Officina: le alternative alla saldatura

Officina: le alternative alla saldatura

Dalla chiodatura all’interferenza, passando per gli accoppiamenti tramite viti

06.11.2022 ( Aggiornata il 06.11.2022 08:29 )

Il sistema Norton


Un altro sistema è quello che ha adottato la Norton per la serie dei suoi bicilindrici paralleli culminata con il famoso Commando 750 del 1968 (e successivamente prodotto anche in versione di 850). In questo caso si impiegavano due semialberi flangiati che si univano a un grosso volano centrale non supportato per mezzo di una serie di viti con dado. Alla fine, quella che si è affermata universalmente è la soluzione che prevede semplicemente il ricorso alla interferenza. Il perno di biella viene inserito con forzamento nei fori dei bracci di manovella (ovvero dei volantini); il suo diametro infatti è leggermente superiore a quello dei fori stessi. Il montaggio si effettua utilizzando una pressa.

Subito dopo l’albero viene accuratamente “centrato”, in modo da rendere coassiali i perni di banco, possibilmente con una accuratezza dell’ordine del centesimo di millimetro (fino a tre sono accettabili, nel caso di alberi lunghi e di produzioni in gran serie). L’interferenza di montaggio varia a seconda del diametro del perno e del materiale dell’albero, ovvero della durezza delle pareti del foro. Nella maggior parte dei casi è dell’ordine di 0,005–0,007 volte il diametro del perno. Se quest’ultimo è di 20 mm, l’interferenza quindi è in genere dell’ordine di 0,10-0,14 mm. La profondità di piantaggio (per ciascun lato) usualmente è dell’ordine del 30 – 35% della lunghezza totale del perno.

Le parti devono essere lavorate con tolleranze dimensionali e geometriche molto ristrette e devono avere una elevata finitura superficiale. Anche per le sedi e le guide delle valvole, i cuscinetti e le canne dei cilindri riportate a secco si fa ricorso al montaggio con interferenza.

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