La Sicilia dei tramonti | Giri e Gare

La Sicilia dei tramonti | Giri e Gare

L’estremo occidente dell’isola nasconde luoghi dalla bellezza incomparabile, e attraversarli su due ruote è un’esperienza unica

16.03.2023 ( Aggiornata il 16.03.2023 16:39 )

Vicina alle grandi città, e alla comoda autostrada gratuita A29, Castellammare del Golfo è la base ideale per partire all’esplorazione della provincia di Trapani. La Statale 187 che corre in direzione San Vito lo Capo regala da subito splendidi panorami.

Sicilia, un itinerario da sogno 


Oltrepassato il bivio per San Vito (ci torneremo nella seconda parte dell’itinerario), si doppia Valderice e si prosegue dritti fino a Trapani, dove, conquistata la base della funivia, si imbocca la strada per Erice, pronti per affrontare tredici chilometri tra i più esaltanti dell’intera Sicilia.

Di quelli che, per panorami, piacere di guida e intensità della meta, finiscono dritti nell’elenco delle cose da fare, in moto, almeno una volta nella vita: impareggiabile la vista sulle isole Egadi e sull’imponente Monte Cofano.

Terminata la salita, Erice cattura il visitatore con le sue ricchezze, ma anche con le gioie del palato: vietato andar via senza una visita al laboratorio di pasticceria di Maria Grammatico, forse il più rinomato dell’isola. Tornati a Trapani, se l’ora è quella del tramonto, sono almeno due gli appuntamenti da non mancare: le omonime saline (riserva Naturale Orientata Saline di Trapani e Paceco) e le acque che rendono magica la laguna dello Stagnone di Marsala.

Le prime si raggiungono percorrendo la SP21 in direzione Marausa, fino al bivio, sulla destra, per Nubia. Da qui si seguono le indicazioni per Salina Calcara all’interno della Riserva Naturale (per info www.salinacalcarapaceco.eu).

Con un veloce trasferimento, invece, si raggiunge Marsala – più esattamente Capo Lilibeo, estrema punta occidente dell’isola – e seguendo la costa in direzione Stagnone, ci si ritrova sulla bella litoranea che lambisce le acque placide della laguna, tra colorate barchette di pescatori e piccoli pontili.

A questo punto, se l’orario è quello giusto, si potrà assistere a uno dei tramonti più emozionanti del Mondo, circondati da cromie rosa-arancio, amplificate dai cristalli di sale nelle vasche.

Sicilia: una regione, mille bellezze


Al giro di boa, la seconda parte dell’itinerario punta verso San Vito lo Capo. Da Trapani (altra base ideale per andare alla scoperta della zona) si percorre un piacevole tratto che, nella parte iniziale, si aggrappa suggestivo alla scogliera: la SP20 in direzione Pizzolungo-Tonnara di Bonagia.

A far da sfondo, la sagoma imponente del Monte Cofano. Oltrepassate Custonaci e Castelluzzo, con le case basse e la tipica atmosfera, nei pressi di San Vito lo Capo la bellezza del mare esplode prepotente davanti alla visiera del casco. Irrinunciabile, a questo punto, un’escursione alla Riserva dello Zingaro, che si raggiunge guidando tra curve, panorami e infinite sfumature di blu.

Lasciata San Vito si percorre a ritroso la SP16 fino al bivio con la Statale 187 da prendere in direzione Castellammare-Palermo; e dopo circa 11 km, si svolta per Balata di Baida.

Dopo una visita al vecchio maniero di Castello di Baida, si raggiunge in picchiata Scopello, pittoresco borgo, celebre anche per il centro storico e per la tonnara circondata dai suggestivi faraglioni.

Obbligatorio concedersi almeno un bagno. Da qui, in pochi chilometri, si fa ritorno a Castellammare del Golfo. La vista sulla fortezza, circondata dalle luci del porto, all’imbrunire, è da togliere il fiato.

Dal Lazio all'Abruzzo, tra curve e paesaggi | Giri e Gare

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi