Carl Fogarty, il Campione allergico alla sconfitta

Carl Fogarty, il Campione allergico alla sconfitta

Il poker in Superbike fa dimenticare che i titoli mondiali sono ben sette: Foggy, infatti, ha trionfato anche nel TT-F1 e nell’Endurance. Il suo essere vincente l’ha portato a prevalere persino in un... Reality show in inghilterra

Gordon Ritchie

22.04.2021 13:01

Il 2000


L’inizio del 2000 fu però complicato, con il rivale Colin Edwards – con le stesse gomme Michelin – a fare doppietta a Kyalami, mentre Fogarty cadde in Gara 2. La vera cattiva sorte sarebbe arrivata però nella tappa successiva, a Phillip Island. Terzo in Gara 1, l’inglese cadde in Gara 2 colpendo il posteriore del pilota privato austriaco Robert Ulm– per ragioni mai del tutto chiarite – e in quel momento iniziarono le supposizioni. Trasportato in ospedale, venne immediatamente identificata la rottura della sezione del braccio sinistro che incontra la spalla, con lesioni tendinee e muscolari, e soprattutto ai nervi.

Nonostante tutto il tempo trascorso per cercare di recuperare, divenne chiaro come i giorni di Fogarty da pilota fossero finiti. Per lui sarebbe stato impossibile tornare ai livelli richiesti a un pilota ufficiale con l’ambizione di conquistare il titolo. Impossibile, una parola pronunciata per la prima volta per quello che, al momento del ritiro, era il miglior pilota della storia della Superbike. I suoi record sono stati superati da Jonathan Rea, cinque volte campione consecutivamente con la Kawasaki, ma la carriera interrotta in quel modo lascia il dubbio su quanto Foggy avrebbe potuto continuare a vincere.

Parlare del Fogarty in isolamento fa male a chi lo ha sempre supportato, ma Carl ha potuto contare costantemente su una presenza al suo fianco: quello della moglie Michaela. Una bellissima ragazza bionda che con il suo mix dato da un approccio senza fronzoli – tipico dell’Inghilterra del nord – e un pizzico di glamour ha aiutato Fogarty a recuperare da ogni problema. La loro conoscenza risale ai giorni della scuola a Blackburn, ai tempi una città industriale, nei pressi di Manchester. E il loro matrimonio dura da quasi trent’anni. Foggy è sempre stato legato alle origini e agli inizi, tanto che il suo agente è stato un altro amico dei tempi della scuola, Neil Bramwell, giornalista che ha anche scritto l’autobiografia del pilota. Fogarty ha sempre faticato a dare fiducia alle persone, tra i suoi amici più stretti c’è James Whitham, uno dei pochi piloti con cui Carl è entrato in contatto negli anni del Britpop motociclistico, i ‘90.

La carriera di Fogarty è stata fatta di estremi: grandi incidenti ma anche grandi vittorie. L’unico punto mancante è stato forse il salto nel Motomondiale, dove con ogni probabilità avrebbe fatto qualcosa di speciale. Non possiamo dire con certezza che avrebbe vinto anche in MotoGP, ma sappiamo che non ne ha mai avuto l’opportunità, un vero peccato. Ma chi si è portato a casa sette titoli mondiali, e una vittoria televisiva con le preferenze della Nazione d’origine, può comunque vantare un bilancio da vero campione.

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