Andrea Dovizioso: "In MotoGP poca lotta, colpa dei regolamenti"

Andrea Dovizioso: "In MotoGP poca lotta, colpa dei regolamenti"© Getty Images

L'intervista esclusiva: "Anche se sono orgoglioso dei complimenti dei fans per i duelli con Marquez, il paddock per ora non mi manca. In futuro chissà"

26.12.2023 ( Aggiornata il 26.12.2023 11:35 )

Andrea Dovizioso: "Tornare in MotoGP? Chissa"


 Ti interesserebbe tornare nel paddock?

“Ho avuto tante proposte di vario tipo, sia a livello di guida per fare il tester, che per altri ruoli, anche molto importanti. Ma avevo assolutamente bisogno di staccare, e in quei ruoli avrei avuto lo stesso impegno senza nemmeno correre, e questo non mi andava. Non ero pronto per una cosa del genere, anche se economicamente e a livello di esperienza sarebbe stata la cosa più giusta da fare. Ma quando non ti senti dentro di fare qualcosa, è sbagliato farla. Poi, in futuro, mai dire mai”.

L’hai messo in stand-by?

“Ho imparato che nella vita non ha senso dire: ‘Questo no’. In questo momento sto vivendo il progetto dello 04 Park Monte Coralli e mi occupa totalmente. Mi piacciono le cose fatte bene, con un senso, uno sviluppo e un programma ben precisi. Quando mi mettono davanti qualcosa che ha un senso, allora possono cambiare le cose”.

E poi c’è Sara.

(sorride) Mia figlia sta diventando grande, è brava, sono contento, ma non sono rilassato con il discorso social. Sta entrando negli anni un po’ complicati. Non sono tranquillo nel poter gestire e farle capire bene certe cose. Credo che molti genitori abbiano questi pensieri”.

Ti segue nel Motocross?

“No, lei fa ballo. Adesso chiede la moto e come tutti i ragazzini di oggi vuole il Motard, ma non glielo voglio prendere. Sono a favore della moto, ma non deve partire con quel mezzo. Ci vuole uno scooter, i ragazzini devono prima imparare ad andare per strada”.

Chi è oggi Andrea Dovizioso?

“Un pilota che ha definitivamente detto basta alle gare di MotoGP, e quando si prende una decisione del genere, la testa cambia. Sto vivendo con un sogno che si sta realizzando. È molto impegnativo, però ci credo e mi piace così tanto che mi sto dedicando a questo nel 50% del tempo, e nel resto della mia vita faccio il Crossista. Voglio migliorare quello che non funziona nella mia guida: la tecnica del Motocross è qualcosa di difficilissimo e complicatissimo. È sofferenza, ma quando c’è la passione, allora non è un problema se ci si sveglia con dolori in varie parti del corpo. Vado in moto almeno tre volte alla settimana, ho voglia di vivere di questo. Voglio esplorare, anche se miglioro pochissimo ogni volta che vado a girare. Non sono come un diciottenne, insomma, ma è bello anche così…”.

MotoGP: il bilancio della Sprint, la gara della discordia

Indietro

3 di 3

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi