Officina: lunghezza di biella, un valore relativo

Lunghezze "variabili"

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I rapporti tra la lunghezza della biella e la corsa adottati dai vari costruttori variano notevolmente. Nel campo delle auto di serie evidentemente l’esigenza di contenere l’altezza del motore è piuttosto sentita e quindi si impiegano spesso bielle molto corte. La loro lunghezza in svariati casi è addirittura inferiore a 1,6 volte la corsa. Nei motori di una volta le bielle erano lunghe in assoluto ma non in relazione alla corsa. Nei V10 aspirati delle vetture di Formula Uno Nelle moto stradali di serie indicativamente il rapporto tra la lunghezza della biella e la corsa è dell’ordine di 1,8 – 2,1. È interessante notare che, per quanto riguarda le ultrasportive con quattro cilindri in linea, in quelle di 600 cm3 in genere il rapporto biella/corsa è leggermente maggiore, rispetto a quanto accade in quelle di 1000 cm3 .

In queste ultime il motore è più grande e vi è una maggiore necessità di contenere l’altezza. Varie prove hanno confermato che esiste una leggera differenza nelle curve di coppia e potenza se in uno stesso motore si montano bielle di diversa lunghezza.

Alcuni tecnici ritengono che entri in gioco anche il rendimento volumetrico. A parità di regime di rotazione il pistone rimane più a lungo in prossimità del PMS con una biella lunga e il contrario accade se si impiega una biella corta. In questo secondo caso il “richiamo” della miscela aria-benzina dal condotto all’inizio della fase di aspirazione risulta più rapido e più vigoroso. Poi però, mano a mano che il pistone scende allontanandosi dal PMS, ai fini della respirazione una biella lunga sembra allora vantaggiosa. Secondo diversi preparatori in linea di massima le bielle lunghe sarebbero superiori per l’erogazione agli alti regimi mentre quelle corte sarebbero preferibili per la coppia ai medi regimi.

Officina: il tensionamento della catena