Prove Amarcord: la MV Agusta F4 312 R Unionbike Gimotorsports

Prove Amarcord: la MV Agusta F4 312 R Unionbike Gimotorsports© GpAgency

La prova delle F4 ufficiali impegnate nella Coppa FIM Stock 1000 2008-2009. A cura di Randy Mamola 

Archivio Conti

08.03.2022 ( Aggiornata il 08.03.2022 18:08 )

Potenza "controllata"


L’adozione di un filtro aria BMC e dello scarico completo Arrow garantì un discreto aumento di potenza massima nell’ordine dei 182-187 CV alla ruota. Il picco di potenza poteva variare in funzione delle diverse configurazioni che cambiavano da circuito a circuito. Gran parte del lavoro effettuato dal team riguardò l’elettronica. Nel 2008 venne utilizzata una centralina Magneti Marelli che permise ai tecnici di lavorare su molti parametri, in modo da migliorare non tanto la potenza massima quanto l’erogazione. L’obiettivo era eliminare un fastidioso effetto “apri /chiudi” che si verificava attorno ai 7.000 giri /min, proprio il regime in cui spesso si ritrova il motore in piena percorrenza di curva quando il pilota riprende il gas in mano.

Qualche grattacapo per i tecnici proveniva dalle carenature che, essendo molto estese, permettono una ottima efficienza aerodinamica, ma limitavano lo spazio per i radiatori e soprattutto non permettevano una corretta estrazione del calore prodotto dal propulsore. Venne quindi installato un radiatore supplementare per l’acqua, anche se l’ottimale sarebbe stato un radiatore per l’olio non permesso però dal regolamento. Per massimizzare la superficie di scambio termico con l’aria erano state adottate dove possibile anche tubazioni in alluminio. Il peso della moto era tutto sommato contenuto, in ossequio al regolamento si può scendere di 12 kg sul valore dichiarato a secco. La F4 denunciava 184 kg in ordine di marcia, allineata in pratica alle concorrenti a 4 cilindri.

Il team lavorò, nei limiti permessi dal regolamento, anche sulla frizione antisaltellamento di serie in modo da migliorarne il funzionamento, vennero sostituiti i dischi di attrito nonché le molle di contrasto per variare secondo le esigenze la soglia di intervento del limitatore di coppia.

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