        "Red Bull has been our partner for a long time, and I really like the new livery." Pit Beirer gets straight to the point, emphasising that the GASGAS Tech3 team is even stronger this year, backed, branded and well-equipped as Pedro Acosta takes to MotoGP, a &lsquo;gem&rsquo; of a rider on whom to firmly focus. KTM, complete MotoGP team Francesco Guidotti, Cristian Pupulin, Fabiano Sterlacchini. Italian resources on the Austrian Red Bull KTM Factory team who, according to Pit Beirer, may pave the way for additional new hires: "Though we&rsquo;re not looking for anyone in particular, the doors are open. Ours is a complete team, made up of colleagues and friends. We started from scratch at the Austrian GP and learned a lot, year by year. Sterlacchini is the Technical Director of the race project, not simply a special guest. Maybe somebody will leave in the future, but that&rsquo;s normal, just as new people might arrive.&rdquo; And this goes for the riders too: "We want to focus on our four names, rather than hiring a fifth rider. In the hope we don&rsquo;t have any injuries, the situation is less stressful now, because Pedro Acosta is already in MotoGP. He&rsquo;s entered the reigning class two years early by knocking on our door. We&rsquo;ll return to the market only if someone were to want to leave, putting aside the Pol Espargar&ograve; situation, a real concern for us.&rdquo; And who are the four names? "Brad Binder has grown with us, he&rsquo;s a fantastic rider. Jack Miller came here as fourth rider, he&rsquo;s had some difficulty, but we want to help him to stay, because he&rsquo;s contributed to improving the RC16. Augusto Fernandez had a great rookie season, we&rsquo;ll see how much he can grow, while everyone considers Pedro Acosta to be a diamond". MotoGP fantastic in Pit Beirer&rsquo;s opinion Pit Beirer is clear: "The championship is fantastic", he comments, in reference to the 22 races plus Sprints. "I would support it even if I didn&rsquo;t work here. Double the number of races has doubled the number of paying spectators on Saturday. But for us the ideal number of events would be between 18 and 20 per season, including the Sprint format". He also alludes to the future of MotoGP: "The new technical regulation coming in 2027 is smart. We need to make the prototypes less extreme, reducing engine power, getting rid of the lowering device and limiting the aerodynamics. Control should be put back in the hands of the rider". Lastly, the Concessions, a hot topic on which Beirer pours cold water: "We need technicians, to support development. As for the number of bikes, there&rsquo;s debate, but I think we&rsquo;ve put pressure on our Ducati friends, with our four RC16 bikes. I don&rsquo;t know if the Concessions system is right or wrong, we&rsquo;ll see. If we need a third team, we&rsquo;ll find one. We&rsquo;re talking to different squads, though it&rsquo;s hard to get everyone to agree".       

The KTM Motorsport Director: "He&rsquo;s a diamond, and we&rsquo;ll continue with four riders, unless a third team joins the project"

Pit Beirer: "Acosta is debuting in MotoGP two years early”

        Pit Beirer attacca subito: "Red Bull &egrave; un nostro partner da lungo tempo, e la nuova livrea mi piace tantissimo", sottolineando quanto la formazione GASGAS Tech3 sia in questo 2024 ancora pi&ugrave; forte, sostenuta, brandizzata e ben equipaggiata, nell'ingresso in MotoGP di Pedro Acosta, ritenuto "un gioiello", su cui puntare convinti. KTM, team completo della MotoGP  Francesco Guidotti, Cristian Populin, Fabiano Sterlacchini. Risorse italiane nella teutonica struttura Red Bull KTM Factory che, stando alle parole di Pit Beirer, lascia aperti gli ingressi al progetto: "Sebbene non si stia cercando qualcuno in particolare, le porte sono aperte. Il nostro &egrave; un team completo, costituito da colleghi e amici. Partimmo dal Gran Premio d'Austria da zero, imparando molto di anno in anno. Sterlacchini &egrave; il Direttore Tecnico del progetto relativo alle corse su strada, mica &egrave; un semplice ospite. Potrebbe capitare che qualcuno ci lasci nel futuro, ma &egrave; normale, come potrebbe arrivare gente nuova".&nbsp; Il riferimento vale pure per i piloti: "Vogliamo concentrarci sui nostri 4 nomi, evitando di mettere sotto contratto un quinto profilo. Augurandoci di non andare incontro a infortuni, adesso la situazione &egrave; meno stressante, perch&eacute; Pedro Acosta &egrave; gi&agrave; in MotoGP: lui &egrave; entrato nella classe regina con due anni di anticipo bussando alla nostra porta. Torneremo sul mercato solo qualora qualcuno volesse andarsene, tralasciando la situazione di Pol Espargar&ograve;, grosso grattacapo per noi". Eccoli, i nomi sottintesi: "Brad Binder &egrave; cresciuto insieme a noi, &egrave; un pilota fantastico. Jack Miller &egrave; qui giunto da quarto pilota, ha incontrato difficolt&agrave;, per&ograve; vogliamo aiutarlo a restare, perch&eacute; ha contribuuito al miglioramento della RC16. Augusto Fernandez ha fatto una bella stagione da rookie, vediamo quanto potr&agrave; crescere, mentre Pedro Acosta &egrave; ritenuto da tutti un diamante". MotoGP fantastica per Pit Beirer Pit Beirer lo dice senza mezzi termini: "Il campionato &egrave; fantastico" riferendosi a 22 - attenzione alle cancellazioni - Gran Premi e altrettante Sprint "lo sosterrei pur se non fossi un addetto ai lavori. Il numero di gare raddoppiato ha raddoppiato il pubblico pagante del sabato. Occhio per&ograve; ai confini: per noi il numero ideale di appuntamenti sarebbe dai 18 ai 20 a stagone, includenti il format Sprint". Parla anchce della futura MotoGP: "Il rivisto regolamento tecnico in arrivo nel 2027 &egrave; sensato, Dovremmo rendere i prototipi meno estremi, riducendo le capacit&agrave; dei propulsori, bandendo l'abbassatore e limitando l'aerodinamica. Il contollo deve tornare nella mani di chi guida". Infine, le Concessioni, argomento scottante sul quale getta acqua fresca: "Occorrono i tecnici, al servizio dello sviluppo. Per quanto riguarda il numero di moto, si discute, ma credo che abbiamo messo pressione agli amici di Ducati, con le nostre quattro RC16. Non se il sistema Concessioni sia giusto o sbagliato, vedremo. Se servisse un terzo nostro team, lo avremo: stiamo parlando con alcune strutture, anche se &egrave; difficile mettere tutti d'accordo".&nbsp;       

Il Direttore Motosport KTM: "Lui &egrave; un diamante, e continueremo con 4 piloti, a meno che non sar&agrave; aggiunto un terzo team al progetto"

Pit Beirer: "Acosta debutta in MotoGP con due anni di anticipo"

La stagione 2022 si avvicina e la KTM &egrave; intenzionata pi&ugrave; che mai a continuare nel percorso di crescita che la vede protagonista da 5 anni. La casa austriaca per&ograve; vuole il titolo iridato e in occasione del campionato che sta per arrivare ha attuato un nuova strategia in termini organizzativi, prendendo Francesco Guidotti, e valorizzando Dani Pedrosa che avr&agrave; un ruolo pi&ugrave; centrale come tester per quanto riguarda lo sviluppo della moto. Il team ufficiale sar&agrave; composto da Binder e Oliveira mentre al team Tech3 il compito di far crescere le due giovani promesse, Gardner e Fernandez. Il responsabile di KTM per le corse, Pit Beirer, ha spiegato questo e molto altro in occasione della presentazione della squadra.    Beirer sui piloti: &quot;Tutti uguali tra di loro, Raul Fernandez gran talento&quot;   Binder, Oliveira, Gardner e Raul Fernandez saranno i piloti di KTM, andando a formare un perfetto mix di esperienza, talento e potenzialit&agrave;: &quot;Vorrei non ci fossero differenze tra tutte e quattro le moto, tutti avranno lo stesso materiale anche se ci&ograve; richiede molto sforzo. Gardner e R. Fernandez sono due piloti fantastici, hanno lottato per un titolo quindi c&#39;era molta tensione alla fine del campionato ma &egrave; una cosa normale. Fernandez &egrave; giovane e talentuoso, &egrave; cresciuto molto velocemente e dovremo convincerlo noi a restare per il futuro&quot;.  Non poteva mancare un riferimento ai due piloti attualmente pi&ugrave; in mostra nell&#39;orbita KTM, Danilo Petrucci, reduce dalla splendida Dakar, e Pedro Acosta, il talento con pi&ugrave; potenzialit&agrave; in prospettiva nell&#39;intero panorama del motomondiale: &quot;Pedro &egrave; molto talentuoso, spero che lui voglia rimanere con noi per il lavoro che facciamo, vedremo chi prover&agrave; a prenderlo il prossimo anno. Danilo ha fatto qualcosa di incredibile, ero convinto che potesse far bene. Fargli disputare la Dakar &egrave; stato un nostro regalo a lui, in teoria non avevamo bisogno di un pilota per la competizione. Danilo &egrave; un amico di KTM e in futuro parleremo ancora&quot;.    Da Guidotti a Pedrosa, KTM si concede una nuova organizzazione   Il responsabile del reparto corse di KTM ha sottolineato i cambiamenti che sono indipensabili per continuare a migliorare, invertendo leggermente la rotta rispetto alla passata stagione: &quot;Abbiamo voluto fare dei cambiamenti, non ci stava convincendo pi&ugrave; quello che stavamo facendo, abbiamo voluto fare un passo avanti. Abbiamo il miglior tester, Pedrosa, che sar&agrave; pi&ugrave; presente con noi alle gare e insieme a Kallio avr&agrave; un contatto diretto con la casa per lo sviluppo della moto. In questo senso la presenza di Guidotti &egrave; perfetta, con lui il team non dovr&agrave; prendere pi&ugrave; il venerd&igrave; mattina come un test ma bisogner&agrave; pensare solo alla gara, in tutte le sessioni&quot;.&nbsp;  L&#39;innesto in squadra di Francesco Guidotti &egrave; stato mirato, finalizzato ad una crescita umana prima ancora che tecnica: &quot;La gestione del team e dei piloti sar&agrave; importante, devono essere felici e sapere onestamente tutto dal punto di vista tecnico. Guidotti sar&agrave; il capo del team, gestir&agrave; tutto quello che riguarda le persone che ci lavorano, sono molto contento che sia tornato in KTM&quot;. Lo sviluppo, e quindi i successi, passano inevitabilmente da una solida base finanziaria, e Beirer rassicura i fan austriaci: &quot;Il budget &egrave; buono, la KTM usa la MotoGP sia per lo sviluppo di serie che per il marketing, per&ograve; se non si vince si rischia di fare cattiva pubblicit&agrave;. A noi &egrave; mancata esperienza pi&ugrave; che altro, ma abbiamo tutto quello che ci serve per essere competitivi. Vogliamo esserlo in MotoGP e siamo orgogliosi di quello che siamo nella altre categorie, aiutando i giovani piloti ad emergere e con la Red Bull Rookies Cup ad entrare in questo mondo&quot;.    MotoGP, Guidotti: &quot;L&#39;addio a Pramac? Volevo tornare in un team factory&quot; 

Il direttore corse di KTM si &egrave; espresso sulla stagione che sta per iniziare, che segna un punto di svolta per la casa austriaca che riparte da Francesco Guidotti e dai due rookie tra i pi&ugrave; interessanti della griglia: Gardner e Fernandez

MotoGP, Beirer: &ldquo;Petrucci incredibile, per Acosta vedremo chi lo vorr&agrave;&rdquo;

La stagione MotoGP 2022 non &egrave; ancora iniziata, ma tra i suoi partecipanti sono gi&agrave; volate le prime scintille. Non tra i piloti, ma tra &ldquo;i pezzi grossi&rdquo; dei team. La diatriba si era aperta a fine stagione 2021 con il team manager Davide Tardozzi che aveva attribuito a KTM una presunta &ldquo;egemonia&rdquo; nel mettere sotto contratto i giovani talenti. Affermazione che non &egrave; tornata molto bene al Direttore KTM Motorsport Pit Beirer che ha ribattuto a Tardozzi mettendo sul tavolo anche il &ldquo;caso Jorge Martin&rdquo;.  Beirer: &ldquo;Non ricordo di aver visto una Ducati in Moto3&rdquo;   &quot;KTM &egrave; una squadra cos&igrave; rispettabile - ha detto Beirer in un&#39;intervista a Speedweek.com - che alcuni piloti firmano volontariamente contratti con noi dopo aver fatto tre anni nella Rookies Cup, ad esempio per il Campionato del Mondo Moto3. Non so cosa stesse pensando Tardozzi quando ha parlato di tutto ci&ograve;. Se parla di concorrenza sleale, non posso che invitare calorosamente Ducati a impegnarsi con i giovani. Non ricordo per&ograve; di aver visto una Ducati in Moto3. In KTM produciamo moto per la Rookies Cup dal 2013. Il lavoro sui giovani costa una quantit&agrave; di denaro relativamente grande, che per noi ammonta a milioni ogni anno&rdquo;. Poi la &ldquo;frecciatina&rdquo; alla Casa di Borgo Panigale: &ldquo;Trovo piuttosto indecente&nbsp;- ha aggiunto - che un costruttore arrivi ad attirare i nostri talenti con un po&rsquo; di soldi in pi&ugrave;&rdquo;.  Beirer: &ldquo;La vostra azione &egrave; stata dignitosa?&rdquo;   Ma a chi si riferisce Beirer? Naturalmente a Jorge Martin, che ha militato due anni in Moto2 al team KTM, ma che nel passaggio alla master class, ha scelto di andare in Ducati Pramac: &ldquo;Jorge Martin aveva un contratto valido con noi per il 2021 ma voleva andare in Ducati - ha concluso Beirer -. Lo abbiamo quindi rilasciato di fronte ad un compenso di 80.000 euro. In questo contesto, vorrei chiedere a Ducati di riflettere se si trattava di un&#39;azione dignitosa o indecente. Lo volevamo con noi in MotoGP, ma lui non voleva restare e l&#39;abbiamo lasciato andare. Mi sembra che Ducati riceva regolarmente piloti dalla VR46 Riders Academy di Valentino Rossi, &egrave; una cosa intelligente. Per&ograve; dovrebbero semplicemente farlo e non lamentarsi del nostro programma per i giovani&rdquo;.  Jorge Lorenzo analizza la MotoGP: &quot;Jorge Martin pi&ugrave; esplosivo di Bagnaia&quot; 

Il Direttore KTM Motorsport ha ribattuto a delle &ldquo;accuse&rdquo; di Tardozzi riguardo ad una presunta &ldquo;egemonia&rdquo; di KTM sui giovani talenti del Motomondiale. E sul &ldquo;caso Jorge Martin&rdquo; ha parlato di scorrettezza

MotoGP, Beirer al veleno con Ducati: &ldquo;Pensino ai loro giovani!&rdquo;

        Il mercato piloti KTM &egrave; davvero particolare: lo ha dimostrato negli ultimi anni il direttore KTM Motorsport Pit Beirer che, in alcune occasioni, si &egrave; rivelato "spietato" mandando via piloti anche solo dopo una stagione di contratto e prendendone di nuovi. La filosofia KTM &egrave; sempre stata quella di far crescere i pilotini dalle classi minori &ldquo;fidelizzandoli&rdquo; e facendoli arrivare in MotoGP. Ma, per il futuro, nessuno pu&ograve; dormire sonni tranquilli. Mercato piloti KTM in continuo fermento  Certo, il lavoro di Pit Beirer non &egrave; del tutto criticabile, anche perch&egrave; i talenti che ha sotto la sua ala sono numerosi. Anche se le cose non sono andate proprio secondo i piani in questa stagione MotoGP 2021, nessuno mette in discussione le capacit&agrave; di Brad Binder, cresciuto a pane e KTM, cos&igrave; come quelle di Miguel Oliveira. Stessa cosa per i due nuovi arrivati in Tech3 Remy Gardner e Raul Fernandez. Il primo &egrave; andato a vincere il titolo in Moto2 al suo primo anno con il team KTM Ajo, mentre il secondo ha portato a termine un campionato bellissimo da Rookie Moto2. Insomma, i ragazzi KTM crescono su bene, ma ancora una volta, il 2022 sar&agrave; un banco di prova per tutti... nessuno escluso. In un attimo le carte possono mischiarsi  E infatti, come Pit Beirer ha detto in un'intervista a Speedweek.com, nessuno &egrave; davvero al sicuro in ottica 2023: &ldquo;In KTM abbiamo quattro posti in MotoGP per i prossimi cinque anni - ha detto -. Finora nessun posto &egrave; stato assegnato ad un pilota per quanto riguarda il 2023. Dopo la stagione 2022 occuperemo i quattro posti di Red Bull e Tech3 poich&eacute; crediamo che il pilota, la squadra, le prestazioni e il team debbano adattarsi al meglio&rdquo;. Piloti avvertiti quindi: &ldquo;Non c'&egrave; alcuna garanzia per un posto nella squadra di lavoro -ha aggiunto -.&nbsp;Vogliamo mantenere libero questo passaggio di gestione da una squadra all'altra (Factory e Tech3) e nella prossima estate vedere dove si adatter&agrave; ogni pilota del nostro quartetto MotoGP&rdquo;. MotoE: Pirro promuove la ducati: "Ricorda in tanti aspetti la MotoGP"       

Il direttore KTM Motorsport ha parlato del mercato 2023, dove ci sar&agrave; da capire chi rester&agrave; e chi se ne andr&agrave;, o se avverranno scambi tra il team ufficiale e quello Tech3

MotoGP, Beirer: “Nessun pilota KTM ha una sella sicura per il 2023”

        The news was already circulating but it&rsquo;s now official. Following the departure of its Race Manager Mike Leitner, KTM has now confirmed that his successor will be Francesco Guidotti. The former Pramac Team Manager is ready for a new challenge and will be tasked with helping the Austrian brand to take that last step towards the top of the category. This is actually a return for Guidotti, who already wore orange during the first four years of KTM exploits in the 125 and 250 classes. Guidotti: &ldquo;KTM is ambitious like no other manufacturer&rdquo;  &ldquo;I was a team manager for KTM from 2006-2009 and then took some valuable experience so now I am able to complete the circle!&rdquo; comments Guidotti. &ldquo;KTM have always been very ambitious and hungry with their racing programs and we can see that MotoGP is no different; it is incredible what they have achieved in such a short time and there is still much we can do. I&rsquo;m very happy to be back and part of this big push for more success.&rdquo; Pit Beirer, who continues at the helm of the KTM motorsport department, is also very pleased: &ldquo;We wanted to refresh the MotoGP management structure and we feel that Francesco&rsquo;s input and ideas will give us some new momentum for our sixth season on the grid. With people like Francesco, Fabiano Sterlacchini, Herv&eacute; Poncharal, Jens Hainbach and Aki Ajo we know we have the best leadership to help us move ahead and make more MotoGP milestones for the company.&rdquo; Translated by Heather Watson TT 2022: John McGuinness to line up with Honda Racing UK       

The Italian leaves Pramac and marries the KTM cause, back in orange just as he was from 2006 to 2009. "KTM has always had ambitious plans, I&rsquo;m pleased to play a part"

MotoGP, official: Francesco Guidotti the new KTM Race Manager

        La notizia era nell&rsquo;aria da qualche giorno, ma ora ecco l&rsquo;ufficialit&agrave;. Dopo la messa alla porta del precedente Race Manager Mike Leitner KTM ha nominato il suo successore, che come pronosticato sar&agrave; Francesco Guidotti.&nbsp;L&rsquo;ex Team Manager Pramac dunque &egrave; pronto per una nuova sfida, dove sar&agrave; chiamato ad aiutare il marchio austriaco a compiere quell&rsquo;ultimo salto in avanti verso la vetta della categoria.Per Guidotti tra l&rsquo;altro si tratter&agrave; di un ritorno, dato che aveva gi&agrave; vestito i colori arancioni durante i primi quattro anni dell&rsquo;avventura KTM tra 125 e 250. Guidotti: &ldquo;KTM &egrave; ambiziosa come nessun&rsquo;altra casa&rdquo;  &ldquo;Sono stato Team Manager di KTM dal 2006 al 2009 - conferma Francesco - acquisendo tanta esperienza utile, ed ora posso dire di aver chiuso il cerchio! KTM ha sempre avuto dei programmi ambiziosi nel mondo delle corse, ed anche in MotoGP sta facendo lo stesso. E&rsquo; incredibile quanto hanno raccolto in cos&igrave; poco tempo: certamente c&rsquo;&egrave; ancora tanto da fare, e sono felice di iniziare a fare parte di tutto questo&rdquo;.&nbsp;Soddisfatto ovviamente anche Pit Beirer, ancora al timone del reparto motorsport della casa arancione.&nbsp;&ldquo;Volevamo rinnovare il nostro managment in MotoGP, e siamo sicuri che con l&rsquo;apporto di Francesco potremo fare grandi cose, lavorando nel migliore dei modi nella nostra sesta stagione in MotoGP. Con persone come Guidotti, Sterlacchini, Poncharal, Hainbach e Ajo abbiamo ora i migliori leader, per consentire alla casa di conquistare nuovi ed importanti traguardi&rdquo;. MotoGP, Razali si pente: "Non avrei dovuto portare Rossi in Petronas"       

Il toscano lascia dunque Pramac e sposa la causa KTM, tornando a vestirsi di arancio dopo i quattro anni tra il 2006 ed il 2009. "KTM ha sempre realizzato piani ambiziosi, felice di farne parte"

MotoGP, ufficiale: Francesco Guidotti nuovo Race Manager di KTM

Nella stagione in corso KTM non ha particolarmente brillato e dopo quanto fatto vedere l&rsquo;anno scorso, sicuramente dalle moto arancioni ci si sarebbe aspettato molto di pi&ugrave; (qui la polemica sul numero di moto in griglia). Invece a tre gare dalla fine il bottino parla di due vittorie, una con Brad Binder e una con Miguel Oliveira, che ha ottenuto anche altri due secondi posti. Intervistato dal sito tedesco Speedweek Pit Beirer, direttore del Motorsport di KTM, ha analizzato il lato tecnico della struttura, guardando anche agli avversari.  L&#39;ammirazione verso Dall&#39;Igna   &ldquo;Sono ancora convinto che abbiamo una buona squadra tecnica, anche se al momento siamo un po&rsquo; in difficolt&agrave;&rdquo; ha ammesso il tedesco. &ldquo;Abbiamo ottenuto cinque vittorie in MotoGP come merito di questo progetto. Questo &egrave; possibile solo con designer e tecnici eccellenti in tutti i settori:&nbsp;dal telaio al motore, all&#39;elettronica e alle sospensioni&rdquo;.  Se si guarda intorno, per&ograve;, c&rsquo;&egrave; una Casa nello specifico che sfrutta molto di pi&ugrave; il regolamento: &ldquo;Ovviamente non siamo cos&igrave; vicini al limite come spesso lo &egrave; Ducati. Portano invenzioni che sono zone grigie nei regolamenti, ma in nessun modo illegali. Si avvicinano al limite e investono molti soldi in quello. Gigi (Dall&rsquo;Igna) fa un ottimo lavoro in questo ambito&rdquo;. Parole di stima da parte di Beirer, che per&ograve; non sottovaluta chi lavora nella fabbrica KTM. &ldquo;Possiamo fare lo stesso con le persone che abbiamo nel team&rdquo; assicura il tedesco. &Egrave; tempo di rimboccarsi le maniche, per puntare in alto nel 2022.  MotoGP: a Misano un tributo da brividi per Simoncelli e Gresini 

Il direttore del motorsport di KTM ha elogiato l&rsquo;ingegnere veneto, capace di esplorare tutte le zone del regolamento, assicurando che anche la Casa austriaca &egrave; in grado di fare lo stesso

MotoGP, Beirer: &ldquo;KTM non &egrave; vicina al limite come spesso lo &egrave; Ducati&rdquo;

Le ambizioni di crescita di KTM all&#39;interno del Motomondiale sono andate crescendo nel corso degli anni, e il Direttore Motorsport KTM Pit Beirer, oltre a voler puntare su piloti di grande talento, vorrebbe veder realizzato anche un terzo team in MotoGP. L&#39;entusiasmo non manca, ma qualcosa sembra non andare nella giusta direzione.  Beirer: &ldquo;Non siamo stati informati per bene&rdquo;   Beirer ha parlato dei progetti futuri in un&#39;intervista a Speedweek.com: &ldquo;Nelle ultime stagioni - ha spiegato - non abbiamo cercato attivamente alcun partner, perch&eacute; ci &egrave; stato detto dalla Dorna che sarebbe stato meglio avere due squadre per ogni costruttore. Per questo abbiamo fatto un passo indietro quando abbiamo visto che stava succedendo qualcosa con Avintia e Gresini. Eppure, ora vediamo la Ducati con quattro squadre e noi con due fino al 2024. Ci sembra di non essere stati informati correttamente. Avere quattro squadre sotto contratto vuol dire avere un grande potere&rdquo;.  Tutto rimandato a tempi migliori   Detto ci&ograve;, Beirer ha parlato di contatti verbali avuti in passato con Lucio Cecchinello, ma anche che, prima di fare una terza squadra, i risultati di KTM Factory e Tech3 dovranno migliorare: &ldquo;Non appena avremo la sensazione che le nostre due squadre saranno stabili e che le prestazioni saranno ottime, faremo davvero una terza squadra MotoGP. Adesso, per&ograve;, non &egrave; il momento dato che i nostri team non stanno avendo i risultati sperati&rdquo;. Infine su Cecchinello: &ldquo;Abbiamo negoziato con Lucio due anni fa, ma sembra essere un partner Honda molto fedele. Ecco perch&eacute; non abbiamo mai avuto una conversazione approfondita&rdquo;.  Caso Oncu, Aleix Espargar&ograve; contro Kenan Sofuoglu: &ldquo;&Egrave; senza cervello&rdquo; 

Il Direttore Motorsport della Casa di Mattighofen &egrave; amareggiato per non aver potuto schierare una terza squadra: &ldquo;Ci &egrave; stato detto dalla Dorna che sarebbe stato meglio avere due squadre per ogni costruttore, eppure, Ducati...&rdquo;

MotoGP, Beirer: &ldquo;Ducati 4 team e KTM 2: Dorna ci ha male informati&rdquo;

Con la stagione 2021 che sta arrivando al capolinea (mancano 3 gare), in Casa KTM si sta gi&agrave; pensando al futuro. I due team, Factory e Tech3 sono gi&agrave; &ldquo;sistemati&rdquo;, ma in quanto ai tester, potrebbero esserci delle novit&agrave;. E per Danilo Petrucci, quella che si correr&agrave; a Valencia il 14 novembre, potrebbe non essere l&#39;ultima gara in MotoGP.  Una &ldquo;pedina&rdquo; da spostare in caso di necessit&agrave;   Di certo, da parte del pilota di Terni cos&igrave; come da parte di KTM, ci si aspettava una stagione diversa. E invece i risultati non sono arrivati. Danilo alla fine ha scelto di prendere la strada dell&#39;Off Road restando per&ograve; sempre con il marchio austriaco. Ma, dato che Mika Kallio collaboratore KTM, sembra non pi&ugrave; intenzionato a partecipare a Gran Premi futuri come wild card, ecco che Petrux potrebbe diventare &ldquo;la pedina&rdquo; da spostare in caso di necessit&agrave;. A parlarne, in un&#39; intervista a Speedweek.com &egrave; stato il Direttore KTM Motorsport Pit Beirer: &ldquo;Dani Pedrosa ha fatto una gara a Spielberg, - ha detto - ma preferirebbe non correre utleriormente, se non ce ne fosse davvero la necessit&agrave;. Mika, invece, non parteciper&agrave; pi&ugrave; ai Gran Premi. La questione del pilota sostitutivo, &egrave; da sempre un vecchio dilemma e in caso di emergenza, durante la notte non troverai nessun super pilota sostitutivo. Adesso per&ograve; abbiamo due buoni numeri di telefono per un caso del genere. Da un lato c&#39;&egrave; Dani, ma in futuro potremmo chiamare anche Danilo Petrucci&rdquo;.  Beirer: &ldquo;Petrucci &egrave; diventato un amico&rdquo;   Oltre alla Dakar, ci possiamo aspettare quindi di vedere Petrucci nei test invernali? &ldquo;Penso che un buon pilota possa orientarsi su una motogp in tempi relativamente brevi - ha concluso Beirer -. &Egrave; stato dimostrato quanto sia difficile per i sostituti. Tutti quelli che entrano per la prima volta, almeno nel primo fine settimana, hanno davvero difficolt&agrave;. Con Danilo abbiamo un ottimo rapporto, non abbiamo bisogno di un contratto per determinate attivit&agrave;. E&#39; diventato amico di tutti noi, sfortunatamente abbiamo fallito con il nostro piano di offrirgli la sua migliore stagione in MotoGP finora con pi&ugrave; di una vittoria all&#39;anno&rdquo;.  MotoGP, Jarvis e il 2015: &ldquo;Errore per Valentino chiamare in causa Marquez&rdquo; 

Finita questa stagione, il pilota di Terni si dar&agrave; all&#39;Off Road, ma in caso KTM avesse bisogno di un pilota sostitutivo per la MotoGP Beirer dice: &ldquo;Abbiamo il suo numero e in futuro potremmo chiamare anche Danilo&rdquo;

Petrucci ancora su una MotoGP? Per Beirer &ldquo;si pu&ograve; fare&rdquo;

Il mercato MotoGP &egrave; in continuo fermento e tra i piloti che potrebbero rischiare il posto (o confermarlo) c&#39;&egrave; Danilo Petrucci. Il pilota di Terni in sella alla RC-16 del team Tech 3 non sta avendo risultati brillanti anche se qualche miglioramento in alcune gare c&#39;&egrave; stato. In Casa Orange, poi, hanno gi&agrave; deciso che dal 2022 salir&agrave; in MotoGP anche Remy Gardner, pilota Moto2. Al posto di chi andr&agrave;? Di Petrucci o di Lecuona? Senza dimenticare che potrebbe esserci spazio anche per Raul Fernandez, il rookie Moto2 che sta disputando una stagione davvero sopra le righe. Ecco che a parlare di unpossibile futuro per Danilo Petrucci &egrave; stato il direttore KTM Pit Beirer.  &ldquo;Tanta pressione al momento&rdquo;   In un&#39;intervista a Speedweek, Beirer ha detto che riguardo al mercato piloti ancora &egrave; tutto in altomare. Per&ograve;, &egrave; stata sollevata l&#39;ipotesi che Petrucci possa diventare un collaudatore KTM, affiancando Dani Pedrosa dato che Mika Kallio ha avuto diversi gravi infortuni: &ldquo;Bah, tutto &egrave; possibile, ma siamo gi&agrave; nel regno della speculazione. Non &egrave; questo il problema al momento. Abbiamo due ottimi collaudatori. Ovviamente ora abbiamo molta pressione perch&eacute; un pilota Tech3 dovr&agrave; lasciarci perch&eacute; arriver&agrave; Remy dal 2022&rdquo;.  &ldquo;Danilo potrebbe essere un buon rimpiazzo&rdquo;   Detto questo, per&ograve;, l&#39;idea di Petrucci come collaudatore ha stuzzicato Pit Beirer che ha aggiunto: &ldquo;E&#39; anche vero che ad un certo punto dovremo pensare ad un collaboratore pi&ugrave; giovane. Al momento siamo molto a nostro agio con i due che abbiamo. Il lavoro di Mika (Kallio) spesso differisce da quello che fa Dani Pedrosa. Non solo portano avanti un lavoro in cui possono essere chiamati a correre in tempi brevi, ma abbiamo anche molto lavoro di base da fare nei test MotoGP, dove c&#39;&egrave; da provare telai, ammortizzatori o forcelle completamente nuovi. Quindi Mika ha ancora un lavoro importante, lo stesso Dani&rdquo;.  &ldquo;Certo &egrave; - ha concluso - che avere in famiglia un collaudatore come Danilo che pu&ograve; intervenire ad alto livello come &#39;rimpiazzo&#39; se un pilota si infortuna &egrave; ovviamente anche un pensiero affascinante&rdquo;.  Tardozzi: &ldquo;Vinales? Spero che continui a correre in MotoGP&rdquo;  &nbsp; 

Al pilota di Terni non &egrave; detto che a fine anno verr&agrave; rinnovato il contratto con KTM Tech3, ma ecco che per lui potrebbero aprirsi nuove strade

MotoGP, Beirer: &ldquo;Petrucci collaudatore? Pensiero affascinante&rdquo;

Osservare le entry list del Motomondiale &egrave; un esercizio che aiuta a comprendere il clamoroso valore della filiera KTM-Red Bull, che parte dalla Rookies Cup. Mir, Zarco, Brad Binder, Martin, Oliveira e Savadori in MotoGP; Baldassarri, Di Giannantonio, Bendsneyder, Beaubier e Raul Fernandez in Moto2; Sasaki, Darryn Binder, Tatay, Acosta, &Ouml;nc&uuml; e Dupsaquier in Moto3. Una lista sconfinata, che fa intendere quanto il Mondiale debba alla Rookies Cup.  Da quando, nel 2007, Red Bull e KTM hanno messo in piedi il monomarca propedeutico al Mondiale, questa formula promozionale &egrave; diventata un serbatoio che alimenta i GP, una rampa di lancio per gli aspiranti campioni. Joan Mir &egrave; l&rsquo;attuale re della MotoGP, come lui anche Johann Zarco (leader della MotoGP dopo il Qatar), Danny Kent, Jorge Martin e Brad Binder sono stati iridati nelle classi inferiori. La storia &egrave; destinata a continuare, perch&eacute; a Jerez hanno vinto Fabio Di Giannantonio e Pedro Acosta, piloti usciti dalla Rookies Cup. Del resto, quando gli austriaci organizzano e finanziano un campionato come questa anticamera del Mondiale, lo fanno con in mente un obiettivo. E nessuno meglio di Pit Beirer, responsabile racing della KTM, pu&ograve; spiegarlo.  &ldquo;Ovviamente l&rsquo;obiettivo finale della Casa &egrave; il titolo della MotoGP. &Egrave; l&rsquo;obiettivo del secolo. Detto in modo onesto: se non dovessimo farcela, non ne faremo un cruccio, ma oggi siamo spinti da questa motivazione. Ce la faremo? Credo sia presto per dirlo&rdquo;.  Di certo, la Casa che lo scorso anno &egrave; stata la rivelazione della MotoGP con tre successi, vuole provarci.  &ldquo;Sono molto orgoglioso del nostro lavoro e del supporto ottenuto dall&rsquo;azienda, non dimentichiamoci che l&rsquo;ingresso in MotoGP ha comportato quasi il raddoppio del budget per il Motorsport. E l&rsquo;azienda ha compiuto il passo senza disfarsi di un solo pilota di Motocross o dell&rsquo;Enduro&rdquo;.  &nbsp;  Moto2, il team Ajo-KTM &egrave; il pigliatutto di categoria  La Rookies Cup   &nbsp;Organizzate la Rookies Cup da quasi 15 anni: potreste spostare l&rsquo;attenzione su altri progetti?  &ldquo;No, semmai pensiamo a organizzare il campionato per ulteriori 15 anni. Non abbiamo la minima intenzione di fermare la Rookies Cup, e credo che come la KTM anche la Red Bull abbia lo stesso livello di convinzione del primo giorno. Stiamo valutando come evolvere le moto, se cambiare a met&agrave; stagione i telai, poi le sospensioni e i motori. Pensiamo a una rivoluzione progressiva in alternativa a una pi&ugrave; netta. &Egrave; la conferma dell&rsquo;impegno&rdquo;.  Come possiamo definire la partnership tra KTM e Red Bull, che per il grande pubblico sembra un binomio inscindibile?  &ldquo;Anche per me a volte &egrave; un marchio unico, Red Bull KTM. Ogni volta che ci mettiamo assieme, creiamo un progetto forte: in ogni campionato disputato abbiamo vinto, in tutte le classi del Motocross e dell&rsquo;Enduro, poi la Dakar, la Moto3. Ma c&rsquo;&egrave; ancora il bersaglio grosso da inseguire... Siamo orgogliosi di questa partnership, pensiamo anche al valore della Rookies Cup, che non &egrave; un progetto pensato per un ritorno prettamente commerciale, &egrave; un investimento sulle nuove generazioni. Possiamo lavorare in una struttura per gli allenamenti (il Red Bull Athlete Performance Center, nde) dove i piloti sono seguiti da trainer, fisioterapisti, nutrizionisti, nel paddock abbiamo una dieta specifica anche per i meccanici, perch&eacute; Red Bull non &egrave; soltanto un logo, &egrave; sinonimo di qualit&agrave;. Ci prendiamo cura delle persone che lavorano con noi, e questo rende pi&ugrave; facile ingaggiare un pilota o un tecnico: sa che con noi star&agrave; bene. Il collettivo &egrave; pi&ugrave; forte del singolo&rdquo;.    Scorrendo la lista dei piloti del Mondiale lanciati dalla Rookies Cup, &egrave; ovvio come la KTM non abbia l&rsquo;esclusiva, perch&eacute; non avete abbastanza moto per tutti quei ragazzi. Come scegliete chi resta con voi nel Mondiale?  &nbsp;&ldquo;Io e Mike Leitner (project manager MotoGP, nde) analizziamo i piloti, e ascoltiamo anche l&rsquo;opinione di Herve Poncharal, nostro partner con il suo Team Tech 3. Ma alla fine &egrave; il nostro direttivo che decide, e la loro &egrave; un&rsquo;opinione forte, non potete immaginare quanto siano coinvolti nelle corse. Quindi non possiamo ingaggiare un pilota per la MotoGP e mettere il Board davanti al fatto compiuto. Non &egrave; facile, &egrave; come comprare sul mercato azionario, c&rsquo;&egrave; chi &egrave; troppo costoso e c&rsquo;&egrave; chi sta vincendo e non se la sente di lasciare la moto con cui sta brillando. Questo spiega meglio perch&eacute; vogliamo &lsquo;crearci&rsquo; i piloti in casa. Ma non &egrave; facile, soprattutto in MotoGP&rdquo;.  Piloti cresciuti in casa   Perch&eacute;?  &ldquo;La nostra moto &egrave; molto differente dalle altre: se abbiamo problemi di sospensioni o gomme, non abbiamo modo di parametrarci a Honda o Yamaha, perch&eacute; siamo differenti per ciclistica e sospensioni. Per&ograve; abbiamo qualcosa che gioca a nostro favore&rdquo;.  Cosa?  &ldquo;Se &#39;coltiviamo&#39; un pilota facendolo crescere attraverso Rookies Cup, Moto3 e Moto2, finiamo per conoscerne pregi e difetti in profondit&agrave; e possiamo capire se sia adatto alla Casa. L&rsquo;anno scorso abbiamo perso Pol Espargar&oacute; e lo stesso Jorge Martin, il quale era sotto contratto. A quel punto ci siamo detti di smetterla di pensare ai grandi piloti &lsquo;da fuori&rsquo;, e abbiamo puntato su Miguel Oliveira e Brad Binder&rdquo;.    Puoi spiegare il concetto di &#39;pilota adatto alla Casa&#39;?  &ldquo;Un contratto non ha valore se un pilota non &egrave; a suo agio. Con Johann Zarco, per esempio, non ha funzionato. Ci siamo separati, lui &egrave; tornato a mostrare il proprio valore - perch&eacute; &egrave; un grande pilota - e noi abbiamo vinto, perch&eacute; abbiamo grandi mezzi. Ma assieme non eravamo efficaci. A volte bisogna rendersene conto e una separazione pu&ograve; essere la soluzione giusta. Lo stesso &egrave; avvenuto con Martin: se davvero non credeva in noi, non doveva sentirsi costretto a rimanere, non impieghiamo tempo per chi non crede in noi. Lo facciamo per chi crede in noi, come Miguel e Brad, Avevamo avuto coraggio, l&rsquo;anno scorso durante il lockdown, a creare quel tipo di formazione per il 2021, ma poi loro sono andati forte e hanno vinto. Ed &egrave; pi&ugrave; facile affermare che sono buoni piloti&rdquo;.  MotoGP, Beirer: &ldquo;Dovizioso non interessa pi&ugrave; alla KTM&rdquo; 

&quot;Per coronare il sogno del titolo in MotoGP, abbiamo scelto una strada differente, costruendoci i campioni in casa fin dalla Rookies Cup. In cambio, chiediamo fiducia: Zarco e Martin non ce l&rsquo;hanno concessa, Oliveira e Binder s&igrave;&quot;

MotoGP, Pit Beirer: &ldquo;La KTM continua sulla sua strada&rdquo;

I fasti del 2020 sembrano lontani per la KTM: l&rsquo;inizio della stagione 2021 si &egrave; rivelato ricco di difficolt&agrave; inaspettate e a Portimao, pista dove Miguel Oliveira aveva dominato l&rsquo;anno scorso, il weekend &egrave; iniziato con una sola RC16 in top ten. I risultati ottenuti in fabbrica durante l&rsquo;inverno non rispecchiano quelli visti in pista, almeno in questi primi appuntamenti stagionali.  In ottica 2022, a Mattighofen non vogliono ripetere lo stesso errore. Per questo, nei pensieri degli uomini della Casa austriaca c&rsquo;&egrave; l&#39;idea di far disputare una wild card a Dani Pedrosa, tester di lusso che tanto ha contribuito allo sviluppo del progetto MotoGP, in sella alla moto che verr&agrave; utilizzata l&#39;anno prossimo.  MotoGP orari TV GP Portogallo: in diretta su SKY e Dazn, differita su TV8  Nessuna forzatura   &quot;&Egrave; ancora un po&#39; presto per parlare di gare jolly, ma nella seconda met&agrave; dell&#39;anno saremmo interessati a una wild card&rdquo;, ha spiegato il direttore sportivo Pit Beirer a Speedweek. &ldquo;Ci permetterebbe di valutare la nuova moto in gara. Ma per questo abbiamo bisogno di una moto competitiva e finita, pi&ugrave; un Dani Pedrosa interessato a tornare alle corse&rdquo;.  Un progetto, quello di Beirer, che va avanti senza fretta, senza pressare troppo l&rsquo;ex pilota spagnolo: &ldquo;Di certo non lo costringeremo, ma sarebbe nostro desiderio disputare una gara jolly con lui quest&#39;anno&rdquo;.  Gareggiare permette di valutare parametri relativi al comportamento della moto non confutabili diversamente. &ldquo;Correre rivela brutalmente tutte le debolezze, &egrave; ci&ograve; che abbiamo appena visto in Qatar. Siamo sempre molto impegnati in inverno con la parte teorica del lavoro, ma in gara appare tutto diverso dal previsto. Ecco perch&eacute; una gara del genere con Dani sarebbe estremamente importante per noi&quot;, ha concluso l&rsquo;austriaco.  Dani Pedrosa non disputa una gara dal 2018, stagione del suo ritiro in cui disput&ograve; l&rsquo;ultima gara della sua carriera sotto il diluvio di Valencia.  Calendario ufficiale MotoGP 2021: Gran Premi, circuiti e le date 

Il direttore sportivo della Casa austriaca vorrebbe far disputare allo spagnolo una gara nel corso di questa stagione: un progetto che andr&agrave; avanti solo se ci sar&agrave; la volont&agrave; di Daniel

MotoGP Portogallo, Beirer: &ldquo;Vogliamo una wild card con Pedrosa&rdquo;

Pit Bierer ricopre da pi&ugrave; di 15 anni il ruolo di direttore dell&#39;area motorsport in KTM ma non sembra voler minimamente mollare la presa proprio ora che il progetto MotoGP sta decollando e ha gi&agrave; conquistato due vittorie nella classe regina del Motomondiale, grazie a Miguel Oliveira e Brad Binder.  Puntare in alto   &quot;Il nostro sogno era quello di vincere dei Gran Premi in MotoGP, &egrave; accaduto. Adesso siamo pronti per ottenere di pi&ugrave;&quot;, spiega il tedesco in occasione della presentazione della nuova RC16.  La Casa di Mattighofen non fa mistero di puntare al titolo mondiale della classe regina, dopo una crescita rapida e raggiunta in un tempo relativamente breve. Il segreto sta nel lavoro quotidiano svolto in fabbrica: &quot;Abbiamo un grande staff, spingiamo sempre forte, guardiamo avanti e lo facciamo tutti insieme&quot;, continua Beirer. &quot;In MotoGP devi crescere, spingere e reagire quotidianamente&quot;.  Il progetto KTM-Red Bull punta anche a far crescere una nuova leva di piloti da portare dalle classe minori fino alla MotoGP, come avvenuto con Oliveira, Binder e Lecuona : &quot;&Egrave; una soddisfazione, &egrave; la dimostrazione che questa via utilizzata anche in altri sport fa in modo che i ragazzi crescano insieme e imparino sempre di pi&ugrave;&quot;.  Quattro piloti, quattro caratteri differenti   Nel 2021 la KTM avr&agrave; un quartetto di piloti ben assorito, al quale Danilo Petrucci andr&agrave; a unirsi ai gi&agrave; citati Miguel Oliveira, Brad Binder e Iker Lecuona. &quot;Tutti hanno grande talento ma sono differenti tra loro&quot;, spiega Beirer. &quot;Brad &egrave; un grande lottatore, mentre Miguel &egrave; pi&ugrave; calmo, vuole capire cosa sta facendo. Iker ha bisogno di essere inquadrato, &egrave; un po&#39; il cavallo pazzo del gruppo, ha un feeling naturale con la moto. Danilo devo ancora conoscerlo, &egrave; una persona gentile, ha vinto due gare in MotoGP e ha tante conoscenze. Insomma, hanno quattro caratteri differenti&quot;.  La speranza di ritrovare i tifosi sulle tribune   L&#39;ultima battuta riguarda l&#39;attualit&agrave; e l&#39;assenza dei tifosi sugli spalti durante le gare della scorsa stagione: &quot;I tifosi sono molti importanti nel nostro sport, speriamo possano tornare presto&quot;, conclude Beirer.  KTM, Iker Lecuona: &ldquo;Non &egrave; impensabile raggiungere la top five&rdquo; 

L&#39;uomo che comanda l&#39;universo racing della Casa austriaca non si nasconde e spiega le ambizioni per la nuova stagione&nbsp;

MotoGP, Pit Beirer: &ldquo;Adesso in KTM vogliamo ancora di pi&ugrave;&rdquo;

Il blocco causato dal coronavirus &egrave; arrivato a colpire davvero tutti, anche le Case motociclistiche pi&ugrave; patinate. Per alcuni, interrompere il lavoro in fabbrica &egrave; stato fondamentale, ma adesso che il Campionato MotoGP sembra avere una speranza concreta di ripartire dal mese di luglio, arriva un altro problema da affrontare. Se per tutti la Gran Prix Commission ha imposto il blocco dello sviluppo, per alcune Case come Aprilia e KTM che potrebbero godere delle concessioni durante la stagione, questo crea un ulteriore grattacapo.  Aprilia vuole la deroga   Aprilia, che proprio durante la presentazione del Team 2020 ha mostrato la nuovissima RS-GP20, avrebbe chiesto una deroga al blocco in modo da poter sistemare alcuni aspetti del nuovo prototipo che, per quando la stagione partir&agrave;, potrebbe non essere del tutto a posto.  Tutto ci&ograve;, anche se non ha fatto in modo esplicito il nome di &ldquo;Aprilia&rdquo;, avrebbe fatto infervorare Pit Beirer, Direttore sportivo KTM che, in normali condizioni, godrebbe delle concessioni: &rdquo;C&#39;&egrave; ancora in atto una discussione abbastanza violenta, - ha detto in un&#39;intervista a Speedweek.com - che non sta vedendo una conclusione. Perch&eacute; cinque dei sei produttori hanno accettato l&#39;accordo in modo tale che tutti i produttori congelino gli sviluppi MotoGP allo stato dei test in Qatar del 2020 e i motori rimangano a questa versione per la prossima stagione 2021. Non voglio fare nomi, ma una Casa non vuole omologare il motore per il 2020 fino a quando ci incontreremo per la prima gara a Jerez in estate. Ci&ograve; significherebbe altri cinque mesi di sviluppo e tempi di prova per questo produttore&rdquo;.  &ldquo;KTM non &egrave; d&#39;accordo&rdquo;   Questo, come spiega Beirer, porterebbe delle conseguenze per tutti: &quot;In questo momento di crisi, abbiamo voluto dare un valore speciale ed enorme al materiale che abbiamo prodotto per il GP del Qatar di marzo 2020. Ma non appena un produttore inizier&agrave; a sviluppare di nuovo, dovremo ripartire tutti con lo sviluppo e portare costantemente nuovi pezzi in pista. Allo stesso tempo, dovremo mettere in un angolo il materiale costoso che sarebbe effettivamente pronto per l&#39;uso. KTM non &egrave; quindi d&#39;accordo&rdquo;.  Si riaccendono i motori: primi test a Misano 

Il Direttore sportivo KTM Pit Beirer non &egrave; d&#39;accordo con Aprilia che invece vorrebbe una deroga al blocco

MotoGP, blocco sviluppo: KTM contraria alla deroga

        In tanti speravano che Dani Pedrosa, adesso che Ktm ha liquidato Johann Zarco e che Pol Espargar&ograve; sar&agrave; fuori dalle corse per la prossima gara che si svolger&agrave; in Thailandia, potesse fare un rientro trionfale nel campionato Motogp.Tanto vale mettersi l'animo in pace, per&ograve;, perch&egrave; come ha detto ancora una volta la Casa austriaca riguardo ad un possibile ritorno &ldquo;di fiamma&rdquo; in motogp per il pilota spagnolo, Dani non torner&agrave;, il suo ruolo &egrave; quello di collaudatore e quello vuole fare. CHI CORRERA'? - Ktm, quindi, si trova adesso in grande difficolt&agrave;, prima con l'addio di Johann Zarco e adesso con l'infortunio di Pol Espargar&ograve; registrato durante il weekend di Aragon.Ancora non &egrave; certo quando il pilota catalano potr&agrave; rientrare vista la brutta frattura al braccio sinistro, quindi chi schierer&agrave; il team ufficiale della Ktm dopo essere rimasto senza piloti? PEDROSA E' DA ESCLUDERE - Niente &egrave; ancora certo, ma quello che &egrave; sicuro al 100% &egrave; che il tester Dani Pedrosa non andr&agrave; ad occupare la sella di Espargar&ograve; n&eacute; tantomeno di Zarco.A parlare &egrave; il Direttore Motorsport della Ktm Pit Beirer:&rdquo;quando Dani ha firmato con noi gli abbiamo chiesto se fosse disposto a scendere in pista per delle wild card e lui ci ha chiaramente risposto di no. Ha smesso di correre per una ragione precisa ed &egrave; concentratissimo sul lavoro di tester. Ultimamente gli abbiamo chiesto di nuovo la sua disponibilit&agrave; e ci ha ribadito la sua posizione, che per noi non &egrave; assolutamente un problema.&rdquo;       

Il direttore Ktm Motorsport mette a tacere le voci di una possibile sostituzione di Pedrosa dopo l'infortunio di Espargar&ograve;

Pit Beirer (Ktm): ”Escluso che Pedrosa corra nel Motomondiale”

        KTM, dopo la notizia della rescissione consensuale del contratto con Johann Zarco a partire dal 2020, &egrave; in cerca adesso di un pilota che lo sostituisca.Diversi potrebbero essere i nomi plausibili, e se in un primo momento era saltato fuori anche il nome di Jack Miller, &egrave; gi&agrave; scontato il fatto che il pilota australiano rester&agrave; al team Ducati Pramac.Perch&egrave; allora non pensare all'ex pilota Honda e gi&agrave; collaudatore KTM Dani Pedrosa?Certo, sarebbero in molti a volerlo rivedere combattere in pista, ma lo spagnolo sembra felice del ruolo che gi&agrave; ha, nonostante, in un'intervista a ServusTV non abbia neppure dato un &ldquo;no&rdquo; definitivo. TORNERA'? - A Pedrosa, durante la trasmissione, &egrave; stato chiesto se dopo aver sentito che Zarco dal prossimo anno dir&agrave; addio a KTM ha pensato di poter tornare in sella come pilota ufficiale:&rdquo; &egrave; stato triste sentire che Johann sia arrivato a questo &ndash; queste le parole dello spagnolo riportate da Speedweek.com - ma se &egrave; cos&igrave; disperato ora, non ha altra scelta che uscire. Ho un grande rispetto per lui, Johann &egrave; un super pilota. Al momento non so come reagire alla situazione. Ho un incarico con KTM per testare la motogp. Questa &egrave; in realt&agrave; la mia posizione per il futuro. Ora &egrave; difficile rispondere a questa domanda.&rdquo;Pedrosa ha poi proseguito:&rdquo;ora sono molto pi&ugrave; rilassato come collaudatore di prima. Non ho pi&ugrave; tutta la pressione delle gare. Posso concentrarmi completamente sui test. Ecco perch&eacute; non sto pensando di diventare di nuovo un pilota a tutti gli effetti.&rdquo; LA FANTASIA C'E' - A parlare &egrave; anche il Direttore KTM Motorsport Pit Beirer: &ldquo;le candidature per il posto nel team ufficiale sono iniziate ieri e ci sar&agrave; tempo fino al gp di Valencia a met&agrave; novembre, per il momento siamo estremamente soddisfatti del lavoro di tester che Dani sta facendo per noi e di come si sia integrato nel team. Certo, la fantasia che possa di nuovo essere un pilota c'&egrave;, ma Dani ha un lavoro chiaro come test driver con noi.&rdquo;       

Allo spagnolo &egrave; stato chiesto cosa ne pensasse di un possibile ritorno al campionato motogp da pilota ufficiale dopo l'addio di Zarco e Pit Beirer risponde:&rdquo;la fantasia c'&egrave;, per&ograve;...&rdquo;

Pedrosa sul futuro in KTM da ufficiale:”Non so come reagire”

        Chi pensava che Dani Pedrosa potesse tornare a correre almeno qualche gara con la KTM si sbagliava di grosso. Diventato collaudatore per la casa austriaca, dopo una vita trascorsa in sella alla Honda del team Repsol, per il pilota spagnolo non sar&agrave; prevista nessuna wild card per la prossima stagione 2019, il che significa che non affronter&agrave; nessuna gara. A comunicarlo, in un'intervista a Speedweek.com &egrave; Pit Beirer, Direttore Motorpsort KTM che ancor prima che inizi il campionato scaccia ogni dubbio:&rdquo;lui non vuole pi&ugrave; gareggiare e noi non abbiamo previsto wild card.&rdquo; POSTA IN GIOCO&ndash; Beirer sembra molto convinto delle sue dichiarazioni, tanto che, se durante l'anno un collaudatore dovesse affrontare qualche gara per svariati motivi, a quel punto scenderebbe in pista Mika Kallio:&rdquo; al momento &ndash; dice - gli accordi prevedono che il nostro pilota di riserva sia lui.&rdquo; Poi Beirer parla ancora di Pedrosa:&rdquo; Dani ha smesso di correre per diverse ragioni, tra queste credo che ci sia anche il fatto che non voglia pi&ugrave; correre rischi, se volesse saprebbe bene come fare a stare l&igrave; davanti, per cui sarebbe folle se accettasse di correre ancora anche soltanto per una gara.&rdquo;       

Il Direttore Motorsport KTM ha parlato della possibilit&agrave; per Pedrosa di correre come wild card fugando ogni dubbio

Pit Beirer su Pedrosa: 'non correrà più'

Tony Cairoli nel 2016 rilancia il suo attacco alla classe MXGP, con la sua KTM 450 SX-F. L&rsquo;otto volte Campione del Mondo cercher&agrave; di vincere titoli in sella alla moto austriaca per le prossime tre stagioni, infatti ha rinnovato con KTM fino al 2018 incluso. La caccia al suo nono titolo riprende il 27 febbraio in Qatar, data d&rsquo;inizio della stagione 2016 del Mondiale Motocross MXGP.  &ldquo;Sono super felice di continuare la mia carriera con KTM, era quello che volevo. Sono onorato di far parte di una cos&igrave; grande squadra e con i colori KTM voglio lottare per il mondiale di motocross nei prossimi tre anni&hellip; Poi si vedr&agrave; per il futuro&rdquo;, ha detto Tony Cairoli  &ldquo;Siamo estremamente contenti di avere Tony Cairoli &lsquo;a bordo&rsquo; della famiglia KTM per altri tre anni. Anche se l&rsquo;ultima stagione &egrave; stata difficile per lui, vogliamo rimanere insieme per ritrovare il successo delle passate stagioni", ha commentatoPit Beirer, Direttore KTM Motorsport.  &ldquo;Il rinnovo di Antonio con KTM &egrave; qualcosa di speciale per me, &egrave; la continuazione di un rapporto che dura dal 2004. Allora Antonio era un ragazzo alla prima stagione iridata, ora &egrave; uno dei piloti pi&ugrave; ambiti al mondo. Il fatto che abbia scelto di continuare con noi, con KTM, &egrave; il maggior riconoscimento che potevamo aspettarci per il nostro impegno e il nostro lavoro", ha detto Claudio De Carli, Team Manager Red Bull KTM Factory Racing &ndash; MXGP.

L&rsquo;otto volte Campione del Mondo riparte all&rsquo;attacco del nono titolo in sella alla moto austriaca

KTM: Cairoli fino al 2018

Dopo il ritiro di Marc Coma, Jordi Viladoms, forte delle sue 10 partecipazioni alla Dakar, ha preso le redini del Team in qualit&agrave; di &ldquo;veterano&rdquo; del gruppo e non vede l&rsquo;ora di iniziare la nuova sfida al fianco dei &ldquo;rookies&rdquo; Antoine Meo (campione del mondo Enduro E2) e di Laia Sanz, la campionessa spagnola che quest&rsquo;anno correr&agrave; per la prima volta la Dakar con la KTM 450 Rally.  A pochi giorni dall&rsquo;inizio della 38a edizione della Dakar, i piloti del Red Bull KTM Factory Racing Team, hanno incontrato la stampa a Salisburgo presentando i programmi per l&rsquo;edizione 2016 del pi&ugrave; famoso Rally del mondo. Obiettivo dello squadrone: vincere la 15a Dakar consecutiva.  L&rsquo;incontro si &egrave; tenuto presso la sede di Kiska, il designer che dal 1990 firma tutte le KTM che escono dalle linee di produzione, compresa la 450 Rally, sviluppata con il contributo del cinque volte vincitore della Dakar Marc Coma.  Toby Price, uno dei rider di punta del Team ufficiale, si unir&agrave; al resto del gruppo direttamente in Argentina. Si trova infatti in Australia per terminare la preparazione e porter&agrave; con s&eacute; l&rsquo;energia del compagno di squadra Sam Sunderland, infortunatosi in allenamento al termine del rally del Marocco.  &ldquo;L&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno sar&agrave; ancora pi&ugrave; interessante per noi&rdquo;, ha detto Pit Beirer, KTM Motorsport Director. &ldquo;Infatti da quando Marc (Coma, ndr) ha annunciato a sorpresa il suo ritiro dalle competizioni per andare a ricoprire la carica di Direttore Sportivo della Dakar, tutti i nostri giovani talenti hanno immediatamente compreso che era giunto il momento di dare il massimo per tenere alti i colori di KTM! Pertanto ne vedremo delle belle!&rdquo;.  &ldquo;Sono convinto della forza del nostro team, dove sono presenti dei grandi talenti, come l&rsquo;australiano Toby Price (a podio nella passata edizione) e l&rsquo;austriaco Matthias Walkner&rdquo;, ha commentato Heinz Kinigadner, KTM Motorsport Consultant. &ldquo;Siamo al top da pi&ugrave; di 20 anni e siamo convinti di avere grandi possibilit&agrave; anche per la prossima edizione!&rdquo;.  Matthias Walkner ha detto: &ldquo;Aver vinto il titolo mondiale FIM Cross-Country Rallies non fa di me un sicuro vincitore alla Dakar, anzi! La mia preparazione &egrave; al top: dopo il Marocco non ho pensato ad altro e sono pronto per affrontare 2 settimane di gara e pi&ugrave; di 9.000 km. Ma sono conscio che il Rally si vince correndo con la testa e soprattutto sbagliando il meno possibile! Ecco perch&eacute;, scaramanticamente, mi vedo nelle prime 5 posizioni della classifica finale, ma oltre&hellip; chi lo sa?&rdquo;  Appuntamento a Buenos Aires sabato 2 gennaio 2016 per il prologo di una &ldquo;maratona&rdquo;, che si concluder&agrave; a Rosario, dopo 13 tappe che attraverseranno Argentina e&nbsp;Bolivia.  &nbsp;(Nella foto in evidenza: KTM Rally Factory Racing Team 2016) 

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