BMW e il Motorsport: dalla R 90 S alla M 1000 RR

BMW e il Motorsport: dalla R 90 S alla M 1000 RR

Dal bicilindrico boxer, in tutte le sue “declinazioni”, al 4 cilindri in linea: un viaggio nella storia racing della Casa bavarese 

17.06.2022 ( Aggiornata il 17.06.2022 14:19 )

La Parigi-Dakar: R 80 GS


Per BMW, Racing non è stato solo sinonimo di Velocità, anzi, inizialmente i colori BMW M hanno fatto il giro del mondo grazie al fuoristrada, per merito delle BMW R 80 GS ufficiali con cui Hubert Auriol e Gaston Rahier dominarono la Parigi-Dakar nei primi anni Ottanta. Nel 1981, BMW riuscì vinse il suo primo Rally africano con Auriol, che guidò la bicilindrica boxer preparata dai tedeschi della HPN. Auriol, dopo la vittoria spiegò che aveva ottenuto il successo perché “la moto era perfetta per questo tipo di gara; il motore è potente ma allo stesso tempo consuma poca benzina. Nel deserto, la R 80 GS è la migliore moto per correre sulle gobbe e sulle buche, senza caderci dentro”.

Nel 1983 Auriol vinse di nuovo la Parigi-Dakar, questa volta su una moto costruita a Parigi, con l’assistenza di Herbert Schek. Il tre volte campione del mondo di motocross Gaston Rahier si unì al Team BMW nel 1984, regalando alla Casa di Monaco altri due successi (consecutivi) alla Parigi- Dakar (1984 e 1985).

Il Bol d’Or: HP2 Sport


Il 14 settembre 2008 la HP2 Sport del Team BMW Motorrad Motorsport concluse il suo programma sportivo con la vittoria di categoria al Bol d’Or. La moto numero 71, guidata da Sébastien Le Grelle, Stéphane Mertens e Brian Parriot si classificò prima nella Open Class, con circa 43 giri di vantaggio rispetto ai suoi concorrenti, Thierry Capela, Fred Notte e Pierre Solari, in sella alla Ducati, piazzatisi ventinovesimi nella classifica generale.

L’obiettivo (centrato) di BMW era confermare il potenziale sportivo della HP2 Sport (la bicilindrica boxer raffreddata ad aria più performante di sempre, nella storia di BMW). In due anni e nove gare, la HP2 Sport ottenne sei vittorie di categoria, portando a termine quattro ventiquattro ore e conquistando un quinto e un sesto posto a Daytona.

La Boxer Cup: R 1100 S

Si tratta di un campionato monomarca che, per cinque stagioni, dal 1999 al 2004 si è disputato in concomitanza con le prove del Motomondiale, con una prova che si correva a Daytona (nel 2003, vinta da un italiano, Roberto Panichi). Al via, in sella alla R 1100 S, molti piloti ed ex piloti famosi, tra cui Luca Cadalora e Randy Mamola. Quel campionato fu un trionfo anche del marketing, infatti, grazie alla Boxer Cup, BMW dimostrò che un bicilindrico boxer raffreddato ad aria poteva essere sinonimo di sportività.

La Power Cup: K 1200 R


Fu l’erede della Boxer Cup. La protagonista, K 1200 R, anche in questo caso non è stata scelta per caso. Questa volta BMW dimostrò che le sospensioni Telelever (anteriore) e Paralever (posteriore), utilizzate sulle moto da turismo, erano adatte anche all’uso in pista, riuscendo a funzionare bene su grossa quadricilindrica in linea, in grado di erogare ben 175 CV.

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