Ducati Story: Doug Polen, il marziano texano

Ducati Story: Doug Polen, il marziano texano© GpAgency

La struttura creata dalla Ducati negli States, con Ferracci e Polen, approdò nel Mondiale e fece subito saltare il banco: due titoli in due stagioni, con 26 vittorie di manche contro rivali come Roche, Pirovano...

11.03.2022 ( Aggiornata il 11.03.2022 14:56 )

Dominio


Un segreto di questa superiorità erano le coperture Dunlop, che Polen usava da anni, e soprattutto con l’anteriore aveva una fiducia assoluta. Ma anche la sua moto aveva molte parti speciali costruite da Eraldo, che aveva modificato la frizione e altri dettagli della 888. Memorabile fu la gara italiana che si disputò per la prima volta sul magnifico tracciato del Mugello. In Gara 1 Polen vince dopo un bel duello con Roche. Soltanto in Gara 2 con la pioggia Roche riuscì a sconfiggere questo bravissimo pilota USA.

Polen dominò la stagione 1991 vincendo addirittura 17 gare su 26 (ma partecipò soltanto a 24 manche per il boicottaggio dei big a Mosport) conquistando il suo primo titolo con molto anticipo rispetto alla conclusione della stagione dominata dalla Ducati, che ottenne 23 successi di manche su 26. Polen aveva conquistato tutti grazie al carattere mite e gioviale, sempre disponibile e sorridente. Non beveva ed era ben diverso dal connazionale Merkel, assai più esibizionista e con manie di protagonismo.

Il fenomeno Polen seppe ripetersi in modo diverso nel 1992, quando l’americano dovette lottare con molto più impegno e un numero maggiore di avversari. Oltre a Roche anche un immenso Falappa e un grande Pirovano (Yamaha), oltre a Rob Phillis e Aaron Slight (Kawasaki) e Carl Fogarty passato alla Ducati. Nel ‘92 Polen dovette sudare, conquistando le nove vittorie spesso con battaglie a colpi di carena invece di andare in fuga come l’anno precedente.

Nella storia soprattutto i duelli sull’incredibile e pericolosa pista di Spa-Francorchamps, dove Falappa spedì due volte nelle vie di fuga il compagno Polen alla “esse” del Bus Stop, prima del traguardo. Nella gara di casa al Mugello i nostri piloti tentarono in tutti i modi di attaccare Polen e soprattutto Falappa si rese protagonista di incredibili sorpassi, e in entrambe le manche vinte da Roche, la Ducati monopolizzò il podio. Purtroppo il poco pubblico presente convinse l’autodromo toscano a declinare l’organizzazione della gara italiana, che tornò a Monza dove in pochi anni divenne invece uno spettacolo per 110.000 spettatori.

Quel 1992 fu l’anno del secondo e ultimo titolo per Doug Polen, passato successivamente al Team Honda Castrol. Dove non fu più magico come in sella alla Ducati...

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