        Se Maverick Vinales ha scelto le prove libere del Campionato Italiano Velocit&agrave; a Misano Adriatico per una giornata di allenamento in pista, i piloti della VR46 Riders Academy hanno scelto, invece, il circuito del Mugello. UNA MOTOGP SEMPRE PI&Ugrave; SUPER BOWL: COSA CAMBIER&Agrave; CON LIBERTY MEDIA Come suona il Mugello! Quando i piloti della VR46 Riders Academy scendono in pista al Mugello, pur trattandosi di un allenamento &egrave; innegabile che gli occhi di tutti gli appassionati vadano al cronometro. In diverse occasioni ci si &egrave; dovuto affidare a voci del paddock per i tempi, in altre invece sono stati gli stessi piloti a pubblicare la classifica di fine giornata, esattamente come in questa occasione. A svelare i tempi &egrave; stato Francesco Bagnaia con una storia dove si vede che il miglior crono della giornata &egrave; stato un 1&rsquo;51&rdquo;876 fatto registrare da&hellip; Dave Grohl! Ovviamente non si tratta del batterista ex Nirvana e fondatore dei Foo Fighters ma molto probabilmente dello stesso pilota piemontese. Lontano mezzo secondo da &ldquo;Grohl&rdquo; un altro grandissimo artista americano &ldquo;Lenny Kravitz&rdquo;. Mattia Pasini, tornato in pista con la Boscoscuro dopo i primi test con la moto del team Ciatti a Misano si &egrave; trasferito insieme ai colleghi al Mugello fermando il cronometro in 1&rsquo;52&rdquo;457 e precedendo il re del reggae "Bob Marley". Nella classifica compaiono anche altri due grandi chitarristi come "Mark Knopfler" e "David Gilmour", spazio anche alla musica italiana con Claudio Baglioni e colui che ha fatto cantare generazioni di bambini con le proprie sigle "Giorgio Vanni". Compare anche V. Rossi, che per&ograve; in questo caso ovviamente non si tratta di Valentino ma di Vasco.        

Pecco, Rossi e soci sono scesi in pista in toscana a pochi giorni dalla trasferta americana, nella classifica dei tempi compaiono Lenny Kravitz e Baglioni

Musica in pista con la VR46 Academy al Mugello, “Grohl” il più veloce

        Dopo gli eventi di Kiel del 10 febbraio e Stoccarda di domenica scorsa, il tour del Masters of Dirt si &egrave; spostato in Italia per l&rsquo;unica tappa nel Belpaese per questo 2024 prima di ripartire a marzo per l&rsquo;Austria e chiudere sempre in Austria a Linz. Torino non si &egrave; fatta attendere e ha risposto presente a questo evento, riempiendo l&rsquo;Inalpi Arena (davanti allo Stadio Olimpico di Torino, quello dove gioca il Torino FC) grazie anche alle presenze di tre freestyler di tutto rispetto come Max Bianconcini, Vanni Oddera (impegnati anche con la mototerapia), Leo Fini e Giovanni Peterle che fa acrobazie sui pattini in linea. L&rsquo;evento di Torino &egrave; stato studiato in un modo semplicemente geniale: due spettacoli in un solo giorno, alle 15 ed alle 19 per dare a tutti la possibilit&agrave; di scegliere a quale dei due partecipare. spettacolo era diviso in due parti. L&rsquo;evento  Si parte subito a bomba con l&rsquo;ingresso, da due punti separati, di tutti gli atleti impegnati nello spettacolo: le moto, il quad e la motoslitta da una rampa a terra per poi eseguire i trick sopra ad una rampa gonfiabile, mentre biciclette e monopattini si lanciano gi&ugrave; da una rampa alla quale accedono dalle scale. Il primo segmento &egrave; dedicato al salto in alto con bici, monopattini e inline (pattini in linea): eseguiti quasi perfettamente da parte di tutti i salti con le aste a 7, 8 e 10 metri infuocata. Per la cronaca, c&rsquo;erano anche due ragazzini di 12-13 anni oltre ad una donna, l&rsquo;unica in un gruppo di maschi. Al termine del primo segmento dedicato alle bici, hanno cominciato a dare spettacolo con i vari &ldquo;trick&rdquo; i piloti di moto, capitanati da un esperto del freestyle come lo spagnolo Edgar Torronteras, poi il quad ed infine la motoslitta. S&igrave;, avete capito bene, si fa freestyle anche con una motoslitta, non esattamente leggera per eseguire un backflip&hellip;&nbsp; La prima parte dell&rsquo;evento termina con l&rsquo;esibizione della moto da trial. Le rampe non sono l&rsquo;ambiente ideale per una moto da trial, ma questo &egrave; freestyle e la moto vola da una parte all&rsquo;altra, producendosi anche in un &ldquo;salto&rdquo; su un montacarichi.&nbsp; In apertura della seconda parte dello show, spazio per una sessione di mototerapia, a cura soprattutto di Vanni Oddera e Max Bianconcini i quali, in sella a moto elettriche, hanno portato in giro per il palazzetto bambini malati. L&rsquo;obiettivo della mototerapia &egrave; quello di aiutare i bambini a &ldquo;dimenticarsi&rdquo; per un attimo della loro malattia e divertirsi come persone normali. La seconda parte prosegue con uno spettacolo ancora pi&ugrave; grande di quanto visto nella prima: Samy Fernbach (MTB) ed un altro ragazzo con una mini BMX si sono scatenati sulla rampa principale lanciandosi in numeri incredibili, anche Harry Schofield (FMX) non &egrave; stato da meno. Si sono viste altre cose incredibili come un buggy fare back e front flip, non esattamente la cosa pi&ugrave; semplice da eseguire per un mezzo di quel peso, Edgar Torronteras ha fatto esplodere una palla con un trick.&nbsp; Lo spettacolo, poi, si &egrave; chiuso con un&rsquo;ultima esibizione di gruppo ed un ricordo a Jayden &ldquo;Jayo&rdquo; Archer, freestyler australiano di 27 anni morto tragicamente mentre eseguiva un numero in allenamento in Australia.       

Non solo acrobazie tra moto, quad, motoslitte, buggy, biciclette e monopattini ma anche mototerapia nel contesto della tappa italiana del circuito freestyle

Grande successo per il Masters of Dirt di Torino

        Primavera sempre pi&ugrave; vicina, tempo di giri in moto. Vale per chi, come me, utilizza le due ruote specialmente nei mesi caldi. Troppo spesso, per&ograve;, tra i &ldquo;compagni di moto&rdquo;, sento sottovalutare il problema legato alla sicurezza alla guida. Il vantaggio di essere donna | Io Guido da Sola I libri di Oddera e Alessia Polita  Visto l&rsquo;argomento-clou in fatto di libri riguardante l&rsquo;uscita di quello che &egrave; gi&agrave; diventato un best seller, e che racconta la storia e i segreti del Principe Harry (400mila copie vendute nel primo giorno di uscita soltanto in Inghilterra), ho pensato di cogliere lo spunto per farvi una lista dei libri sul motociclismo che ho letto e che ho amato di pi&ugrave; negli ultimi anni. Tra i pi&ugrave; recenti, a mio avviso merita di essere letto il libro del Crossista freestyler Vanni Oddera. Conosciuto nell&rsquo;ambiente motociclistico per il suo talento, Vanni &egrave; diventato ancora pi&ugrave; famoso per il suo grande cuore, poich&eacute; ha dato vita a un progetto di mototerapia all&rsquo;interno degli ospedali facendo provare l&rsquo;ebbrezza della moto anche a bambini e ragazzi con problemi di salute. Il suo secondo libro s&rsquo;intitola &ldquo;Si cade anche da fermi. Storia d&rsquo;amore e mototerapia&rdquo;. Uscito nel 2022, parla di come sia nato il progetto e lo fa rivolgendosi alla sua bambina Alma: il suo sogno &egrave; quello di far sentire a ragazzi malati o disabili quanto sia bello il vento in faccia anche quando non c&rsquo;&egrave;, ma anche raccontare le tante amicizie nate proprio con questi ragazzi al motto di &ldquo;Da soli si va veloci, ma in due si va pi&ugrave; lontano&rdquo;. Il secondo libro che mi sento di consigliarvi, &egrave; quello scritto da Alessia Polita dal titolo &ldquo;Ride Through&rdquo; e uscito nel 2021: parliamo di una donna pilota tra le pi&ugrave; grintose e toste fino a quando, nel 2013, per un brutto incidente a Misano ha riportato una lesione midollare finendo sulla sedia a rotelle. Leggere la sua storia lascia prima interdetti per quanto accaduto, ma poi d&agrave; una carica pazzesca. Alessia non si &egrave; mai arresa e la sua voglia di fare e &ldquo;muoversi&rdquo; (anche se sembra assurdo) non si &egrave; mai placata: lei ha reagito dedicandosi ad altri sport come il paracadutismo, il kart e poi lo sci. Jorge Lorenzo e Valentino Rossi  Di libri da suggerirvi ce ne sarebbero ancora molti altri, come quello di Jorge Lorenzo &ldquo;Freno, curva, gas. La mia vita&rdquo; o quello su Valentino Rossi dal titolo &ldquo;L&rsquo;uomo, il pilota, la leggenda&rdquo; pubblicato proprio da Motosprint nel 2021. Per un vero appassionato, il libro del suo idolo &egrave; un pezzo raro da collezione. I miei sono tutti custoditi gelosamente.       

Ecco una lista dei libri a tema motociclistico che, secondo noi, meritano di essere letti

Da Rossi a Oddera, i libri ideali per i motociclisti | Io Guido da Sola

        Disputata l&rsquo;8 e 9 ottobre la quinta e ultima tappa del Trofeo Enduro GASGAS 2022.&nbsp;Quasi 100 moto al via di Volterra, sulle 2 tempi EC e le 4 tempi EC-F.&nbsp;Assegnati tutti i titoli e appuntamento al 2023.Gli appassionatissimi partecipanti al Trofeo Enduro GASGAS si sono trovati di fronte uno scenario memorabile realizzato grazie al gran lavoro del presidente del M.C. Pomarance Paolo Salvetti e alla grande disponibilit&agrave; del sindaco Giacomo Santi. Il paddock di oltre 150 metri era collocato in una via del centro storico chiusa al traffico e protetta dalle mura, mentre il parco chiuso era ospitato nella magnifica Piazza dei Priori; suggestive anche le premiazioni finali, svolte all&rsquo;interno dell&rsquo;antico Teatro Romano.  L&rsquo;organizzazione affidata a ben tre Motoclub (M.C. Pomarance, M.C. Follonica e M.C. Volterra) ha permesso di realizzare una gara bella e combattuta, seguita in diretta anche grazie all&rsquo;app Whip LIVE che ha permesso di monitorare live 78 dei piloti, impegnati in un percorso davvero gratificante: 70 km tracciati da Alessandro Borghi, da ripetere due volte per evitare intoppi visto l&rsquo;elevato numero di concorrenti e comprendenti due controlli orari e tre prove speciali: due Cross Test &ndash; di cui uno veramente di livello &ldquo;mondiale&rdquo; &ndash; e un Enduro Test.  La gara &egrave; partita domenica mattina sotto un bel sole autunnale e sotto lo sguardo di amici, tifosi, appassionati locali e un buon numero di responsabili delle tante aziende sponsor del Trofeo, oltre che dell&rsquo;Amministratore Delegato di GASGAS Italia Tommaso Telaro e del fresco responsabile marketing GASGAS Italia Matteo Cavazzuti. Gara come al solito divertente e combattuta, in pieno spirito GET ON THE GAS di tutti i concorrenti. Ecco i vincitori di giornata.  Top Class: Igor Brunengo250 2T: Diego Schippa300 2T: Walter Rota250 4T: Mirco Giorgini450 4T: Andrea VignoneIron: Flavio AnterminelliSuper Iron: Sauro VanniVeteran: Luciano MastrantonioFemminile: Valentina UccelloSpecial GASGAS: Daniele Matti  Tra i concessionari si &egrave; imposta anche stavolta Autofficina Orsini Lorenzo, che porta a casa anche il titolo. A questo proposito, la sfida di Volterra &egrave; stata surriscaldata anche dal fatto che si assegnavano gli ultimi punti utili per decidere i campioni 2022, con molti risultati a sorpresa che per&ograve; quasi mai hanno stravolto le classifiche. Ecco i pi&ugrave; veloci &ldquo;diavoli rossi&rdquo; del Trofeo Enduro GASGAS 2022, accomunati dall'aver tutti scelto gomme METZELER, protagoniste di tutte le vittorie di classe di giornata e di Trofeo. Top Class : Igor Brunengo250 2T : Michelangelo Biagi300 : Gregorio Bertagni250 4T : Mattia Cerone450 : Nicola LanzaVeteran : Luciano Mastrantonio Iron : Flavio AnterminelliSuper Iron : Ennio Bini Tutte le classifiche sono come sempre consultabili sul sito enduro.ficr.it che mostra anche quelle di campionato; le informazioni pi&ugrave; aggiornate su tutto quel che riguarda il Trofeo sono invece sempre disponibili sul portale trofeoendurogasgas.com.  Con la gara di Volterra cala il sipario sull&rsquo;edizione 2022 del Trofeo Enduro GASGAS, un&rsquo;altra edizione in crescita e ricca di divertimento prima ancora che di sano agonismo. Appuntamento al 2023, con la terza edizione di questa formula che si preannuncia ancora pi&ugrave; ricca ed emozionante!       

Quinta e ultima tappa dell&rsquo;edizione 2022 disputata nel weekend dell&rsquo;8 e 9 ottobre, ha accolto nel migliore dei modi i quasi 100 partenti, imponente &ldquo;quota rossa&rdquo; dei ben 400 piloti accorsi per la concomitanza con il Trofeo Enduro KTM e il Trofeo Enduro Husqvarna

Trofeo Enduro GASGAS: festa Rossa a Volterra per i titoli 2022

Non &egrave; passato molto tempo da quando vi ho raccontato del progetto &ldquo;Never stop dreaming&rdquo; di Francesca Gasperi. Ho avuto per&ograve; la fortuna di intervistarla recentemente per il Pink Day assieme alla mia collega Serena Zunino in merito alla sua partecipazione alla Dakar 2022.  Io guido da sola: Giannetti e Innocenzi, &quot;alleanza&quot; off-road  Una passione infinita per le moto   Francesca &egrave; una di quelle persone che ti lasciano qualcosa di bello e puro. In questo caso si parla sempre della passione per le moto, ma non soltanto: &ldquo;Iniziai da &#39;zavorrina&#39; di mio fratello &ndash; ha raccontato &ndash; mi ha sempre entusiasmato viaggiare e vedere posti nuovi. Poi una volta la sua guida risult&ograve; un po&rsquo; pericolosa e dissi a me stessa che se mi dovevo far male volevo farlo per mano mia, quindi presi la patente&rdquo;.  Francesca non ha proseguito soltanto come mototurista, ma ha deciso anche di girare in pista e da qui, in modo casuale, ha incrociato la strada anche con Motosprint: &ldquo;Mi si &egrave; aperta una nuova vita &ndash; ha proseguito &ndash; sono diventata anche istruttrice in pista, cos&igrave; come fotografa e tester. Insomma, ho avuto tante occasioni lavorative e si sono mescolate tutte le passioni di questa meravigliosa vita che mi sta dando tantissime soddisfazioni&rdquo;. Dalla pista, con il suo lungo percorso &egrave; arrivato anche il Fuoristrada, fino alla Dakar 2022 alla quale parteciper&agrave; all&rsquo;et&agrave; di 48 anni: &ldquo;&Egrave; stato grazie a Nicola Dutto che mi ha portato in Per&ugrave; tre anni fa. Mi sono innamorata di questo mondo, della vita nel bivacco. Durante il lockdown mi sono detta: &lsquo;sono vicina ai 50, devo fare qualcosa di speciale&rsquo;. Detta cos&igrave; sembra una follia, in realt&agrave; a livello fisico mi sto preparando e mi sento pronta. A livello mentale spero di essere abbastanza saggia per non fare stupidaggini. Non essendo pilota professionista cercher&ograve; di arrivare ogni giorno al bivacco senza aver fatto danni alla moto&rdquo;.  Ci&ograve; che mi ha colpito di Francesca &egrave; la sua grande versatilit&agrave;: pilota, collaudatrice, mamma, giornalista, fotografa. Per lei esiste un ulteriore aspetto della vita molto importante, quello dedicato al sociale: &ldquo;Ho iniziato affiancando Maurizio Gerini e Vanni Oddera come fotografa &ndash; ha concluso &ndash; per poi proseguire portando sulle due ruote i bambini con la moto da Rally. Ho anche avuto la fortuna di essere chiamata da Le Iene per &lsquo;Il viaggio di Marika&rsquo; e sono rientrata da poco da un altro viaggio. Le due ruote aprono il mondo a chiunque, la Mototerapia &egrave; qualcosa di meraviglioso&rdquo;. 

Pilota, tester, mamma, fotoreporter. E dall&rsquo;impegno nel sociale passer&agrave; alla Dakar!

Io guido da sola: i mille volti di Francesca Gasperi

Come vi abbiamo annunciato, nel 2021 il mondiale Supersport 300 si arricchir&agrave; di una presenza in pi&ugrave; con il team Vi&ntilde;ales, capitanato da Angel Vi&ntilde;ales, il padre di Maverick.  Se &egrave; ancora incerto il nome dei due piloti che comporranno la lineup della compagine, &egrave; appena stato annunciato invece chi sar&agrave; a ricoprire il delicato ruolo di capotecnico: la scelta &egrave; caduta su Vanni Lorenzini.  &quot;Qualit&agrave; tecniche e umane&quot;      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Vi&ntilde;ales Racing Team (@vrt_2021)      &ldquo;Vi presentiamo il nostro capo tecnico del team, Vanni Lorenzini, che si occuper&agrave; esclusivamente della preparazione dei motori e delle nostre Yamaha R3&rdquo;, annuncia il team Vi&ntilde;ales attraverso il proprio profilo social.   &ldquo;Siamo orgogliosi di averlo: le sue qualit&agrave; tecniche e umane fanno indubbiamente la differenza e siamo sicuri che insieme raggiungeremo il nostro obiettivo. Lorenzini ha ottenuto numerosi successi nel corso della sua carriera professionale ed &egrave; un grande riferimento tecnico per il motociclismo, attento al suo lavoro. Benvenuto Vanni!&rdquo; concludono dalla compagnine spagnola.  SBK: auguri speciali per Redding, ma Davies fa il &quot;guastafeste&quot; 

&ldquo;Si occuper&agrave; esclusivamente della preparazione dei motori e delle nostre Yamaha R3. Siamo orgogliosi di averlo: le sue qualit&agrave; tecniche e umane fanno indubbiamente la differenza&rdquo;, annunciano dal team spagnolo &nbsp;

SSP300: Vanni Lorenzini capotecnico del team di Vinales

Nel terzo giorno del Sandalion Rally, la carovana dei piloti ha ripreso la competizione nel ricordo di Sara Lenzi, la diciottenne che ha perso la vita in un incidente in trasferimento durante la prima giornata.  Dopo un giorno di stop, vissuto con una cerimonia di commemorazione e un minuto di silenzio per Sara, la maggior parte dei piloti ha ripreso la gara.  &ldquo;Sono stati i genitori di Sara a chiedermi di far continuare la competizione&rdquo;, ci ha detto Antonio Assirelli, coordinatore del Motorally per Federmoto. &ldquo;Vedendo loro, ho capito da chi aveva preso tutta la sua forza Sara&rdquo;.  Tutti i piloti hanno vissuto la giornata odierna con il pensiero a Sara Lenzi, vivendo intensamente la &ldquo;speciale&rdquo; di mercoled&igrave; che non era fatta solo di chilometri e note ma anche di una commistione di ricordi, pensieri e riflessioni.  Vittoria per Cerutti  Per quanto riguarda la cronaca sportiva Jacopo Cerutti, gi&agrave; campione Italiano per la quinta volta con 2 prove d&rsquo;anticipo, &egrave; stato il miglior interprete dei due settori selettivi creati dal Moto Club Insolita Sardegna confermandosi campione italiano Raid TT 2020.  Il primo settore selettivo prevedeva di 22 chilometri mentre la seconda prova era di 36 chilometri. Se il lecchese Jacopo Cerutti del Team Solarys ha dato sfoggio delle sue abilit&agrave; in entrambi i settori cronometrati onore e meriti vanno anche ai 2 plurititolati piloti provenienti dall&rsquo;enduro Tommaso Montanari e Claudio Spanu, alle prime armi con la navigazione, ma in grado di raccogliere una seconda e una terza posizione nel primo settore. Nel successivo, Cerutti e Montanari hanno bissato il risultato mentre in terza posizione si &egrave; imposto Matteo Bresolin CF Racing.  A fine giornata la top ten si completava con Leonardo Tonelli in quarta posizione, Vanni Cominotto in quinta posizione assoluta, Giovanni Gritti&nbsp; in sesta piazza a sua volta seguito da Filippo Tullio, Marco Menichini, Carlo Cabini e un sempre pi&ugrave; performante Edoardo Cavicchi.   Esclusivo Petrucci: &quot;Nella prima giornata avevo le tracce&quot;  Nella classifica dopo le due giornate, Jacopo Cerutti ha vinto il Raid TT davanti a Leonardo Tonelli e Matteo Bresolino, con Vanni Cominotto quarto e Danilo Petrucci quinto.  Durante il day 1 del rally TT Danilo &egrave; stato il pi&ugrave; veloce di tutti i 100 partenti mentre nella giornata di mercoled&igrave; ha commesso un piccolo errore dopo essere stato proprio lui ad aprire la giornata.  &ldquo;Nella prima giornata sono stato agevolato perch&eacute; avevo le tracce dei primi da seguire&rdquo;, ci ha detto Danilo con grande sportivit&agrave; nella nostra intervista esclusiva. &ldquo;Sapevo di essere veloce sia nell&rsquo;enduro che nel motocross, ma navigare &egrave; un&rsquo;altra cosa. Ho sbagliato a leggere una nota e ho preso un sentiero fuori percorso, finendo contro una recinzione&rdquo;, racconta.   &ldquo;Ho perso sei minuti, ma poi ho ritrovato la strada e ho continuato a navigare fino al traguardo. Peccato per l&rsquo;incidente di Sara, non ci voleva&hellip; Ero indeciso se riprendere la gara o no, poi i suoi genitori ci hanno detto che dovevamo continuare&hellip;&rdquo; conclude Petrucci. Troverete un&#39;ampia intervista con &#39;Petrux&#39; a proposito dell&#39;esperienza in Sardegna sul prossimo numero di Motosprint settimanale, in edicola marted&igrave; 15 dicembre.  Le classifiche  Per quanto concerne la classe 125 &egrave; stato Filippo Pietri il mattatore mentre Gilberto Cantori ha dominato nella categoria Ultra Veteran. Vanni Cominotto si aggiudica la classe 250 e RT1 con l&rsquo;oro, gradino pi&ugrave; alto del podio anche per Sandro Calesini per la classe Veteran. Tommaso Montanari sigla il suo primo oro nel motorally per la classe 300 mentre Jacopo Cerutti si laurea campione nella 450 e RT2.  Leonardo Tonelli, amico fraterno di Sara, con la quale si allenava ogni giorno, ha corso con il numero della pilota toscana chiudendo la sua ultima prova di campionato 2020 sul gradino pi&ugrave; alto del podio nella classe 600 e nella classe RT3.  La 1000 &egrave; andata a Pierluigi Valentini mentre la classe Sport &egrave; stata appannaggio del pilota di casa Massimo Piras. Giovanni Gritti si conferma campione nella categoria Marathon e si assicura l&rsquo;oro nella RT4. Onore e meriti a tutto il Fast Team fra le squadre, mente &nbsp;per i Team indipendenti sul gradino pi&ugrave; alto del podio &egrave; salito l&rsquo;Africa Dream Racing.  &nbsp; 

&quot;Nella prima giornata sono stato agevolato dalle tracce da seguire&rdquo;, ci dice nella nostra intervista esclusiva il pilota della MotoGP, al debutto assoluto con la navigazione

Sandalion Rally: Cerutti vince, Petrucci quinto

Ieri &egrave; stato un giorno di quelli che non si vorrebbero mai vivere nel motorsport: Sara Lenzi, di appena 18 anni, &egrave; mancata all&rsquo;affetto dei suoi cari in un incidente durante un trasferimento del Campionato Italiano Motorally e Raid TT in Sardegna.  In omaggio a Sara, la carovana del Sandalion Rally oggi si ferma in segno di lutto e tutto il paddock si raccoglier&agrave; in un momento di raccoglimento a ricordo.  In queste ore i messaggi di cordoglio si stanno moltiplicando: da quello di Danilo Petrucci, alla sua prima esperienza in questa disciplina e che ieri aveva concluso primo, a quello del Presidente di Federmoto Giovanni Copioli.  &quot;Sono molto vicino alla famiglia di Sara, la cui perdita rappresenta un momento di profondo dolore per tutti noi che viviamo il motociclismo con grande passione. Ai genitori, ai cari e agli amici di Sara vanno le mie pi&ugrave; sentite condoglianze e di tutta la FMI&quot;, dichiara il Presidente Copioli.  &ldquo;La gara oggi passa in secondo piano. Non ci sono parole per tragedie come quella di oggi, mi stringo alla famiglia e agli amici di Sara Lenzi&rdquo;, condivide sui social Jacopo Cerutti.  &ldquo;Ciao Sara&rdquo;, &egrave; il messaggio semplice ma accorato di Alessandro Botturi.  &ldquo;Betamotor &egrave; vicina alla famiglia Lenzi ed al Team Dirt Racing in questo momento di grande dolore per la tragica scomparsa di Sara&rdquo;, annuncia la Casa toscana, che si ritira dalla competizione con tutti i suoi piloti.  Petrucci leader   Nella tarda serata di ieri sera sono state pubblicate le classifiche di giornata, dove si &egrave; tenuta valida solo la SS. 1 di 46 chilometri. Per la cronaca, il miglior interprete della speciale &egrave; stato Danilo Petrucci che ha relegato dietro di s&eacute; il cinque volte campione italiano motorally Jacopo Cerutti, portacolori del Team Solarys, e il talento Azzurro Leonardo Tonelli di Africa Dream Racing.  Quarta posizione per il gigante di Lumezzane Alessandro Botturi, seguito da Matteo Bresolin, Andrea Rocchi e Andrea Mancini, gli ultimi due compagni di squadra di Sara Lenzi. Ottava posizione per il campionissimo dell&rsquo;enduro Claudio Spanu, alla sua prima esperienza con la navigazione; nono Vanni Cominotto davanti a Carlo Cabini in sella a Honda.  La competizione riprender&agrave; domani, marted&igrave; 8 dicembre, nel ricordo di Sara, come annunciato dagli organizzatori del Campionato.  &ldquo;In molti hanno gi&agrave; scritto di Sara Lenzi, noi ci limitiamo a dire che era una grande appassionata del motorally, della navigazione e una delle regine di questa disciplina&rdquo;, si legge sulla pagina Facebook del Campionato.  &ldquo;Oggi, Sara, hai inforcato la tua motocicletta portando il road book in cielo. Da quaggi&ugrave; ti rivolgiamo lo stesso sorriso che tu hai sempre dispensato a tutto il paddock. La carovana del Motorally e Raid TT si ferma in rispettoso silenzio. Ciao Sara&hellip; Noi torneremo a correre marted&igrave; 8 dicembre, non pi&ugrave; per un titolo, ma nel tuo ricordo&rdquo;, concludono gli organizzatori.  MotoGP, Melandri: &ldquo;Dovizioso sulla Honda di Marquez? Non mi sorprende pi&ugrave; niente&rdquo; 

&ldquo;Sono molto vicino alla famiglia di Sara, la cui perdita rappresenta un momento di profondo dolore per tutti noi che viviamo il motociclismo con grande passione&rdquo;, dice il Presidente di Federmoto Giovanni Copioli

Il Sandalion Rally si ferma per ricordare Sara Lenzi

Drammatica la prima giornata del Sandalion Rally, nuova denominazione del Rally di Sardegna, appuntamento nazionale del Raid TT valevole anche come settima e ottava prova di Campionato Italiano Motorally 2020.   Oggi intorno alle 13.30, in localit&agrave; S&rsquo;Iscala Pedrosa, nel comune di Al&agrave; dei Sardi, ha perso la vita la giovanissima pilota Sara Lenzi.  La caduta e l&#39;impatto   Toscana di Piombino, da poco divenuta maggiorenne, Sara correva con il Team Beta Dirt Racing, la squadra ufficiale della Casa di Incisa.  Da una prima ricostruzione sembra che stesse percorrendo una strada asfaltata ma piuttosto stretta e in discesa. Nel frenare per evitare un&rsquo;auto che proveniva in senso contrario, sembra che la moto di Sara abbia perso aderenza. Nella caduta l&rsquo;impatto con l&rsquo;auto &egrave; stato inevitabile e fatale.  Il sito Galluraoggi.it riporta che quando i soccorsi sono arrivati sul luogo dell&rsquo;incidente la giovane pilota era gi&agrave; morta.  Sara Lenzi era seconda nella classifica femminile e aveva concluso al 66&deg; posto assoluto la prima speciale, vinta da Danilo Petrucci, protagonista d&rsquo;eccezione in questa tappa del Motorally e Raid TT.  Alla famiglia e agli amici di Sara Lenzi, le condoglianze di Motosprint.  Vanni Oddera e la sua &ldquo;banda&rdquo;: un regalo speciale per gli ospiti dell&#39;Abeo  &nbsp; 

Dalle prime ricostruzioni sembra che la diciottenne toscana sia caduta durante un trasferimento e abbia impattato contro un&rsquo;auto che arrivava in senso contrario &nbsp;

Tragedia al Sandalion Rally: &egrave; morta Sara Lenzi

        Dal prossimo anno il team che fa capo a Jarno Boano cambia casacca, colori e anche nome. Il manager cuneese, infatti, ha deciso di archiviare una lunga e proficua collaborazione con la Betamotor - che in 15 anni gli ha valso un totale di 10 titoli mondiali - per lanciarsi in un nuovo entusiasmante progetto con la TM Racing. Assoluti Enduro: il titolo 2020 va a Holcombe, secondo &egrave; Oldrati Nuova sfida  Nasce cos&igrave; il team TM Boano Factory e la passione viscerale alla base di queste operazioni viene trasmessa anche nello stesso post con cui il manager ha dato l&rsquo;annuncio sul profilo Facebook. &ldquo;E qua inizia il nuovo capitolo del nostro team! TEAM TM BOANO FACTORY! Rappresentare in modo ufficiale la TM Racing, marchio &ldquo;full Made in Italy&rdquo;, riconosciuto in tutto il mondo, sar&agrave; una grande responsabilit&agrave; ma anche un grande onore. Ringrazio Gastone Serafini, i figli Alex e Mattia e Roberto Aloi, sales manager, per la fiducia che hanno riposto in noi&rdquo;.  Gli obiettivi in mente sono grandi e la voglia di fare &egrave; come sempre alle stelle: &ldquo;Insieme a tutta la TM Racing collaboreremo allo sviluppo dei nuovi modelli, per offrire a chi sceglier&agrave; TM la miglior moto possibile, e alla loro promozione cercando di portare a casa il miglior risultato sportivo!&rdquo; Ora manca solo un ultimo dettaglio: &ldquo;I nostri piloti? Ve li sveleremo nel prossimo post. Stay tuned! #tmboanofactory #tmboanoparts&rdquo; Vanni Oddera e la sua "banda": un regalo speciale per gli ospiti dell'Abeo       

Chiusa la lunga collaborazione con Betamotor, l&rsquo;ex pilota e attuale manager cuneese ha deciso di abbracciare un nuovo progetto con la Casa produttrice pesarese

Enduro 2021, il team Boano si converte alla TM

Il Presidente Di.Di. Onlus, Emiliano Malagoli, la fotografa e test rider Francesca Gasperi e il pilota di motocross Vanni Oddera discutono con Andrea Padovani, Fiammetta La Guidara e Nicola Andreetto di una tematica tanto delicata quanto quella della disabilit&agrave; e delle corse in moto

Motoweek Talk: Moto e disabilità

Pioggia, vento e freddo non hanno fermato, nella giornata di ieri, Vanni Oddera e la sua &ldquo;banda&rdquo;. In ballo c&#39;era un&#39;impresa davvero speciale: portare un abete e naturalmente addobbarlo, davanti alla struttura Abeo che a Genova ospita le famiglie che hanno i bambini ricoverati all&#39;ospedale Gaslini.  N&egrave; freddo n&egrave; pioggia a fermare l&#39;impresa   A postare il video girato da Samuel Rosso &egrave; stato lo stesso FMX rider Vanni Oddera che sar&agrave; ospite anche a MotoWeek nella giornata di domani e che ormai da anni ha deciso di dedicare gran parte della sua vita e del suo talento alla Mototerapia, un progetto che, attraverso la moto, cerca di portare un sorriso ai bambini e alle persone ammalate. &ldquo;Ieri mattina presto &ndash; si legge dal post pubblicato su Instagram &ndash; quattro amici si sono svegliati e sotto la pioggia hanno voluto realizzare un piccolo sogno per le famiglie ospiti dell&#39;Abeo, struttura che offre alloggio ai nuclei familiari in difficolt&agrave; con bambini ricoverati in oncologia pediatrica all&#39;ospedale Gaslini di Genova&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Vanni Oddera (@vannioddera)      &quot;Se c&#39;&egrave; il cuore tutto &egrave; possibile&quot;  E le difficolt&agrave; non sono mancate: caricare un albero di sette metri dentro ad un furgone per poi portarlo da Pontinvrea in centro a Genova non &egrave; stato per niente facile, per non parlare del fissaggio dell&#39;albero, cos&igrave; come degli addobbi. &ldquo;L&#39;impresa non &egrave; stata facile - si legge ancora nel post - ma se c&#39;&egrave; il cuore tutto &egrave; possibile&rdquo;.  L&rsquo;abete &egrave; stato fornito da GianRoberto Tagliero, mentre per le luminarie, a procurarle sono stati la pro loco di Pontinvrea e il sindaco, Matteo Camiciottoli.  MotoWeek, perch&eacute; noi viviamo di moto. Iscrizioni aperte 

Il pilota freestyle FMX &egrave; stato protagonista insieme agli amici di un&#39;iniziativa davvero speciale, che lo ha visto portare un albero di Natale all&#39;Abeo per i bimbi del Gaslini

Vanni Oddera e la sua &ldquo;banda&rdquo;: un regalo speciale per gli ospiti dell&#39;Abeo

We&rsquo;re nearly there&hellip; Just a few more days and it&rsquo;s time for MotoWeek, the huge virtual stage dedicated to the world of two-wheels, organised by Motosprint and InMoto, in collaboration with Corriere dello Sport and Tuttosport.  Covid-19 may prevent us from going live, but it can&#39;t stop us from talking bikes, and so from 1st to 7th December we&rsquo;ll be doing just that, with a packed schedule of online events, talks and interviews featuring some truly exceptional guests.  The Motoweek champions   Giacomo Agostini, Marco Lucchinelli and Franco Uncini will all take part in the event, alongside current MotoGP stars Andrea Dovizioso, Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, Danilo Petrucci and Lorenzo Savadori, and the voice of Sky Sport, Guido Meda.  Also set to feature are Suzuki Team Manager Davide Brivio, Moto2 rider Fabio Di Giannantonio, Superbike legend Carl Fogarty, Michael Ruben Rinaldi, Niccol&ograve; Canepa, Luca Salvadori, Michel Fabrizio and Supersport600 champion Andrea Locatelli.  Representing the off-road world are Vanni Oddera, Andrea Verona and Thomas Oldrati, while VIP guests include footballer Christian Abbiati and, from the world of showbiz, Max Giusti and Stefano Accorsi.  Not to mention Luca Bracali, Emerson Gattafoni, FMI President, Giovanni Copioli and Di.Di President, Emiliano Malagoli.  So many special guests, and you can follow it all by registering for the event here: bit.ly/motoweek  We&rsquo;ll see you at MotoWeek. Don&rsquo;t miss it!  Translated by Heather Watson 

From Carl Fogarty to Stefano Accorsi, as well as Andrea Verona and Franco Morbidelli. Here are the big names that will enliven the largest virtual stage dedicated to the bike world, from 1st to 7th December

MotoWeek: champions galore!

Ci siamo quasi: manca meno di una settimana ormai al via di MotoWeek, la grande piazza virtuale dedicata alle due ruote, organizzata da Motosprint e InMoto, con la collaborazione di Corriere dello Sport e Tuttosport.  Il Covid ci ha tolto la possibilit&agrave; di ritrovarci dal vivo, ma non quella di parlare di moto, per questo dall&#39;1 al 7&nbsp;dicembre saremo online con un palinsesto video denso di appuntamenti, che si divider&agrave; tra talk e interviste, realizzati con un parterre di ospiti davvero esclusivo.  I Campioni di Motoweek   Giacomo Agostini, Marco Lucchinelli, Franco Uncini, questi i grandi nomi del Motomondiale che interverranno nel corso dell&#39;evento, affiancati dalle star della MotoGP Andrea Dovizioso, Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, Danilo Petrucci e Lorenzo Savadori e dalla voce di Sky Sport, Guido Meda.  Spazio anche al Team Manager Suzuki Davide Brivio; al rider della Moto2 Fabio Di Giannantonio e agli specialisti delle derivate di serie, come la leggenda della Superbike Carl Fogarty; Michael Ruben Rinaldi, Niccol&ograve; Canepa, Luca Salvadori, Michel Fabrizio e il Campione della Supersport600, Andrea Locatelli.  Per l&#39;Off-Road saranno ospiti Vanni Oddera, Andrea Verona e Thomas Oldrati, mentre dal mondo del calcio arriver&agrave; Christian Abbiati e, tra i VIP, ecco Max Giusti e Stefano Accorsi.  Non mancheranno poi Luca Bracali, Emerson Gattafoni, il Presidente della FMI, Giovanni Copioli e il Presidente Di.Di, Emiliano Malagoli.  Insomma, un sacco di ospiti d&#39;eccezione, che potrete seguire iscrivendovi all&#39;evento: bit.ly/motoweek  Vi aspettiamo a MotoWeek. Non mancate!  MotoWeek, perch&eacute; noi viviamo di moto. Iscrizioni aperte 

Dal Carl Fogarty a Stefano Accorsi, passando per Andrea Verona e Franco Morbidelli: ecco i grandi nomi che animeranno la pi&ugrave; grande piazza virtuale dedicata al mondo delle due ruote, dall&#39;1 al 7&nbsp;dicembre

MotoWeek: un pieno di Campioni!

        La nuova Yamaha YZF-R6 &egrave; pronta per la stagione 2017. La Casa dei Tre Diapason rientra ufficialmente nel mondiale Supersport ma &nbsp;lancia la sfida anche nella classe Supersport 600 del CIV &ndash; Campionato Italiano Velocit&agrave;, supportando il G.A.S. Racing Team. La squadra riminese sar&agrave;, infatti, officially supported da Yamaha Motor Europe filiale Italia, avvalendosi, inoltre, della preziosa collaborazione tecnica del team Motoxracing di Sandro Carusi che si occuper&agrave; del setting della rinnovata seicento giapponese che verr&agrave; preparata da Vanni Lorenzini. In sella alla nuova YZF-R6, che far&agrave; il suo debutto sui circuiti pi&ugrave; famosi d&rsquo;Italia, saliranno l&rsquo;esperto anconetano Marco Bussolotti, che arriva da due terzi posti consecutivi nelle ultime due stagioni del CIV SS600, ed il giovanissimo riccionese Lorenzo Gabellini, al secondo anno in 600. &ldquo;Con l&rsquo;arrivo della nuova YZF-R6 vogliamo tornare da protagonisti anche nel CIV SS600 e siamo sicuri che il G.A.S. Racing Team sia la scelta migliore avendo insieme gi&agrave; vinto un titolo nel passato coi colori del Bike Service e avendo alle loro spalle l&rsquo;esperienza tecnica di Motoxracing, oltre che naturalmente i piloti giusti&rdquo;, dichiara Fabio Albertoni, Racing Manager di Yamaha Motor Europe filiale Italia. &ldquo;Siamo felici ed onorati di poter collaborare con Yamaha Motor Europe filiale Italia che ringrazio per la fiducia accordataci&rdquo; ha detto Paolo Meluzzi, Team Manager del G.A.S. Racing Team. &ldquo;Siamo consapevoli di poter fare bene: abbiamo un eccellente pacchetto tecnico, un gruppo di tecnici affiatati e motivati e due piloti molto veloci, l&rsquo;esperto Marco Bussolotti ed il giovane e talentuoso Lorenzo Gabellini. Sono certo che sapremo regalare ai nostri sostenitori le soddisfazioni che meritano&rdquo;. &ldquo;Sono molto felice di tornare in sella ad una Yamaha e soprattutto con il team e i tecnici con i quali avevo partecipato ad una gara dell&rsquo;Europeo 600 nel 2006&rdquo; commenta Marco Bussolotti. &ldquo;L&rsquo;anno prossimo spero di conquistare importanti risultati e di conquistare il titolo italiano che mi &egrave; sfuggito nell&rsquo;ultima stagione. Ringrazio il G.A.S. Racing e Yamaha per la fiducia e cercher&ograve; di ripagarli con un campionato ad alti livelli&rdquo;.  &ldquo;Sono al secondo anno in 600 e cercher&ograve; di mettere a frutto l&rsquo;esperienza maturata nella scorsa stagione e di lottare per le prime posizioni&rdquo; conclude Lorenzo Gabellini. &ldquo;Sar&agrave; importante per me raggiungere subito un ottimo feeling sia con la moto che con la squadra. Avr&ograve; al mio fianco un compagno di squadra molto esperto e veloce che spero possa aiutarmi a crescere&rdquo;.  Il calendario: - Round 1-2: 22/23 aprile 2017, Imola - Round 3-4: 20/21 maggio 2017, Misano - Round 5-6: 1/2 luglio 2017, Mugello - Round 7-8: 29/30 luglio 2017, Misano - Round 9-10: 23/24 settembre 2017, Mugello - Round 11-12: 7/8 ottobre 2017, Vallelunga       

Al via l'esperto Bussolotti e il giovane Gabellini, con i colori del team GAS Racing, il supporto ufficiale e la collaborazione di Motoxracing

Yamaha YZF-R6 debutta nel CIV

         E&rsquo; iniziata dal Santuario di Sa Itria, in provincia di Nuoro, la seconda prova&nbsp;del Campionato Italiano Raid TT, che terminer&agrave; dopo tre tappe. Il tricolore, che in questi giorni si sta svolgendo in concomitanza con il Sardegna Rally Race &ndash; round italiano del Mondiale di specialit&agrave; &ndash; ha visto come protagonista Alessandro Botturi. Il pilota Yamaha &egrave; stato il pi&ugrave; veloce su entrambe le prove speciali previste sul percorso da Sa Itria ad Arbatax. Nella prima, di 97 chilometri, ha fatto registrare un tempo di 1h51&rsquo;12&rdquo;61, distanziando di oltre un minuto Vanni Cominotto, Luca Vecchi, Mirco Pavan, Marco Tob e il pluricampione italiano Andrea Mancini. Sui 64 chilometri della seconda prova speciale &egrave; stato ancora Botturi il pi&ugrave; veloce, questa volta davanti a Cominotto e Mancini. Nella classifica assoluta di giornata, il&nbsp;vincitore ha chiuso con un tempo di&nbsp;3h18&rsquo;42&rdquo; davanti a Vanni Cominotto (+1&rsquo;57&rdquo;10) e Luca Vecchi (+2&rsquo;58&rdquo;73). Quarto Andrea Mancini (+5&rsquo;44&rdquo;80) e quinto un buon Maurizio Gerini (5&rsquo;51&rdquo;51), entrato nella top 5 nonostante la frattura della clavicola destra rimediata ad inizio di inizio maggio in Abruzzo nella seconda prova dell&rsquo;Italiano Motorally.       

La seconda prova del tricolore si corre nel contesto del Sardegna Rally Race. Botturi &egrave; stato il pi&ugrave; veloce su entrambe le prove speciali da Sa Itria ad Arbatax

Italiano Raid TT: Botturi nel Day1

Una giornata impegnativa quella del primo Maggio per i protagonisti della prova del Campionato Italiano Motorally, che si &egrave; disputata ad Aielli, nei pressi di L'Aquila. Ben 101 chilometri la lunghezza della prova cronometrata divisa in 2 settori rispettivamente di 52 e 48 chilometri con assistenza volante, definita dal pluricampione Massimo Chiesa, in supporto allo staff e apripista&nbsp; di giornata, come una speciale in grado di raccogliere tutte le caratteristiche che un centauro della navigazione deve possedere.  Alle 8 i piloti hanno cominciato a sfilare per lo start con l&rsquo;attenzione rivolta a Maurizio Gerini, Team Solarys, il campione in carica Jacopo Cerutti CF Racing e a Paolo Ceci, i migliori tempi del sabato. I big, che&nbsp; si giocavano a pieno titolo il risultato del Raid TT di Aielli, nel primo settore di speciale sono incorsi in pi&ugrave; errori di navigazione con il risultato di una caduta al km 40 per Gerini e clavicola rotta, mentre Jacopo Cerutti si &egrave; scontrato con Paolo Ceci con la conseguente frattura del braccio per il primo e del piede sinistro per il centauro modenese.  Ai due incidenti si &egrave; dovuto procedere con il blocco e annullamento del primo settore di prova cronometrata per fare intervenire i mezzi di soccorso. Alle 13.00 i 190 piloti&nbsp; hanno potuto inforcare nuovamente le moto e rientrare in speciale per il secondo settore cronometrato divenuto in tutto e per tutto prova unica per guadagnare il titolo di giornata.  A trionfare in questa prima fase di Raid TT - che vedr&agrave; il termine dopo i tre giorni da disputarsi in Sardegna nel contesto del Mondiale - &egrave; stato&nbsp; Vanni Cominotto su Husqvarna&nbsp; seguito da Mauro Uslenghi RS Moto e Luca Vecchi team MRT. Il podio dell&rsquo;assoluta della terza prova Campionato Italiano Motorally ha visto sul gradino pi&ugrave; alto Alessandro Botturi, mentre l&rsquo;argento &egrave; andato a Matteo Graziani e il bronzo a Mauro Uslenghi. Nei primi dieci di giornata si sono&nbsp; posizionati anche in ordine cronologico: Van Beveren, Fedeli, Iob, Cominotto, Pavan, Martelozzo e Beggio.  Nella classe 50 per il campionato tricolore si &egrave; imposto Marco Menichini, mentre nella classe femminile ad impugnare il titolo &egrave; stata Raffaella Cabini; peccato per Serena Ghione che nel secondo settore si &egrave; imbattuta in una brutta scivolata che l&rsquo;ha costretta ad abbandonare la prova compromettendo anche la sua perfomance nel Raid TT.  Nella classe 125 a vincere &egrave; stato Mauro Uslenghi, per la 250 Guido Fedeli, mentre nella 450 si &egrave; affermato Alessandro Botturi.  Matteo Graziani ha ottenuto il miglior tempo di giornata nella classe 600 mentre nella 1000 ha scalare il podio ci ha pensato Alessandro Devalle.  Tra i 34 concorrenti della categoria Sport a primeggiare &egrave; stato Daniele Arcangioli; per la&nbsp; marathon ottima esecuzione di Fulvio Barbieri.  Il prossimo appuntamento con Campionato Italiano Motorally sar&agrave; a Passignano sul Trasimeno il 22 maggio.

Frattura di un braccio per Jacopo Cerutti e di un piede per Paolo Ceci: i due si sono scontrati in speciale

Motorally: il ritorno di Botturi

Cento piloti, speciali da oltre 100 chilometri e 100 emozioni da vivere. Sono questi gli ingredienti del Moto Club Sirente per la prova di Raid TT, e quindi per il Campionato Italiano Motorally in programma questo fine settimana ad Aielli, in provincia di L'Aquila.  Gi&agrave; da gioved&igrave; 28 aprile avranno luogo le verifiche amministrative e tecniche dove i team potranno sfoderare i propri mezzi che, di anno in anno, alzano sempre il livello rendendo il paddock una vetrina in plein air per motociclisti, appassionati ed estimatori.  Sar&agrave; il contesto di Aielli a fare da scenografia al circus motoristico della navigazione, mentre da mesi lo staff di Pasquale Alfonsi e Max Mazzulli sta operando per&nbsp;la realizzazione di speciali di alto profilo. Alessandro Botturi (nella foto), Jacopo Cerutti, Vanni Cominotto , Paolo Ceci, Andrea Mancini hanno siglato anzitempo la loro presenza, ma a rendere tutto pi&ugrave; intrigante &egrave; l&rsquo;avanzare di nuove leve e nuovi campioni ben disposti a dare del filo da torcere ai top riders.  &ldquo;Saranno tre giornate di gara. Venerd&igrave; si debutter&agrave; con la tappa Marathon di circa 240 km con la P.S. 1 di 40 km e P.S. 2 di 38&rdquo;, spiega&nbsp;Pasquale Alfonsi. &ldquo;Una tappa Marathon, quindi senza assistenza, per mettere subito sotto stress piloti e apparecchiatura ma dove &egrave; garantita la possibilit&agrave; di fare rifornimento ogni 80 chilometri, quindi mantenendo serbatoi normali e non maggiorati. Sabato sar&agrave; di scena la seconda giornata valevole per il Raid TT e primo appuntamento per Motorally dove i piloti si confronteranno con 228 km, una PS 3 di 45 km per poi chiudere con un&rsquo;altra prova in linea di 20 km, quest&rsquo;ultima breve ma insidiosa; la tappa in questo caso sar&agrave; ad otto con assistenza al paddock. Per il terzo giorno ci si cimenter&agrave; in 150 km totali e una P.S. 5 di 101 km&rdquo;.&nbsp;  Ben 40 persone&nbsp; stanno lavorando e definendo ogni singolo particolare per regalare un Raidd TT mozzafiato in grado di coprire tutta la Marsica est.

Cento piloti, speciali da oltre 100 chilometri e 100 emozioni da vivere. Sono questi gli ingredienti per prova di Motorally di questo weekend a L'Aquila

Il Motorally si fa in 100

230 piloti hanno preso il via nel fine settimana alla prima prova del Campionato Italiano Motorally 2016, andata in scena a Cascia (PG). Alle 8.30 di domenica &ndash; e avuto il via dal Sindaco Gino Emili &ndash; Jacopo Cerutti &egrave; partito per primo, seguito dal compagno di team Vanni Cominotto e da Luca Vecchi  18 e 32 chilometri le lunghezze delle Prove Speciali preparate per questa prova di apertura. La prima, molto veloce e fluida, ha preparato i piloti (dopo un trasferimento panoramico di 84 chilometri) alla seconda, molto pi&ugrave; complicata, da sostenersi a ritmi bassi, fitta di note sul roadbook e dove la parola chiave era &rdquo;navigazione!&rdquo;  Jacopo Cerutti sulla sua Husqvarna ha confermato la sua superiorit&agrave; nella Prima prova terminando i 18 km cronometrati in 18&rsquo;17&rdquo;03. A soli 44 secondi di distacco ha chiusi Andrea Mancini, portacolori Beta. Il perugino, dopo un brutto infortunio nel 2015, non ha assolutamente perso il suo smalto, anzi &egrave; sembrato proprio aver cercato di rimettere in ordine la situazione classifiche. Ottima l&rsquo;interpretazione anche di Alex Zanotti, terzo davanti a Luigi Martelozzo e Giovanni Gritti, per la prima volta alle prese con il roadbook.  Nella seconda prova &egrave; stato ancora Jacopo Cerutti a dettare le regole e a vincere di conseguenza l&rsquo;assoluta di giornata. Bene Vanni Cominotto, che ha mantenuto un buon passo e ottenuto il secondo posto assoluto, mentre Mirco Pavan &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; basso del podio. Andrea Mancini nella seconda speciale non ha ottenuto un buon piazzamento e ha chiuso quarto nell&rsquo;assoluta; Luigi Martelozzo, Giovanni Gritti, Luca Vecchi, Marco Job, Alex Zanotti, Davide Giorgi sono entrati nella top 10.  Nella classe 50 sul podio sono saliti Nicol&ograve; Ferraris, Luca Ferrara, Marco Menichini. La classe B-125 ha visto tre protagonisti: Luigi Martelozzo, Fabio Beneditti, Luca Vecchi, mentre nel panorama femminile la pluricampionessa Serena Ghione ha vinto lasciando argento e bronzo a Raffaella Cabini e Anna Ghiraldini. Nella Classe C-250 si &egrave; imposto Davide Giorgi, seguito da Mirko Goi e Paolo Pettinari; per la classe D-450 i nomi al vertice sono stati Jacopo Cerutti, Mirco Pavan, Giovanni Gritti. Nella 600 Vanni Cominotto, Marco Job, e Matteo Graziani. Nella classe Marathon i migliori sono stati Roberto Fantauzzi, Fabio Maurie Aldo Cusini. Nella classe G-1000 al top si sono visti Alessandro Devalle, Eros Ercoli e Massimiliano Fignani.  A fine giornata, il Vice Presidente FMI Giovanni Copioli ha espresso la sua soddisfazione per il successo riscosso dal Trofeo Sport, aperto a conduttori in possesso di Licenza Amatoriale (con motocicli di qualsiasi tipo e cilindrata) che non si siano mai classificati nei primi tre posti (di classe o assoluti) di qualsiasi campionato italiano nelle specialit&agrave; Enduro e Motorally: &ldquo;Moltissimi i piloti iscritti a questo tipo di manifestazione, che ha una formula che riscuote sempre pi&ugrave; consensi&rdquo;.  Il tracciatore Luca Tassi nel chiudere la giornata ha affermato: "E&rsquo; stata una prova rivolta e dedicata ad un grande amico scompraso: Ghino Mozzini, pilota e organizzatore di Campionati Motorally. Per noi &egrave; stato un onore e un piacere avere presente la figlia Lucia, che &egrave; stata premiata dagli organizzatori&rdquo;. A chiudere la giornata, la soddisfazione di tutti i partecipanti e del Coordinatore Nazionale Motorally, Antonio Assirelli.

Il pilota Husqvarna si impone nella prova d'apertura dell'Italiano Motorally

Motorally: Cerutti vince la prima

Il Campionato Italiano Motorally prender&agrave; il via questo weekend dopo una lunga pausa agonistica. A testimoniare la passione per questa disciplina sono i numeri degli iscritti, ben 234, mentre la location che diventer&agrave; terreno di gara sar&agrave; il comune di Cascia, in provincia di Perugia. E, naturalmente, tutto il territorio limitrof, grazie alla sinergia tra il Moto Club&nbsp; Autodromo dell&rsquo;Umbria e le amministrazioni locali.  Sfida aperta per i big della disciplina, con il campione in carica Jacopo Cerutti che passa dal team Rs Moto&nbsp; in sella una Husqvarna per CF Racing, mentre il compagno di Team Vanni Cominotto, terzo assoluto nell&rsquo;edizione 2015, partir&agrave; per secondo.  Peccato per l&rsquo;assenza del gigante di Lumezzane, Alessandro Botturi, in fase di riabilitazione dopo l&rsquo;operazione sostenuta alla mano destra per una caduta durante la Dakar (leggi qui).  Sempre nella top ten ritornano a confrontarsi Luca Vecchi, Matteo Graziani, Mirco Pavan, Mauro Uslenghi, Guido Fedeli, Nicol&ograve; Pietribiasi, Alex Zanotti.  Occhi puntati anche per il rientro del gi&agrave; campione italiano Andrea Mancini, ben intenzionato a lanciare il guanto di sfida sempre in sella a Beta per il team Beta Dirt Racing. Per quanto riguarda la competizione in rosa c&rsquo;&egrave; il ritorno della campionessa Serena Ghione mentre Valentina Spoletini, campionessa in carica, non presenzier&agrave; a causa di un&rsquo;operazione al ginocchio.  Riflettori puntati anche per un decano dell&rsquo;enduro: Giovanni Gritti,&nbsp; in campo per il team RS Moto, pronto a fare conoscere di che pasta &egrave; fatto, con all&rsquo;attivo podi sia al mondiale che all&rsquo;europeo Enduro. Novit&agrave; per il 2016 &egrave; poi la nascita del nuovo team: Boars Sherco Rally.  Nella foto in apertura Jacopo Cerutti alla Dakar 2016, dove si &egrave; piazzato dodicesimo assoluto.   

Il Campionato Italiano Motorally prender&agrave; il via a Cascia questo weekend con 234 iscritti. Cambio di casacca per il campione in carica Jacopo Cerutti

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