L'intervista al piemontese: "Il mio futuro? In pista, magari in MotoGP, ma senza fretta. Valentino Rossi? Lui mi dà la carica per vincere il titolo Moto2"
Sei una persona ordinata?
“No, infatti nel team io e Niccolò Antonelli ci compensiamo… però l’indipendenza è importante: fai le tue esperienze, impari un po’ a gestirti, capisci quanto ciò che sembrava scontato, tale non è. E casa è sempre casa”.
Di casa, però, ora ne hai una tua a Tavullia.
”Ho comprato casa, e so che farlo a 20 anni non è comune. L’ho fatto pensando e calcolando che nei prossimi anni sarò qui, mi allenerò qui. È un investimento, diciamo. Il trasloco non sta pesando, in fondo mi sono spostato di pochi metri”.
Com’è la tua giornata-tipo?
“Le più difficili sono dopo un viaggio di ritorno dalle gare: lavatrice, spesa, magari il commercialista o cose del genere. E ci si allena tanto”.
Poi, come suggeriscono i risultati delle prove, la sveglia è sempre un momento delicato…
“(ride) Diciamo che in prova mi trovo più in difficoltà quando non sono a posto immediatamente: sono ancora ‘macchinoso’, ci sto lavorando”.
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