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La disciplinare della FIM ha riconosciuto l'assunzione involontaria di steroidi da parte del pilota Aprilia, che potrà tornare a gareggiare dal 16 giugno 2021
Daniela Piazza
1 apr 2020 (Aggiornato alle 12:54)
Diciotto mesi di squalifica: è questo il verdetto della sentenza emessa dalla disciplinare della Federmoto Internazionale sul caso doping di Andrea Iannone, risultato positivo al drostanolone, in occasione di un controllo effettuato lo scorso 03 novembre.
I giudici hanno riconosciuto l'assunzione involontaria dello steroide da parte del pilota di Vasto, vittima di un caso di contaminazione alimentare. Ma all'abruzzese è stata imputata la colpa di non essersi informato sulle sostenza proibite, così come all'Aprilia di non aver vigilato in maniera adeguata sulle azioni del proprio pilota. Iannone dovrà quindi scontare 18 mesi di squalifica: dal 17 dicembre 2019 al 16 giugno 2021.
La difesa, affidata all’avvocato Antonio De Rensis, ha deciso di presentare appello al TAS, sperando di accorciare la durata del provvedimento. La sentenza è attesa per questo autunno.
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