Massimo Rivola scopre le carte: "Voglio l'Aprilia Junior Team in MotoGP"

Massimo Rivola scopre le carte: "Voglio l'Aprilia Junior Team in MotoGP"© Luca Gorini

Abbiamo intervistato in esclusiva la triade che sta portando in alto la Casa di Noale: Rivola, Albesiano ed Espargaró. E ci hanno raccontato che...

20.05.2022 ( Aggiornata il 20.05.2022 11:47 )

Albesiano: "Concessioni? Preferisco non averle"


Dopo l’allenatore, è il turno del preparatore atletico, Romano Albesiano. Ecco il suo affondo: “Tra mantenere e perdere le concessioni – sorride l’ingegnere di riferimento parlando dei vantaggi regolamentari persi dopo il terzo posto di Aleix Espargaró a Jerez – preferisco farne a meno. Le perdo con grande piacere. Ben sapendo che adesso il lavoro diverrà più complicato, soprattutto sui motori”.

Cosa avete perso all’istante?

“La possibilità di effettuare test con i piloti ufficiali, Aleix Espargaró e Maverick Viñales. Prima potevamo provare quando volevamo, rimanendo nell’ambito delle gomme disponibili. Da adesso, invece, i due 'titolari' possono soltanto svolgere i test IRTA collegiali. In più, altre cose cambieranno nel 2023: il numero di motori per pilota passerà da nove a sette per tutta la stagione. Inoltre, i propulsori saranno congelati nello sviluppo, quindi durante l’anno sarà vietato introdurvi evoluzioni o aggiornamenti, cosa che possiamo ancora fare in questo 2022. E poi, le wild card: ne avremo disponibili tre, anziché le attuali cinque. Dovremo riorganizzare la programmazione del lavoro”.

Quanto è stata dura arrivare fino a questo punto?

“Moltissimo. Nel 2014 vincemmo il mondiale Superbike e pensammo che, con un sforzo relativamente ampliato, saremmo risultati competitivi anche in MotoGP. Invece abbiamo compreso che serviva di più, molto di più. Tra alti e bassi siamo arrivati a confezionare una RS-GP gestibile e controllabile, comprendendo come il reparto corse avesse bisogno di implementazione umana e tecnica, con mezzi e persone dal potenziale cresciuto esponenzialmente”.

In cosa è cresciuta la RS-GP?

“Nel motore. Intendo in dolcezza e precisione dell’erogazione. L’elettronica evoluta permette una maggiore sfruttabilità della potenza. Abbiamo sviluppato strategie elettroniche ad hoc per il freno motore, per la trazione e per la possibilità di usare più cavalli possibili. Anche aerodinamicamente i passi avanti segnati sono notevoli. Il lavoro dello staff di pista è salito in maniera importante”.

Ti capita mai di soffermarti davanti alla RS-GP e pensare “Wow, mi piace”!?

“Di solito guardo la moto e penso a ciò che possiamo migliorare. Oppure, a ciò che verrà, le evoluzioni. Ma a parte l’atteggiamento da ingegnere, sì, l’Aprilia è bella in ogni dettaglio, ammirarla è soddisfacente. Sono contento quando sento approvazioni o commenti compiaciuti, la RS-GP è bella e performante”.

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