SBK: da Albacete a Vallelunga, i circuiti “dimenticati” del Mondiale

SBK: da Albacete a Vallelunga, i circuiti “dimenticati” del Mondiale© GPAgency

Viaggio alla scoperta dei tracciati che non fanno più parte del calendario del Mondiale Superbike. Chicche storiche inedite. Preparate i fazzoletti perché ci sarà da piangere…

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29.12.2020 10:45

 

Kyalami, 98-02, 09-10


Dalla Spagna al Sudafrica per far tappa sul tracciato di Kyalami che ha ospitato per 7 volte i bolidi del Mondiale Superbike, 5 volte consecutive dal 98 al 2002 e nel biennio 2009-2010. Il 5 luglio 1998 in Sudafrica si parla italiano perché Pierfrancesco Chili monopolizza i risultati del weekend con Superpole e doppietta davanti al compagno di marca Fogarty. Il primo “stint” del Sudafrica in Superbike si chiude nel 2002 con la pole di Edwards e la doppietta di Bayliss. Nel 2009, dopo lavori di modifica del tracciato e del senso di percorrenza della pista, il Sudafrica ritorna in calendario. Pole di Spies e doppietta di Haga nel 2009, nel 2010 pole di Crutchlow, gara-1 a Fabrizio e gara-2 a Leon Haslam.

Le Mans, 1988, 1990


Probabilmente tutti conoscono il circuito Bugatti Le Mans per la celebre 24 ore auto e per il Motomondiale, ma il tracciato francese nel 1988 e nel 1990 ha ospitato due tappe del Mondiale Superbike. Il 4 settembre 1988 la Superbike fa la conoscenza di Le Mans e la lingua parlata in quel weeken è l’italiano perché Lucchinelli centra la pole mentre l’indimenticato Pirovano vince l’unica gara disputata. Gara-2 infatti non è stata disputata per via di un programma troppo intenso. Il 9 settembre 1990 Baldassarre Monti centra la pole position ma è Raymond Roche il profeta in patria prendendosi la doppietta dell’ultimo round disputato a Le Mans.

Manfeild, 1988-1992


La Nuova Zelanda è entrata nel ristretto numero di Nazioni che hanno ospitato almeno una gara del Mondiale Superbike non soltanto grazie al grande Aaron Slight ma grazie al tracciato di Manfeild. Ebbene sì, oltre all’Australia si corse anche in Nuova Zelanda nei primi anni di vita del Mondiale. Situato nei pressi di Feilding e lungo 4500 metri con 12 curve, il tracciato di Manfeild dal 1988 al 1992 è stato sede del Gran Premio di Nuova Zelanda. Nel 1988 era la tappa conclusiva di quel primo storico Mondiale: pole di Davide Tardozzi, vittoria di gara-1 per Fred Merkel e gara-2 a Stephane Mertens. Nel 1992 invece l’ultima edizione del Gran Premio, sempre tappa conclusiva del calendario. Superpole e gara-2 a Falappa, gara-1 a Polen.

Miller Park, 2008-2012


Laguna Seca in passato non ha goduto di buona salute, da qui le pause di anni tra le varie edizioni. Per ovviare ai problemi finanziari della pista californiana, gli organizzatori del Mondiale dal 2008 al 2012 si spostarono sul Miller Park situato a Tooele nello Utah, non distante da Salt Lake City. Lungo 4907 metri e composto da ben 23 curve, il Miller Park è entrato in calendario nel 2008 come GP degli Stati Uniti e venne praticamente dominato da Carlos Checa con Superpole e doppietta perentoria. Nel 2012 la gara di Miller era il 6° round su 14 stagionali: pole del ceco Smrz, vittoria in gara-1 per Checa e vittoria in gara-2 per Melandri con la BMW.

Mosca, 2012-2013


Se il Motomondiale non ha ancora toccato il suolo russo, la Superbike l’ha fatto in due occasioni nel 2012 e 2013 sul Moscow Raceway situato a circa 80 km da Mosca. Lungo 3,931 km ed inaugurato nel 2012, ha ospitato il primo GP di Russia della storia del Mondiale Superbike nello stesso 2012 con questi risultati: pole di Carlos Checa, vittoria di gara-1 per Tom Sykes e vittoria di gara-2 per Marco Melandri. Nel 2013 si disputò soltanto gara-1, vinta da Marco Melandri, mentre gara-2 venne cancellata per via della morte di Andrea Antonelli durante la gara della Supersport disputata il 21 luglio.

 

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