Voleva rimettere le cose a posto Alvaro Bautista, e cos&igrave; &egrave; stato. In Gara 2 &ndash; ridotta a 17 giri dopo la bandiera rossa provocata dal contatto tra Scott Redding e Dominique Aegerter - infatti il passo dello spagnolo &ndash; gi&agrave; emerso in parte nelle precedenti manche &ndash; &egrave; stato decisamente troppo per i rivali, come testimoniato dai quasi sei secondi che Alvaro ha rifilato al secondo classificato. Una prova di carattere quella dello spagnolo, ora a +57 su Toprak Razgatlioglu. &nbsp; Il turco nulla ha potuto nel pomeriggio, dovendosi accontentare della seconda piazza, ottenuta con fatica. Per tutta la corsa infatti Toprak ha dovuto battagliare con Jonathan Rea, costretto a mollare il solo nel finale. Positiva quarta piazza per Andrea Locatelli, primo italiano al traguardo, seguito da Garrett Gerloff, ancora una volta il miglior portacolori BMW.    Problemi nel finale per Petrucci  Ai piedi della top five Axel Bassani, che oggi ha decisamente messo una pezza ad un fine settimana iniziato nel peggiore dei modi, con Danilo Petrucci 7&deg;: il ternano ha condotto una gara di carattere, macchiata solo nel finale da un crollo inspiegabile, apparentemente imputabile ad un problema tecnico. Top ten per Remy Gardner, Xavi Vierge e Phillip Oettl. &nbsp; Gara 2 amara invece per Michael Rinaldi, costretto negli ultimi giri ad alzare bandiera bianca a causa di un problema tecnico, mentre si stava giocando un posto ai piedi del podio. Out anche Scott Redding per noie tecniche, dopo aver incassato un doppio long lap in seguito al contatto sopra citato con Dominique Aegerter, portato al centro medico per accertamenti.  La classifica&nbsp;    SBK, Magny - Cours: la sequenza del botto Bautista - Rinaldi in Superpole Race   &nbsp; &nbsp; 

Fuga solitaria per lo spagnolo, che ha preceduto Razgatlioglu e Rea. Gerloff primo degli indipendenti, 6&deg; Bassani davanti a Petrucci

SBK Magny Cours: Bautista mette tutti in riga in Gara 2, 4&deg; Locatelli

Gara da incorniciare quella di Michael Ruben Rinaldi quella della domenica di Jerez. Il pilota Ducati Go Eleven si &egrave; reso protagonista di una bella rimonta che lo ha portato ad annusare il colpaccio, con Toprak Razgatlioglu e la Yamaha distanti poco pi&ugrave; di 3 secondi a fine gara. Dopo il sesto posto di Gara 1- anche l&igrave; dopo aver recuperato dalle posizioni arretrate - &egrave; arrivato un altro risultato positivo per Ruben e la sua Panigale V4R che hanno saputo dare torcere a fior di piloti su moto ufficiali.  Orgoglio   &quot;E&#39; stata davvero una bella gara - commenta un soddisfatto Rinaldi - ho fatto una bella rimonta, come ieri ma oggi siamo andati pi&ugrave; forte. Peccato per la Superpole Race, dovevo essere pi&ugrave; incisivo per partire davanti, ma purtroppo non ci sono riuscito. Dobbiamo migliorare questo aspetto.&quot;&nbsp;  Superpole Race a parte, resta tanta soddisfazione per il Campione Europeo Superstock 1000 nel 2017: &quot;Lottare con Lowes, Rea, mi ha reso orgoglioso - continua - noi siamo una piccola squadra e quindi &egrave; stata una bella soddisfazione. Ma non dobbiamo accontentarci. &quot;Quando sono riuscito a superare entrambi ed ho visto Toprak davanti ho dato il 110% - confessa - perch&eacute; un podio con tre Ducati sarebbe stato l&#39;apoteosi. Adesso ci prepariamo per le gare di Portimao - ha quindi concluso -&nbsp; ma restando con i piedi per terra&quot;.  Jerez positiva per Melandri: &quot;Ho preso 6&quot; da Rea, e due settimane fa ero in bici...&quot; 

Il pilota Go Eleven si gode comunque il bel piazzamento, dopo una battaglia contro Lowes e Rea: &quot;Lottare contro di loro &egrave; stato per me un orogoglio&quot;&nbsp;

Jerez, Rinaldi 4&deg; in Gara 2: &ldquo;Con tre Ducati sul podio sarebbe stata l&#39;apoteosi&rdquo;

Bilancio tutto sommato positivo quello di Marco Melandri a Jerez. Nel weekend andaluso il ravennate, che rientrava in gara dopo aver annunciato il ritiro lo scorso anno, ha concluso Gara 1 e Gara 2 in top ten, con un ottavo ed un nono posto partendo dalla 19esima posizione in griglia. Solo la Superpole Race ha rovinato in parte il ritorno di Marco alle competizioni tra le derivate.&nbsp;    Superpole race   &quot;Le gare sono andate bene e stamattina ci credevo alla possibilit&agrave; di poter finire nei primi 9 anche in Superpole Race - racconta Marco - questo &egrave; stato un weekend di prove e quindi abbiamo tentato una cosa un po&#39; diversa sulla moto. Purtroppo non ha funzionato. A questo aggiungi che mi ha punto anche una vespa al petto a met&agrave; gara e l&igrave; mi sono...&quot;spiaggiato&quot; (ride,ndr).    Gara 2   &quot;Oggi pomeriggio in gara speravo di riuscire a partire meglio ma ho trovato del filler all&#39;esterno della&nbsp;pista e ho fatto fatica. Comunque non ero partito male, solo che ho avuto difficolt&agrave; poi nei sorpassi e tenere la linea sui curvoni veloci, ma sappiamo il perch&eacute;. Tutto sommato sono contento perch&eacute; - spiega Macio - nonostante abbia fatto fatica, vedo che non sono cos&igrave; lontano da met&agrave; gruppo. Ho fatto gara con Bautista, Rea &egrave; arrivato 6 secondi davanti a me... Considerando che due settimane fa ero in bici, direi che non posso lamentarmi&quot;.  SBK Jerez, Redding: &ldquo;Il mio obiettivo &egrave; il titolo, nient&#39;altro&rdquo; 

Marco chiude in top ten anche Gara 2: &quot;Credevo di finire nei 9 anche in Superpole race e questo avrebbe cambiato la gara nel pomeriggio, ma mi ha punto anche una vespa al petto e l&igrave; mi sono &quot;spiaggiato&quot;

Jerez positiva per Melandri: &ldquo;Ho preso 6&quot; da Rea, e due settimane fa ero in bici...&rdquo;

E&rsquo; uno Scott Redding estremamente soddisfatto. L&rsquo;inglese del team Aruba.it Ducati lascia Jerez con due vittorie, la pole position, il secondo posto della Superpole Race di questa mattina e soprattutto la testa del Mondiale con una gara di vantaggio sul diretto rivale Jonathan Rea.  Settimana prossima si torner&agrave; gi&agrave; in pista a Portimao ma intanto Scott Redding si gode quanto fatto nel weekend in terra andalusa. Scott ha cambiato marcia rispetto al weekend inaugurale in Australia nel quale ha ottenuto 3 terzi posti ma &egrave; risultato molto pi&ugrave; cauto. A Jerez ha iniziato in modo pi&ugrave; aggressivo ed i risultati ottenuti lo testimoniano.    Ero sicuro di avere il passo per vincere   &ldquo;Molto contento per i risultati ottenuti&rdquo; &ndash; ha esordito Scott &ndash; &ldquo;due vittorie, pole position ed un secondo posto. Sono contento per il team che mi ha dato una grande moto per queste condizioni e farmi guidare al meglio. Abbiamo fatto un grande lavoro. Avrei potuto vincere la Superpole Race di questa mattina, avevo il passo per farlo ma sono rimasto bloccato dietro a Razgatlioglu per un paio di giri. Nel pomeriggio ero sicuro di avere il passo per vincere, mi sono sentito bene con la moto, sono scappato via subito riuscendo a fare i miei tempi. Sono contento di aver portato a casa due vittorie per Ducati&rdquo;  Alla domanda se il titolo &egrave; uno degli obiettivi, Scott ha risposto che: &ldquo;Il titolo &egrave; l&rsquo;obiettivo, nient&rsquo;altro. Sono arrivato qui per cercare di vincere il titolo e se non riuscir&ograve; a vincere delle volte lo accetter&ograve;. Mi sono sentito bene anche con le alte temperature, il team &egrave; felice per la doppietta con Chaz e non vedo l&rsquo;ora della prossima gara&rdquo;. 

Estremamente soddisfatto del lavoro svolto nel fine settimana il pilota inglese:&quot; Oggi ero sicuro di avere il passo per vincere&quot;

SBK Jerez, Redding: &ldquo;Il mio obiettivo &egrave; il titolo, nient&rsquo;altro&rdquo;

Non accenna a cedimenti lo stato di grazia di Alvaro Bautista, che sul tracciato di Buriram conclude un week-end a dir poco perfetto&nbsp;conquistando Superpole, Superpole Race, Gara 1 e Gara 2. In particolare, nell&rsquo;ultimo round&nbsp;lo spagnolo ha bombardato i cordoli della pista thailandese dal primo all&rsquo;ultimo giro, chiudendo la porta ad ogni possibile attacco degli inseguitori, Rea e Lowes. Accesa, invece, la bagarre per le posizioni a ridosso del podio.  LA GARA - Scatta subito forte Bautista seguito da Rea e Lowes, che tentano di mantenere il contatto con gli scarichi della Ducati, mentre Haslam guida il secondo gruppo in bagarre, composto da Van Der Mark, Melandri e Davies. Passano i giri e dare spettacolo &egrave; ancora il grappolo di piloti a ridosso del trio di testa, cui si aggiunge Sandro Cortese poco prima che Chaz Davies finisca out per problemi tecnici alla moto. Peccato per il pilota britannico, che stava conducendo una buona gara. Stessa sorte anche per la BMW di Tom Sykes. Nel finale, gara a due facce: davanti, le posizioni del podio sono ormai consolidate, con Bautista in solitaria verso l&rsquo;ennesimo trionfo - sesta vittoria su sei gare con la Ducati - seguito dalla Ninja di Rea e dalla YZF-R1M di Lowes; nel gruppetto degli inseguitori, si scatena la bagarre, con Haslam, 5&deg;, che passa il traguardo &quot;a sandwich&quot; tra le Yamaha di Van Der Mark e Melandri, rispettivamente 4&deg; e 6&deg;.  CHIUDONO LA TOP TEN, in questo preciso ordine, Sandro Cortese, Michael Ruben Rinaldi, Toprak Razgatlioglu e Jordi Torres. QUI l&rsquo;ordine di arrivo nel dettaglio.  IL VINCITORE - A fine gara Bautista dichiara: &ldquo;Questo week-end&nbsp;&egrave; stato perfetto perch&eacute; siamo stati sempre davanti. Ringrazio tutto il team, stiamo lavorando su una moto completamnte nuova e non &egrave; facilissimo, ma lo stiamo facendo bene. Qui ha sempre vinto la Kawasaki, era una pista buona per loro, meno per noi, ma ho ritrovato tra i cordoli lo stesso feeling avuto in Australia. Alla fine, una pista buona per le caratteristiche di questa moto, lo era meno per le la Panigale bicilindrica&rdquo;. 

Sesta vittoria su sei gare per lo scatenato spagnolo della Ducati. Seguono sul podio Rea e Lowes

SBK Thailandia, Gara 2: ancora Bautista!

        Il mondiale Superbike comincia a delinearsi come una sfida fra Chaz Davies, Jonathan Rea e Marco Melandri, che hanno occupato i gradini del podio alla fine di gara2, e che militano anche nelle prime tre posizioni nella classifica mondiale.  Con questa vittoria Davies si porta alle spalle del leader Rea e insegue a sole 12 lunghezze, mentre Melandri &egrave; alle spalle del compagno di squadra Ducati, staccato di 6 punti. I tre sono anche gli unici piloti ad aver conquistato almeno una vittoria: anzi, con un incredibile equilibrio, ne hanno siglate due a testa, con Melandri autore di una doppietta a Phillip Island. Cos&igrave; la gara - Sul circuito di Aragon, Rea e Davies si sono misurati per tutta la gara e hanno dato spettacolo soprattutto negli ultimi giri: il gallese della Ducati ha negato a Rea la possibilit&agrave; di fare la prima doppietta della stagione ed &egrave; andato a conquistare la vittoria la sua settima ad Aragon, confermando l&rsquo;ottimo feeling con il circuito, con Rea alle sue spalle a poco pi&ugrave; di un secondo e Melandri leggermente pi&ugrave; staccato, a 4&rsquo;&rsquo;5, a completare un podio fotocopia di gara2 dello scorso anno. La Panigale R ha mostrato un passo formidabile sul circuito di Alca&ntilde;iz. Nelle prime fasi di gara Xavi Fores e Marco Melandri si sono alternati al comando davanti a Rea. Poi Melandri &egrave; apparso in difficolt&agrave; e ha subito il sorpasso di Rea, che &egrave; andato a insidiare il leader Fores. Lo spagnolo del Barni Racing Team cercava la sua prima vittoria di fronte al suo pubblico, ha tenuto la testa reggendo alla pressione di Rea fino all&rsquo;ottavo giro, quando &egrave; incappato in una caduta e la sua Ducati &egrave; finita nella ghiaia, servendo su di un piatto d&rsquo;argento la testa della gara a Rea, che puntava alla doppietta. Ma il nordirlandese doveva fare i conti con un agguerrito Chaz Davies, risalito dalla settima posizione in cui si trovava nelle prime fasi, fino a soffiare sul collo di Rea. Approfittando di una sbavatura della Kawasaki, Davies &egrave; andato al comando e ha portato in trionfo la sua Ducati. La top ten - Alle spalle dei primi tre si sono piazzate le Yamaha ufficiali di Alex e Michael van der Mark, con quest&rsquo;ultimo capace di percorrere al comando il primo giro. Grossi problemi per Tom Sykes: la sua Kawasaki R &egrave; passata dalla terza all&rsquo;ottava posizione alla prima curva e Davies lo ha passato subito dopo e alla fine il britannico ha lottato per la sesta posizione alla bandiera a scacchi. Migliora ancora Michael Ruben Rinaldi: il portacolori dello Junior Team che aveva concluso ottavo ieri, &egrave; transitato settimo sotto la bandiera a scacchi, e primo dei piloti indipendenti. Un risultato davvero soprendente considerando che si tratta della sua seconda gara nel mondiale. Ottavo posto per Jordi Torres, che &egrave; rientrato dopo la brutta caduta del sabato e ha chiuso ottavo davanti al suo pubblico in sella alla MV Agusta Reparto Corse. A completare la top ten, il turco Toprak Razgatlioglu con la Kawasaki Puccetti Racing e Lorenzo Savadori con l&rsquo;Aprilia. Soltanto diciannovesimo il suo compagno di squadra Davide Giugliano, costretto a rientrare ai box per un cambio gomme per problemi di grip. Qui i risultati di gara2.         

Il pilota Ducati conquista la vittoria in gara2, portando a sette i trionfi sul circuito spagnolo. Sul podio anche Rea e Melandri. Settimo Rinaldi con la Ducati dello Junior Team

SBK Aragon: Chaz Davies suona la settima

Un Jonathan Rea letteralmente incontenibile, quello che si &egrave; scatenato sul circuito di Portimao durante il week-end portoghese della SuperBike. Il campione britannico mette a segno una splendida doppietta e pone&nbsp;pi&ugrave; di una semplice ipoteca sul titolo 2017.  AGGRESSIVO PER REGOLAMENTO - &ldquo;Oggi ho dovuto essere aggressivo sin dall&rsquo;inizio per riuscire a superare e stare davanti. Ed &egrave; la ragione per la quale non mi piace questo regolamento, perch&eacute; incoraggia questa aggressivit&agrave; all&rsquo;inizio. Per&ograve; poi ho trovato la prima posizione e anche un bel ritmo, cos&igrave;&nbsp;decimo dopo decimo, sono riuscito a creare un buon distacco nei confronti Chaz&rdquo;.   PROBLEMI ALL&rsquo;ELETTRONICA - &ldquo;...&nbsp;Dopodich&eacute; ho avuto un grosso problema con la moto, con l&rsquo;elettronica, e mi sono trovato improvvisamente con la sensazione di non avere potenza e alla fine mi dicevo, menomale che sono riuscito ad arrivare in fondo. Comunque &egrave; stato un week-end davvero incredibile!&rdquo;.  &ldquo;Per quanto riguarda il titolo, non so adesso esattamente i punteggi come siano, ma con questo distacco e a 3 gare dalla fine &egrave; chiaro che posso iniziare a pensare anche al mondiale&rdquo;. 

Il pilota della Kawasaki commenta la vittoria in Gara2 sul circuito di Portimao

SBK Gara2, Rea: &ldquo;un week-end incredibile!&rdquo;

Giornata di alti e bassi, quella di Marco Melandri a Portimao in sella alla Ducati numero 7, con un podio insperato che arriva dopo la caduta - a pochi giri dalla fine - del compagno di squadra Chaz Davies.  SI POTEVA FARE DI PIU&#39; - Secondo Marco, rispetto a ieri, la moto era pi&ugrave; competitiva ma i risultati non sono stati all&#39;altezza delle aspettative: &ldquo;Che ho finito terzo, a dire il vero, me ne sono accorto solo sotto alla bandiera a scacchi - dice Melandri - perch&eacute; io non l&rsquo;ho per niente visto Chaz cadere; e in pi&ugrave; non riuscivo a vedere la lavagna perch&eacute; la moto si muoveva tantissimo. Purtroppo si poteva fare molto bene oggi, per&ograve; mi si &egrave; allentato il freno dietro al pollice quasi subito, e non riuscivo a frenare, cos&igrave; sono andato dritto&quot;.  LA BATTAGLIA CON LAVERTY - &quot;Poi dopo, nel recuperare, Laverty non mi ha reso la vita facile. Come sempre, tra l&rsquo;altro: ieri mi diceva che ero stato duro, ma lui oggi mi ha fatto dei sorpassi senza senso, dove non poteva curvare; poi quando l&rsquo;ho passato, nel dritto, ho preso un&#39;imbarcata e ho dovuto chiudere il gas. Lui poi mi ha ripassato, quindi ho dovuto risuperarlo e a, quel punto, Van der Mark era lontano e non ce l&rsquo;ho fatta a prenderlo&quot;.   &quot;La cosa buona &egrave; che il passo era secondo me migliore di ieri. La cosa negativa &egrave; che non concretizziamo tanto quanto dovremmo. Comunque ringrazio davvero i ragazzi del team, perch&eacute; fanno sempre un gran lavoro&rdquo;. 

Il pilota della Ducati commenta il terzo gradino del podio in Gara2 a Portimao

SBK Gara2, Melandri: &quot;non concretizziamo quanto dovremmo&quot;

In Portogallo, Kawasaki fa l&#39;en plein e conquista la vittoria in tutte le categorie: Stock 1000, SSP 300, SuperSport e SBK, dove domina entrambe le gare con Jonathan Rea; un risultato semplicemente mostruoso, quello della Casa giapponese, che si afferma con sempre maggiore incisivit&agrave; nel Campionato delle derivate dalla serie.  INGORDO - Nello specifico, sulla vittoria in Gara 2 c&rsquo;&egrave; davvero poco da dire: Rea risucchia gli avversari nei primissimi giri, uno dopo l&rsquo;altro, con grande ingordigia, poi.... saluta e se ne va! Dritto verso la vittoria, da solo, come oramai di consuetudine.  PI&Ugrave; MOVIMENTATA LA SITUAZIONE DIETRO - Grande sfortuna, invece, per la Ducati numero 7: Chaz Davies, quando oramai aveva il risultato in tasca, scivola via a tre giri dalla fine lasciando campo libero a Van der Mark per la conquista del secondo gradino del podio. Che al netto di Rea - anche oggi di un&rsquo;altra categoria - vale quasi quanto una vittoria. Speriamo gli sia di buon auspicio per il difficile impegno in MotoGP ad Aragon, dove il giovane pilota sostituir&agrave; Valentino Rossi in sella alla M1.  VICEVERSA, grande fortuna per la Ducati numero 33: Marco Melandri, con una moto al limite della guidabilit&agrave;, ha la meglio su un tenacissimo Laverty (4&deg; al traguardo) e sale sul terzo, insperato, gradino podio grazie proprio alla caduta del compagno di squadra.  PECCATO PER CAMIER - Per quanto riguarda gli italiani, si registra il 6&deg; posto Savadori dietro alla BMW di Torres (5&deg;), mentre Leon Camier, autore fino a quel momento di una buona gara, alla fine &egrave; costretto al ritiro per una rottura al motore della sua MV; il pilota britannico, se non avesse avuto problemi, avrebbe potuto lottare probabilmente per un posto sul podio. Chiudono la Top Ten, nell&rsquo;ordine, Mercado, West, Badovini e Takahashi.  QUI i risultati completi di Gara2 

Uno tsunami verde Kawa sul week-end di Portimao, doppietta del pilota britannico

9 risultati per 'gara2'

SBK Magny Cours: Bautista mette tutti in riga in Gara 2, 4° Locatelli

Jerez, Rinaldi 4° in Gara 2: “Con tre Ducati sul podio sarebbe stata l'apoteosi”

Jerez positiva per Melandri: “Ho preso 6" da Rea, e due settimane fa ero in bici...”

SBK Jerez, Redding: “Il mio obiettivo è il titolo, nient’altro”

SBK Thailandia, Gara 2: ancora Bautista!

SBK Aragon: Chaz Davies suona la settima

SBK Gara2, Rea: “un week-end incredibile!”

SBK Gara2, Melandri: "non concretizziamo quanto dovremmo"

SBK Portimao Gara2, Rea chiude in bellezza