Polvere di Stelle: Victoria Werke, gloria bavarese

Polvere di Stelle: Victoria Werke, gloria bavarese

All’inizio del ‘900, Ottenstein trasformò l’attività legata alle due ruote, passando dalle bici alle moto. Usufruendo anche dei primi motori prodotti dalla BMW

02.11.2022 ( Aggiornata il 02.11.2022 15:14 )

L'ampliamento della gamma


Ormai inserita fra le principali marche motociclistiche germaniche, nel 1927 la Victoria ampliò la produzione inserendo in catalogo la KR6 con bicilindrico maggiorato a 600 cm³ e la KR7 con lo stesso motore alimentato da due carburatori e potenza di 24 CV. A questi modelli, che rappresentavano il prodotto di punta, affiancò la KR20, una monocilindrica a valvole laterali di 200 cm³ e la KR35 a valvole in testa di 350 cm³. Tre anni dopo, furono posti in vendita anche i modelli KR50 a valvole laterali e KR50S a valvole in testa, con motori prodotti dall’inglese SturmeyArcher. Nel 1932 una Victoria 600 si aggiudicò il campionato europeo della montagna e il campionato tedesco dei sidecar.

Sul fronte produttivo fecero invece la loro comparsa i modelli KR15 e KR20Z, monocilindrici a due tempi di 150 e 200 cm³ con motori costruiti dalla tedesca Ilo di Pinneberg, alla periferia di Amburgo. Nel gennaio di quello stesso anno Max Ottenstein e la moglie Sofie Hellmuth lasciarono Norimberga per andare a vivere a Garmisch-Partenkirchen; la fabbrica rimase comunque in mano alla famiglia, con i figli Rudolf, direttore tecnico, e Franz, direttore generale.

continua

Indietro

2 di 2

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi