dove ho finito la mia carriera, arrivando nel posto dove invece ho iniziato. Passando per tutti quei club che magari non vedono una partita internazionale vicino casa o non hanno l’opportunità di incontrare un ex giocatore, secondo me per i bambini sarebbe una cosa molto ricca da vivere”.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi