Aprilia 660 Tuono Factory, la modella veneta | The Test

Aprilia 660 Tuono Factory, la modella veneta | The Test

La sigla Factory debutta anche sulla piccola Tuono, rendendola ancora più speciale

13.02.2023 ( Aggiornata il 13.02.2023 10:07 )

Pregi e difetti


Ovviamente gran parte del merito va alla ciclistica, semplicemente sopraffina. La “Tuonina” è leggera come una piuma, corta e sostenuta di sospensioni. Si lancia in curva come un fulmine, esattamente come farebbe una sportiva da pista, e forse riesce anche a fare meglio nei cambi di direzione, grazie al manubrio largo. Anche portando la frenata fino al punto di corda, la Tuono non ha reazioni scomposte, non si accartoccia su sé stessa. Rimane stabile, scende in piega senza battere ciglio. E una volta mollato il freno rimane lì, sul binario impostato, senza trasmettere quella sensazione di “alzarsi davanti”.

Quindi soltanto vantaggi? Ovviamente no. Rispetto a una sportiva da cordoli manca un pizzico di stabilità sul veloce, naturalmente, oltre a una protezione aerodinamica degna di tale nome. Anche in frenata può capitare di scalare con troppa veemenza e sentire il posteriore un po’ leggero. Ma ci si abitua.

La ciclistica è accompagnata da un motore dal carattere altrettanto sportivo. Bisogna azzeccare la marcia, soprattutto fuori dai tornanti più lenti: ai bassi e medi regimi manca un po’ di spinta, se paragonato alle dirette concorrenti. Agli alti invece, oltre i 6000 giri/’, ringhia con decisione e può capitare di toccare il limitatore se non si fa attenzione, perché sembra che la progressione possa continuare ancora e ancora. Un motore che ovviamente obbliga a guidare sciolti, senza tardare troppo il punto di staccata ma privilegiando la scorrevolezza a centro curva.

Il quickshift è un compagno semplicemente perfetto, a salire ma anche a scendere di rapporto, sempre rapido e pronto a rispondere alle richieste del pilota. A volte, permette anche dei piccoli fuorigiri…

Tutto questo è accompagnato da un’elettronica sopraffina e silente; difficile rendersi conto del suo intervento. Anche perché, a ben vedere, con pneumatici sportivi da pista come nel nostro caso (Pirelli SC1), è anche raro che intervengano.

Non ci sono molti motivi validi per preferire la Tuono standard alla Factory. Per 400 euro in più (a oggi, il prezzo di un treno di pneumatici) ci si porta a casa una naked stabile, potente quanto basta e completa di tutto quello che può servire.

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