MotoGP, le dieci mosse di mercato più iconiche dell'ultimo decennio

MotoGP, le dieci mosse di mercato più iconiche dell'ultimo decennio

Il 2021 vedrà tanti piloti al debutto con nuovi team e nuove moto. Ripercorriamo così i cambi di colori più significativi degli ultimi anni: da Stoner in Honda a Rossi in Ducati, fino a Mir in Suzuki

02.01.2021 ( Aggiornata il 02.01.2021 20:18 )

Stoner torna re con Honda (2011)


Dopo quattro stagioni ed un mondiale vinto le strade di Casey Stoner e di Ducati si separano, con l’australiano che passa alla Honda, desiderosa di tornare a vincere dopo un digiuno di quattro stagioni. Casey è l’uomo giusta per brillare nuovamente, e lo dimostra già nel round inaugurale in Qatar, quando conquista pole e vittoria, riuscendo per la seconda volta a vincere al debutto con una nuova moto.

L’australiano domina la stagione, conquistando ben 10 vittorie (e 12 pole!) su 17 gare, conquistando matematicamente il titolo nella sua Phillip Island, quando vince proprio nel giorno del suo 26^ compleanno. Nella stagione seguente Casey parte con i favori del pronostico, ma nella conferenza stampa del giovedì di Le Mans annuncia che quella sarà la sua ultima stagione da pilota: concluderà l’anno con cinque vittorie, ed il terzo posto in campionato.

Rossi e Ducati: questo matrimonio non s'ha da fare (2011)


“Un nuovo binomio tutto italiano pronto a vincere, come Agostini e MV Agusta”. Questo è stato lo slogan che ha accompagnato il famoso passaggio di Valentino Rossi da Yamaha, dove la convivenza con Jorge Lorenzo era diventata pressochè insostenibile, a Ducati. La Desmosedici di allora però era ancora ben lontana da quella a disposizione di Dovizioso e Petrucci nell’ultima stagione, ed il feeling tra la moto e Rossi stenta a decollare sin da subito.

Nella sua prima stagione il binomio tutto made in Italy raccoglie un solo podio, a Le Mans, e deve fare i conti con le croniche difficoltà di guida del dottore, che giorno dopo giorno si scontra con le idee poco malleabili delle alte sfere tecniche di Ducati. Dopo una prima annata tribolata ci si aspetta un grande passo avanti da parte della coppia, che non arriva, tanto che Rossi non nasconde il proprio disappunto nel post gara del primo appuntamento stagionale del Qatar, chiuso in 10^ piazza.

Il prosieguo del 2012 porta in dote altri due podi a Le Mans (2° dopo uno splendido duello con Casey Stoner) e Misano (2° sull’asciutto), ma non basta. Ben prima della fine della stagione le parti si dicono addio, con Rossi libero così di tornare in Yamaha, per iniziare il suo secondo idillio con la casa di Iwata.

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