Esclusiva, Celestino Vietti: “Voglio diventare come Bagnaia”

Esclusiva, Celestino Vietti: “Voglio diventare come Bagnaia”© Luca Gorini

L'intervista al piemontese: "Il mio futuro? In pista, magari in MotoGP, ma senza fretta. Valentino Rossi? Lui mi dà la carica per vincere il titolo Moto2"

Mirco Melloni - Gianmaria Rosati

07.06.2022 16:21

“Guarda com’era giovane Pecco… Anch’io ero molto più piccolo, mi ricordo che già lo osservavo con il desiderio di essere come lui. Di fronte alle foto del suo passato, Celestino Vietti Ramus si imbatte in un’immagine del 2013, con Bagnaia in tuta San Carlo-Team Italia.

Al suo fianco, due ragazzini, uno dei quali sogna a occhi aperti di emulare il percorso del conterraneo Pecco: “Vinsi l’ingresso nel paddock del GP di Misano grazie a un concorso: dovevo colorare la livrea della moto di Pecco. Il mio disegno era orribile…”, ricorda oggi Celestino. “Non potevo sapere che un paio d’anni dopo avrei raggiunto Bagnaia nella VR46 Riders Academy. Lui per me è sempre stato un modello, veniamo dalla stessa provincia, io ho ripercorso il suo cammino”.

L’obiettivo del ventenne, oggi, è completare l’opera: Vietti è leader di quella Moto2 che Bagnaia si aggiudicò nel 2018, sempre con il team Made in Tavullia, prima di salire in MotoGP. Il grande palcoscenico, dove “Celin” saprebbe trovarsi a proprio agio, lui che si sente comodo nella sua Coassolo – meta di villeggiatura estiva per i torinesi – come a Tavullia, distante da una famiglia che non vede da un paio di mesi. “Forse è il periodo più lungo lontano da loro, ma sto bene anche qui. Chi esce presto di casa si adegua meglio a posti e situazioni. E poi è stata una mia scelta, sto inseguendo un sogno. Però casa è sempre casa, e la famiglia mi manca”.

Il Motomondiale fa crescere in fretta, ma se si aggiunge anche il distacco da casa… “Sì, cresci. Scopri tante cose, ti devi arrangiare: il primo periodo l’ho vissuto con particolare entusiasmo, perché era tutto nuovo. Adesso, quando torno dalle gare, la prima cosa è fare la lavatrice, per poi sistemare tutto. Sono un po’ la ‘donna di casa’ (ride)”.

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