Rins e Nakagami, botta e risposta sull’incidente al Mugello

La gara del GP d’Italia ha visto molte cadute. Partendo da Pol Espargaro al quarto giro, Bastanini al tredicesimo giro e anche Mir al settimo, seguito dal compagno di squadra. Il più discusso però è stato, appunto, quello di Alex Rins. Il pilota Suzuki si trova in una situazione di incomprensione totale, secondo lui.

L’incidente tra lo spagnolo e Nakagami purtroppo non è stato trasmesso nella diretta TV, ma dopo la conclusione della gara sono state pubblicate le riprese video delle camere a circuito chiuso e si è potuto fare più luce sull’accaduto.

Alex Rins: “Mi ha colpito e sono caduto”

Alex si trovava in curva 10-11 quando il giapponese lo ha colpito. La dinamica dell’incidente vede Rins cercare il sorpasso in uscita curva, stando con la moto all’interno. Nakagami si trovava all’esterno, sul cordolo, e trovandoselo accanto non ha modificato la traiettoria, prendendolo così in pieno.

“Ero nella chicane di curva 10-11, ero più veloce e lo stavo sorpassando. Gli stavo accanto, lui a quel punto ha aperto ancora di più il gas. Mi ha toccato e sono caduto”. Così dichiara in un'intervista a Motogp.com.

Cercando una spiegazione, sul perché il pilota del team LCR non sia stato punito, è andato a parlare con chi di dovere: “Pessima decisione dei commissari, non so perchè non abbiano preso provvedimenti. Ho parlato anche con Freddy Spencer dell’accaduto. L'esempio è il sorpasso di Johann Zarco su Marco Bezzecchi, praticamente molto simile alla mia situazione. Zarco l’ha passato, lui ha perso la posizione e ha detto ‘ok, mi apro un po’ di più e provo a uscire più veloce’. Non capisco perché i commissari non abbiano detto nulla, la fortuna è che sto bene e non sono stati coinvolti altri piloti dietro di noi, perché poteva andare molto peggio”.

L’incidente è valso ad Alex Rins il terzo "zero" consecutivo in stagione, allontanandolo, quasi definitivamente, dalla lotta per il titolo.

La versione di Nakagami

Di tutt’altro genere le parole di Nakagami, che racconta la vicenda con un’altra prospettiva.  Il giapponese a fine curva era all’esterno e, vistosi sorpassare dallo spagnolo, non ha ceduto la posizione, rischiando qualcosa in più.

“Siamo piloti e stiamo gareggiando, cosa c’è da dire? Lui nel giro prima aveva fatto la stessa mossa, ha provato a passarmi all’interno, ma io gli ho chiuso la porta. Subito dopo ci ha riprovato e all’uscita di curva 11 me lo sono trovato davanti. Secondo il mio parere lui mi ha colpito senza badare a stringere la traiettoria, tutto qui”.

Per Takaaki la situazione non sembra essere così grave, e aggiunge: “Per me va bene cosi, stiamo correndo, vogliamo dare tutti e due il massimo per cercare di posizionarci il più avanti possibile, quindi è normale”.