Con la master class in pausa estiva, è tempo di fare un recap di squadre e piloti: punti forti e punti deboli, ma anche chi va e chi resta nel 2022

MotoGP, mercato piloti e lotta al titolo 2021: l'analisi squadra per squadra

<p></p>

<p>Il <strong>Campionato del Mondo MotoGP è fermo,</strong> ma il mercato piloti si sta muovendo velocissimo. Il colpo di scena nell'ultima gara ad Assen, in cui <strong>Maverick Vinales ha detto di voler lasciare Yamaha</strong> a fine stagione, ha innescato <strong>diversi movimenti in ottica 2022.</strong> Facciamo quindi il punto della situazione su<strong> squadre, campionato in atto e mercato piloti.</strong></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Yamaha Factory</h2>

<hr />
<p>Inziamo parlando proprio del<strong> team Factory Yamaha,</strong> dato che il suo pilota di punta<strong> Fabio Quartararo</strong> si trova al momento <strong>in testa alla classifica iridata con 156 punti.</strong> Il pilota francese è riuscito a conquistare quattro vittorie nelle prime nove gare della stagione, anche se avrebbero potuto essere di più se non avesse avuto problemi al braccio o alla tuta come accaduto.</p>

<p>Dall'altro lato del box <strong>Maverick Vinales:</strong> l'attenzione su di lui, ad inizio anno, era molto alta vista anche la vittoria nella prima gara in Qatar. Qualcosa però, non sta funzionando tanto che, nonostante il secondo posto ottenuto ad Assen (ma anche una serie di pessimi risultati negli altri GP) ha deciso di interrompere la sua relazione con Yamaha a fine stagione 2021. <strong>Il 2022 dove lo porterà?</strong> Ancora non si sa, anche se tra i nomi papabili<strong> c'è il team Aprilia,</strong> ma c'è anche chi ipotizza che potrebbe tornare in Suzuki.</p>

<p>L'addio di Maverick ha aperto il toto scommesse su chi salirà sulla M1 dal 2022: sembra che il favorito sia <strong>Franco Morbidelli,</strong> che dal team Yamaha Petronas passerebbe a quello ufficiale. L'accordo verbale pare sia già stato fatto, ma ancora manca l'ufficialità. Tra i nomi che sono spuntati fuori anche quello di<strong> Andrea Dovizioso,</strong> che dopo un anno sabbatico potrebbe tornare a pieno ritmo a competere nel Campionato del Mondo.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Yamaha Petronas</h2>

<hr />
<p>Ma se <strong>Franco Morbidelli</strong> dovesse passare alla squadra ufficiale? <strong>Chi prenderebbe il suo posto in Petronas?</strong> Il vice campione del mondo 2020 ha portato avanti una stagione con tanti alti e bassi fino a dover rinunciare a correre ad Assen a causa di un infortunio al ginocchio. Franco, al contrario dei suoi colleghi in blu, sta correndo con una M1 versione 2019 che lo sta penalizzando molto. Per lui in questa prima parte di stagione è arrivato come miglior risultato un terzo posto a Jerez.</p>

<p>Al suo fianco, dall'altro lato del box,<strong> Valentino Rossi.</strong> Questo 2021 per il Dottor Rossi è alquanto incommentabile perchè purtroppo i risultati parlano chiaro: i punti che ha ottenuto in nove gare sono 17, con un decimo posto come miglior risultato. Di certo sta portando avanti una stagione<strong> non nelle sue corde.</strong></p>

<p>I problemi che sta riscontrando con la M1 sono diversi e in questa pausa estiva deciderà se ritirarsi o correre anche nel 2022. Se così fosse, però, difficilmente resterà in Petronas in quanto dal prossimo anno farà il debutto in MotoGP la sua squadra, ovvero il team VR46. A correrci, in sella alla Ducati che ha firmato l'accordo di collaborazione, dovrebbero esserci <strong>Luca Marini</strong> e poi chissà... <strong>forse lo stesso Rossi</strong> ,oppure<strong> Marco Bezzecchi in arrivo dalla Moto2.</strong> Quel che è certo è che rispetto alla passata stagione, il team malese non sta riuscendo ad ottenere risultati. E dal 2022 le cose dovranno cambiare di gran lunga. Ma se Morbidelli e Rossi dovessero andarsene, chi prenderà il loro posto? Sicuramente <strong>qualche pilota giovane proveniente dalla Moto2</strong>. Questo almeno è ciò che hanno sempre detto di volere ai piani alti della squadra.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Ducati Factory</h2>

<hr />
<p>La squadra Ducati con <strong>Francesco Bagnaia e Jack Miller</strong> si sta comportando bene ed è in lotta per il titolo con entrambi i piloti, anche se le ultime gare si sono rivelate più complicate del previsto. Per l'australiano, nella prima parte di stagione, sono arrivate due vittorie e un terzo posto come migliori risultati, mentre l'italiano ancora non ha ottenuto vittorie, ma è andato a podio tre volte.</p>

<p>Manca per entrambi ancora qualcosa per riuscire <strong>a contrastare Fabio Quartararo,</strong> che sembra trovarsi a suo agio su qualsiasi circuito, ma è anche vero che dopo la pausa estiva ci sarà la doppia austriaca. Il Red Bull Ring è una pista dove la Desmosedici<strong> va davvero forte</strong> e questa sarà l'occasione per dare la zampata sulla classifica. Anche perchè, la squadra di <strong>Borgo Panigale ce la sta mettendo davvero tutta</strong> per portare a termine una stagione nella quale il titolo è l'unico obiettivo. E l'impegno nel coltivare nuovi e giovani talenti ne è la dimostrazione. Ne sono l'esempio i tre rookie sui quali Ducati ha deciso di puntare quest'anno, ma anche le novità in ottica 2022: <strong>saranno ben 8 le Desmosedici</strong> che scenderanno in pista e tra le novità anche l'appoggio che Ducati ha deciso di dare<strong> al team Gresini Racing MotoGP, così come al team VR46</strong> firmato Valentino Rossi. Al team ufficiale, invece, anche per il prossimo anno continueranno a dare fiducia a Bagnaia e Miller. La squadra è unita come da molto tempo non accadeva.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Ducati Pramac</h2>

<hr />
<p>E restando in tema Ducati e in tema campionato come non pensare a<strong> Johann Zarco</strong>: il pilota “più vecchio”, ma si fa per dire, della squadra in rosso, che dopo la brutta esperienza con KTM e l'anno di transizione al team Avintia è ripartito guidando una Desmosedici ufficiale al team Pramac: moto che ha meritato, visti i bei risultati mostrati sin da subito con la Ducati. Johann appare come<strong> il pilota più preparato e costante</strong> in griglia di partenza, è secondo in campionato e anche se non è un pilota “sopra le righe” come lo sono diversi suoi colleghi, con grande astuzia riesce sempre a tirare fuori il coniglio dal cilindro e fare la magia. Per adesso è abbonato al secondo posto, ma siamo sicuri che nella seconda metà di stagione <strong>arriverà anche la vittoria</strong>, magari su tracciati che Ducati non si aspetta, perchè è proprio questa la grande risorsa di Zarco, guidare bene anche dove gli altri ducatisti non riescono.</p>

<p>Insieme a lui al box Pramac<strong> il rookie Jorge Martin.</strong> Purtroppo il brutto infortunio rimediato in Portogallo ha fermato drasticamente la sua ascesa, ma è giovane e talentuoso ed è il pilota perfetto per la squadra Pramac. Da far crescere e farlo salire al team Factory al momento opportuno. <strong>Per adesso questi due piloti sono “congelati” anche per il 2022.</strong></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Ducati Avintia Esponsorama</h2>

<hr />
<p>Il team dal prossimo anno abbandonerà la griglia MotoGP dato che come detto prima, Ducati riverserà il suo impegno in altre due nuove squadre. Al momento, però, possiamo dire che i due piloti e rookie <strong>Enea Bastianini e Luca Marini</strong> non si stanno comportando per niente male. Soprattutto Enea, miglior rookie al momento nella classifica generale: è 16esimo, ma si sa, la top class è una categoria difficile ,che ammette pochi errori. Ed Enea così come Luca stanno crescendo di gara in gara.<strong> </strong></p>

<p><strong>Per tutti e due il 2022 sarà un anno di cambiamenti:</strong> Bastianini sarà un pilota Gresini, mentre Marini andrà al team del fratello Valentino. Per entrambi, però, questa stagione non sarà stata vana in quanto continueranno a guidare una Ducati, magari un modello più recente.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Suzuki</h2>

<hr />
<p>La squadra di Hamamatsu, dopo la vittoria del titolo piloti con<strong> Joan Mir</strong> nel 2020, continua ad avere il morale alto e un pilota che tra alti e bassi, cerca sempre di ottenere il meglio con quello che ha. I podi che sono arrivati fino ad adesso sono tre e non bastano di certo per vincere il campionato, ma prima di dare Mir fuori dai giochi<strong> è bene aspettare la ripartenza della seconda metà di stagione.</strong></p>

<p>Tutto è sempe imprevedibile. Così come l'altro pilota <strong>Alex Rins,</strong> imprevedibile ma in negativo. Al povero Alex non gliene va una dritta tra cadute e infortuni. Quest'anno i ritiri in gara sono stati quattro e il totale di punti conquistati è pari a 33. Una stagione bruttissima. Cosa potrebbe andare peggio di così? Rins potrebbe perdere a fine stagione la sella della Suzuki a favore di un pilota che possa portare risultati migliori. Tra i nomi al momento c'è <strong>Maverick Vinales.</strong> Dall'altra parte però, c'è un team che tratta i suoi piloti come una famiglia: la sfida è ardua... Ah! In prospettiva 2022 non c'è<strong> alcun team satellite pronto a ruotare in orbita Suzuki.</strong> Un vero peccato.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2><br />
Team Honda Factory</h2>

<hr />
<p>La situazione in Honda ormai da due anni non è delle migliori. Da quando, in pratica,<strong> Marc Marquez</strong> si è infortunato. In questo 2021 l'otto volte iridato è rientrato a stagione già iniziata, riuscendo a centrare la vittoria al Sachsenring. Un tracciato che per lui non ha segreti. Ad Assen, poi, ha ottenuto un settimo posto a dimostrazione che la sua forma fisica dopo l'infortunio sta migliorando. La pausa estiva sarà un ulteriore momento per riuscire a recuperare e speriamo che ciò avvenga in tempi brevi, in quanto, come ormai è chiaro,<strong> Honda ha bisogno estremo di lui.</strong></p>

<p><strong>Pol Espargarò,</strong> approdato quest'anno al team,<strong> si sta impegnando sicuramente tantissimo</strong> ma per guidare la RC213V sembra che non basti solo il talento. Serve essere dei fuoriclasse. In più, lo sviluppo della Honda senza Marquez è andato in direzioni strane e si è perso. E adesso è difficile ritrovare la linea da seguire, con un pilota che non riesce a guidare come vorrebbe e uno che non riesce a raccapezzarsi su una moto mai guidata.</p>

<p>Inutile nascondere che la Honda è in un vortice buio. Urge un cambio di direzione che possa salvarla. Per il 2022 non ha bisogno di nuovi piloti, <strong>ma di una moto migliore.</strong></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Honda LCR</h2>

<hr />
<p>Al team di Lucio Cecchinello, vista la situazione nella squadra ufficiale, si stanno barcamenando al meglio delle loro possibilità e <strong>Takaaki Nakagami</strong> è il pilota che più di tutti sembra aver trovato la strada giusta da seguire.</p>

<p>Se guardiamo la classifica iridata è undicesimo proprio dietro a Marc Marquez e davanti a Pol Espargarò. Potremmo dire che la posizione che occupa non è male, ma in nove gare, ahimè, i punti accumulati sono solo 41. Nessuno dice che Taka debba ambire al titolo, ci mancherebbe, ma anche stare dietro a Marquez che ha all'attivo cinque gare (su 9) chiuse con zero punti, dà molto da pensare.</p>

<p>Restando in casa Marquez, non capiamo proprio cosa stia succedendo <strong>al fratello Alex:</strong> nella sua stagione da rookie, al team Honda Factory, aveva ottenuto due secondi posti. Il passaggio al team LCR lo ha fatto cadere in un vortice pericoloso. E' vero che è un Marquez, ma la sua carriera deve subire una svolta, altrimenti per lui il posto assicurato su una Honda, in futuro, <strong>non sarà poi così scontato.</strong></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team KTM Factory</h2>

<hr />
<p>Arriviamo poi ad una delle squadre che sta regalando grandi gioie a questa stagione 2021, mettendo un po' di pepe a Yamaha e Ducati, che sembrano godere di un dominio quasi scontato. Ad insinuarsi tra il blu e il rosso è stato il colore Orange di<strong> Miguel Oliveira,</strong> che nelle ultime quattro gare ha avuto un ruolino di marcia impressionante: due secondi posti, una vittoria e un quinto posto. Dalle parti basse della classifica iridata è balzato settimo. <strong>Merito del cambio telaio</strong> <strong>della RC-16,</strong> che ha trovato un riscontro più che favorevole nel pilota portoghese.</p>

<p>KTM dovrà quindi continuare su questa strada, dato che anche <strong>Brad Binder</strong> grazie al nuovo telaio è riuscito a migliorare i suoi risultati. E come si dice, squadra che vince non si cambia: i due giovani Orange <strong>sono super confermati anche per il 2022</strong>, mentre al team Tech3 diversi cambiamenti sono in agguato.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2><br />
Team KTM Tech3</h2>

<hr />
<p>La squadra di Hervè Poncharal, in questo 2021, non sta ottenendo i risultati sperati. E' vero che per i due piloti<strong> Danilo Petrucci e Iker Lecuona</strong> il nuovo telaio è arrivato in ritardo rispetto al team factory, ma la squadra non decolla. Troppi problemi.</p>

<p>Cosa fare quindi? Semplice, attingere dal bellissimo vivaio che KTM ha nelle categorie più piccole. Il prescelto per sostituire uno tra Petrucci e Lecuona è <strong>Remy Gardner che sta dominando in Moto2.</strong> Ma non è scontato che tra i piloti che potrebbe salire ci sia anche<strong> Raul Fernandez,</strong> rookie d'eccezione della classe di mezzo e pilota di grande talento. Tutto è in fermento, niente è certo. Che fine farà il “nostro” Danilone? Non si sa, lui ovviamente vorrebbe restare in MotoGP e farà di tutto per dimostrare il suo potenziale.</p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2></h2>

<h2>Team Aprilia Racing</h2>

<hr />
<p>Ed infine, ultima ma non ultima, la sorpresa della classe regina, che quest'anno si sta comportando davvero bene: l'Aprilia. L'impegno che stanno mettendo a Noale per riuscire a creare una moto molto competitiva è strabiliante. Nessuna recriminazione, anche se per adesso non è ancora arrivato il podio.</p>

<p><strong>Aleix Espargarò</strong>, il pilota di punta, sta combattendo con tutto se stesso per riuscire a restare sempre a piani alti della classifica. La RS-GP è diventata velocissima sul giro secco, ma ancora deve migliorare nel trovare continuità durante la gara. Non manca nessun presupposto... forse, se proprio vogliamo dire qualcosa, un pilota sopra le righe, un campione? Ecco che la risposta potrebbe essere <strong>Maverick Vinales.</strong> E siamo sicuri che in Aprilia troverebbe una squadra in cui sentirsi come in una vera e propria famiglia, quello che lo spagnolo va cercando da tempo.</p>

<p>Al fianco di Aleix Espargarò, con Andrea Iannone lontanto dalla squadra a causa della sospensione per doping, è arrivato <strong>Lorenzo Savadori</strong>, che sta provando per la prima volta in carriera, salvo qualche sporadica apparizione, cosa significa guidare un prototipo MotoGP. Impresa non facile, ovviamente, ma che il pilota italiano sta portando avanti con determinazione e voglia di migliorarsi. Insomma, per la<strong> Casa di Noale</strong> tutto è in grande crescita e sviluppo, anche se, proprio poco prima della pausa, Aprilia è stata costretta a subire un bel "pungo nello stomaco": dal 2022, <strong>non potrà contare più sull'appoggio di Gresini Racing</strong> che ha deciso di creare un team indipendente andando a preferire una collaborazione con Ducati piuttosto che con l'Aprilia stessa. Gli alfieri del <strong>team Gresini Racing</strong> saranno <strong>Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio</strong>, pilota Moto2 che dal 2022 entrerà a tutti gli effetti a far parte della classe regina.</p>

<p><a href="https://motosprint.corrieredellosport.it/news/motomondiale/moto-gp/2021/07/06-4463908/motogp_australia_cancellata_entra_il_gp_algarve/" rel="noopener" target="_blank">MotoGP: Australia cancellata, entra il GP Algarve</a></p>

<p>Con la master class in pausa estiva, è tempo di fare un recap di squadre e piloti: punti forti e punti deboli, ma anche chi va e chi resta nel 2022</p>
