Con poche modifiche, gli ingegneri austriaci hanno trasformato questa creatura in una moto speciale
Stretta, anzi strettissima tra le cosce, la 890 Adventure R è una moto da gara un po’ addomesticata per i viaggi. È una moto corta, alta e rigida e il parafango alto è un chiaro messaggio delle sue intenzioni bellicose. Rispetto alla sorella standard è decisamente più minacciosa, forse per via dei colori sgargianti, o forse per la sua altezza; sta di fatto che approcciarla non è per tutti, quantomeno se non si è scelta la sella ribassata. E alla guida mantiene tutte le promesse, a cominciare da quelle meno gradevoli. Il comfort è sacrificato, soprattutto da parte della sella, alta, stretta e dura. Anche la protezione aerodinamica è piuttosto scarsa a velocità autostradali e le vibrazioni non vengono filtrate molto bene.
Ma se per voi ogni giro in moto è un’occasione per sfogarsi, con la KTM avrete pane per i vostri denti. Il motore è un’arma da fuoco estremamente efficace. Nella mappatura più sportiva regala gioie a ogni colpo di gas e non si limita a spararvi fuori dalle curve: anche in allungo non ha nulla da invidiare a nessuno. È imbrigliato da un’elettronica sopraffina e molto evoluta, con il traction control e l’ABS mai troppo invasivi. La ciclistica è altrettanto eccitante.
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