Quartararo costante come Rea, Bagnaia in palla come Toprak: analogie e differenze due trii in lotta per il titolo
Così uguali, così diversi. Del resto parliamo di due piloti in momenti diametralmente opposti delle rispettive carriere: da un lato un pilota nel suo momento di maggiore esplosione, dall’altro uno esperto e desideroso di regalarsi un finale di carriere scintillante. L’obiettivo ad ogni modo è comune, il secondo titolo in carriera.
Quartararo si è presentato ai nastri di partenza con l’etichetta di uomo da battere, ma molto presto è divenuto chiaro come dovesse – per cause tecniche – rincorrere e non poco. Un quadro però meravigliosamente ribaltato dallo stesso francese, capace con costanza e velocità di conquistare la vetta della classifica mondiale, e di mantenerla finora.
Bautista dal canto suo è stato l’osservato speciale delle derivate sin dal primo test invernale, dove – come nel proseguo della stagione – non ha deluso. Lo spagnolo ha subito ritrovato quella magica affinità con la V4R, conquistando ben presto il primo posto nel mondiale. A differenza di Quartararo può contare sul miglior mezzo della categoria, ma anche lui ha perso punti dagli inseguitori – Toprak per la precisione – negli ultimi due round: da Magny – Cours ripartirà la corsa.
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