SBK, MotoGP e non solo: un 2022 Rosso da favola quello di Ducati

SBK: vincere dove tutto è iniziato

La MotoGP è favolosa, l’espressione massima della tecnologia a due ruote, ma nel cuore dei più radicati ducatisti la Superbike rimane forse ancora la categoria più amata: del resto Ducati Corse ha iniziato a fare incetta di successi proprio tra le derivate, per poi spostare il suo mirino anche sulla MotoGP.
 
Ecco perché tornare a vincere in SBK – l’ultimo successo era datato 2011 - era di vitale importanza, specie dopo aver mostrato al mondo la Panigale V4R, un capolavoro pensato per la pista ma con licenza per andare in strada. Il primo anno di corse del V4 bolognese aveva fatto sognare i tifosi, piombati poi nell’incubo quando il titolo 2019 è sfuggito dalle mani di Alvaro Bautista, ma per interrompere il digiuno c’è voluto proprio il ritorno dello spagnolo, che non ha sbagliato nulla.
 
Il titolo di Alvaro infatti ha dimostrato una volta di più la superiorità della nuova nata di Ducati, che guidata dal pilota giusto ha lasciato poche speranze alla concorrenza. Il valore del mezzo ad ogni modo è stato confermato anche da Michael Rinaldi, primo pilota in classifica generale dopo i tre alieni Jonathan Rea, Toprak Razgatlioglu ed appunto Bautista, ma anche dal privatissimo team Motocorsa ed Axel Bassani, migliori indipendenti della stagione nonché protagonisti di una favola.

Meno facile la stagione dei team Go Eleven e Barni, alle prese però con la crescita – bisognosa di tempo – di due giovani come Phillip Oettl e Luca Bernardi, ora sostituito da Xavi Fores. La tripla corona ottenuta anche in Superbike riassume perfettamente un dominio da film, dove il sequel si chiama Panigale V4R 2023, una moto destinata a far parlare di sé.

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